giovedì 30 ottobre 2025

Lew Jenkins: il vero esempio di forza nelle persone magre

Quando si parla di forza e potenza in persone di corporatura magra, spesso il primo nome che viene in mente è Bruce Lee. Non c’è dubbio che Lee incarnasse la disciplina fisica e la potenza muscolare concentrata in un corpo compatto. Tuttavia, se vogliamo un esempio più “puro” di forza innata in un fisico leggero, nessuno batte Lew Jenkins, ex campione di pugilato dei pesi leggeri negli Stati Uniti.

Jenkins gareggiava nella categoria 134 libbre (circa 61 kg), ma era considerato uno dei pugili più potenti della sua epoca. La sua potenza era tale che solo Joe Louis, pugile dei pesi massimi, lo superava nel livello di colpi devastanti. Ma ciò che rende Jenkins straordinario è la combinazione di potenza naturale e stile di vita autodistruttivo.

Figlio di mezzadri del Texas, Jenkins crebbe in condizioni di estrema povertà, amplificate dalla Grande Depressione e dal Dust Bowl. Fin da adolescente, dimostrò due talenti: il combattimento e l’equitazione. Per affinare la prima abilità, partecipava a risse a mani nude nelle strade e nei carnevali locali.

Quando un carnevale arrivò in città, Jenkins mise KO il pugile dell’evento e iniziò a viaggiare con la compagnia, sfidando chiunque salisse sul ring. Molti dei suoi avversari lo superavano di 22 o addirittura 45 kg, ma questo non gli impediva di vincere ripetutamente, spesso con paghe irrisorie di 25 centesimi a incontro.

A differenza di Bruce Lee, che costruì meticolosamente la sua forza tramite allenamento intenso e pesi, Jenkins aveva un fisico relativamente magro, poco allenato e spesso indebolito da abitudini autodistruttive: fumava, beveva e mangiava poco. Si presentava agli incontri a stomaco vuoto o addirittura ubriaco, eppure riusciva a sconfiggere avversari più grandi, più forti e più esperti.

La sua forza non derivava dalla muscolatura sviluppata, ma da una combinazione di fattori innati: coordinazione, velocità esplosiva, tecnica grezza e un pugno devastante che gli permetteva di colpire con efficacia massima. Nonostante il fisico apparentemente fragile, Jenkins aveva la capacità di concentrare tutta l’energia nel punto di impatto, un fenomeno simile a ciò che oggi definiremmo "potenza esplosiva".

Bruce Lee rappresenta l’ideale dell’uomo magro ma estremamente potente, raggiunto attraverso allenamento scientifico, disciplina e perfezionamento del corpo e della mente. Il suo fisico compatto e armonioso era il risultato di un lavoro costante, combinando forza, agilità e resistenza.

Jenkins, al contrario, dimostra che la forza non è sempre frutto di disciplina atletica: può essere innata, incontrollata e perfino autodistruttiva. Non aveva bisogno di pesi o routine elaborate per mettere KO avversari più grandi e apparentemente più forti. La sua storia dimostra che la potenza può emergere anche in condizioni estreme, indipendentemente dal fisico apparentemente fragile.

Le lezioni di Lew Jenkins

  1. La forza non dipende solo dal corpo: potenza e tecnica possono compensare la mancanza di muscolatura sviluppata.

  2. La potenza esplosiva è chiave: Jenkins sfruttava ogni muscolo disponibile nel momento giusto, concentrando tutta l’energia nel colpo.

  3. Esperienza reale vs. allenamento programmato: la pratica quotidiana in contesti di vita reale (risse, carnevali) può creare abilità incredibili in chi sa adattarsi.

  4. Il talento naturale può sorprendere: anche senza disciplina, il talento puro può rendere un uomo apparentemente debole inarrestabile.

Nonostante la sua incredibile potenza, la carriera di Jenkins finì tragicamente. Dopo aver regnato come campione dei pesi leggeri, subì un grave incidente in moto, rompendosi il collo sulla sua Harley-Davidson. Questo episodio segnò la fine di un percorso che, al di là dei trionfi sportivi, era segnato dall’autoindulgenza e da uno stile di vita rischioso.

Mentre Bruce Lee resta il simbolo della forza costruita e disciplinata in un corpo magro, Lew Jenkins incarna la forza naturale e incontrollata. La sua storia dimostra che il peso corporeo e la muscolatura non sono sempre determinanti: la potenza esplosiva, la tecnica innata e la determinazione in contesti estremi possono fare miracoli.

Se vogliamo un esempio di come una persona magra possa essere straordinariamente forte senza allenamento disciplinato, Lew Jenkins supera di gran lunga Bruce Lee. Lee ci mostra il potenziale umano attraverso lo studio e la perfezione; Jenkins ci ricorda il potere della natura e del talento grezzo, capace di abbattere avversari più grandi e meglio equipaggiati.

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