Il Jubokko
(樹木子)
è uno yōkai appartenente al folklore giapponese, presente in molti
libri sugli yōkai, incluse le opere di Shigeru Mizuki.
Secondo le leggende, si manifesta nella
forma di un albero apparentemente comune su terreni che in passato
hanno ospitato feroci battaglie. Si origina dal sangue dei caduti e
si nutre di esso. Quando un umano gli passa vicino lo cattura,
trasforma i suoi rami in tubi succhia via tutto il sangue alla
vittima; si dice che i Jubokko che si nutrono in questo modo
conservino sempre un aspetto rigoglioso. Si dice anche che i suoi
rami possano guarire i feriti, e che ne sgorghi sangue quando vengono
tagliati.
Alcuni studiosi di folklore, come ad
esempio Kunio Yanagita e Iwao Hino, ritengono che non derivi da
nessun altro yōkai. Altri esperti, tra cui Natsuhiko Kyogoku, Tada
Natsumi, Murakami Kenji e Yamamoto Hiroshi affermano che non ci siano
tracce della presenza dello yōkai nella tradizione nipponica, e che
sia invece frutto della penna di Shigeru Mizuki. Mizuki ha affermato
di aver creato oltre 30 yōkai differenti, senza specificare quali di
quelli descritti nel suo fumetto GeGeGe no Kitaro essi fossero.
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