Lo
amitori-shiki
(網取り式)
o
amitori hō
(網取法)
è un particolare metodo di caccia praticato in Giappone sin dal XVI
secolo. Si ritiene che questo tipo di caccia sia stato sviluppato a
Taiji, Wakayama da un cacciatore di nome Wada Kakuemon, a partire
dalla tecnica precedente della caccia di gruppo (刺手組).
Grazie ad un particolare accorgimento
consentiva di attaccare cetacei di grandi dimensioni che gli europei
non osavano all'epoca ancora attaccare. Le balene venivano spinte in
acque poco profonde, a non meno di 400 metri dal luogo previsto per
la cattura. Delle barche, posizionate in tre punti precisi, si
disponevano a gettare le reti in acqua. A un dato segnale del capo
equipaggio, gli uomini facevano forza sui remi, allontanando le
imbarcazioni e gettando nello stesso tempo le reti in acqua, che così
si allargavano. I battitori forzavano il transito della balena verso
un passaggio lasciato aperto tra le reti spaventandola con rumori
assordanti, battendo ad esempio sul fianco della barca. La balena si
gettava quindi tra le reti, venendo poi arpionata allorquando
ritornava in superficie per respirare.
This blog was... how do you say it? Relevant!! Finally I've found
RispondiEliminasomething which helped me. Thank you!