martedì 2 gennaio 2018

Sanda

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Il Sanda (Disseminare i colpi, da 散打, 散打, sàndǎ, San-ta)), noto anche come Sanshou (Disseminare le mani, da 散手, 散手, sǎnshǒu, San-shou)) o boxe cinese, è uno sport da combattimento cinese uno contro uno.

Il nome

Sanda è un termine composto dai due ideogrammi San (disperdersi, dileguarsi, dissipare, spargere, diffondere, disseminare, da , , sàn, San)) e Da (battere, colpire, percuotere, rompere, azzuffarsi, picchiarsi, fare a pugni, costruire, forgiare ecc., da , , dǎ, Ta)) che può essere tradotto con combattimento libero.
Il vocabolo sanda fa la sua comparsa per la prima volta nel 1979, mentre il più antico è sanshou.
«Con sanda 散打 o sanshou 散手 (combattimento libero) si intende il combattimento libero a mani nude nato e sviluppatosi in seno alle arti marziali cinesi.....I due termini sanshou 散手 e sanda 散打 sono dunque sinonimi intercambiabili nella percezione cinese. Sanshou 散手 è tuttavia usato anche per indicare il combattimento libero in ogni sua forma, mentre sanda 散打 è impiegato prevalentemente in ambito sportivo.»
(Sanda)
Alcuni vogliono vedere il Sanda in numerose pratiche antiche conosciute con i nomi di Xiangbo (相搏, lotta contro l'altro), shoubo (手搏, lotta con le mani), Bian (,impetuosità), Bian (), Baida (白打), Paizhang (拍张), Qiangshou (抢手), Shouzhan (战手, battaglia con le mani), Jueli (角力) , Jiji (技击) ecc.. In realtà bisogna distinguere concettualmente il significato di Sanda in qualità di specialità sportiva creata in tempi recenti con un proprio sistema di tecniche e di regole ed il significato che lo stesso termine può avere in rapporto all'antichità Cinese, e che niente ha a che vedere con la pratica attuale. Anche il libro Zhongguo Sanshou (alla cui compilazione hanno collaborato personaggi del calibro di Zhang Shan e Wu Bin) identifica il Sanshou con il Sanda e riporta riferimenti documentali antichi in cui vengono citate pratiche dai più svariati nomi che vengono ricollegate a questi due concetti. Questa operazione è puramente ideale.

Pratiche di combattimento libero nella storia cinese

I combattimenti di sanda si possono vedere ormai in qualsiasi gara o manifestazione relativa al Kung Fu Wushu e sta conoscendo la via del professionismo oltre che in Asia (soprattutto nei paesi dell'ex Unione sovietica) e medio oriente anche in Europa e negli USA grazie anche all'utilizzo come tecnica marziale in molti corpi militari di tutto il mondo. Le sue origini ideali e culturali si perdono nelle antiche scuole di Wushu cinesi, nelle quali esiste dalla preistoria delle arti marziali. Per ottenere le risorse necessarie alla sopravvivenza, la gente imparò, pian piano, la lotta con il pugno e il calcio, a proiettare a terra l'avversario usando le gambe e di altre tecniche. A ben leggere la storia del combattimento libero in Cina si può notare che già dai primordi vi è stato un allontanamento dalle finalità di sopravvivenza ed un utilizzo ai fini di spettacolo ed intrattenimento all'interno dei palazzi nobiliari. Per quanto riguarda l'utilizzo militare delle pratiche a mano nuda, è significativo il giudizio di Qi Jiguang che le ritiene utili unicamente per il mantenimento della forma fisica dei soldati.
Un primo riferimento a pratiche di combattimento libero è stata identificata nel Libro dei riti (礼记, Liji) nella sezione Wangzhi (王制).
Lo Shiming (释名) descrive lo Xiangbo (相搏) definendolo una Lotta che usa anche dei colpi.
Nel Guliangzhuan (谷梁传) si racconta di un combattimento tra due esperti avvenuto nel periodo della dinastia Zhou (1045 a.C.-221 a.C. ). Secondo Zhou Zhengwei ciò indicherebbe che in tale periodo si era già raggiunto un alto grado di maestria nel combattimento libero.
Durante il periodo delle Primavere e degli Autunni e degli Stati Combattenti (720 a.C. - 221 a.C.), erano diffuse delle forme di combattimento libero chiamate Chunqiu Jiaoshi (春秋角试, Gare Marziali delle Primavere e degli Autunni) e Xiangbo (相搏). Tali pratiche sono narrate nel Guanzi (管子) nella sezione Qifa (七法).
Durante i periodi della dinastia Qin, della dinastia Han e dei Tre Regni dallo Xiangbo si differenziarono il Jiaodi (角觝) e lo Shoubo (手搏). In particolare all'interno di un testo che riporta la storia della dinastia Han, lo Hanshu - Yiwenzhi (汉书-艺文志), c'è un capitolo intitolato Shoubo (手搏) in cui per la prima volta compare il termine Sanshou (散手). Esattamente questo testo parla di Xiang Cuoxu (相错蓄) e di Xiang Sanshou (相散手), mentre altri scritti dello stesso periodo utilizzano come sinonimi di sanshou due omofoni: Bian () e Bian ().
Nel periodo della dinastia Sui, della dinastia Tang e delle Cinque Dinastie lo Shoubo (手搏) ed il Juedi (角抵) erano tenuti molto in considerazione e le competizioni iniziarono ad essere regolate.
Durante la dinastia Song lo Shoubo (手搏) era considerato un ottimo metodo per il mantenimento della forma fisica e la Storia dei Song (宋史, Songshi) sezione Bingzhi (兵志) dice che lo Shoubo allenava corpo e braccia.
È dal periodo della dinastia Yuan che popolarmente si inizia ad usare il termine leitai (擂台, ring) che è una contrazione di leitai sai (擂台赛, combattimenti sul ring).
In epoca della dinastia Ming lo shoubo assume nomi quali baida (白打) e boji(搏击).
Nel primo periodo della dinastia Qing (1644 d.C. - 1911 d.C.), accanto alla nascita di movimenti contadini e di organizzazioni segrete, nacquero molte società (she, società o guan, scuole) che si dedicavano agli esercizi marziali. Era necessario scambiare le esperienze tramite la concorrenza marziale, esistevano diversi tipi di famiglie e diverse tecniche di lotta, tra la popolazione le gare sul Leitai erano molto diffuse. Nei giorni di festa un combattente organizzava un "palco" e accettava le sfide di qualsiasi altro combattente, i partecipanti non avevano bisogno di registrarsi in anticipo. Il combattimento era inteso come una forma popolare per socializzare, a quei tempi, erano molte anche le donne che si dedicavano agli esercizi di sanda.
Carmona, senza riferirci in quale epoca (particolare non secondario) racconta che
«tradizionalmente, i confronti tra le scuole rivali si svolgevano su un palco di legno o su una terrazza in terra battuta (leitai) con tre formule diverse: incassando a turno i colpi dell'avversario; eseguendo una sequenza punteggiata da uno scambio libero ogni volta che i dimostratori si incrociavano; o infine, combattendo con la sola regola di non attaccare le “due teste”, il viso e le parti genitali.
(Sanshou (Sanda) Combattimento Libero)
Fabio Smolari e Claudio Gigante spiegano che
«Tradizionalmente le norme dell'incontro venivano concordate dai contendenti o stabilite da una commissione arbitrale formata da maestri di chiara fama. Per quanto fosse consentita una vasta gamma di tecniche d’attacco e difesa, alcune erano generalmente vietate, es.: lotta a terra, strangolamento o colpi agli occhi, alla gola, ai genitali, ecc.»
(Sanda)



A cavallo del 1909 Huo Yuanjia affronta alcuni pugili occidentali in combattimento e la Jingwu Tiyu Hui di cui sarà capo diventa un modello per i valori della Repubblica Cinese del 1911, riconosciuto ufficialmente da Sun Yatsen. L'associazione Jingwu, il confronto con le pratiche occidentali ed il fardello ideale nazionalistico sono forse il preludio all'avvento della modernità nel Wushu.
Il 15 ottobre 1928 si tenne a Nanchino il Primo Esame Nazionale (第一届国考, Diyi Jie Guokao) , una sorta di campionato nazionale in cui si svolsero dieci giorni di combattimenti liberi. Gli incontri vennero disputati sul terreno, all'interno di un'area quadrata, tutte le scuole poterono parteciparvi e non vennero utilizzate categorie di peso. In molti pensano che non vi fossero regole e per questo motivo i combattimenti siano stati interrotti, l'articolo Lun Woguo Wushu de Jiaoyu yu Fazhan (论我国武术的教育与发展) fornisce una versione differente: le regole c'erano e prevedevano il divieto di equipaggiamenti protettivi, si poteva colpire l'avversario con mani, gomiti, piedi e ginocchia, era vietato colpire gli occhi, la faringe e la zona genitale, trasgredire tre volte al regolamento comportava la squalifica, così come immediatamente si era squalificati per una grave infrazione. L'articolo Zhongyang Guoshu Guan - Diyi Jie Quanguo Wushu Guokao (中央国术馆-第一届全国武术国考) pur confermando la data dell'evento, spiega che inizialmente si era programmato che vi fossero 15 vincitori e per questo motivo Feng Yuxiang aveva preparato 15 premi, ma in realtà dalle qualificazioni emersero 17 nomi. Zhang Zhijiang decise di premiare Guo Changsheng (郭长生) e Yang Songshan (杨松山) entrambi con una Longquan 龙泉, ma chiese loro la rinuncia al premio preparato da Feng Yuxiang e a comparire nell'elenco dei 15 vincitori.
Il 9 novembre del 1929 ebbe luogo ad Hangzhou una competizione di combattimento libero nell'ambito del Guoshu Youyi Dahui 国术游艺大会 che vide la partecipazione di moltissimi atleti di tutta la Cina.
Il 13 novembre 1943 Cai Longyun (蔡龙云), che all'epoca aveva solo 14 anni, disputò un incontro di Pugilato contro un Russo, che mandò al tappeto.

Il combattimento libero cinese moderno

Il sanda rappresenta l'espressione applicativa libera del wushu Moderno o Sportivo ed insieme ad altre specialità da gara (Changquan, Nanquan, Taijiquan, sciabola, spada, bastone, lancia, ecc.) esprime simbolicamente il patrimonio tecnico fondamentale della tradizione delle arti marziali Cinesi. Visto come pratica indipendente, è un'arte marziale derivante dal Kung Fu. I combattimenti uno contro uno hanno una storia molto lunga in Cina, e sono stati chiamati con nomi diversi, come xiangbo, shoubo, chaishou, qiangshou, jiji e da leitai (打擂台,Combattere sul Ring). Come parte però dei moderni sport da competizione e da combattimento a contatto pieno, il sanda ha una storia relativamente breve. Tali concetti sono ben riassunti in questa definizione:
«Il Sanshou è una varietà del nuovo e moderno wushu che si basa sulla tradizione delle arti marziali.»
(Sanshou (free sparring))
Un altro parere è espresso da Carmona che afferma che
«non è che tardivamente e sotto l'influenza dell'occidente che i pugili cinesi cominciarono a praticare regolarmente degli assalti liberi
(Sanshou (Sanda) Combattimento Libero)



Entrambe le affermazioni contengono un fondo di verità: è indubbio infatti che vi sia nel Sanda un'influenza Occidentale, come per contro che i suoi fondatori siano stati attenti ad inserirvi elementi tecnici provenienti dalla tradizione Cinese. Infatti il Sanshou è il frutto di intense ricerche che lo hanno portato a diventare uno degli elementi ufficiali delle competizioni di Wushu.
Nel marzo 1979, la Commissione Nazionale Cinese per lo Sport (CNSC, Zhongguo Ti-Wei 中国体委), la più alta organizzazione sportiva ufficiale cinese, decise che tre istituzioni (il Comitato Sportivo della Provincia di Zhejiang, cioè Zhejiang Sheng Ti-Wei 浙江省体委,il Beijing Tiyu Xueyuan 北京体育学院 e l'Istituto di Educazione Fisica di Wuhan, cioè il Wuhan Tiyu Xueyuan 武汉体育学院) dovevano iniziare a sperimentare il sanda come sport da competizione. A causa della mancanza di pubblicità prima di allora, il sanda non aveva tecniche e metodi di allenamento standardizzati, e soprattutto non aveva un regolamento. I tre istituti scelti per sviluppare il sanda dovevano formulare regole, criteri di giudizio e metodi di allenamento, nonché pubblicizzare il sanda come sport in Cina.
Nel maggio 1979, i tre istituti presentarono il sanda durante una riunione nazionale di scambio di Wushu a Nanning, nella provincia di Guangxi. Nello stesso momento, furono organizzati altri esperimenti in altre località e province. Durante l'incontro nazionale dell'ottobre 1979, il CNSC organizzò la prima performance pubblica di sanda e gli atleti furono selezionati dagli istituti di Zhejiang, di Pechino, e della provincia di Hebei. La performance consistette non solo di tecniche, ma anche di esercizi di allenamento. Dal maggio 1980, furono costituiti molti altri istituti di sanda, che eseguirono una dimostrazione al Raduno Nazionale di Wushu (Quanguo Wushu Guanmo Jiaoliu Dahui 全国武术观摩交流大会) a Taiyuan. Nello stesso periodo, l'Università di Educazione Fisica di Pechino teneva competizioni sperimentali per i propri atleti con lo scopo di migliorare l'esperienza degli organizzatori e dei giudici.
Nell'ottobre 1980, il CNSC chiamò esperti dai tre istituti iniziali per formulare un regolamento da competizione. Nel maggio 1981, le università di Pechino e di Wuhan tennero per la prima volta in pubblico una competizione sperimentale di sanda ai campionati nazionali di Wushu a Shenyang. Nel gennaio 1982, il CNSC organizzò una Conferenza Nazionale dove vennero stabilite le Regole da Competizione del sanda (Sanda Bisai Guize 散打比赛规则). I sei istituti invitati furono: Pechino città, Università di Pechino, provincia di Shandong, provincia di Hebei, provincia di Guangdong, e Università di Wuhan.
Dalla reintroduzione del sanda alle prime competizioni ufficiali, un periodo di circa tre anni, il CNSC spese una grossa somma di denaro e coinvolse centinaia di atleti ed esperti di arti marziali per valorizzare lo sport. Infine, nel gennaio 1982, furono stabilite le regole ufficiali, i criteri di giudizio e i metodi di allenamento. Dopo circa 30 anni di silenzio a causa dell'instabilità politica della Cina, il sanda era infine rinato. Pechino tenne i primi campionati nazionali ufficiali nel novembre 1982, la competizione si svolse su un cerchio di nove metri di diametro, che verrà poi modificato in un più tradizionale quadrato rialzato, di otto metri per lato. Anche il regolamento è stato in seguito leggermente modificato, in modo da rendere le regole più dettagliate.
«Nel 1982 il sanda 散打 diviene ufficialmente la disciplina da combattimento del wushu standard nazionale (guobiao wushu 国标武术), regolata da precise norme sportive (wushu sanshou jingsai guize 武术散手竞赛规则 - “regolamento di gara del combattimento libero del wushu”).»
(Sanda)
Secondo Wu Bin ed altri nel 1988, nell'ambito del'International Wushu Festival, fu organizzato il primo torneo internazionale di Sanshou.

Caratteristiche del sanda moderno

La maggior parte delle competizioni di sanda si svolgono su di una pedana rialzata chiamata leitai (arena, quadrato, ring (擂台, 擂台, lèi tái, Lei-t'ai) ) e i combattenti portano protezioni alla testa (caschetto, 护头 hutou), al torace (corpetto, 护胸 huxiong), alle mani (guantoni, 拳套 quantao), ai genitali (conchiglia, 护裆 hudang), alla bocca (paradenti, 护齿 huchi) e alle tibie (paratibie); queste ultime sono obbligatorie o meno a seconda dei regolamenti federali ai quali ci si attiene.
Durante gli incontri di sanda sono permessi i colpi di pugno, di calcio e le proiezioni a terra, mentre non sono consentiti i colpi con il gomito, con il ginocchio, gli strangolamenti e le leve articolari. È possibile battere l'avversario buttandolo letteralmente fuori dal tappeto tramite tecniche di calcio, pugno o proiezione. Ai combattenti è tuttavia permesso stare corpo a corpo solo per tre secondi: se nessuno dei due riesce a liberarsi o a proiettare l'avversario a terra entro questo lasso di tempo, l'arbitro interrompe il clinch.
In Cina vengono organizzati tornei chiamati Sanda Wang (Re del Sanda), che si tengono su di un ring simile a quelli usati per il pugilato occidentale, in cui i combattenti portano come protezione solamente i guantoni e paradenti e possono usare, oltre ai pugni e ai calci, anche i colpi di ginocchio. Alcuni di questi atleti di sanda partecipano anche ad altri tornei di combattimento tra cui il K-1 e lo Shoot Boxing, il cui regolamento è simile a quello del sanda.
Le caratteristiche principali di questo sport si possono vedere nelle famose sfide "stile contro stile", disputate molto frequentemente contro atleti di Muay Thai, Karate, Kickboxing e Taekwondo; questi eventi danno modo di conoscere meglio il sanda, contribuendo ad allargarne la popolarità.
Il sanda, come altre discipline da combattimento, prevede la posizione di guardia alta come nella boxe; come tecniche peculiari si possono invece indicare:
  • Tecniche dei passi (步法, 步法, bùfǎ, Pu Fa)
  • Tecniche di pugno (拳法, 拳法, quánfǎ, Chuan Fa), con diretti (Zhiquan, 直拳), ganci (Gouquan, 勾拳), montanti e altre forme di pugno più rare (ad esempio pugno girato).
  • Tecniche di calcio (腿法, 腿法, tuǐfǎ, T’ui Fa), con circolari, laterali, frontali e girati.
  • Tecniche di proiezione e lotta corpo a corpo (快摔法, 快摔法, kuàishuāifǎ, K’uai Shuai Fa), caratteristica in comune con la Muay Thai e che la differenzia dalla Kick Boxing per efficacia e spettacolarità.
Quest'ultima categoria rende il sanda una disciplina tra le più complete sul piano tecnico e consente di sfruttare efficacemente tutti i colpi dell'avversario per finalizzarne l'atterramento (spesso si "vola" letteralmente a terra), talvolta con conseguenze importanti come il KO. Le proiezioni si possono portare con "prese" su colpi di pugno, di calcio, al collo, al corpo eccetera. Tutto il corpo è bersaglio valido tranne le ginocchia, la nuca, la zona pelvica e la spina dorsale, che non si possono colpire pena la squalifica.
Generalmente nei match, dopo una iniziale fase di studio, gli atleti si attaccano con combinazioni di calcio e di pugno, mentre a distanza più ravvicinata si tenta la presa per finalizzare la proiezione a terra (l'avversario viene sollevato oppure semplicemente atterrato). Le riprese durano di solito due minuti con intervalli di un minuto tra i round.

Tecniche di pugno

Queste sono le tecniche di pugno che vengono descritte nel testo Zhongguo Wushu Leitai Sanda:
Nomi delle Tecniche
Nomi alternativi
Pugno che urta con violenza (冲拳, 冲拳, chōngquán, Chong Ch’uan)
Pugno diretto (直拳, 直拳, zhíquán, Chih Ch’uan)
Pugno che penetra (貫拳, 贯拳, guànquán, Kuan Ch’uan)
Pugno che oscilla (擺拳, 摆拳, bǎiquán, Pai Ch’uan)
Pugno abbottonato (扣拳, 扣拳, kòuquán, K’ou Ch’uan)
  • Pugno… (撣扣拳, 掸扣拳, dǎn kòuquán, Tan K’ou Ch’uan);
  • Pugno della faretra (兜弓拳, 兜弓拳, dōugōngquán, Tou Kong Ch’uan);
Pugno cannone (炮拳, 炮拳, pàoquán, P’ao Ch’uan)
Gancio (勾拳, 勾拳, gōuquán, Kou Ch’uan);
Gancio piatto (平勾拳, 平勾拳, pínggōuquán, P’in Kou Ch’uan)

Pugno laterale (邊拳, 边拳, biānquán, Pian Ch’uan)


Tecniche dei passi

Il libro Zhongguo Wushu yu Sanda elenca queste tipologie di tecniche dei passi:
  • Passo che avanza (進步, 进步, jìnbù, Chin Pu)
  • Passo che arretra (退步, 退步, tuìbù, T'ui Pu)
  • Passo che sale (上步, 上步, shàngbù, Shang Pu)
  • Passo lanciato (撇步, 撇步, piěbù, P'ie Pu)
  • Passo infilato (插步, 插步, chābù, Ch'a Pu)
  • Passo a scavalcare (跨步, 跨步, kuàbù, K'ua Pu)
  • Passo che schiva (閃步, 闪步, shǎnbù, Shan Pu)
  • Cambio di passo (換步, 换步, huànbù, Huan Pu)
  • Passo coperto (蓋步, 盖步, gàibù, Gai Pu)
  • Passo longitudinale (縱步, 纵步, zòngbù, Chong Pu)
  • Passo che mette sotto (墊步, 垫步, diànbù, Tian Pu)
  • Passo saltato (躍步, 跃步, yuèbù, Yueh Pu)

Tecniche di calcio

Questo è un elenco di tecniche di gambe (Tuifa) del sanshou dedotto dal libro Wushu Sanshou Jingcui:
IDEOGRAMMI
Nome in Pinyin
Nome in italiano
Nome alternativo Ideogrammi Pinyin Italiano
1正踢腿
Zhengtitui
Gamba che calcia frontalmente

2侧踹腿
Cechuaitui
Gamba che stampa di lato

3边腿
Biantui
Gamba laterale
侧弹腿Cetantui (Gamba lanciata di lato) –colpisce la testa
4小边腿
Xiao Biantui
Piccola gamba laterale
- colpisce il ginocchio
5勾踢腿
Goutitui
Gamba che calcia ad uncino

6后蹬腿
Houdengtui
Gamba che calpesta dietro
虎尾腿 Huweitui (Gamba a coda di tigre) oppure 庚子腿 Gengzitui (Calcio del Settimo Ramo Celeste)
7后旋扫
Houxuansao
Spazzata circolare posteriore

8扶地后扫
Fudi Housao
Spazzare posteriormente aiutandosi con le mani a terra

Calci con nomi differenti li troviamo nel testo Zhongguo Sanshou:
  • Gamba che calpesta (蹬腿, 蹬腿, dēngtuǐ , Teng Tui)
  • Gamba che calpesta posteriormente (後蹬腿, 后蹬腿, hòudēngtuǐ, Hou Teng Tui)
  • Gamba che calpesta sopra (上蹬腿, 上蹬腿, shàngdēngtuǐ , Shang Teng Tui )
  • Gamba che stampa (踹腿, 踹腿, chuàituǐ, Ch’uai Tui)
  • Gamba che oscilla orizzontalmente (橫擺腿, 横摆腿, héngbǎituǐ, Heng Pai Tui)
  • Gamba lanciata di lato (側彈腿, 侧弹腿, cètàntuǐ, Tse T’an Tui)
  • Gamba che spazza orizzontalmente ruotando il corpo (轉身橫掃腿, 转身横扫腿, zhuǎnshēnhéngsǎotuǐ, Chuan Shen Heng Sao Tui)
  • Gamba che spazza posteriormente (後掃腿, 后扫腿, hòusǎotuǐ, Hou Sao Tui)
  • Gamba che calcia ad uncino (勾踢腿, 勾踢腿, gōutītuǐ, Kou T’i Tui)
  • Gamba che taglia (截腿, 截腿, jiétuǐ, Chieh Tui)

Esponenti famosi

Wang Tao 王涛 e Gong Jianxin 龚建新 elencano dieci insegnanti famosissimi del sanda: Guan Jianmin 管建民, che è stato capo allenatore della Squadra Nazionale dal 1996 al 2005; Li Jianping 李建平, soprannominato “Padrino del Sanda” (散打教父, Sanda Jiaofu); Liu Haike 刘海科; Niu Fei 牛飞; Wen Zhuang 温庄; Xiao Zhimin 肖志民; You Bangmeng 尤邦孟; Yu Wanling 于万岭; Zhai Shoutao 翟寿涛; Zhao Xuejun 赵学军.
Tra gli esponenti Cinesi più famosi troviamo Chen Chao, Liu Hailong (柳海龙) e Yuan Yubao.



lunedì 1 gennaio 2018

Yingzhaoquan

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Il Pugilato degli Artigli dell'Aquila (ying chao ch'uan?, 鹰爪拳, yīngzhǎoquán?) è uno stile di arti marziali cinesi del Nord della Cina. È uno stile imitativo (Xiangxingquan) in quanto riproduce le movenze di un'aquila ed è classificato anche come Changquan. Spesso viene chiamato Scuola degli Artigli dell'Aquila (ying chao pai?, 鹰爪派, yīngzhǎopài?), reso in cantonese con Ying Jow Pai, ma il nome completo dello stile sarebbe Yingzhao Fanziquan (鹰爪翻子拳).

Storia

Nel trattato Jixiao Xinshu (纪效新书) di Qi Jiguang (戚继光) viene citato lo Yingzhao wang zhe na (鹰爪王之拿, le prese del re degli artigli d'aquila), ma non ci sono prove che vi sia un collegamento con l'attuale Yingzhaoquan. Carmona racconta che, così come ci è pervenuta, questa scuola è stata trasmessa da Liu Shijun (劉仕俊), un pugile di Xiongxian (雄县) in Hebei, che ha combinato lo Yueshi lianquan (岳氏连拳) con il Fanziquan. Essentials of Chinese Wushu riporta che secondo la tradizione le sequenze tradizionali di Artiglio dell'Aquila sarebbero state create da Yue Fei ed in seguito trasmesso dal monaco Li Quan ad un altro monaco, Fa Cheng, che a sua volta lo insegnò a Liu Shijun. Liu Shijun insegnò a Liu Dekuan (劉德寬), Ji San (紀三), Ji Si (紀四) e Liu Chengyou (劉成有). Questa scuola si è diffusa nella Jingwu Tiyu Hui ed in varie regioni grazie all'insegnamento di Chen Zizheng (陳子正), allievo di Liu Chengyou. Chen Zhengyue in uno schema che riproduce il lignaggio dello stile nella prefazione del suo libro, inserisce Dao Ji (道济) e Fa Cheng (法成) come prima generazione, seguiti da Liu Shijun.

Artigli dell'Aquila

Chen Zhengyue elenca i seguenti atteggiamenti (Shouxing) ad Artiglio di Aquila:
  • L'artiglio abbottonato (扣爪, 扣爪, kòuzhǎo, k'ou chao);
  • L'artiglio diritto (立爪, 立爪, lìzhǎo, li chao);
  • L'artiglio che guarda verso l'alto (仰爪, 仰爪, yǎngzhǎo, yang chao);
  • L'artigli Yin Yang (陰陽爪, 阴阳爪, yīnyángzhǎo, yin yang chao).
Gli artigli Yin Yang vengono eseguiti con entrambi le mani, con il palmo che guarda in maniera opposta e sono connessi alle tecniche di Qinna.

I Metodi degli Artigli

Zhai Jinsheng descrive sette metodi degli artigli (爪法, 爪法, zhǎofǎ, ch'ao chao):
  • artiglio che afferra (抓爪, 抓爪, zhuāzhǎo, ch'ua chao);
  • artiglio che spinge (推爪, 推爪, tuīzhǎo, t'ui chao);
  • artiglio che cattura (拿爪, 拿爪, názhǎo, na chao);
  • artiglio che piega per rompere (拗爪, 拗爪, ǎozhǎo, ao chao);
  • artiglio che tiene qualcosa in bocca (叼爪, 叼爪, diāozhǎo, tiao chao);
  • artiglio che preme (按爪, 按爪, ànzhǎo, an chao);
  • artiglio dell'aquila (鷹爪, 鹰爪, yīngzhǎo, ying chao).

Le Sequenze

Taolu a mano nuda

Lo Yingzhaoquan contiene numerosi Taolu. Questo elenco è liberamente ripreso dal CMA Club di Hong Kong:
  • Il Pugilato degli otto passi concatenati (八步连环拳, bābùliánhuánquán, pa pu lien huan ch'uan, letteralmente "八步連環拳") (in cantonese Bat bo lin wan kuen);
  • I Colpi di Shaolin (少林捶, shǎolínchuí, shaolin ch'ui, letteralmente "少林捶") (in cantonese Siu lum choi);
  • Il Pugilato quattro sei (四六拳, sìliùquán, ssu liu ch'uan, letteralmente "四六拳") (in cantonese Saa lok kuen);
  • Il Pugilato delle cinque tigri (五虎拳, wǔhǔquán, wu hu ch'uan, letteralmente "五虎拳") (in cantonese Ng fu kuen);
  • Il Pugilato del primo antenato (Taizuquan) (old, 太祖拳, tàizǔquán, t'ai tsu ch'uan, letteralmente " 太祖拳") (in cantonese Tai jo kuen);
  • I Colpi degli otto passi (八步捶, bābùchuí, pa pu ch'ui, letteralmente "八步捶") (in cantonese Bat bo choi);
  • Il Grande palmo cotone (大绵掌, dàmiánzhǎng, ta mien chang, letteralmente "大綿掌?") (in cantonese Dai min jeung);
  • Il Piccolo palmo cotone (old, 小绵掌, xiǎo miánzhǎng, hsiao mien chang, letteralmente "小綿掌?") (in cantonese Sui min jeung);
  • Il Grande Pugilato dell'Eroe (大雄拳, dàxióngquán, ta hsiung ch'uan, letteralmente "大雄拳") (in cantonese Dai hung kuen);
  • Il Pugilato delle sei coordinazioni (Liuhequan) (六合拳, liùhéquán, liu ho ch'uan, letteralmente " 六合拳") (in cantonese Lok hop kuen);
  • Il Piccolo Pugilato dell'eroe (小雄拳, xiǎoxióngquán, hsiao hsiung ch'uan, letteralmente "小雄拳") (in cantonese Sui hung kuen);
  • Il Leopardo dei cinque fiori (五花豹, wǔhuābào, wu hua pao, letteralmente "五花豹?") (in cantonese Ng fa pow);
  • Il Grande Otto Lati (大八面, dàbāmiàn, ta pa mien, letteralmente "大八面?") (in cantonese Dai bat min);
  • Il Piccolo Otto Lati (old, 小八面, xiǎo bāmiàn, hsiao pa mien, letteralmente "小八面?") (in cantonese Sui bat min);
  • pugilato dello stormo d'oche selvatiche (雁行拳, yànhángquán, yen hang ch'uan, letteralmente "雁行拳") (in cantonese Ngan hang kuen);
  • Le Posture scivolate in avanti (前溜势, qiánliūshì, ch'ien liu shi, letteralmente "前溜勢") (in cantonese Qin lau sei);
  • Il Pugilato degli Arhat (Luohanquan) (罗汉拳, luóhànquán, lo han ch'uan, letteralmente "羅漢拳?") (in cantonese Law horn kuen);
  • Il Pugilato del Fiore di Prugno (Meihuaquan) (梅花拳, méihuāquán, mei hua ch'uan, letteralmente "梅花拳") (in cantonese Mui fa kuen);
  • Le Sei Cadute dell'Ubriaco (醉六躺, zuìliùtǎng, tsui liu t'ang, letteralmente "醉六躺?") (in cantonese Jui lau tong);
  • Le Dieci Linee del Pugilato dell'Azione (行拳十路, xíngquánshílù, hsing ch'uan shih lu, letteralmente "行拳十路?") (in cantonese Hang kuen 10 lo);
  • Le Cinquanta linee del pugilato continuo (连拳五十路, liánquánwǔshílù, wade, letteralmente "連拳五十路?") (in cantonese Lin kuen 50 lo).



Taolu con armi

Queste sono le sequenze con armi citate dal CMA Club:
  • bastone delle sopracciglia (齊眉棍, 齐眉棍, qíméigùn, chi mei kun) (in cantonese Chai mei quan);
  • bastone dell'abilità di essere invisibile (奇門棍, 奇門棍, qíméngùn, chi men kun) (in cantonese Kaa moon quan);
  • sciabola singola del fiore di prugno (梅花單刀, 梅花单刀, méihuādāndāo, mei hua tan tao) (in cantonese Mui fa don do);
  • sciabola singola concatenata (連環單刀, 连环单刀, liánhuándāndāo, lian huan tan tao) (in cantonese Lin wan don do);
  • sciabola singola delle sei armonie (六合單刀, 六合单刀, liùhédāndāo, liu ho tan tao) (in cantonese Lok hop don do);
  • sciabola singola delle cinque scimmie (五侯單刀, 五侯单刀, wǔhóudāndāo, wu hou tan tao) (in cantonese Ng hau dai do);
  • doppie sciabole dei fiocchi di neve (雪片雙刀, 雪片双刀, xuěpiànshuāngdāo, hsueh p'ian shuang tao) (in cantonese Seut pin seung do);
  • doppie sciabole del fiore di prugno (梅花雙刀, 梅花双刀, méihuāshuāngdāo, mei hua shuang tao) (in cantonese Mui fa seung do);
  • doppie sciabole delle cadute (地躺雙刀, 地躺双刀, dìtǎngshuāngdāo, ti t'ang shuang tao) (in cantonese Day tong seung do);
  • spada della grande concatenazione (大連環劍, 大连环剑, dàliánhuánjiàn, da lian huan chien) (in cantonese Dai lin wan gim);
  • spada della piccola concatenazione (小連環劍, 小连环剑, xiǎoliánhuánjiàn, shao lian huan chien) (in cantonese Sui li nwan gim);
  • alabarda delle primavere e degli autunni (春秋大刀, 春秋大刀, chūnqiūdàdāo, ch'un chiu ta tao) (in cantonese Chung chow dai do);
  • alabarda delle quattro porte (四門大刀, 四门大刀, sìméndàdāo, szu men ta tao) (in cantonese Saa moon dai do);
  • lancia del fiore di prugno (梅花槍, 梅花枪, méihuāqiāng, mei hua chiang) Mui fa cheung);
  • lancia degli arhat (羅漢槍, 罗汉枪, luóhànqiāng, luo han chiang) (in cantonese Law horn cheung);
  • lancia delle sei armonie (六合槍, 六合枪, liùhéqiāng, liu he chiang) (in cantonese Lok hop cheung);
  • lancia concatenata (連環槍, 连环枪, liánhuánqiāng, lian huan chiang) (in cantonese Lin wan cheung);
  • grande lancia delle sei coordinazioni (六合大槍, 六合大枪, liùhédàqiāng, liu he chiang) (in cantonese Lok hop dai cheung).

Duilian

Sempre il CMA Club, riporta un certo numero di esercizi in coppia che vengono chiamati Duichai (對拆, abbattere in coppia ). Sempre nel sito di questa organizzazione è fornita la traslitterazione Cantonese che però in alcuni punti differisce, infatti in alcuni nomi a Chuan () viene preferito Doi (Dui).
  • doppie sciabole che prendono contatto con la lancia (雙刀串槍, 双刀串枪, shuāngdāochuànqiāng, shuang tao chuan ch'iang) (in cantonese Seung do doi cheung);
  • alabarda che prende contatto con la lancia (大刀串槍, 大刀串枪, dàdāochuànqiāng, ta tao chuan ch'iang) (in cantonese Dai do doi cheung);
  • abbattere la lancia che afferra la tigre (捕虎槍拆, 捕虎枪拆, bǔhǔqiāngchāi, pu hu ch'iang chai) (in cantonese Bu fu cheung chaat);
  • 108 mani (一零八手, 一零八手, yīlíngbāshǒu, i ling pa shou) (in cantonese Yat ling bat sau);
  • bastone a tre sezioni che prende contatto con la lancia (三節棍串槍, 三节棍串枪, sānjiégùnchuànqiāng, san chieh kun chuan ch'iang) (in cantonese Sam jeet quan doi cheung);
  • abbattere il pugilato del drago a terra (地龍拳拆, 地龙拳拆, dìlóngquánchāi, ti lung ch'uan chai) (in cantonese Dei lung kuen chaat);
  • palmo cotone in coppia (對綿掌, 对绵掌, duìmiánzhǎng, tui mian chang) (in cantonese Doi min jeung);
  • sciabola singola che prende contatto con la lancia (單刀串槍, 单刀串枪, dāndāochuànqiāng, tan tao chuan ch'iang) (in cantonese Don do doi cheung);
  • sciabola singola e gruccia che prende contatto con il bastone a tre sezioni (單刀柺串三節棍, 单刀枴串三节棍, dāndāoguǎichuànsānjiégùn, tan tao kuai chuan san chieh kun) (in cantonese Don doi kwai doi cheung).

Shaolin Yingzhaoquan

Il libro Shaolin Shisan Lu Yingzhaoquan descrive tredici sequenze di Yingzhaoquan, di cui non spiega la provenienza. In Cina è stato prodotto un DVD dal titolo Shaolin Yingzhaoquan che ricollega questo ramo al Fanziquan, affermando nella copertina che in origine si chiamava Yingzhao Fanzi Xingquan (鹰爪翻子行拳) o Yingzhao Xingquan (鹰爪行拳) o Yingzhao Lianquan (鹰爪连拳). Un altro DVD sull'argomento è stato dimostrato da Wang Haiying.

L'Yingzhaoquan in altri stili

  • Anche Du Xinwu, famoso esperto di Ziranmen, ha tramandato un Taolu di Yingzhaoquan.
  • Una forma con questo nome compare nell'elenco dei Taolu insegnati nel Fojiaquan delle contee di Fengkaixian (封开县) e di Xinxingxian (新兴县).

Buon anno 2018

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domenica 31 dicembre 2017

Mojiaquan

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Il Mojiaquan (莫家拳, pugilato della famiglia Mo) è uno stile di arti marziali cinesi classificabile come Nanquan, in quanto praticato nel Guangdong. È uno dei Guangdong Wu Daming Quan (广东五大名拳). È più conosciuto con la sua pronuncia cantonese di Mokgar kuen. In origine si chiamava Liudu Yinyang Zhang 六度阴阳掌 (Palmo Yinyang delle Sei Virtù).
Gli adepti di questo metodo rivendicano tre fondatori: il monaco Zhishan (至善禅师, in Pinyin Zhishan Chanshi) del tempio Shaolin del Fujian; Mo Dashi (莫达士) di Dongwanxian (东莞县) nel Guangdong; Mo Dachang (莫大昌). Oggi si contano 6 generazioni.

Le Origini

Secondo Guangdong Gulao Mojiaquan Zoujin Zhong Xiaoxuexiao questo Pugilato sarebbe stato creato nell'epoca di Jiaqing (嘉庆, 1796-1820) , da Mo Zhejiao (莫蔗姣), un abitante di Huizhou (惠州) nella provincia del Guangdong, per poi essere trasmesso a Mo Longfu (莫龙富) ed altri di Qiantou Dazhoucun (桥头大洲村). Secondo un articolo di Dong Zhe il fondatore della Scuola è Mo Dashi (莫达士) che sarebbe stato un discepolo del Tempio Shaolin del Fujian. Finito il proprio apprendistato presso il Tempio sarebbe tornato a Huogangcun (火岗村). Nel periodo iniziale della Dinastia Qing egli si occupò di organizzare Gruppi di Autodifesa dei villaggi (Mintuan, 民团).Liu Huilong si limita a raccontare che il giovane pugile Mo Youzi (莫有仔) si sposò con una donna della Famiglia Zhao (Zhaojia, 赵家); alla fine della Dinastia Qing lo stile è stato tramandato a Qiaotou (桥头) da Mo Lisheng (莫黎胜). Per l'Enciclopedia Telematica dell'Istituto Confucio questo stile fu creato dal Monaco Buddista Zhishan (Zhishan Chanshi, 至善禅师). Nel 1810 venne trasmesso da Mo Zhejiao (莫蔗蛟) di Haifeng (海丰) dell'area di Huizhou (惠州) in Guangdong. Sempre questa Enciclopedia inserisce come generazione successiva i seguenti abitanti di Huogangcun (火岗村): Mo Dashu 莫达树, Mo Siji 莫四季, Mo Dingru 莫定如, Mo Qingjiao 莫清骄, ecc. Un altro parere viene espresso nell'enciclopedia di Baidu: il creatore dello stile sarebbe Mo Dashi 莫达士 agli inizi della dinastia Qing. Si riferisce che egli avesse studiato al tempio Shaolin. Alla seconda generazione vengono posti Mo Dingru 莫定儒, Mo Liangru 莫亮儒 e Mo Dachang 莫大昌. Questa tabella è presa sempre dall'Enciclopedia di Baidu:

Generazione in Ideogrammi
Generazione in Italiano
Nome Maestri in Pinyin
1创始人 Chuangshiren
Fondatore
Mo Dashi 莫达士
2一传 Yichuan
Prima Generazione
*Mo Dingru 莫定儒, Mo Liangru *莫亮儒 *Mo Dachang 莫大昌
3二传 Erchuan
Seconda Generazione
*Mo Lisheng 莫黎胜 *Mo Lin 莫林 *Mo Yannian 莫延年 *Chen Tanggong 陈堂公 *Xu Pitie 徐皮铁
4三传 Sanchuan
Terza Generazione
*Mo Liang 莫亮 *Mo Qunheng莫群亨
5四传 Sichuan
Quarta Generazione
*Mo Yangji 莫钖计 *Mo Dinggui 莫丁贵 *Lin Yintang 林荫棠 *Mo Chuang莫创 *Mo Hai莫海 *Yao Li姚立 *Yao Fengrun 姚逢润 *Mo Longfu莫龙富 *Yao Yu 姚裕
6五传 Wuchuan
Quinta Generazione
*Mo Kunxiong 莫坤雄 *Mo Bingyang 莫炳扬 *Mo Deyu 莫德裕 *Zhang Yonghui 张永辉 *Huang Hua'an黄华安 *Lin Zhongwen 林仲文 *Lin Zhongwei林仲伟 *ecc.
7六传 Liuchuan
Sesta Generazione
*Yao Dadong 姚大东 *ecc.
L'articolo Qiaotou Mojiaquan Jin Xiaoyuan fornisce una versione ancora differente: il Mojiaquan sarebbe nato durante il regno di Qianlong (乾隆, 1736-1796), quando un monaco del Tempio Shaolin del Fujian, lo insegnò a quattro membri della famiglia Mo. Il monaco si chiamava Huizhen (慧真) ed i membri della famiglia Mo erano Mo Zhejiao 莫蔗蛟, Mo Siji 莫四季, Mo Dingru 莫定如, Mo Qingjiao 莫清骄. Un altro articolo riferisce che gli Annali sportivi della Provincia di Guangdong (Guangdong Sheng Zhi Tiyu Zhi广东省志.体育志) narrano che durante il regno di Qianlong, il monaco Huizhen (慧真禅师), che proveniva dal tempio Shaolin del Fujian insegnò a Mo Zheyao (莫蔗咬) ad Haifeng , nella'area di Huizhou (惠州). Questo membro della famiglia Mo aveva come secondo nome da adulto Dashi (达士), ed era anche chiamato Mo Dacai (莫达材). In seguito lo stile venne tramandato a tre persone in Huogangcun (火岗村) nell'area di Huizhou a Mo Qingjiao (莫清骄), nome da adulto Dachang (大昌), detto Mo Zhenjiao (莫振蛟); a Mo Siji(莫四季); a Mo Dingru (莫定儒). Questa è la tabella che se ne deduce:
Generazione in Ideogrammi
Generazione in Italiano
Nome Maestri in Pinyin
1一传 Yichuan
Prima Generazione
*Huizhen Chanshi (慧真禅师) *Mo Zheyao 莫蔗咬 (cioè Mo Dashi) *Mo Qingjiao莫清骄 (cioè Mo dachang) *Mo Siji莫四季 *Mo Dingru 莫定儒
2二传 Erchuan
Seconda Generazione
*Mo Longfu 莫龙富 *Mo Dingru莫定儒 *Mo Lisheng莫黎胜 *Mo Lin莫林 *ecc.
3三传 Sanchuan
Terza Generazione
*Mo Liang 莫亮 *Mo Rong莫容 *Mo Qunheng 莫群亨 *Mo Qunqing 莫群庆 *ecc.
4四传 Sichuan
Quarta Generazione
*Mo jinghu莫敬湖 *Mo Kong 莫孔 *Mo Xiji 莫锡计 *Mo Dinggui 莫丁贵 *Mo Hai莫海 *ecc.
5五传 Wuchuan
Quinta Generazione
*Mo Baixu 莫柏许 *Mo Ningle 莫宁乐 *Mo Deyu莫德裕 *Mo Kunxiong 莫坤雄 *Mo Runjin莫润金 *Mo Peigui 莫培桂 *ecc.
6六传 Liuchuan
Sesta Generazione
*Mo Woxing莫沃兴 *Mo Jingming 莫镜明 *Mo Shuqi 莫树棋 *Mo Yongqiang莫永强 *Mo Huanchang 莫唤昌 *Mo Weichuan莫伟权 *ecc.

Le Principali Tecniche delle Mani

Secondo l'Enciclopedia Telematica dell'Istituto Confucio queste sono le principali tecniche di utilizzo delle mani in questo stile:
  • Pugno frontale (冲拳, 冲拳, chōngquán, Chong Ch'uan);
  • Pugno Appoggiato (撐拳, 撑拳, chēngquán, Cheng Ch'uan);
  • Studio degli Avambracci (攻橋, 攻桥, gōngqiáo, kung Ch'iao);
  • Palmo che Preme (壓掌, 压掌, yāzhǎng, Ya Chang);
  • Gomitata Orizzontale (橫肘, 横肘, héngzhǒu, Heng Chou);
  • Mani che Spariscono Continuamente (連消手, 连消手, liánxiāoshǒu, Lian Hsiao Shou);
  • Mani di un Eleganza Squisita (玲瓏手, 玲珑手, línglóngshǒu, Ling Lung Shou);
  • Mani dei Tre Angoli (三角手, 三角手, sānjiǎoshǒu, San Chiao Shou).

Le Tecniche di Piede

Le Tecniche di Piede (腳法, 脚法, jiǎofǎ, Chiao Fa) del Mojiaquan sono in pratica Tecniche di Gamba (Tuifa), perciò il termine Jiaofa che riscontriamo in questo stile corrisponde al termine Tuifa del Wushu da Competizione e più generalmente accettato. Questo un elenco:
  • Piede del Gallo in Equilibrio (撐雞腳, 撑鸡脚, chēngjījiǎo, Ch’eng Chi Chiao);
  • Piede a Coda di Tigre (虎尾腳, 虎尾脚, hǔwěijiǎo, Hu Wei Chiao);
  • Piede che Penetra il Cuore (穿心腳, 穿心脚, chuānxīnjiǎo, Ch’uan Hsin Chiao);
  • Piede Seguente (釘腳, 钉脚, dīngjiǎo, Ting Chiao);
  • Gamba del Sopracciglio a trigramma (卦眉腿, 卦眉腿, guàméituǐ, Kua Mei T'ui);
  • Piede a Falce con il Taglio a Gomito (截肘鐮腳, 截肘镰脚, jiézhǒuliánjiǎo, Chie Chou Lian Chiao );
  • Piede che Calpesta Posteriormente (后蹬腳, 后蹬脚, hòudēngjiǎo, Hou Teng Chiao);
  • Piede Proiettile Posteriore (后彈腳, 后弹脚, hòudànjiǎo, Hou Tan Chiao);
  • Piede girando il Corpo (翻身腳, 翻身脚, fānshēnjiǎo, Fan Shen Chiao);
  • Piede Continuo che Oltrepassa la Soglia (過門連環腳, 过门连环脚, guòménliánhuánjiǎo, Kuo Men Lian Huan Chiao);
Eccetera. Dong Zhe tra le Tecniche di Gamba inserisce anche una Tecnica che solitamente sarebbe tra quelle in Salto (Tiaoyue):
  • Due Gambe che Calciano Lateralmente Librandosi nell'Aria (凌空雙側踢腿, 凌空双侧踢腿, língkōngshuāngcètītuǐ, Kua Mei T'ui).

Taolu

Le forme insegnate in questo stile sono: Mojia zhengzong quan (莫家正宗拳); Zhuangquan (桩拳); Suishou (碎手); Shuanglong chuhai (双龙出海); Zhishi (直势); Heihuquan (黑虎拳); Baoquan (豹拳); Jianquan (箭拳); Chuanhuaquan (串花拳); Qishisi shi Mojiaquan (74式莫家拳); Ershiyi shi ren zi zhangquan (21式人字张拳); Ershiba shi Baihuquan (28式白虎拳); Sanshijiu shi Qiaotouquan(39式桥头拳); Diaoyu pang (钓鱼棒); Longhu gun (龙虎棍); Mingzhou gun (鸣州棍); Erlang gun (二郎棍); Panlonggun (盘龙棍); Mojia daba (莫家大钯); ecc.




sabato 30 dicembre 2017

Il libro dei cinque anelli




Il libro dei cinque anelli (五輪書 Go rin no sho) scritto da Miyamoto Musashi è considerato un classico dei trattati sulla strategia militare, spesso paragonato a L'arte della guerra di Sunzi.
Il libro è conosciuto anche come Il libro degli elementi o Il libro dei cinque elementi, dato che ognuno dei cinque capitoli del libro ha il nome di uno degli elementi che secondo l'autore costituivano il mondo. I cinque anelli sono: Terra, Acqua, Fuoco, Vento, Vuoto.
Ogni elemento rappresenta un differente aspetto della strategia e si presume che il guerriero che sia in grado di padroneggiare perfettamente i cinque elementi sia un guerriero invincibile. Quando è stata presentata la prima traduzione in inglese il libro ha riscosso subito un notevole successo tra i manager che interpretavano gli insegnamenti del maestro nell'ottica della competizione economica. Per i membri della Hyoho Niten Ichi-ryu invece è solamente un manuale della strategia e della filosofia del combattimento.
Nell'introduzione, Musashi dice:
siamo nei primi dieci giorni del decimo mese nel ventesimo anno di Kanei
il che ci fa datare il libro al 1645. Un paragone quasi obbligato, è confrontare questo con l'Hagakure (letteralmente: Nascosto fra le foglie), l'altro testo relativo all'etica dei samurai, posteriore di 70 anni (1716), scritto da Yamamoto Tsunetomo.

venerdì 29 dicembre 2017

Annali delle primavere e degli autunni

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Gli Annali delle primavere e degli autunni sono la cronaca ufficiale del Regno cinese Lu. Essa copre il periodo dal 722 a.C. al 481 a.C., definito appunto periodo delle primavere e degli autunni, ed è il più antico annale cinese. Il testo è estremamente conciso, e contiene circa 16.000 parole, ma non può essere ben compreso senza l'aiuto dei commentari, tra i quali è annoverata la Cronaca di Zuo.
La tradizione lo riteneva compilato da Confucio (come dice il confuciano Mencio), e perciò fu incluso nella lista dei Cinque classici della letteratura cinese, ma i moderni studiosi dubitano della sua paternità.

Contenuto e organizzazione

Il titolo di quest'opera presenta una metonimia per indicare l'anno intero e fu utilizzato anche dagli annali di altri regni cinesi dello stesso periodo, come testimoniato nel Mozi. Tuttavia questo è l'unico testo rimasto ai giorni nostri.
Gli eventi registrati nel libro sono limitati ad alcuni settori: l'accento è posto sulle relazioni feudali tra gli stati, sulle azioni militari e sui fatti riguardanti la famiglia reale; la cronaca annota anche cataclismi, visti come influenze divine sul mondo umano. La narrazione segue l'ordine cronologico, datati con l'anno di regno, la stagione, il mese e il giorno secondo il ciclo sessagesimale cinese. Tutte le stagioni sono elencate, anche quando non contengono eventi registrati. Lo stile è fortemente impersonale e non permette di risalire al suo autore.

Commentari

A causa della concisione e della essenzialità di questo annale, fu composto un numero di commentari per favorire la sua comprensione e provvedere ad un suo ampliamento. Nel Libro degli Han vengono elencati questi quattro commentari:
  • Commentario di Zou (鄒氏傳)
  • Commentario di Jia (夾氏傳)
  • Commentario di Gongyang (公羊傳)
  • Commentario di Guliang (榖梁傳)
  • Commentario di Zuo (左氏傳)
I primi due sono scomparsi; gli altri due furono scritti nel II secolo a.C., ma riportano informazioni maturate nel periodo dei regni combattenti, e sono formulati in domande e risposte. Il Commentario di Zuo è il più famoso e completo, benché alcuni studiosi dubitano che sia nato veramente come commentario agli Annali delle primavere e degli autunni.




giovedì 28 dicembre 2017

Aisin Gioro

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Aisin Gioro (Aisin Ghioro) fu il nome del clan degli imperatori Manciù appartenenti alla Dinastia Qing. Il clan Asin Gioro regnò sino alla Rivoluzione Xinhai del 1911 che instaurò al suo posto un governo repubblicano. La parola Aisin significa oro nella lingua Manciù e Gioro è il nome dell'odierna Yilan, nella provincia di Heilongjiang. Nella tradizione Manciù, le famiglie sono identificate prima dal loro Hala, cioè il nome della loro famiglia o del loro clan, e poi dal Mukūn, ovvero una classificazione più dettagliata che si riferisce alla singola famiglia. Nel caso di Aisin Gioro, Aisin è la Mukūn, e Gioro è l'Hala. Altri membri del clan Gioro comprendono Irgen Gioro, Susu Gioro e Sirìn Gioro.
È da notare che la dinastia Jīn (jin significa oro in cinese) dei Jurchen, antenati dei Manciù, era conosciuta come AISIN Gurun, e che la dinastia Qing fu inizialmente chiamata Amaga Aisin Gurun (Amaga aisin gurun1.png) o Tarda dinastia Jin. Dopo la caduta dell'Impero, alcuni membri della famiglia cambiarono i loro cognomi assumendo il nome cinese di Jin (cinese: ). Ad esempio, il fratello minore di Puyi cambiò il suo nome da Aisin-Gioro Puren (爱新觉罗 溥任) a Jin Youzhi (金 友之) ed i suoi figli a loro volta vennero soprannominati Jin. Aisin Gioro è mancese, mentre l'equivalente in cinese mandarino è Aixin Jueluo.

I nomi di generazione della famiglia

Prima della fondazione della dinastia Qing, i nomi dei bambini nel clan Aisin Gioro erano abbastanza casuali: infatti i manciù prima della conquista della Cina non usavano nomi generazionali. Dopo aver preso il controllo della Cina, tuttavia, i Qing iniziarono a nominarli alla maniera Han. Durante il regno dell'imperatore Kangxi (padre di Yongzheng), tutti i suoi figli vennero denominati con un prefisso generazionale che precedeva il nome, ovvero c'erano tre caratteri che potevano essere scelti, Cheng (), Bao (), Chang () prima di concentrarsi sul quarto Yin () in Kangxi. I figli di Yongzheng invece passarono da Fu () a Hong (). Dopo Yongzheng, l'imperatore Qianlong, decise che tutta la successiva progenie maschile avrebbe avuto un codice generazionale all'interno del nome a seconda del Poema Generazione di cui Qianlong compose i primi quattro caratteri 永绵奕载. Inoltre i nomi dei fratelli (nati dallo stesso padre) contenevano un comune radicale. Il clan degli Aisin Gioro aggiunse questa innovazione al nome generazionale, un radicale comune veniva inserito nel primo nome dei membri della famiglia reale posti nella linea di successione; in compenso i famigliari non in linea di successione non potevano portare quella radicale. In un'occasione Yongzheng cambiò il codice generazionale dei suoi fratelli per mantenere unico il suo nome. Tali pratiche apparentemente cessarono di esistere dopo l'Era Daoguang.
Ordine
Codice generazionale
Codice radicale
Esempi
Yongzheng
Yin, /Yun,
Fortuna (Shi)
Yinzhi, 胤祉
Qianlong
Hong,
Sole/Giorno (Ri)
Hongzhou, 弘晝
Jiaqing
Yong, /Yong,
Giada (Yu)
Yongqi,永琪
Daoguang
Mian, 綿/Min,
Emozione (Xin)
Mianyu, 綿愉
Xianfeng
Yi,
Letterario (Yan)
Yixin, 奕訢
Guangxu
Zai,
Acqua (Shui)
Zaifeng, 載灃
Xuantong
Pu,
Umano (Singolo Ren)
Pujie, 溥傑
Yu'e, 毓峨
Yu,
Montagna (Shan)
Yuzhan, 毓嶦
Hengtai, 恒鈦
Heng,
Metallo/Oro (Jin)
Hengjiang, 恒鏹



Seguenti: Qi , Dao , Kai , Zeng , Qi

Fondazione

Il clan Aisin Gioro è di etnia manciù e riteneva di discendere dal popolo Jurchen che aveva fondato la dinastia Jin.
Sotto la guida di Nurhaci e di suo figlio Hong Taiji, il clan Aisin Gioro della tribù Jianzhou si è garantito l'egemonia tra le tribù rivali Juchen del nord-est, quindi, attraverso guerra e alleanze, estese il suo controllo fino alla Mongolia Interna. Nurhachi creò grandi unità civili-militari, chiamate bandiere. Ogni bandiera includeva 7500 guerrieri e comprendendo anche le loro famiglie, e i loro schiavi.Ogni bandiera era identificata da un colore. In origine vi erano quattro, salite poi a otto bandiere manciù, il loro numero crebbe man mano che venivano assoggettati nuovi territori, sin che arrivarono ad esistere otto bandiere per ognuno dei maggiori gruppi etnici dell'impero cinese (han, mongoli, manciù).

Matrimoni misti ed alleanze politiche

Il matrimonio con le donne del clan Aisin Gioro venne spesso usato dagli imperatori Qing come strumento di accordi ed alleanze politiche. Durante la conquista dell'impero cinese gli imperatori Quing usarono spesso il matrimonio con le donne del proprio clan per indurre i generali cinesi a cambiare fronte e successivamente le usarono per premiare quei funzionari di spicco della deposta dinastia che decisero di aderire alla causa Quing. In seguito le donne del clan vennero usate principalmente come mezzo diplomatico per suggellare paci, alleanze e tributi con i principi delle tribù mongole.

mercoledì 27 dicembre 2017

Furo

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Il furo (風呂) o ofuro (お風呂 nella sua forma onorifica) è il rituale tradizionale giapponese di purificazione del corpo e dello spirito dallo stress quotidiano che consiste nell'immergersi, dopo essersi lavati, in una vasca da bagno di legno colma d'acqua calda. La stanza adibita al furo è detta furoba (風呂場).

Rituale

Il furo tradizionale utilizza una vasca di legno più compatta e profonda rispetto alle vasche comuni, colma d'acqua alla temperatura di circa 43°C o anche più calda. Il rituale si svolge seguendo un rigido ordine gerarchico: a uno a uno i membri che compongono la famiglia entrano nella vasca utilizzando la stessa acqua; gli ospiti fanno il bagno per primi, seguiti dagli anziani, dai figli e dalla madre, che utilizza il furo per ultima in contemporanea a eventuali bambini piccoli che non sono in grado di farlo in autonomia. In altri casi, invece, è il padre ad occuparsi dei figli piccoli, e questa tradizione si protrae fino a quando essi non sono abbastanza grandi da essere in grado di fare il bagno da soli.
Si entra nella vasca perfettamente puliti: infatti occorre precedentemente lavarsi corpo e capelli prima di utilizzare il furo; ci si siede su un piccolo sgabello posto all'interno della stanza, ci si insapona e ci si risciacqua usando l'acqua di un catino (o di una doccetta, nei bagni più moderni), in modo che il sapone non entri mai in contatto con l'acqua della vasca. Quando si esce dalla vasca essa non deve essere svuotata, in quanto l'acqua verrà utilizzata da un altro membro dell famiglia; è per questo motivo che occorre essere perfettamente puliti prima di fare il bagno. Immergersi nell'acqua calda e pulita è un modo sia per riscaldarsi, sia per rilassarsi e liberarsi dallo stress accumulato durante il giorno.

Materiali della vasca

Benché la vasca originale utilizzata per il furo sia in pregiato legno hinoki la maggior parte dei giapponesi opta per modelli più moderni costruiti con materiali economici come il polipropilene e che necessitano anche di minor manutenzione e cura. Per il riscaldamento dell'acqua vengono utilizzati sistemi di caldaie a gas oppure scaldabagni elettrici che la miscelano prima di immetterla in modo da poterne facilmente dosare la temperatura. Nelle abitazioni tradizionali non è comunque raro trovare delle vecchie vasche in ferro riscaldate con il calore di fornaci alimentate a legna.

Aspetti culturali

Nella maggior parte delle case giapponesi la stanza adibita alla toilette e all'espletazione dei bisogni corporali è generalmente separata dalla stanza adibita al furo, in quanto nella cultura giapponese vi è la tendenza a suddividere le aree "pulite" da quelle "non pulite", e si cerca di mantenere minimo il contatto tra queste due aree. È per questo che la stanza della toilette, essendo storicamente considerata un ambiente non pulito, viene collocata distante dalla stanza del furo, in quanto adibita all'igiene e alla pulizia del corpo.
Il furo è comune sia nelle abitazioni private, sia negli alberghi tradizionali (旅館 ryokan), nei bagni pubblici (銭湯 sentō) che negli onsen (温泉 che utilizzano acqua termale) dove in passato i giapponesi compievano questo rituale quotidiano in compagnia degli amici e dei vicini di casa. Fare il bagno in Giappone riveste un ruolo importante nella cultura del Paese, e va oltre la semplice igiene personale; è uno aspetto legato soprattutto alla famiglia e al rapporto con la comunità.
Dalla metà del XIX secolo, con il miglioramento dell'approvvigionamento idrico, la maggior parte delle persone ha avuto la possibilità di procurarsi un proprio furo privato, anche se i sentō e gli onsen sono ancora molto popolari tra i giapponesi.



martedì 26 dicembre 2017

Bakuhan

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I termini bakuhan (幕藩), bakuhansei (幕藩制) o bakuhantaisei (幕藩体制) indicano il sistema governativo di tipo feudale e gerarchico in auge in Giappone durante lo shogunato Tokugawa, introdotto sotto il governo di Ieyasu (1543-1616) e definitivamente consolidato sotto Hidetada (1579-1632) e Iemitsu (1604-1651).
Durante il periodo Edo lo shogunato divenne l'autorità politica più importante, mentre i daimyō conservarono il ruolo di governatori locali, soggetti al potere centrale ma detentori di maggiore autonomia nella gestione dei propri territori. Il sistema introdotto, un ibrido tra un governo centralizzato del bakufu e il modello di feudalesimo suggerito dalla realtà dell'autonomia degli han, si basò su una federazione di circa 270 feudi.

Caratteristiche

Nei primi anni del periodo Edo lo shogunato Tokugawa si impegnò a ristabilire l'ordine politico e sociale nel Paese attraverso l'emanazione di riforme radicali, sottoponendo i cittadini a rigide norme di condotta. La nazione, plasmata in base ai modelli confuciani, chiuse le porte ai contatti con gli stranieri ed assunse inizialmente le caratteristiche tipiche di una società feudale. Quando Tokugawa Ieyasu assunse il titolo di shōgun, il bakufu si insediò nella città di Edo (la moderna Tokyo), mentre l'imperatore, privato di qualsiasi potere militare ed economico, rimase nella città di Kyoto.
La società venne suddivisa secondo una scala gerarchica il cui vertice era rappresentato dallo stesso shōgun, affiancato da rōjū ("consiglieri anziani"), wakadoshiyori ("giovani consiglieri") e bugyō (commissari, sovrintendenti), e dai samurai. Un gradino più sotto vi erano i contadini, seguiti dagli artigiani e dai mercanti.