Makara Naotaka
(真柄 直隆;
1536 – 9 agosto 1570) è stato un samurai giapponese del periodo
Sengoku servitore del clan Asakura.
Era noto anche come Makara
Jūrōzaemon (真柄
十郎左衛門).
Makara si dice fosse un gigante, in grado di portare una spada
nodachi con una lama lunga più di un metro e mezzo che chiamava
tarōtachi ("la spada più vecchia"). Una nodachi di
solito veniva utilizzata con due mani, ma Makara Jūrōzaemon la
teneva con una mano sola e la brandiva dalla sella. Durante la
battaglia di Anegawa del 1570 fu in prima linea assieme al figlio
Naomoto (armato di una spada più corta chiamata jirōtachi,
"seconda spada più vecchia"). Coprendo la ritirata dei
soldati Asakura ormai in rotta dopo gli assalti di Tokugawa Ieyasu
gridò 'Sono un uomo di nome Makara Jūrōzaemon! Se qualcuno
lo dovesse dimenticare, gli mostrerò chi sono guadagnandomi
l’ennesima vittoria!'. Gli Asakura riuscirono a ripiegare
aldilà del fiume Anagawa, seguita lentamente in coda dai due Makara,
padre e figlio, che mozzavano furiosamente teste e gambe. Infine i
due vennero sopraffatti da quattro uomini del Mikawa: il padre fu
arpionato sotto l’armatura con una lancia, e sbalzato da cavallo
ebbe solo il tempo di dire: 'Chiunque avrà la mia testa si
guadagnerà grande gloria!', prima che una spada gli fendesse
il collo e lo decapitasse. Stessa sorte capitò al figlio poco dopo.
La sua spada, tarōtachi, è
preservata presso il Santuario di Atsuta a Nagoya.
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