venerdì 23 gennaio 2015

Come Valutare la Qualità di una Spada Giapponese

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La maggior parte delle persone che compra una spada lo fa per la bellezza dell'oggetto o perché si dedica al collezionismo. Può capitare tuttavia, che acquisendo un minimo di nozioni di kendo o kenjutsu, certe spade acquistate a caro prezzo si rivelano poi per quello che effettivamente sono: una costosa fregatura! Leggere questo post può aiutarti a valutare correttamente una spada giapponese imparando anche qualche termine specifico.


Per prima cosa, valuta se lo Tsukaito (il rivestimento dell'impugnatura) è legato ben stretto.

Se vuoi usare la spada, il fodero dovrebbe avere un Sageo (fettuccia di cotone intrecciata utilizzata per fissare il fodero alla cintura).


La punta della spada non dovrebbe formare un angolo troppo acuto.


Se il venditore ti dice che la spada è fatta in acciaio al carbonio, probabilmente non sa di cosa sta parlando (l'acciaio contiene sempre una quantità di carbonio, altrimenti sarebbe ferro). Comunque sia, parlando in generale, il termine acciaio al carbonio può aiutare a capire se la lama è inossidabile o meno. Se è inossidabile, allora parliamo di una riproduzione moderna da mettere semplicemente in mostra (la lama non terrà l'affilatura e il valore economico della spada sarà piuttosto scarso).


Una spada fatta a mano non ha la denominazione "Made in China".


Se la lama è ben tenuta o di recente fattura (esistono anche delle buone spade moderne), assicurati che sia ben tagliente (dovrà essere più affilata del più affilato coltello da cucina che tu abbia mai usato). NON FARLO TAGLIANDOTI LE DITA! Impara a valutare l'affilatura della lama con metodi sicuri (ne puoi trovare svariati in rete) o ignora del tutto questo passaggio.

La spada dovrebbe avere un Mekuki, il piolo o "caviglia" che tiene assieme lama e impugnatura.


La lama non dovrebbe essere triangolare.


La linea che corre sul rovescio della spada è disegnata da delle scanalature che servono ad alleggerire la struttura della lama e a renderla più flessibile senza indebolirla. Altre scuole di pensiero sostengono che serva a estrarre più facilmente la lama dal corpo del nemico, evitando l'effetto "ventosa". Più raramente, la lama viene lavorata in questo modo per eliminare eventuali impurità nel metallo.


Il rovescio della spada e i lati adiacenti ad esso dovrebbero essere lucidi (ci sono dei kata nei quali si utilizza la lama della katana come uno specchio per individuare eventuali avversari alle spalle), mentre il centro e la lama possono risultare leggermente più opache (ma comunque lucide); devono presentare il disegno caratteristico che ricorda la venatura del legno o il fluire dell'acqua. Questo motivo è unico per ogni spada ed esprime la sua personalità. Nelle spade antiche, questo disegno era il risultato di un ripetuto processo di forgiatura, ma in quelle moderne potrebbe essere fatto ad arte o ottenuto per corrosione.

Impara a valutare l'età della spada. Le lame giapponesi possono essere classificate in base all'era in cui sono state forgiate (ad esempio, le spade dell'era Gendo risalgono al periodo che va dal 1877 al 1945). Indicativamente, più una spada è antica, più ha valore, anche se molto dipende dal fabbro che l'ha forgiata (una spada antica forgiata da un fabbro minore ha meno valore rispetto a una di fattura più recente forgiata da un maestro). In particolare, le spade forgiate in prossimità della Seconda guerra mondiale hanno scarso valore, perché prodotte in massa (esistono comunque maestri artigiani che si sono distinti in tempi moderni). In generale, le lame recenti possono andare bene come souvenir o per allenarsi, meno per il collezionismo.


Prima di spendere tanti soldi nell'acquisto di una spada, leggi un buon libro che abbia per argomento la valutazione delle spade giapponesi, esamina personalmente quante più spade ti è possibile (vai in un museo) o, ancora meglio, rivolgiti a un esperto.

Sappi che, se la spada è di valore e ci lasci sopra dei segni toccando la lama con le dita, potrebbe costarti 300 euro al centimetro farla lucidare di nuovo!

 

Consigli

  • Non esistono katana dalla lama dritta. Se ne vedi una, è più probabile che sia una spada proveniente dal medio oriente. Non è detto che una spada orientale dritta sia una lama ninja, anche se i ninja erano famosi per impugnare spade di questo tipo.
  • Subito dopo l'acquisto, riponi la spada in un contenitore appropriato, dato che portarla in giro potrebbe essere illegale.
  • Se tocchi la lama, passaci poi sopra, entro breve tempo, un panno specifico per la lucidatura del metallo o applicaci sopra un buon olio trasparente (WD40 o olio per bambini). Gli acidi della pelle umana possono danneggiare la lama o lasciare un alone di ruggine. Ciò si rivela particolarmente vero per le lame antiche e alcune di quelle moderne (più è alta la percentuale di carbonio più ci sono probabilità che si formi la ruggine). Nel dubbio, strofina la lama e lubrificala.
  • Per una protezione a lungo termine delle altre parti della spada (in particolare quelle che non sono in metallo o in tessuto), si può utilizzare della cera microcristallina per la protezione del legno. Se però hai dei dubbi, chiedi prima ad un esperto. Una cera del genere può andar bene anche su certe parti metalliche, anche se per queste l'olio dovrebbe bastare. Leggi le istruzioni sul prodotto prima di applicare la cera! Se metti troppa cera o si formano degli aloni, usa subito dell'olio trasparente per dissolvere la cera. Non ricorrere a sostanze acide!
  • Una vera spada non dovrebbe avere simboli sulla lama.


Avvertenze

  • Ricorda che le buone spade sono quelle taglienti, e per tale motivo è possibile ferirsi con esse.
  • A meno che tu non sappia quello che stai facendo, non provare ad affilare da solo una spada di valore, potresti graffiare la lama o addirittura distruggerne la geometria (il suo profilo)!
  • Fai molta attenzione quando maneggi una spada, potresti rovinarla o farti del male, se non la usi correttamente.






giovedì 22 gennaio 2015

Come Difenderti da un Attacco

Risultati immagini per kung fu Difesa da un attacco


La differenza tra scappare via e convertirti nel titolo di testa del quotidiano di domani dipende dalla tua effettiva preparazione per proteggere te stesso in una brutta situazione. Tenendo queste informazioni a mente, saprai cosa può essere fatto prima e durante un attacco.


Esistono diversi tipi di confronti:
  • Il “dare sui nervi”, ovvero il confronto prima che esso sfoci in un litigio.
  • Il “duello”, un incontro organizzato per risolvere una disputa tra le parti in conflitto, o l'imboscata.
  • La rissa, che di solito inizia solo dopo che il confronto verbale si è estinto e qualcuno tira un pugno.
  • Un'imboscata è solitamente premeditata e l'aggressore (possono anche essercene vari) attaccherà quando sentirà che è il momento giusto, generalmente dopo aver distratto la vittima con una domanda come “Sai che ore sono?”.



Preparazione

Pensa alle situazioni potenziali in cui potresti aver bisogno di difenderti. Gli attacchi non sono mai esattamente uguali, dunque pensa a cosa fare in ogni caso considerandoli da diversi lati o in differenti situazioni (numeri maggiori di persone, da solo, di sera o di giorno, l'aggressore è armato o non è armato, dimensioni del perpetratore, intenzioni dell'aggressore). Pensandoci su in anticipo, avrai meno probabilità di rimanerne scioccato o di farti prendere dal panico qualora accadesse davvero.


Segui un corso di autodifesa. Essere effettivamente capace di gestire queste situazioni potenziali e consultare un esperto ti aiuterà immensamente. Prova a praticare una delle distinte arti marziali.


Confronti

Se ti ritrovi in una situazione scomoda, prova ad andartene. In una situazione sociale scomoda, ciò può avvenire in maniera molto semplice, ovvero puoi mostrarti assertivo (“Allontanati!”). Porta tutti i cammini verbali o direzionali verso il non-confronto; il vero confronto fisico dovrebbe essere la tua ultima linea di difesa, anche se talvolta potrebbe essere l'unica alternativa.


Prova a stare in piedi allargando i piedi, in verticale o in orizzontale, in modo che essi si trovino in una posizione diagonale (una posizione di lotta tipica delle arti marziali). Ciò farà diminuire la tua probabilità di essere steso o spinto.


Fai una valutazione del tuo potenziale aggressore: alto/basso, robusto/magro, uomo/donna. Guarda le sue mani. Se dovesse avere intenzione di attaccarti con le mani, esse dovrebbero essere in vista. Tuttavia, se sta nascondendo un'arma, le manterrà nascoste o lungo i fianchi.


La migliore tattica in qualsiasi confronto è FUGGIRE, a meno che non sospetti che l'opponente abbia un'arma a lunga gittata.






Prepararti per un Confronto

Un segnale semplice per giudicare se un confronto ha superato il confine dello scambio verbale si ha quando l'avversario comincia a invadere il tuo spazio personale. Per marcarlo, crea una barriera. Non devi fare altro se non mettere le mani davanti a te assumendo un gesto conciliatore/pacifico (con i palmi verso l'esterno). Se l'aggressore prova a oltrepassare la tua barriera, stai entrando nel territorio del confronto fisico, per quale altra ragione questa persona si avvicinerebbe tanto? Il consiglio generale (ma non di certo è gradevole), a questo punto, è mettere fine al litigio il più rapidamente possibile, colpendo per primo e in maniera dura, colpendo tutte le volte che puoi e fuggendo. Ciò va contro lo spesso citato “bushido” o il codice dei guerrieri e il nostro buon senso innato e civile, ma non molti aggressori hanno a cuore questi aspetti.






Difendere Te Stesso se Ti Attaccano Frontalmente

Se l'aggressore cerca di darti un pugno o di afferrarti mentre sei in posizione frontale, avvicina le mani strette in pugno alla fronte creando una specie di gesto “Non sul viso!” e tieni le braccia strette al tuo corpo. Questa potrebbe sembrare una posizione difensiva debole, ma va a tuo vantaggio dal momento che fa abbassare la guardia dell'opponente. Inoltre, questa posizione protegge il tuo viso e le tue costole, due aree che dovrai tutelare.


Dalla tua posizione “Non in viso!”, quando sei vicino al tuo aggressore, spingi i gomiti in direzione delle sue costole inferiori o verso la parte inferiore dei muscoli pettorali. Questi sono punti sensibili e il tuo movimento può causare tanto dolore.


Se la parte superiore del corpo dell'aggressore è lontana da te ma sei ancora in pericolo (per esempio il tuo opponente sta cercando di farti soffocare), attacca le sue gambe. Questo è specialmente efficace sui perpetratori più grossi, perché, più robusti sono, più tensione avranno nelle gambe e nelle ginocchia. Non dare un tipico calcio in stile Karate Kid, piuttosto, scalcia i suoi stinchi come se giocassi a calcio (con il dorso del piede). Questo è un calcio veloce e doloroso. Inoltre, se le sue gambe sono abbastanza vicine, alza un ginocchio verso la parte interna della sua gamba (nervo femorale), la parte esterna della gamba, il ginocchio o l'inguine. Ciò nuocerà al tuo aggressore e potrebbe renderlo inabile, perché bastano cinque-sette kg di pressione per far rompere un ginocchio.


Se la testa del tuo opponente è vicina a te (il che è spesso il caso quando attacchi le sue gambe), ti conviene attaccarla. Prova a mettere le dita negli occhi o a esercitare pressione su di essi, perché nessuno può resistere a una ditata nell'occhio, per quanto grande e grosso sia. Battere le mani sulle orecchie può intontire o, se fatto perfettamente, rompere i timpani. Colpire le ossa zigomatiche può causare ferite o rotture. Colpire il naso può causare un sanguinamento e una cecità temporanea.



In alcuni casi, potresti attaccare anche il collo dell'aggressore (solitamente lo avrai vicino se anche la testa sarà in tua prossimità). Per far soffocare efficacemente qualcuno, non provare la tipica mossa hollywoodiana “mani intorno a tutto il collo”, metti il pollice e le dita intorno alla trachea (specialmente facile da trovare sugli uomini dal grande pomo d'Adamo). Inoltre, sotto la trachea si trova la fossetta del giugulo. Scava, muovi le dita e affondale nell'incavo e avvertirà un dolore intenso, probabilmente cadrà.






Attacchi in Posizione Posteriore

Se un aggressore cerca di attaccarti da dietro per soffocarti, spingi il suo avambraccio contro la tua clavicola invece di provare a togliertelo direttamente di dosso (il che non serve molto). Metti una mano sull'incavo del gomito (sull'avambraccio) e una mano sotto di esso (in modo che le tue mani siano su entrambi i lati del gomito). Poi, con un unico movimento forte e determinato, fai un passo avanti e muovi tutto il tuo corpo come se il braccio fosse il cardine e il tuo corpo una porta scorrevole. Ciò ti aiuterà a liberarti dalla sua presa e lascerà la sua testa, le sue costole e le sue gambe indifese per il tuo contrattacco (ricorda anche che, quando il tuo aggressore è dietro di te, le sue tibie si trovano proprio dietro le tue gambe, dunque sono vulnerabili).


Se l'aggressore cerca di coglierti alla sprovvista da dietro, abbassa velocemente e violentemente i tuoi fianchi come se ti stessi lasciando cadere su una poltrona soffice. Ciò renderà più difficile afferrarti e ti darà un momento extra per attaccarlo e colpirlo (fallo sugli stinchi).


Se l'aggressore sta cercando di strangolarti mettendo le sue braccia intorno al tuo collo, porta in avanti l'avampiede, come se avessi appena scalciato un pallone da calcio, e, rapidamente e CON FORZA, colpisci l'area tra la caviglia e la parte centrale della gamba. Questo farà (ammesso che il movimento sia abbastanza forte) rompere la gamba.





Altre Situazioni Potenziali

Se cadi, cerca di finire sul tuo aggressore. Mentre cadete, mantieni appuntiti i gomiti e le ginocchia e cerca di colpire l'inguine, le costole e il collo dell'opponente.


Se il tuo aggressore ti sta colpendo mentre siete sul pavimento e ti ha bloccato, afferra il suo corpo tirando le giunture del braccio o trattieni una sua mano sul suolo. In seguito, appoggia una gamba in maniera salda sul pavimento, salta aiutandoti con questa parte del tuo corpo e gira i fianchi. Ciò ti farà ritrovare sul tuo aggressore, il che dovrebbe essere fatto colpendolo con i tuoi punti acuti, come i gomiti.


Se un assaltante ti attacca con un'arma, sappi qual è la sua funzionalità. Se ha un coltello, prova ad allontanarti dal raggio di pugnalamento e, se ha una pistola, non escludere di scappare e di scansarla muovendoti a zigzag. Inoltre, l'avversario fa affidamento sull'arma e può lasciare se stesso in una posizione indifesa, affinché tu possa afferrare/bloccare la mano che ha la pistola o provare un attacco differente.


Se riesci ad andartene in maniera sicura, non esitare. Assicurati di essere in salvo dal tuo aggressore quando decidi di smettere di difendere te stesso.



Consigli

  • Impara a controllare sia le tue paure sia le tue scariche di adrenalina, giacché sono alcune delle più probabili cause degli errori all'inizio di una situazione di lotta. Quando qualcuno ti attacca, non solo avrai paura, ma il corpo pomperà adrenalina. Se si presenta solo una delle due sensazioni (preferibilmente l'adrenalina), dovrebbe andare tutto bene. Se hai paura di intervenire, ma lo vuoi, o soffri di una fobia paralizzante, come quella del palcoscenico, e ti congeli, l'adrenalina si mescolerà con la paura: i tuoi muscoli si bloccheranno e tutte le tue conoscenze, la tua esperienza e la tua motivazione andranno perdute.
  • In una situazione di autodifesa, opta per un'attitudine “non me”: non lasciare che sia tu a essere colui di cui si parlerà sui giornali domani mattina. Ciò comincia ben prima del litigio, perché i violentatori e gli aggressori esperti sceglieranno le loro vittime non per quello che indossano o per quello che sono, ma per come si comportano. Se sei sicuro di te, non sarai uno dei loro bersagli.
  • Mantieniti distaccato. Non lasciarti prendere dal panico se qualcuno si comporta in modo ostile. Ciò farà sospettare all'aggressore che tu sia debole.
  • Se si tratta di una situazione di violenza domestica, potresti chiederti a che punto cominciare a difenderti rivolgendoti alle autorità. Secondo gli standard legali, qualsiasi contatto non legittimato è un assalto. Se questa persona ti ha “solo” spinto, questo è comunque un attacco, può essere comunque pericoloso e tu ti meriti comunque di proteggere te stesso.
  • Ricorda sempre che la persona che cercherà di aggredirti probabilmente lo ha già fatto in precedenza. Evita il confronto e, se non dovesse servire, fai tutto quello che puoi per andartene velocemente e in modo sicuro.
  • Se qualcuno ti aggredisce, tu hai ragione e l'altra persona ha torto. La sua motivazione probabilmente è volere i tuoi soldi, i tuoi possedimenti o il tuo corpo, mentre la tua è l'auto-preservazione. Hai un diritto umano di base, che è quello di difendere te stesso e le persone che ami. Ma ricorda, il primo mezzo per difendersi è la fuga! In un tribunale, qualora dovessi arrivare a questo punto, puoi giustificare le tue azioni affermando che si è trattato di difesa personale SOLO se hai colto ogni opportunità disponibile per evitare il confronto e per fuggire. Se diventa chiaro che hai avuto la possibilità di metterti in salvo ma non l'hai colta, questo non è più un caso di difesa personale, diventa una condotta riottosa e un assalto. Sei responsabile di prendere le misure APPROPRIATE. Essere aggrediti non è una scusa per uccidere o per maltrattare un'altra persona quando avresti potuto farne ragionevolmente a meno per difenderti.
  • Se pensi di avere la possibilità di capitare in un brutto quartiere o in un posto in cui potrebbe avvenire un attacco, tieni dello spray al peperoncino con te. Questo potrebbe essere un salvavita inestimabile. Mai tenere un'arma potenzialmente letale come un'arma da fuoco o un coltello, giacché potresti far trasformare un'aggressione in una lotta letale, specialmente se l'aggressore è armato.
  • Non agire in maniera rude sotto nessuna circostanza. Facendolo, probabilmente farai aumentare la rabbia dell'opponente e gli farai pensare che debba risponderti nello stesso modo, e l'unica maniera per essere più brusco di te è riducendoti in poltiglia.
  • Se ne hai l'opportunità, parla con i tuoi amici su come bisognerebbe difendersi in una situazione pericolosa. Se possibile, mettete in scena delle situazioni potenziali cercando di capire dove si potrebbe colpire qualcuno e cosa sembra funzionare per controbattere e cosa no.
  • Minacciare un aggressore con uno strumento come un coltello o un'arma da fuoco è una cattiva idea, a meno che non temi per la tua vita. Non vale la pena andare in prigione per un assassinio, volontario o involontario, o per farti uccidere per il tuo portafoglio. Ricorda che l'aggressore probabilmente è più forte e più esperto nel lottare di te, o non ti avrebbe scelto.
  • Cerca sempre i punti vulnerabili. Quello di un uomo è solitamente l'inguine. Un buon pugno in quest'area è molto doloroso. Quello di una donna in genere consiste nel tirare i capelli o è rappresentato dalle ascelle.
  • Chiuditi in te stesso creando una specie di palla (ma resta in piedi) in modo da usare gli stinchi e le braccia per proteggerti.





Avvertenze

  • Non lasciarti coinvolgere dalle risse sorte per ragioni banali, come i disaccordi al bar su argomenti come birra/ragazze/squadre di sport. Sii una persona migliore e vai via. Vali di più di tutto questo.
  • Questo piano non copre ogni situazione, ma è una breve panoramica di quello che puoi aspettarti. Non sei completamente al sicuro; tuttavia, dopo aver letto e capito, il tuo stato mentale e la tua preparazione saranno migliori nel caso dovesse succedere. Soprattutto, ricorda che la ragione è dalla tua parte e che in alcuni casi puoi decidere di non essere la vittima.
  • Portati dietro un'arma solo se sei stato allenato a sufficienza per usarla legalmente ed efficacemente. Quello che hai può essere preso e usato contro di te.
  • In molti casi, puoi mettere fine immediatamente alla situazione dando il tuo portafoglio all'aggressore. Questa è una scelta logica, specialmente se ti minaccia con un coltello o con una pistola. La tua vita vale molto di più del denaro e delle carte che hai con te. Lancia il portafoglio lontano da te e scappa.
  • Dai all'aggressore quello che esige. Normalmente, si prenderà semplicemente quello che vuole e andrà via. Se provi a resistere, rischi di essere anche ferito, o peggio. Queste tecniche dovrebbero essere usate se la lotta è inevitabile, per esempio se l'avversario sembra pronto a colpirti prima di chiederti qualcosa. Sopravviverai molto più a lungo se cedi di fronte alle sue richieste. Una volta che avrà il tuo portafoglio, cancella tutte le tue carte di credito e denuncia immediatamente il furto alla polizia, poi vivi il resto della tua vita, tre cose molto importanti che non potresti fare se cercassi di lottare contro un aggressore armato.






mercoledì 21 gennaio 2015

Come Scegliere un'Arte Marziale





A meno che tu non sia Daniel Larusso e che il tuo vicino di casa non sia il signor Miyagi, probabilmente dovrai fare qualche ricerca prima di decidere qual è il tipo di arte marziale che meglio si adatta a te. Eccoti un post che ti aiuterà a orientarti.


Stabilisci il tuo budget. Alcune arti marziali, infatti, richiedono un consistente investimento per quanto concerne le attrezzature. Per esempio, una buona armatura da kendo può arrivare a costare 800 euro, mentre, il karate richiede solo un’uniforme bianca di cotone. Insomma, informati bene prima. Non ti conviene interessarti a qualcosa che non potrai permetterti.


Determina il tuo obiettivo. Fondamentalmente, esistono quattro categorie:
(a) Salute e fitness.
(b) Interesse per l’arte marziale vera e propria con i conseguenti benefici dal punto di vista della salute e della propria forma fisica.
(c) Diventare parte di un patrimonio e di una tradizione culturale che ha centinaia o migliaia (a seconda dell’arte marziale) di anni.
(d) Vincere trofei durante le competizioni sportive.


Decidi lo stile che preferisci. Potresti sceglierne uno più duro, come quello del muay thai (originario della Tailandia) o della boxe occidentale, uno stile semi-duro, come quello del taekwondo o dell'hapkido (entrambi coreani), uno più soft, come l'aikido (Giappone) o uno dei tanti stili di kung fu (Cina), un’arte di combattimento come il jiu jitsu (proveniente dal Brasile e dal Giappone) o le arti marziali occidentali (Europa). Vuoi competere su un ring con opponenti che abbiano il tuo stesso stile, studiare le tradizioni di una particolare cultura o fare un corso di autodifesa? I metodi di allenamento sono tanti e diversi e la maggior parte delle scuole di arti marziali si concentra su un singolo aspetto. Una scuola che pretende di fare di te il re del ring, un guerriero imbattibile, una persona in salute e in forma e un esperto del patrimonio culturale dell’arte marziale cui ti stai dedicando t’insegnerà tutto e niente.


Riconosci i tuoi limiti fisici. Se hai superato una certa età o non sei particolarmente atletico/a, il wushu (cinese) probabilmente non fa per te ma il tai chi (sempre cinese) potrebbe essere l’attività giusta. Inoltre, devi essere consapevole del fatto che le arti marziali che prevedono colpi, come il karate e il taekwondo, non sempre si adattano ai fisici più minuti (anche se questa non è affatto una regola assoluta). Il judo e il jiu jitsu, che sono arti marziali che si basano sul combattimento ravvicinato, enfatizzano la tecnica e la potenza, due fattori indispensabili per fare progressi; mentre l'Aikido la tecnica e lo sfruttamento della forza altrui. Gli stili di combattimento cinesi, infine, si fondano unicamente sulla tecnica e il successo che si può ottenere praticandoli dipende poco dall’altezza o dal peso dell’atleta.


Valuta i tuoi interessi culturali. Se provi rispetto verso una certa cultura o questa ti attrae, conoscerla meglio mediante un’arte marziale può essere una grande esperienza. Se è questo il tuo scopo, scegli una scuola in cui insegni un professore nativo o qualcuno che si sia formato seguendo le lezioni di un insegnante del Paese di origine dell’arte marziale che praticherai.


Prendi in considerazione anche l’efficacia dell’arte marziale. Per esempio, un’arte marziale moderna come il krav maga (israelita), le arti marziali occidentali come l’ARMA o l’AES (europee) o i corsi tenuti da soldati esperti o da poliziotti daranno una grandissima importanza all’aspetto “marziale” e si focalizzeranno meno sull’ ”arte”. Questo, però, non significa che le arti tradizionali asiatiche valgano di meno, anzi. Il punto è che le arti marziali asiatiche richiedono più tempo prima di dare risultati per quanto concerne le capacità di autodifesa. Tuttavia, se la tua unica preoccupazione riguarda l’efficacia marziale e la capacità di difenderti da solo/a nella vita di tutti i giorni, lo sforzo fisico e mentale richiesto per sviluppare tali abilità deve essere messo sulla bilancia con la possibilità di comprare semplicemente un’arma e di apprendere a usarla.


Decidi quando iniziare. Se vuoi, osserva le lezioni in silenzio. A qualcuno, invece, conviene cominciare ad allenarsi sin dalla prima volta in cui mette piede nella scuola. Tale scelta dipende dal tuo modo di essere.


Stabilisci se lo stile d’insegnamento si adatta o meno alla tua personalità. Se hai intenzione d’imparare delle arti marziali pratiche, durante la lezione i dilettanti vengono incoraggiati a partecipare attivamente nel combattimento o tutto questo è riservato solo agli studenti più avanzati, i quali hanno una maggiore familiarità e hanno dato più soldi al dojo?
  • In ogni caso, sii consapevole del fatto che i combattimenti tra dilettanti, anche quelli incoraggiati, dovrebbero essere più controllati e limitati, dal momento che essi non hanno ancora la capacità di rendersi conto della potenza dei propri colpi.


Osserva gli studenti della scuola, le interazioni che hanno tra di loro e quelle che hanno con gli atleti più avanzati. Sono amichevoli e disponibili? Sono rispettosi? Potresti considerarli amici? Trascorrerai molto tempo con loro, dunque è fondamentale capire la loro personalità. Come se questo non bastasse, metterai nelle loro mani la tua sicurezza. Se noti che ti senti a disagio, cerca un’altra scuola.


Controlla le qualifiche del tuo insegnante ma non preoccuparti troppo dei certificati perché non esistono standard universali; quello che davvero conta è:
  • Da chi ha imparato?
  • Per quanto tempo ha studiato con questa persona?
  • Da quanto tempo pratica l’arte?
  • Ha esperienza come insegnante o è solo un/a esperto/a? Infatti, proprio come nel calcio ci sono eccellenti giocatori che possono essere pessimi allenatori (e viceversa), esistono grandi artisti marziali che non necessariamente hanno la capacità d’insegnare.


Stabilisci una significativa quantità di tempo settimanale da dedicare agli allenamenti. La maggior parte delle arti ha degli esercizi e delle forme che potrai praticare a casa per mantenerle fisse nella tua mente; se ti alleni solo a lezione, i tuoi progressi potrebbero rallentarsi. A scuola s’impara, ma i veri allenamenti si fanno a casa.




Consigli

  • Presta attenzione durante la ricerca. Molti insegnanti affermano che la propria scuola e il proprio sistema sono quanto di meglio si possa trovare in circolazione. Esistono, inoltre, tanti artisti marziali talmente fedeli alla propria attività che finiscono per esprimere opinioni negative nei confronti delle altre arti. Queste persone, spesso, non sono buoni istruttori in quanto, agendo così, non mostrano alcun rispetto nei confronti degli altri.
  • Invece di concentrarti su un’arte specifica, cerca il miglior insegnante nella tua zona e unisciti alla sua scuola, qualsiasi essa sia. Infatti, se la scuola è lontana da casa tua, col passare del tempo, potrebbe scocciarti viaggiare.
  • Ricorda che le arti moderne che hanno un solo fondatore (come l’aikido o il judo) presentano un curriculum più compatto rispetto alle arti antiche praticate da molteplici insegnanti (per esempio, il karate, il wushu e il tai chi). Se hai intenzione di viaggiare o trasferirti spesso e praticare in diverse città, prendi in considerazione quest’aspetto. Una cintura nera di karate ottenuta in una scuola non necessariamente viene riconosciuta da un’altra, anche se si tratta dello stesso stile, a causa della tradizione eclettica che caratterizza le arti marziali; ad ogni modo, i gruppi di judo, in genere, seguono le stesse linee guida dettate dal fondatore.
  • Informati sul sistema di attribuzione delle cinture e delle tariffe relazionate a esso prima d’iscriverti. La maggior parte delle scuole ha adottato il sistema giapponese di cintura nera (sviluppato per il judo nel 1880) ma ciò che viene richiesto per ottenerla può variare parecchio e alcune scuole possono richiedere centinaia di euro per i titoli superiori. Devi quindi decidere se vale la pena o meno. Ricorda: una cintura nera non significa niente al di fuori della scuola in cui te la sei guadagnata. Se, per esempio, hai una cintura nera di terzo grado in una scuola di karate shotokan e ti unisci ad una scuola di karate goju ryu, dovrai ricominciare con la cintura bianca o, comunque, da un livello inferiore.
  • Evita le scuole che offrono titoli avanzati non riconosciuti dai fondatori della disciplina. L’inflazione dei gradi, che si è sviluppata a partire degli anni Sessanta del secolo scorso, è il risultato di due fattori: egotismo e lucro. Per esempio, se ci vogliono 30 anni di allenamento per guadagnarsi il grado più alto del dojo ma il fondatore della scuola si è allenato con il suo insegnante per soli cinque anni, chiedi il perché. Magari, il fondatore si allenava per quattro ore al giorno tutti i giorni, mentre tu segui una lezione settimanale che dura due ore. Se così non fosse, forse i metodi d’insegnamento della scuola sono inefficaci.
  • Se stai imparando un’arte marziale per difesa personale, ricorda che, nella vita di tutti i giorni, a nessuno interessa di che colore sia la tua cintura. Le scuole che non fanno che affermare la propria efficacia o che ti promettono di diventare cintura nera in un anno stanno solo cercando di venderti un’idea di marketing e non sono davvero interessate al tuo sviluppo in quanto artista marziale.
  • Mentre cerchi la scuola più adatta a te, assisti alle classi avanzate per osservare gli studenti al “top”. Rispecchiano i tuoi obiettivi di apprendimento? Se non ti convincono, opta per un’altra scuola.
  • Sii consapevole del fatto che alcuni stili di arti marziali comprendono concetti e pratiche che coinvolgono l’energia del corpo, chiamata “ch’i” o “ki”, in giapponese. Tale energia, per esempio, ti serve per guarirti o per proteggerti o per mescolarsi con quella dell’avversario allo scopo di sconfiggerlo o di controllarlo. Se queste idee non coincidono con la tua spiritualità personale, forse dovresti cercare un altro stile.
  • Impara il vocabolario della tua arte. Molti usano la parola “karate” come termine generico quando, in realtà, essa si riferisce a un’arte di autodifesa a mani nude che si è sviluppata a Okinawa, in Giappone, nel 1300 ed è diventata uno sport negli anni Trenta del secolo scorso. Di conseguenza, per alcuni artisti marziali, può risultare offensivo chiamare la loro arte “karate” quando, in effetti, non lo è. Allo stesso modo, il kung fu è un vocabolo generico per “allenamento” o “duro lavoro” , mentre, alcuni esempi di parole specifiche che riguardano stili di origine cinese sono “wuzuquan”, “hung gar” o “choy li fut”.
  • Se le arti marziali t’interessano per scopi di autodifesa, scegline una specificamente creata per questo scopo come, per esempio, il karate kenpo americano, l’hapkido, l’aikido, il jiu jitsu brasiliano, il jeet kune do, il ninjutsu o il muay thai. Il karate, il kickboxing e il taekwondo si focalizzano di più sulle competizioni.
  • Gli stili tradizionali di kung fu, come il wing chun, l’hung gar, ecc., non sono stati inventati per insegnarti a combattere sul ring. Grazie a questi sistemi, sicuramente imparerai a difenderti benissimo, ma ci vorrà un po’ prima che le tue basi siano sufficientemente solide da poterti servire durante un vero scontro. Puoi allenarti seguendo uno stile tradizionale e, allo stesso tempo, praticare la boxe o il kickboxing per avere subito un metodo di combattimento da ring ma, come si dice, chi troppo vuole…
  • Ricorda che non ci sono arti marziali superiori, solo artisti marziali superiori. Tutte le arti hanno punti di forza e punti di debolezza e tutte hanno a che vedere con il corpo umano.
  • Se possibile, assisti ad un esame nella scuola in cui ti piacerebbe studiare per capire quali siano i veri requisiti. Se alcune scuole richiedono ai propri studenti di lavorare duro per guadagnarsi ogni cintura, altre le danno senza valutare davvero la fatica degli atleti, dal momento che le scuole guadagnano esaminando gli studenti e mantenendoli nel programma. Se vuoi meritarti ogni livello raggiunto, evita questo tipo di scuole perché, anche lavorando duro e padroneggiando al meglio le tecniche, esse faranno andare avanti pure coloro che non hanno fatto alcun progresso da quando hanno iniziato.
  • Se non disponi di un grande budget, informati se nella tua città ci sono club gratuiti o che richiedano somme inferiori rispetto alle scuole più grandi.


Avvertenze

  • Molti istruttori di arti marziali non capiscono i particolari delle forme che fanno evitare alle persone di lesionarsi durante l’esecuzione di un alto numero di ripetizioni di una singola tecnica. Ed è per questo che gli atleti iniziano da piccoli. Se non vuoi farti male allenandoti, informati bene sulla pratica.
  • I professori di arti marziali non necessariamente sono anche medici dello sport o educatori. Se ci sono forme che ti fanno male e l’insegnante non le modifica affinché si adattino al tuo corpo, lascia il corso. Nel caso in cui tu non sia in grado di capire o d’imparare in un certo modo, trova un nuovo professore. Tra l’altro, anche i migliori istruttori non sempre lo sono per ogni studente.
  • Gli sport marziali come, per esempio, il taekwondo olimpionico, il karate giapponese, il wushu e il judo, portano con sé maggiori rischi di lesione rispetto alle arti marziali tradizionali o a scopo difensivo, quali l’aikido, il tai chi, il karate di okinawa, il wing chun, il tang soo do ecc... Molte persone che praticano sport marziali da adolescenti o fino ai 25 anni successivamente passano alle arti tradizionali.
  • Alcuni insegnanti preferiscono essere chiamati “sensei”, “sifu” o “sabon”, a seconda della tradizione della scuola. Ad altri, invece, potrai rivolgerti semplicemente con il titolo di “signore”, “signora” o “signorina. “Sensei” è un termine giapponese che denota un grande rispetto e si usa anche in ambito scolastico e universitario (letteralmente, significa “la persona che è passata prima”). Se l'insegnante merita il tuo rispetto, chiamalo/a come vuole; in questo modo, mostrerai considerazione anche nei confronti dei costumi della scuola. Se, invece, senti che l’istruttore non merita il rispetto implicato dal suo titolo, scegli un’altra scuola.
  • Non insegnare mai la tua arte nella scuola di un altro insegnante, a meno che tu non abbia un livello adeguatamente avanzato o non sia l'istruttore stesso a richiedertelo. Se sei lì in quanto allievo, comportati di conseguenza: è semplicemente questione di buone maniere.
  • Ogni scuola ha una cultura molto individuale; all’inizio, prenditi del tempo per imparare la sua etichetta specifica.
  • Diffida delle “scuole-sette” o di quelle che ti proibiscono di seguire lezioni in altri posti. Evita anche le scuole false che pretendono d’insegnare tecniche segrete.
  • Presta attenzione ai costi “nascosti”. Informati su tutto quello che saresti tenuto a pagare alla scuola: alcune richiedono soldi extra per gli esami e per gli allenamenti al di fuori delle lezioni regolari.
  • Diffida delle scuole che ti fanno comprare le attrezzature e le uniformi direttamente da loro. Alcune, infatti, vendono prodotti di qualità inferiore a prezzi altissimi. Esistono scuole che ti danno l’opzione di acquistare tramite di esse o da un’altra fonte. Assicurati di non farti spennare!
  • Alcuni insegnanti non noteranno se sei al limite e potrebbero persino forzarti ad esercitarti più del dovuto.













martedì 20 gennaio 2015

Come Vincere una Rissa da Strada


Lo scopo di questo post è aiutare a risolvere una rissa da strada o uno scontro fisico, con semplici azioni deliberate che consentano di sopravvivere e scappare. Difendersi dovrebbe essere la tua ultima risorsa dopo che i metodi non violenti non hanno avuto successo.


1 - Fai attenzione a ciò che hai intorno. Oltre agli oggetti che possono essere usati come armi o trappole, cerca di studiare una via di fuga, soprattutto se sei in inferiorità numerica. Usa tutti i tuoi sensi. Non guardarti intorno direttamente, usa ombre e riflessi a tuo vantaggio.


2 - Non prendere rischi inutili e parti da questo pensiero: il tuo avversario è in grado di batterti in uno scontro, e può chiamare dei rinforzi; ha un'arma tagliente o contundente, come un tira pugni o un coltello; e sarai colpito. Preparati a ricevere un pugno.


3 - Allontanati dalla lotta. Anche se può sembrarti ovvio, il modo più sicuro per vincere una rissa da strada è non combatterla. Nella maggior parte dei casi ci saranno degli avvertimenti prima di un'aggressione fisica. Se puoi risolvere una disputa senza uno scontro, fallo. Non lasciarti mettere in pericolo dal tuo ego. In una discussione verbale che può sfociare in violenza, mantieni la calma e assumi un atteggiamento deciso ma apologetico. Sii neutro e non cercare lo scontro. Se ad esempio, un ragazzo ti accusa di aver guardato la sua ragazza, chiedi scusa e dì che ti sembrava una persona che conosci. Adesso questa persona ha solo due opzioni:
    • Accettare le tue scuse e forse scusarsi a sua volta. Se accade questo, il problema è risolto. E' così tanto difficile scusarsi con un attaccabrighe (anche se in modo non sincero) per evitare uno scontro? Anche se la situazione ti sembra risolta, ricorda di non voltare mai le spalle all'aggressore. Fai 2 o 3 passi indietro e poi girati. Preparati sempre a un pugno alle spalle.
    • Continuare con le minacce. Se continua a minacciarti, ripeti le tue scuse. Cerca di apparire sincero, ma non debole! Se continua a minacciarti e avvicinarti, digli che non stai cercando guai. Usa un tono deciso. Usa frasi come "Stai lontano" o "Non ti avvicinare". Alza la voce più si avvicina.


4 - Mantieni la distanza dal tuo avversario, riducendola solo per colpire. L'aggressore deve chiudere la distanza per poter attaccare. Rimanere fuori dalla sua portata significa che non ti può colpire. Cerca di stare all'"esterno" del tuo avversario (verso il suo fianco, e non di fronte). In questo modo il suo stesso corpo gli sarà d'intralcio. Tieni la guardia alta. Anche solo distendendo la mano come segno di stare lontano, metterai qualcosa tra voi due.
    • Puoi provare a stare molto vicino al tuo avversario. L'uomo può fare forza solo dove riesce ad arrivare con le braccia e la maggior parte delle persone non si aspetta che l'avversario invada il loro spazio. Un altro vantaggio di stare molto vicino al tuo avversario deriva dal fatto che non potrà colpirti con il pugno, la parte pericolosa di un colpo. Potrai infatti bloccare i colpi portati con il pugno più facilmente se sarai vicinissimo al tuo nemico.


5 - Rimani rilassato e respira profondamente. Più rilassato sarai, più duri saranno i tuoi colpi e meno rischierai un infortunio.


6 - Cerca di seguire i movimenti del tuo avversario. Cercare di creare un'apertura nella sua guarda servirà solo a farti colpire. Continua ad osservare i suoi movimenti e aspetta il momento giusto.


7 - Impara quando e come scappare:
    • Se la sfida è impari o sei in inferiorità numerica, o non vuoi combattere, allora cogli la prima opportunità che si presenta per correre verso una zona pubblica e bene illuminata dove sono presenti altre persone. Quando scappi durante uno scontro, cerca di intralciare il più possibile i tuoi avversari:
      • Rallentali con ostacoli. Cerca di mettere tra te e loro cestini, bidoni, automobili, autobus o altre barriere.
      • Corri in percorsi stretti, come tra le macchine in un parcheggio, su una scala stretta o in un vicolo stretto. Questo impedirà ai tuoi avversari di circondarti.
    • Se sai di non poterli battere in velocità, non provarci. Se sarai preso (soprattutto da più aggressori), non potrai combattere in modo efficace a causa della stanchezza. Gli avversari che ti hanno inseguito con uno scatto saranno stanchi quanto te, ma gli altri che li seguono a passo meno svelto saranno più freschi.


8 - Mantieni l'equilibrio per non cadere. Allarga le gambe fino alle spalle e piega le ginocchia. Essere atterrati è molto pericoloso per un lottatore inesperto, soprattutto se l'avversario ha un'arma, rinforzi, o esperienza di lotta a terra. Se ti trovi a terra con il tuo avversario, cerca di scappare in ogni modo.


9 - Difenditi. Rispondi agli attacchi mirando ai punti aperti e vulnerabili senza esporti troppo. Usa una "forza ragionevole" (leggi le Avvertenze).
    • Un attacco ai "punti deboli" (viso, tempie, gola, reni, plesso solare, ecc.) potrebbe mettere fuori combattimento il tuo avversario. Puoi usare anche graffi, morsi, sputi, tirate di capelli e ditate negli occhi. Ti stai difendendo da un aggressore violento, non ti trovi in un ring con delle regole. Usa tutti i mezzi possibili per garantire la tua sicurezza. Metti le dita negli occhi del tuo avversario, oppure cerca di colpire la gola con le dita tese e unite insieme. Ricorda le mani aperte infliggeranno solo colpi deboli!
    • Colpire il naso fa sfuocare la vista e causa dolore, e può stordire il tuo avversario abbastanza a lungo da permetterti di scappare.
    • Usa calci bassi se sei a portata di braccia. I calci bassi dovrebbero essere rivolti a tibie, caviglie, interno o retro dei polpacci e delle cosce e rotule (se l'avversario ha le gambe dritte). Non sferrare calci oltre il ginocchio perché l'avversario potrebbe prendere la tua gamba.
    • Gli attacchi alle spalle sono difficili da vedere e evitare, e in un vero scontro, non è da codardi colpire alle spalle. Guardati le spalle e cerca di colpire in questo modo il tuo avversario.
    • Dai una testata violenta e rapida al tuo avversario. Colpisci con la parte alta della fronte il naso e il viso. Il "Bacio di Glasgow" ha sconfitto molti lottatori esperti che non si aspettavano questa mossa.
    • Impara a eseguire delle prese. Una presa può farti prendere il controllo della situazione, anche se l'aggressore è molto più forte o più veloce di te. Per realizzare una presa, attendi un attacco e reagisci. I combattenti esperti non falliscono quasi mai questa tecnica di contrattacco.


10 - Fai più rumore possibile. Non aver timore di urlare per chiedere aiuto, o di gridare "Al fuoco!" (le persone risponderanno più volentieri a una frase del genere perché saranno spinti dalla curiosità, mentre potrebbero aver paura se chiedessi aiuto per altri motivi) per attirare attenzioni indesiderate sul tuo aggressore. Puoi anche riuscire a distrarlo e mandarlo nel panico, rendendolo un combattente meno efficace.


11 - Scappa non appena il tuo avversario è debilitato al punto da non poterti inseguire. Chiama la polizia o avverti le autorità appena puoi. Dì loro dove ti trovi, dove hai subito l'aggressione e descrivi gli assalitori.


12 - Pensa di essere un lupo, non pensare a domani, non aspettare soccorso, non aspettare che arrivi la polizia. Avresti bisogno di testimoni.


13 - Se hai un codice d'onore seguilo, ma non mettere la tua vita a repentaglio. L'unico giudice di te stesso sei tu. Nessuno potrà giudicarti colpevole per esserti difeso.


14 - Vai via più in fretta che puoi, prima che qualcuno ti veda.








Consigli

  • Conta quanti assalitori ti stanno inseguendo, e ricordalo. In questo modo eviterai di ricevere attacchi a sorpresa.
  • Imparare un'arte marziale può prepararti a un vero scontro fisico se sei messo alle strette. Scegli uno stile di combattimento che insegni colpi, combattimento corpo a corpo e lotta a terra, in modo da essere efficace in tutte le situazioni. Ricorda che anche se hai studiato arti marziali per lungo tempo, non significa che sarai al sicuro in una rissa da strada. La tua cintura nera non ti rende immune alle lame o ai proiettili.
  • Se qualcuno ha più esperienza e capacità di te nel risolvere situazioni di questo tipo, lascia fare a lui. Non cercare di interferire, perché causeresti solo dei problemi. Segui le istruzioni ragionevoli che ti vengono impartite.
  • Se combatti contro più di un avversario, attacca per primo il più vicino. Se riesci ad atterrare uno o più avversari corri. In alcuni casi, aver atterrato uno degli assalitori basterà a spaventare gli altri.




Avvertenze

  • Non combattere mai sotto l'effetto di stupefacenti o alcool.
  • "Forza ragionevole" è l'espressione più importante da ricordare quando ti difendi; la legge generalmente ti permetterà di fare abbastanza da impedire al tuo assalitore di danneggiarti fisicamente, ma non di più. Fai solo il necessario per fuggire, e riporta subito l'accaduto alla polizia. Se calcerai qualcuno quando è al suolo, potresti essere accusato di aggressione anche in caso di legittima difesa.
  • Questo articolo è una guida di base per affrontare situazioni difficili, e non va inteso come un sostituto di un addestramento. Se vuoi imparare come difenderti dalla violenza fisica, segui un corso autorizzato di difesa personale nella tua zona. Se non sai dove trovarne uno, prova a chiedere alla stazione di polizia.
  • Combattere può provocare ferite o la morte, e farti finire in prigione.
  • Procurati un'arma se possibile. Cerca di rispettare le regole della "forza ragionevole", ma ricorda che se un assalitore ti mette nella condizione di dover lottare per la tua vita fai tutto il necessario per proteggerla.
  • Quando colpisci la faccia del tuo avversario, fai attenzione. Potresti romperti le dita o procurarti dei tagli se colpissi la fronte, i denti o il naso.











lunedì 19 gennaio 2015

Come Affrontare uno Scontro Fisico se sei più Debole del tuo Opponente



Se mai fossi coinvolto in uno scontro fisico, mantieni la calma e sappi che sapere cosa fare non ha prezzo, sopratutto se il tuo aggressore è più dotato di te fisicamente. La prima cosa da fare è quella di cercare di evitare lo scontro a tutti i costi. Metti da parte il tuo ego e prenditi la colpa di quello per cui vieni accusato (anche se sai di avere ragione o se non hai nemmeno capito cosa ti viene contestato). Vale la pena di infliggere una piccola ferita al tuo ego, se serve ad evitare la violenza fisica. Tuttavia, a volte la violenza è inevitabile e, quando sei in una di queste situazioni, sapere cosa fare sarà utile a proteggere te e chi ti sta attorno.


La Postura

Tieni gli occhi sul tuo avversario. Servirà ad evitare un attacco a sorpresa e, se riesci a mantenere il contatto visivo, mostrerai sicurezza, intimidendo il tuo opponente. Tieni sempre a mente quali sono le tue possibili vie di fuga e, se vedi un occasione, coglila al volo.



Tieni la parte basse del corpo in posizione. Tieni le ginocchia leggermente piegate (e pronte a scattare), le gambe divaricate fino a che i piedi non saranno pari alle spalle, ed il piede più debole in avanti. Stai sugli avampiedi e muoviti continuamente (ma non in maniera evidente o esagerata), fai in modo che il tuo avversario debba sforzarsi per colpirti. Ricorda, la forza dei pugni viene impressa con la parte bassa del corpo (più precisamente dal tuo piede più forte, quello che ora si trova dietro).



Tieni il mento basso. Un montante ben piazzato potrebbe mandarti KO in un istante, e magari romperti la mandibola. Minimizzare la probabilità che il mento venga colpito aumenterà le tue probabilità di andartene incolume.


Tieni le mani su. Parati il volto tenendo la tua mano debole vicina alla testa, a proteggere il mento, e la mano forte più lontana, a proteggere il volto. I gomiti dovrebbero essere leggermente piegati, a proteggere la gabbia toracica. Avere una buona guardia ti permetterà inoltre di evitare che il tuo opponente riesca a bloccarti la testa con una presa.


Forma un buon pugno. Sapere come chiudere il pugno è fondamentale. Se hai qualcosa da stringere (una biro, un mazzo di chiavi, o anche i calli delle dita), stringilo. Supporterà il pungo quando colpisci. Tieni il pollice all'esterno, ed il polso allineato all'avambraccio, altrimenti è molto probabile che si rompa.






Quando i Pugni Iniziano a Volare

Ricevere un pugno. Se sei in una rissa, devi sapere come ricevere un pugno. Al contrario di quello che potresti pensare, il modo migliore è quello di muoversi verso il pugno. Non solo rovinerai la mira del tuo avversario, ma diminuirai anche la forza del pugno ricevuto. Se venissi colpito quando il braccio del tuo opponente è completamente disteso, ti farebbe molti più danni che se prendessi il pugno quando il braccio è ancora piegato.


Dare un pugno. Per dare un pugno devi usare la parte bassa del corpo; l'energia che imprimerai al pugno viene dal piede forte, quello che sta dietro, e si trasferisce alla mano attraverso le spalle. Non dare dei pugni usando l'energia applicata dai gomiti, a meno che tu non voglia tirare al tuo avversario un diretto veloce. Anche i ganci dovresti usarli solo quando sei vicino, altrimenti sono lenti, facili da bloccare, e difficili da tirare bene.


Calci. Dovresti usare i calci con molta attenzione. L'equilibrio è fondamentale durante una rissa, e perdere la postura corretta a causa di un calcio è molto probabile, ed anche molto rischioso. Detto questo, se vedi che c'è l'opportunità di dare un calcio al tuo opponente, un calcio alle ginocchia, agli stinchi, ai polpacci, alle anche o ai quadricipiti, saresti in grado di rovinare la postura del tuo avversario. Non colpire con le punte; piuttosto, colpisci con il collo del piede, o con la pianta, come a dare una pedata.


Ginocchia. Anche le ginocchia possono essere molto efficaci se sei vicino al tuo avversario. Dare una ginocchiata al torso del tuo opponente può essere molto doloroso, e potrebbe debilitarlo temporaneamente, una ginocchiata ai quadricipiti, invece, potrebbe indebolirne la postura.


Gomiti. I gomiti andrebbero usati con cautela, e non dovrebbero mai essere la tua arma principale. Andrebbero usati solo quando si è vicini, e non per tirare delle gomitate volanti. Farlo potrebbe fare davvero molto male alle parti coinvolte nella rissa.


Combattimento corpo a corpo. Succede quando le cose iniziano ad assomigliare più ad un incontro di wrestling. Anche se ti spaventa molto (soprattutto quando stai affrontando qualcuno visibilmente più forte di te), è fondamentale non andare nel panico. Il tuo obbiettivo primario (come sempre) è quello di scappare.
    • Se qualcuno cerca di atterrarti da dietro, prova a pestargli le punte dei piedi, a dargli una testata all'indietro e, se riesci ad afferrarle, a torcergli (e magari a rompergli) le dita.
    • Se vieni placcato, cerca di cadere sul fianco, in modo da poterti liberare dalla presa non appena toccate il terreno (quando la forza con cui sei stretto sarà al minimo).
    • Potresti anche ricevere uno spintone, ma la postura corretta dovrebbe evitare di farti cadere. Se invece cadi, rotola sul fianco e cerca di alzarti il più rapidamente possibile. Alzarti proprio mentre il tuo avversario si avvicina ti renderebbe un bersaglio facile.






Sii Consapevole di Quello che ti Circonda

Amici e nemici. Cerca dei potenziali alleati tra buttafuori, baristi, insegnanti, o qualunque altra autorità si trovi nei paraggi. Se il tuo aggressore è arrivato con altre persone, o stava interagendo con altre persone che ora sono presenti tra la folla, cerca di tenere d'occhio anche loro.


Armi. Se sei all'esterno, cerca rocce e bastoni e, se sei all'interno, cerca delle sedie o degli sgabelli da rompere (per usarli come mazza e scudo), o anche dell'argenteria o degli oggetti di vetro. Se puoi usarli, anche la tua cintura ed il tuo mazzo di chiavi potrebbero rivelarsi ottime armi o ottimi deterrenti.


Location. Tieni a mente anche l'ambiente che ti circonda, potresti usarlo per difenderti (per nasconderti dietro qualcosa o per arrampicarti in alto) o per attaccare (ci potrebbe essere qualcosa da utilizzare come arma). Se mai ti trovassi di fronte più di un avversario contemporaneamente, cerca di spostarti in un luogo dove sarai difficile da prendere, e dove riuscirebbero ad attaccarti soltanto uno per volta.




Sfrutta i Tuoi Punti di Forza

Cerca il tuo punto di forza. Anche se non hai la stessa forza fisica del tuo aggressore, probabilmente lo batti in qualcosa, questo qualcosa potrebbe essere l'agilità, la stazza inferiore o l'intelligenza, a seconda della situazione. In ogni caso, cerca di porti in una posizione dove hai qualche tipo di vantaggio.
    • Esempio: Se sei più piccolo di lui, cerca dei posti dove saresti difficile da raggiungere (dietro il bancone di una bar, sopra ad una struttura per arrampicarsi in un parco giochi, sotto un tavolo da biliardo ecc ecc). Mantenere le distanze ti permetterà di far stancare il tuo avversario, e ti terrà lontano da tutti i possibili colpi.
    • Esempio: Se riesci a parlare con il tuo aggressore, dovresti farlo. Fagli fare una brutta figura e cerca di portare la folla (se ce n'è una) dalla tua parte. Se il tuo aggressore vede che la folla non approva le sue azioni, sarà molto meno probabile che ti attacchi.




Sii sicuro di te. Qualsiasi cosa tu faccia, sii sempre sicuro di te, e fai un po' il pazzo. Se nemmeno tu pensi di poter vincere lo scontro, chi lo penserà? Inoltre, sentiti libero di fare dei rumori. Come minimo servirà a spiazzare o ad infastidire il tuo aggressore, ed in più attirerai l'attenzione sullo scontro, magari fino a fare notare la situazione alle forze dell'ordine o ad un buttafuori.






Avvertenze

  • Anche se è ovvio, è bene ricordare che fare a pungi è pericolo, e potenzialmente letale. Stai attento a quello che fai; colpire qualcuno alla trachea, o anche solo al naso, potrebbe ucciderlo.
  • Chiedi ai testimoni di restare nei paraggi il più a lungo possibile; avrai bisogno di aiuto per fornire la tua versione alle forze dell'ordine, se ti sei fatto coinvolgere in uno scontro per autodifesa.
  • Non usare mai più forza di quanta non ne sia necessaria.
































domenica 18 gennaio 2015

Come Allenarsi con i Colpi a Mano Aperta del Kung Fu Secondo l’Iron Body




L’allenamento Iron Body è una variante del Kung Fu Shaolin dove i praticanti allenano il corpo in modo da dare o sopportare colpi pesanti senza subire alcuna ferita seria, e durante il quale si sviluppano capacità specifiche per ogni parte del corpo. Questo post dice esattamente come sviluppare una particolare abilità: i colpi a mano aperta.


Compra o prepara un sacco pieno di fagioli indiani. Il sacco dovrebbe essere di materiale resistente come il jeans e dovrebbe avere cuciture rinforzate. Quando sarà completamente pieno di fagioli dovrebbe assomigliare ad un cuscino quadrato.


Metti il sacco su una superficie dura. Se questa è un muro assicurati che il sacco sia ben fermo.


Allenati a sferrare tutti i colpi a mano aperta sul sacco. Puoi provare:
    1. Colpi con la base della mano. Usa la base del palmo nel lato lontano dal pollice per colpire il sacco. Mettici tutta la tua forza e grida ad ogni colpo.
    2. Colpi di taglio. Apri la mano e chiudi il pollice senza fare il pugno. Usa la mano di taglio per colpire il sacco con tutta la tua potenza rimanendo in piedi. Grida ad ogni colpo.


Quando riesci a colpire il sacco con tutta la tua forza, sostituisci i fagioli con la ghiaia e ripeti l’allenamento dall’inizio.


Quando hai finito, sostituisci la ghiaia con delle sfere di ferro o di acciaio e ricomincia di nuovo.
    1. L’allenamento si considera finito quando puoi colpire il sacco alla massima potenza senza ferirti e con il minimo dolore.






Consigli

  • Durante l’allenamento dovresti applicare delle lozioni sul pugno per evitare di ferirti. Queste sono chiamate Die(1) Da(3) Jiu(3) in Cinese e in occidente sono chiamate Dit Da Jow. Si crede che l’applicazione di questo prodotto sulla zona interessata prima e dopo l’allenamento, strofinando bene, limiti i rischi di infortunio. Puoi procurarti questa lozione in un negozio di medicina cinese o su internet. Assicurati che il tipo di lozione che usi sia adatta all’allenamento Iron Body.






Avvertenze

  • L’allenamento Iron Body calcifica le ossa e ispessisce la pelle. Potrebbe causare delle deformità non volute. Non intraprendere questo allenamento se non sei consapevole dei rischi.
  • Stai attento quando colpisci, riconosci i tuoi limiti e non esagerare. Comincia lentamente, e con calma costruisci la tua forza.
  • Questa è un’arte che non può essere padroneggiata velocemente, ci vuole tutta una vita. Assicurati di volerti impegnare al massimo prima di iniziare la formazione.
  • Il contenuto di questo post ha solo carattere informativo; esegui quanto spiegato a tuo rischio e pericolo.
  • Non fare sfoggio delle tua abilità. Se vuoi imparare il Kung Fu per vantarti, dovresti riconsiderare le tue motivazioni.










sabato 17 gennaio 2015

Come Allenarsi al Combattimento

Risultati immagini per Allenarsi al Combattimento

Se sei un lottatore dilettante che vuole diventare professionista o sei semplicemente una persona che vuole essere pronta al peggio, esistono degli allenamenti di base che possono aiutare qualunque combattente a trovare la forma. Per allenarti a combattere, segui questi passaggi.


Passaggi

1 - Impegnati a seguire un programma di allenamento rigoroso. I lottatori professionisti si allenano per mesi prima di salire sul ring; i lottatori dilettanti dovrebbero cercare di fare lo stesso, non solo per raggiungere migliori condizioni fisiche, ma per perfezionare la tecnica di base. Le tre aree principali in cui concentrare i tuoi allenamenti sono la forma cardiovascolare, la forza del core e l'aumento della massa muscolare:

Fai degli allenamenti cardiovascolari. Questi allenamenti sono la base della preparazione al combattimento: i lottatori non hanno bisogno solamente di un'eccellente resistenza, ma dovranno anche essere in grado di scatenare una rapida scarica di potenza nel momento giusto di uno scontro. I lottatori stanchi inoltre hanno la tendenza ad abbassare la guardia, lasciando esposti i loro punti deboli, e non riescono a mantenere alta la potenza degli attacchi nelle ultime riprese di uno scontro. Per simulare lo sforzo fisico di un incontro, segui un allenamento a intervalli; questo metodo è uno dei modi più veloci ed efficaci per allenare il tuo cuore.


Fai degli esercizi per il core. Un lottatore genera molta della sua potenza dal core, che aiuta l'intero corpo a muoversi e lavorare in modo coordinato. Prova a svolgere esercizi che coinvolgono molti gruppi muscolari, come trazioni, addominali, squat, piegamenti e affondi.


Solleva i pesi. L'allenamento con i pesi aiuta i lottatori a migliorare la forza e ad aumentare la massa muscolare, per potenziare i loro attacchi. I muscoli del petto, delle spalle e delle braccia sono di particolare importanza per gli stili di combattimento orientati alla parte superiore del corpo come la boxe; esegui dei sollevamenti alla panca, dei military press con manubri, dei sollevamenti laterali, dei curl con i bicipiti e delle distensioni con i tricipiti per aumentare la forza di quei muscoli. Altri stili di combattimento, come l'MMA, richiedono un equilibrio maggiore negli allenamenti; esegui squat con affondo, curl con i bicipiti femorali, squat a gamba singola, step, stacchi da terra con bilanciere e squat con bilanciere per rinforzare glutei, polpacci e cosce.


2 - Mangia alimenti che ti aiutano a costruire i muscoli. Oltre a tenere d'occhio l'apporto di vitamine, minerali, elettroliti e acqua per combattere la fatica dovuta agli allenamenti e l'accumulo di scorie metaboliche, aumenta il consumo di proteine sane per costruire la massa muscolare. 


3 - Impara a sferrare un pugno. Inizia con un pugno semplice, assicurandoti di allenare entrambe le mani. Quando avrai padroneggiato la tecnica di base del pugno, prova tecniche più avanzate, come:


Jab: il jab è un pugno a breve distanza tirato solitamente con la mano più debole che aiuta a tenere lontano il tuo avversario. Per aumentare al massimo l'efficacia del jab, i pugili professionisti ruotano il braccio e il polso subito prima di entrare in contatto con l'avversario.


Cross: contrariamente al jab, che viene tirato dritto di fronte al corpo, un cross genera la potenza a partire dalla spalla e viene sferrato dalla mano dominante con un movimento leggermente verso l'alto.


Gancio: il gancio più essere sferrato alla testa o al corpo dell'avversario - la zona più esposta delle due - e spesso viene usato in combinazione con altri pugni. Il suo svantaggio principale è che ti lascia esposto a dei contrattacchi.


Montante: il montante è un colpo verso l'alto che può essere tirato con entrambe le mani, ed è particolarmente efficace a breve distanza.


4 - Impara a usare le combinazioni. Come negli scacchi, le singole mosse di lotta sono inutili se prese singolarmente; ma se sono eseguite in una sequenza ragionata, possono atterrare un avversario. Impara non solo a combinare le mosse della disciplina che hai scelto, ma anche come controbattere a queste combinazioni. Nella box, la combinazione più semplice è un jab seguito da un diretto. Per un'altra combinazione efficace puoi aggiungere un gancio (se sei destro, la combinazione sarebbe un jab sinistro, seguito da un diretto destro e un gancio sinistro).


5 - Se combatti a mani nude, allena le tue nocche. Questo servirà a rendere i tuoi nervi meno sensibili. Nota che alcuni stili di combattimento (ad esempio molte arti marziali tradizionali) incoraggiano la sensibilità di tutto il corpo e non consigliano la desensibilizzazione dei nervi.


6 - Impara come bloccare i pugni. Dare un colpo che reindirizzi un pugno dell'avversario lontano da te, tecnica conosciuta come parata, è il modo più semplice per bloccare un pugno. Nella boxe, esistono alcune tecniche più avanzate:
    • Schivata: se il tuo avversario indirizza un pugno alla tua testa, ruota velocemente fianchi e spalle.
    • Movimento della testa: se il tuo avversario sferra un colpo alto (ad esempio un gancio alla testa), piega le gambe e poi inarca il corpo per evitare il colpo.


7 - Impara come incassare un pugno. Se pratichi la boxe, prova a bloccare, assorbendo l'impatto con il guantone piuttosto che col corpo.


8 - Trova uno sparring partner. Questa persona ti aiuterà a prepararti agli scontri nel mondo reale, a lavorare sui riflessi, a migliorare la coordinazione occhio-mano e ad assumere la mentalità giusta. Assicurati di fare pratica con qualcuno che sia migliore di te; non potrai migliorare se non metterai alla prova le tue capacità. 
 
 
9 - Sviluppa una mentalità vincente. Spesso ci chiediamo come gli atleti professionisti che si allenano duramente e hanno anni di esperienza possano subire sconfitte sonore. La risposta è che la competizione non richiede solo allenamento fisico ma anche mentale. Per entrare nella mentalità giusta dovrai allenarti al punto da conoscere le mosse talmente bene, da poter concentrare la mente sull'avversario; ascolta della musica che ti dia la carica quando ti alleni; impara a considerare il dolore un passo necessario verso la vittoria; visualizza i tuoi incontri e le tue vittorie; soprattutto, impara ad amare il combattimento.


Consigli

  • Prova sempre a intimidire il tuo avversario; se questi pensa che perderà, probabilmente accadrà. Grugnisci, provoca e insulta il tuo avversario per ottenere un vantaggio.
  • Allenati duramente, ma non al punto da rischiare un infortunio.
  • Vai sempre in bagno prima di un combattimento (preferibilmente defecando) per diminuire il tuo peso e migliorare la tua agilità.
  • Fai sempre allungamento prima di allenarti. Gli infortuni rallenteranno il tuo processo di crescita.
  • Se il tuo avversario è molto più grosso di te, usa dei calci bassi per colpire le sue ginocchia. Non potrà combattere se non riuscirà a stare in piedi.

Avvertenze

  • Non considerare questo articolo un invito a scatenare delle risse. Se ti scontrerai con qualcuno per strada, il tuo avversario potrebbe essere più abile di te, potrebbe essere aiutato da altre persone o potrebbe essere armato. Non combattere mai, a meno che tu non sia costretto a farlo.
  • Fai attenzione a non infortunare seriamente nessuno, incluso te stesso. Ascolta il tuo corpo: se provi dolore, fai una pausa.
  • Se hai il sospetto di esserti infortunato, non continuare un incontro; il tuo corpo in quei momenti è pieno di adrenalina e potresti sentire molto meno dolore rispetto al danno che ti sei provocato.

















venerdì 16 gennaio 2015

Come Affrontare Qualcuno Più Alto di Te

Risultati immagini per boxe Affrontare Qualcuno Più Alto di Te


Affrontare qualcuno più alto di te non è un problema, poiché ciò che all’apparenza può avvantaggiare è anche una debolezza; il tuo avversario potrebbe usare la propria altezza per ferirti ma dev’essere abbastanza vicino da raggiungerti. Molte persone alte non sanno come usare l’altezza a proprio vantaggio.


Passaggi

    1
    Se sei molto più piccolo, punta verso il basso. Questo sbilancerà l’avversario, che dovrà abbassarsi al tuo livello, rinunciando al vantaggio dell’altezza. Inoltre, sarà inclinato in avanti. Questo lo esporrà ai ganci e minerà la sua stabilità complessiva.
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    2
    Evita di combattere. Vi farete male entrambi e non è una scelta saggia, perciò cercare un modo per evitarlo è la cosa migliore. È meglio parlare, o prendere le distanze in modo che sia difficile colpirti, piuttosto che alzare le mani.
    3
    In caso non sia possibile, e tu sia costretto a difenderti, usa l’autodifesa o le arti marziali. Dovrai averle imparate a lezione e aver passato molto tempo ad allenarti prima di essere in grado di affrontare qualcuno, non importa se più alto o più piccolo; è tutta semplice paura di restare ferito o ucciso, ed è normale.
    4
    Innanzitutto devi “compensare” il tuo avversario. Molti combattenti alti non sono in grado di “lottare in alto”, o approfittare davvero della propria altezza. Analizza la faccia e gli occhi del tuo avversario. Osserva la postura (la posizione dei piedi), il linguaggio del corpo e la vostra distanza. È nervoso? Arrabbiato? Se ti avvicini aggressivamente, si sposta d’istinto o arretra e tiene le distanze? Se non lo fa, probabilmente non sa come usare la propria altezza. Puoi approfittarne per prenderlo di sorpresa.
    5
    L’obiettivo primario in qualsiasi rissa da strada è la sopravvivenza. Devi comunicare che non sei in cerca di guai – anche se state per combattere. Fallo tenendo le mani davanti al volto, coi palmi verso l’esterno, mentre arretri – agitando lentamente le mani. Questa è la prima impostazione per colpire. Digli che non vuoi problemi – e a prescindere dalla risposta, preparati a reagire.
    6
    Colpisci a sangue freddo. In qualsiasi rissa – soprattutto contro un avversario più grosso o alto, devi colpire per primo. Il vecchio adagio “mai colpire per primo” non vale qui. Usa il gesto a mani aperte sopracitato per sferrare un pugno a sorpresa verso la gola o il naso (mai contro la mandibola – può essere assorbito da molti uomini forti, e ferirti alle mani). La velocità è fondamentale qui. Un pugno va bene, ma molti pugni sono meglio. Una combinazione di attacchi o colpi rapidi farà più danni di un singolo colpo, perciò se puoi dare più colpi, fallo. Ad ogni modo, non esporti a un contrattacco. Sferra il colpo più veloce che hai e arretra immediatamente, rimettendoti in guardia. Mentre arretri, saltella intorno al tuo avversario.
    7
    MOVIMENTO DELLA TESTA E GUARDIA DIFENSIVA – Dopo aver colpito per primo, o il tuo avversario è a terra e puoi dileguarti (ponendo fine alla rissa), o l’hai fatto arrabbiare di più (sebbene forse più a causa della tua capacità di fargli male). Se il tuo avversario è ancora attivo, devi accertarti di tenere sempre le mani in posizione. Questo ti permetterà di usare mani, gomiti e spalle per deviare pugni e colpi dal tuo avversario, che è in grado di colpire a distanza. Molti lottatori immaturi o con poca esperienza mireranno alla testa il 90% delle volte. Usa questo a tuo vantaggio, tenendo le mani alte e spostando la testa e le spalle da parte a parte e su e giù, saltellando. Il tuo avversario istintivamente cercherà di colpirti alla testa – ma pochissimi colpi andranno a segno. Sarai più difficile da colpire e da cui difendersi, quando sarai tu a sferrare i colpi. Nel frattempo sei pronto ad arretrare, in cerchio, sui piedi, per lasciare spazio tra te e il tuo avversario mentre si avvicina.
    8
    L’ARIETE – Mentre il tuo avversario colpisce, devi metterlo in difficoltà, spostandoti e abbassandoti, e muovendoti in cerchio lontano dai colpi. Il tuo avversario ti attaccherà con una combinazione o qualche altra tecnica, e una volta evitata o bloccata, noterai un momento in cui si tira indietro un istante e si prepara a un nuovo attacco. APPENA il tuo avversario ha sferrato l’ultimo colpo in una attacco, devi subito entrare nel suo spazio personale – vicino a lui – e attaccare senza pietà. Arrivi molto vicino, dove non ha presa. La velocità e un attacco ravvicinato lo costringerà a ritirarsi o inserire la retro. Sferra con velocità e ferocia – NON AVER PAURA – più colpi possibili alla faccia e alle aree esposte. Un attimo prima di essere stanco, allontanati – fai più di un passo indietro – di 2 o 3 passi e recupera le forze e l’energia. NON afferrare l’avversario se ha un notevole vantaggio di taglia o forza. Non porterà a nulla di buono. Questo approccio ravvicinato è LA NORMA per affrontare avversari più alti. Puoi aspettare che finiscano un attacco, come detto, o puoi colpire prima di loro, mentre si avvicinano. In ogni caso, devi ridurre la distanza ed entrare nel loro raggio d’azione per fare danni.

    9
    IL CONTRATTACCO – Quando il tuo avversario si prepara ad attaccare e colpirti, puoi notare alcuni schemi ripetuti in continuazione. È importante da osservare, perché puoi usare questi schemi per ferire il tuo avversario con un contrattacco. Mettiamo che il tuo avversario opti sempre per affondi lunghi e rapidi, per poi lasciare andare il braccio lungo i fianchi prima di rimettersi in guardia. Potresti attendere il momento giusto al prossimo affondo e, dopo averlo schivato, dare un pugno forte proprio sopra al braccio a penzoloni (mentre inizia a cadere verso il fianco) e colpirlo dritto al volto. O in caso tu veda arrivare un pugno da destra, potresti abbassarti e sferrare un contrattacco dei tuoi. Queste reazioni sono letali perché tendono a combinare la tua forza al momento di debolezza del tuo avversario, permettendoti di causare danni ancora maggiori!
    10
    PUNTA AGLI ANGOLI – Il modo più facile per creare occasioni nel raggio d’azione del tuo avversario più alto è puntare agli angoli. Come? Non devi fare altro che metterti verso il suo fianco mentre attacca – in modo da guardare il tuo avversario, pronto a colpire – ma non direttamente di fronte. Sei a un angolo – e quindi gli indicatori istintivi che solitamente usiamo per valutare un bersaglio sono leggermente meno efficaci per il tuo avversario. Inoltre, noterai nuovi punti deboli da colpire da queste angolazioni. Nota anche che dovresti usare angoli in cui il loro raggio d’azione è limitato. Perciò se il tuo avversario dovesse avere un buon destro, dovresti puntare agli angoli che ti espongono ai suoi colpi da sinistra – lontano dai suoi punti di forza.

    11
    USA GLI AFFONDI – Un buon affondo è fondamentale per qualsiasi abile lottatore. Devi impostare le tue combinazioni e i tuoi colpi con dei solidi affondi. Ciascun affondo richiede un passo avanti col piede dominante. Usa vari affondi in successione coi tuoi passi per colpire il tuo avversario più alto e soffocare la sua presa. Entra in profondità nel suo spazio personale usando affondi e colpi potenti alle costole mentre alza la guardia per proteggere il volto.


Consigli

  • Muoviti intorno all’avversario e non fermarti mai. Inoltre, osserva i suoi fianchi e le spalle. Sono ottimi indicatori dei movimenti imminenti.
  • Tieni gli occhi aperti. Spesso si chiudono gli occhi istintivamente per difendersi. Abituati a incassare colpi con gli occhi aperti – gli esercizi in classi organizzate sono perfetti per questo.
  • Una buona tattica è arretrare per poi colpire con forza con la spalla. Nel wrestling, questa mossa è chiamata “spear”; carica l’avversario a tutta velocità e colpiscilo al fianco con una spallata, ma servono forza e velocità, o il tuo avversario potrebbe spostarsi, causandoti potenzialmente gravi conseguenze.
  • Fai attenzione quando combatti: se abbasserai la guardia, il tuo avversario cercherà di bloccarti impedendoti di reagire.
  • Abituati a muoverti molto, molto vicino a un avversario alto. Potresti essere più vicino di quanto vorresti – ma NON sconfiggerai un avversario più alto o grosso senza avvicinarti. In questo modo ridurrai il suo raggio d’azione e la sua forza – di nuovo, le classi sono ottime per affinare questa tecnica.
  • Muovi la testa e il corpo constantemente. Gli avversari più alti tendono a essere un po’ più lenti. Usa movimenti costanti per approfittarne. Cambiare il livello della tua testa mentre fai finte e schivi i colpi può permetterti di avvicinarti senza dover colpire troppo presto.
  • Tieni basso il tuo baricentro, per accentuare la differenza d’altezza, rendendoti più difficile da colpire e atterrare.
  • Abbatti i suoi alberi. Prendi a calci le gambe per rallentarlo e colpire da lontano. Punta all’esterno e interno coscia – evitando ginocchia e stinchi.
  • Occhio alla faccia, tieni sempre alte le mani.
  • Quando ti pieghi, rialzati rapidamente. Prendigli le spalle e sbilancialo per atterrarlo, in modo da poter fuggire o fare ancora più male.
  • Ricorda sempre che la velocità supera la forza. Un gancio a potenza massima è inutile, se non riesci a portarlo a termine. Il tuo punto di forza, essendo più piccolo, sta nella velocità e nel colpire dove fa più male.
  • La tua guardia difensiva dovrebbe idealmente essere: le mani a protezione del volto e i gomiti davanti alle costole. Tieni i gomiti in dentro e contro le costole mentre hai le mani contro la mandibola. Se i gomiti o le mani si allontanano dal tuo corpo, l’efficacia della tua guardia diminuisce drasticamente.




Avvertenze

  • Gli avversari più alti sono una sfida significativa, perciò abituati a combattere e studia un’arte marziale prima di cercare di affrontare qualcuno di più grosso o alto di te.
  • Combattere farà male a entrambi, perciò bisogna fare tutto il possibile per non farlo a prescindere: le leggi e la polizia servono a proteggerti. Se proprio devi, accertati che sia l’unica via e non solo per il tuo ego, ad esempio a causa di nomignoli, prese in giro, ecc.