La
Mensur
(dal
latino mensura = misura) è un combattimento rituale tradizionale,
chiamato anche "duello studentesco" o "duello
accademico", che viene praticato ancora oggi da alcune
confraternite studentesche della Germania, dell'Austria e della
Svizzera, e in minor misura anche in Kosovo, Estonia, Lituania e
Fiandre.
La particolarità del combattimento
consiste non tanto nel voler ferire o sconfiggere l'avversario,
quanto piuttosto nel dimostrare il proprio coraggio nell'affrontare
il pericolo e le ferite senza retrocedere o mostrare timore: per
questo le cicatrici che il combattimento poteva lasciare sul volto,
erano considerate motivo di orgoglio ed esibite come segni di
distinzione.
Come fenomeno spontaneo il duello
studentesco ha origini antiche, le cui radici affondano nel mondo
universitario medievale.
Il duello conobbe una regolamentazione
a partire dal XVII secolo, epoca in cui si affermò in lingua tedesca
il termine tecnico Mensur, fino a raggiungere l'apice di diffusione
all'inizio del XX secolo. La pratica della Mensur avviene soprattutto
all'interno di circoli studenteschi (Corps, Burschenschaft,
Landsmannschaft, Turnerschaft) delle nationes e delle università
tedesche.
Agli inizi del Novecento la pratica
tradizionale subì l'opposizione del più generale movimento
antiduellistico, la cui prima assemblea in Germania si tenne a Lipsia
nel 1902. Il movimento, cresciuto a 20 comitati locali nel 1907 e
tremila soci, oltre a ridurre il numero di duelli in generale,
costituì anche l'associazione accademica Freie Studentenschaft che
si opponeva alla pratica della Mensur.
Un noto personaggio storico del
Novecento che possedeva una cicatrice sul volto, inflittagli da un
rivale in un duello di Mensur, era Heinrich Himmler, il quale il 17
giugno 1922, sei settimane prima di laurearsi, ebbe il suo primo
duello; altro personaggio noto del Novecento che per lo stesso motivo
possedeva una cicatrice sul volto era il tenente colonnello Otto
Skorzeny, ufficiale austriaco delle SS.
I due contendenti si posizionano uno di
fronte all'altro tenendo alta una spada, che a turno viene calata
contro l'avversario. Ciascuno degli sfidanti indossa protezioni
abbastanza pesanti da scongiurare ferite mortali ma non tali da
evitare cicatrici.
Spesso capitava che i contendenti
venissero feriti alla guancia sinistra o sulla testa; le cicatrici
erano considerate motivo di orgoglio, tanto che a volte il perdente
ferito era considerato con più rispetto del vincitore, e le ferite
ricevute esibite con orgoglio. Nella società tedesca una cicatrice
sul volto evidenziava l'appartenenza ad un certo tipo di censo e di
ceto sociale.
La parola deriva dal latino mensura che
vuol dire misura. Infatti, a differenza di altri tipi di duello, i
contendenti devono rimanere ad una precisa distanza, evitando di
spostarsi per schivare il colpo dell'avversario. Nelle università
germaniche era molto diffuso il duello con la spada, da praticarsi
rigorosamente alla distanza (misura) stabilita. Cosicché, nel
medioevo, la cicatrice sulla guancia del duellante era diventata
segno di appartenenza al ceto dei "clerici", cioè degli
studenti e, in senso lato, degli intellettuali.
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