La rivolta dei Turbanti Gialli,
anche nota come rivolta delle Sciarpe Gialle (黃巾之亂,
黄巾之乱,
Huángjīn zhī luàn) fu una rivolta contadina che segnò il
definitivo declino in Cina della dinastia Han, segnando poi l'inizio
dell'epoca dei Tre Regni.
Ragioni della rivolta
L'imperatore Han Ling, sovrano dal 168
d.C., si era caratterizzato per la debolezza di carattere.
Assurto al trono ancora minorenne,
venne posto sotto la reggenza della madre e, divenuto adulto, gli
vennero affiancati, come consiglieri il gruppo dei dieci eunuchi, tra
i quali il più eminente era Zhang Rang.
L'incapacità e la corruzione dell'una
e degli altri, i quali assieme detenevano il potere reale, condussero
il paese alla crisi.
Per guadagnarsi il favore dei
governatori e per coprire le enormi spese che la loro vita
dispendiosa a corte richiedeva, iniziarono a concedere a quelli
titoli e cariche in cambio di danaro, aumentandone progressivamente
il potere sino a renderne ereditarie le funzioni. In questo modo le
province dell'impero cinese divennero de facto indipendenti,
pur continuando ad omaggiare il potere centrale.
Questa indipendenza di fatto indusse
numerosi signori locali a condurre autonome iniziative militari,
spesso gli uni contro gli altri, generando uno stato di guerra a
bassa intensità.
A questa situazione di anarchia e
rapida feudalizzazione si affiancò una diffusa sensazione di disagio
sociale tra i contadini, dovuta in larga parte a una serie prolungata
di cattivi raccolti, causati da siccità, carestie e
dall'indifferenza del governo centrale nei confronti del popolo.
Origine e acme della rivolta
Nel 184 d.C. centinaia di migliaia di
contadini si ribellarono contro il potere centrale.
Il loro numero è stimato a 300 000
unità.
La rivolta, causata dal disagio
sociale, ebbe per guida spirituale e militare Zhang Jiao, fondatore
della setta religiosa Tàipíng (太平,
letteralmente "Grande Pace") d'influenza taoista.
Questi predicò l'avvento di una nuova
era, la perdita del mandato del cielo da parte della dinastia Han,
che dunque andava deposta, e la creazione di una società ideale di
stampo egualitario, da ottenersi mediante la violenza. In questo fu
coadiuvato dai fratelli, Zhang Liang e Zhang Bao, che divennero i
suoi più importanti generali.
I rivoltosi, "per farsi
identificare dal Cielo", adottarono per divisa e simbolo delle
bande color giallo fasciate attorno alla testa, indicate, a seconda
dell'autore, come turbanti o sciarpe.
La rivolta si estese rapidamente in
tutta la Cina.
I signori feudali, capendo e osservando
come la rivolta era diretta in primo luogo contro di loro,
considerati a ragione causa delle vessazioni subite dai contadini e
visti come parte di un sistema che si voleva abbattere, si unirono e,
agendo formalmente in nome dell'imperatore Ling, vinsero nel 185 d.C.
i Turbanti Gialli, ma gl'ultimi centri dell'insurrezione furono
definitivamente arginati qualche anno dopo.
Nella battaglia perirono tanto Zhang Jiao quanto i suoi fratelli.
Declino dei Turbanti Gialli
Privata delle sue guide spirituali, la
rivolta perdette il carattere di priorità della politica cinese.
Si riteneva che i Turbanti Gialli non
fossero più in grado di abbattere l'impero e le sue strutture.
Tuttavia la setta di Zhang Jiao
continuava ad attirare decine di migliaia di proseliti e ampie zone
rimanevano nelle loro mani.
In luogo di una campagna generale, come
quella svoltasi nel 185 d.C., negli anni '80 e '90 del II secolo i
signori locali condussero numerose campagne tra loro non coordinate e
a portata locale.
Tra questi, nel 195 d.C. Cao Cao
ottenne una notevole vittoria vincendo He Man, tra gli ultimi
notevoli generali dei Turbanti Gialli.
Questi sopravvissero ancora,
principalmente nella forma di estese e organizzate bande di banditi e
briganti, tra cui è molto nota quella di Han Xian.
Nel 205 d.C. fu proprio Cao Cao a dare
il colpo di grazia alla rivolta, ottenendo, nel corso della sua
campagna nel nord della Cina contro gli eredi di Yuan Shao, la resa
dei capi di queste bande, che si unirono al suo esercito.
It's awesome to pay a visit this site and reading the views of all mates on the topic of this paragraph, while I am also
RispondiEliminazealous of getting knowledge.