
Il Taekwondo, una delle arti marziali
più popolari al mondo, affonda le sue radici in secoli di tradizione
e filosofia coreana. Negli ultimi decenni, ha guadagnato
un’incredibile diffusione globale, divenendo una disciplina
sportiva di livello olimpico, ma anche un mezzo di autodifesa,
disciplina e crescita personale. La sua storia, tuttavia, non è solo
una narrazione di tecniche di combattimento, ma anche un viaggio
affascinante che riflette il risveglio e l’evoluzione della Corea
stessa.
Il Taekwondo, come lo conosciamo oggi,
è il risultato di una fusione tra tradizioni coreane millenarie e
influenze moderne. Le sue radici affondano in due antiche discipline
coreane, il Taekkyeon e il Gwonbeop, che si
concentravano su tecniche di calci e pugni, e in parte anche
nell'arte marziale cinese Tang Soo Do, che fu introdotta in
Corea nei secoli passati.
Il termine Taekwondo stesso
deriva da tre parole coreane: "Tae" (calcio, o tecnica con
i piedi), "Kwon" (pugno, o tecnica con le mani) e "Do"
(via, filosofia o disciplina), e significa letteralmente "la via
del calcio e del pugno". Tuttavia, il Taekwondo non si limita
solo all’aspetto fisico del combattimento, ma enfatizza anche lo
sviluppo del carattere, la disciplina e l’autocontrollo, valori che
sono sempre stati parte integrante della cultura coreana.
Nei primi decenni del XX secolo, la
Corea subì forti influenze culturali e politiche, in particolare
durante il periodo di occupazione giapponese. Durante questi anni,
molte delle tradizionali arti marziali coreane furono soppressi, ma
riuscirono comunque a sopravvivere in forme segrete, spesso
attraverso pratiche di autodifesa sviluppate nei villaggi o nelle
zone rurali. Il Taekwondo, come movimento unificato, emerse
successivamente nel periodo post-bellico.
Il Taekwondo come arte marziale moderna
è stato ufficialmente codificato negli anni '50, dopo la fine della
guerra di Corea. Fu in questo periodo che diversi maestri di Tang
Soo Do e altre discipline tradizionali coreane cominciarono a
unire le loro conoscenze per creare un sistema di combattimento
unico, che sarebbe diventato noto come Taekwondo. Uno degli attori
principali in questa unificazione fu il generale Choi Hong Hi, spesso
considerato il fondatore del Taekwondo. Choi, in qualità di
ufficiale dell’esercito, promosse l’arte marziale in tutto il
paese, mentre all’estero si sforzava di farla conoscere a livello
internazionale.
La Corea, da un lato, desiderava creare
un’identità marziale nazionale, e dall’altro, le arti marziali
rappresentavano una risorsa vitale per la difesa e l’autodisciplina.
Il Taekwondo divenne rapidamente uno strumento per costruire una
nazione, favorendo l’unità e il recupero della dignità nazionale
dopo gli orrori della guerra. Nel 1955, fu fondata la Korea Taekwondo
Association (KTA), che stabilì le basi per l’insegnamento, la
standardizzazione delle tecniche e lo sviluppo di un sistema di
gradi.
A partire dagli anni '60 e '70, il
Taekwondo iniziò a diffondersi al di fuori della Corea, grazie
all’impegno di maestri e praticanti che portarono l'arte marziale
in Europa, Stati Uniti e altri paesi. La crescente popolarità del
Taekwondo a livello globale non solo lo trasformò in uno sport
competitivo, ma ne fece anche uno strumento per promuovere la cultura
coreana nel mondo.
Un passo decisivo per il Taekwondo fu
la sua inclusione come sport ufficiale nei Giochi Olimpici di Seoul
nel 1988, prima come dimostrazione e successivamente come disciplina
a pieno titolo nelle Olimpiadi di Sidney del 2000. Questa visibilità
internazionale accelerò ulteriormente la sua espansione, e oggi il
Taekwondo è praticato in oltre 200 paesi, con milioni di praticanti
di tutte le età e livelli.
Il Taekwondo si distingue per la sua
enfasi sul calcio, che è il fulcro delle sue tecniche. Le calciate,
che spaziano dai colpi al volto a quelli alle gambe o al corpo, sono
rapide e potenti, eseguite con una tecnica che combina agilità,
precisione e potenza. Tra le tecniche più spettacolari ci sono i
calci volanti e i calci rotanti, che non solo sono utili in
combattimento, ma anche elementi distintivi di questa disciplina.
Tuttavia, il Taekwondo non è solo un
insieme di mosse spettacolari: è un'arte che sviluppa la forza
fisica, ma anche la mente. Come molte altre arti marziali, il
Taekwondo enfatizza valori fondamentali come la cortesia,
l’integrità, la perseveranza, l’autocontrollo e il coraggio. Gli
allenamenti non solo migliorano la forza fisica, ma anche la capacità
di concentrarsi, affrontare le difficoltà e, soprattutto,
l’equilibrio emotivo.
Oggi, il Taekwondo è una disciplina
che ha visto l’evolversi delle tecniche e l’adattamento alle
esigenze dei tempi moderni. Con l’evoluzione del Taekwondo
sportivo, sono nati nuovi metodi di allenamento, tra cui l’uso di
tecnologie avanzate come il PSS (Protezione elettronica dei
punti di contatto), che consente di registrare in tempo reale
l’efficacia dei colpi nei combattimenti.
Un altro fenomeno interessante è
l'integrazione di Taekwondo con altre discipline, come il fitness e
l'autoapprendimento. Molti praticanti di Taekwondo oggi si dedicano
all’allenamento fisico e mentale non solo per la competizione, ma
anche per il benessere personale, sfruttando l’arte marziale come
strumento di autostima, equilibrio e autocontrollo.
Anche nei media, il Taekwondo ha
trovato ampio spazio, grazie a film, serie TV e competizioni
internazionali che contribuiscono a mantenerlo nella mente del grande
pubblico. Celebri combattenti di Taekwondo, come i medagliati
olimpici, sono diventati icone di forza e determinazione.
Il Taekwondo, nato dalle strade e dalle
tradizioni marziali coreane, ha conquistato il mondo, evolvendosi in
una disciplina che va ben oltre la semplice difesa personale o il
combattimento sportivo. È diventato un simbolo di forza, velocità e
determinazione, ma anche un percorso di crescita interiore e un modo
per promuovere valori universali di rispetto e integrità.
In un mondo che ha bisogno di più disciplina, calma e rispetto
reciproco, il Taekwondo offre una via di sviluppo per chiunque
desideri confrontarsi con se stesso, superare i propri limiti e
vivere secondo i principi di rispetto e armonia. Con la sua
diffusione globale e il suo impatto nella società moderna, il
Taekwondo non solo rimane una delle arti marziali più influenti al
mondo, ma continua a essere un potente strumento di unificazione e
miglioramento personale.