Il daimyō Matsudaira
Katamori visita la residenza di un vassallo. Manichino in un edificio
di Aizuwakamatsu.
Il daimyō era la carica feudale
più importante tra il XII secolo e il XIX secolo in Giappone. Dopo
la Restaurazione Meiji nel 1869 i daimyō si unirono alla nobiltà
(kuge 公家) per formare un
unico gruppo aristocratico: il kazoku (華族).
Il termine daimyō letteralmente si traduce dal giapponese: "grande
nome" (大名).
Gli appartenenti a questa carica appartenevano ad uno di questi
tre gruppi principali:- tozama daimyō (chi aveva accettato di mettersi al servizio di Tokugawa Ieyasu in seguito alla Battaglia di Sekigahara (1600)),
- fudai daimyō (chi prima di quella battaglia era già vassallo dei Tokugawa),
- e shinpan (chi era parente dei Tokugawa).
I tozama daimyō possedevano i
feudi maggiori, come l'han di Kaga nella prefettura di Ishikawa,
controllato dal clan Maeda e valutato 1.000.000 di koku. Altri famosi
clan tozama includevano i Mori della provincia di Choshu, i
Shimazu di Satsuma, i Date di Sendai, gli Uesugi di Yonezawa e gli
Hachisuka di Awa. Inizialmente i Tokugawa li considerarono come
potenzialmente ribelli, ma per la maggior parte del Periodo Edo i
matrimoni tra Tokugawa e clan tozama, così come politiche di
controllo come il sankin kotai, produssero relazioni pacifiche.
Alcuni fudai daimyō, come gli
Ii di Hikone, possedevano grandi han, ma molti erano piccoli.
Lo shogunato piazzò molti fudai in posizioni strategiche per
sorvegliare le strade di commercio e di accesso a Edo. Inoltre molti
fudai daimyō assunsero posizioni di potere nello Shogunato Edo,
alcuni salendo fino al rango di roju.
Gli shinpan erano parenti di
Ieyasu, come i Matsudaira, o discendenti di rami cadetti di Ieyasu.
Diversi shinpan, inclusi i Tokugawa di Owari (Nagoya), Kii
(Wakayama) e Mito, così come i Matsudaira di Fukui e Aizu,
possedevano grandi han.
Durante il periodo Edo, i Tokugawa
forzarono tutti i daimyō a trascorrere un anno ogni due a Edo,
lasciando i membri della famiglia indietro nel loro han. Questo
incrementò il controllo politico e fiscale detenuto dai daimyō di
Edo. Questa politica era chiamata sankin kōtai.
Il termine daimyō viene alle
volte utilizzato per riferirsi alla figura prominente di tali clan,
detti anche "signori della guerra". Lo shogun, o il
reggente, veniva di solito scelto, sebbene in maniera non esclusiva,
tra questi signori della guerra.
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