lunedì 1 agosto 2016

Yoshiaki Mogami

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Mogami Yoshiaki (最上義光; 1 febbraio 1546 – 29 novembre 1614) è stato un daimyō giapponese del clan Mogami durante il periodo Sengoku.

Biografia

Mogami Yoshiaki fu il primo figlio di Mogami Yoshimori (最上義守) del clan Mogami e succedette al padre come daimyō di Dewa. Durante i primi anni si scontrò ripetutamente con i clan Date e Uesugi nelle zone di Shōnai e Semboku per espandere l'area di influenza del clan.
Quando venne al potere Toyotomi Hideyoshi, Yoshiaki si sottomise, ma divenne in seguito un sostenitore di Tokugawa Ieyasu dopo la morte di Hideyoshi. Era noto odiasse i Toyotomi poiché Hideyoshi ordinò l'esecuzione della figlia adolescente di Yoshiaki (Komahime) quando eliminò il nipote Toyotomi Hidetsugu, con il quale era impegnata la ragazza. Dopo di questi fatti mandò il suo secondo figlio, Iechika, come ostaggio ai Tokugawa e si avvicinò a Tokugawa Ieyasu.
Nel 1600 combatté contro Uesugi Kagekatsu, nemico dei Tokugawa, assieme a Date Masamune (suo nipote), un altro potente daimyō del lontano nord. Portò aiuto al clan Date nell'assedio di Shiroishi, e fu poi attaccato nel suo castello di Hataya. Più tardi quell'anno, Mogami e Date sostennero Ieyasu alla famosa battaglia di Sekigahara, dopo della quale il dominio dei Mogami fu ampliato a 520.000 koku come ricompensa della loro fedeltà.
Questo rese il dominio di Yamagata il quinto più grande nel Giappone dell'epoca, escludendo la terra dei Tokugawa.
Morì nel castello di Yamagata nel 1614. A Yamagata è presente il museo storico di Mogami Yoshiaki, appena fuori dalla grande porta orientale del castello di Yamagata, nella quale mostra il suo elmo, il bastone di comando di battaglia e gli altri attrezzi effettivamente utilizzò.

Eredità

Mogami Yoshiaki stabilì e costruì la città del castello, che divenne il fondamento della città di oggi Yamagata. Riuscì a controllare i "Tre Luoghi Difficili" sul fiume Mogami, rendendo più sicura la navigazione dal Mare del Giappone all'entroterra e portando la cultura di Kyōto e Osaka a Yamagata. I suoi progetti di costruzione delle dighe a Kitadaseki, Inabazeki e in altri luoghi assieme ad altre misure di controllo dell'irrigazione contribuirono a sviluppare le coltivazioni di riso nella pianura di Shōnai.

domenica 31 luglio 2016

Uesugi Kagekatsu

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Uesugi Kagekatsu (上杉 景勝; 8 gennaio 1556 – 19 aprile 1623) è stato un samurai e daimyō giapponese durante i periodi Sengoku ed Edo.

Primi anni

Kagekatsu era figlio di Nagao Masakage, capo del clan Ueda e zio della sorella maggiore di Uesugi Kenshin, Aya-Gozen. Quando suo padre morì fu adottato da Kenshin.

Daimyō

Alla morte di Kenshin nel 1578 Kagekatsu combatté con l'altro figlio adottivo di Kenshin, Uesugi Kagetora, per la successione, sconfiggendolo nel 1578 nell'assedio di Ōtate. Obbligò Kagetora a commettere seppuku, e divenne il capo del clan Uesugi. Kagekatsu sposò una sorella di Takeda Katsuyori e figlia di Takeda Shingen dopo l'assedio di Ōtate.
Come generale agli ordini di Toyotomi Hideyoshi Kagekatsu prese parte all'assedio di Odawara e alle campagne di Corea, diventando uno dei daimyō più importanti del Giappone. Per questo fu nominato nel consiglio dei cinque reggenti. Originariamente in possesso di un feudo da 550.000 koku nella provincia di Echigo, Kagekatsu ricevette il feudo di Aizu, che valeva 1,2 milioni di koku, quando Hideyoshi ridistribuì le sue terre. Dopo la morte di Hideyoshi, in quell'anno, Kagekatsu si alleò con Ishida Mitsunari contro Tokugawa Ieyasu per diverse dispute politiche.
La campagna di Sekigahara iniziò con Kagekatsu il quale fu il primo daimyō a pianificare una rivolta contro i Tokugawa. Costruì un nuovo castello ad Aizu, attirando l'attenzione di Ieyasu, che lo convocò ad Osaka per spiegazioni. Kagekatsu rifiutò così i Tokugawa pianificarono di guidare un'armata di 50.000 uomini a nord contro di lui. Gli Uesugi dovevano tenere occupato Tokugawa Ieyasu a combattere nel nord distraendoli mentre Ishida Mitsunari attaccava da Osaka. Venuto a conoscenza del piano, Ieyasu si concentrò su Osaka per affrontare Mitsunari mentre due tra i suoi più fedeli e forti alleati, i generali Mogami Yoshiaki e Date Masamune, avrebbero combattuto nel nord nella regione di Tōhoku contro gli Uesugi. Kagekatsu intendeva muovere le sue forze a sud, attaccando i Tokugawa da nord-est mentre Ishida attaccava da ovest, ma fu sconfitto molto presto nello scontro a nord, nell'assedio del suo castello di Shiroishi.
Dichiarando successivamente la sua fedeltà ai Tokugawa dopo esser stato sconfitto, Kagekatsu divenne un tozama, ossia un daimyō non alleato ai Tokugawa a Sekigahara; gli fu assegnato il dominio di Yonezawa, che aveva una rendita di 300.000 koku, nella regione di Tōhoku. Kagekatsu combatté più tardi per lo shogunato Tokugawa contro il clan Toyotomi nell'assedio di Osaka.
Kagekatsu morì a Yonezawa nel 1623 e fu succeduto da suo figlio Uesugi Sadakatsu.

sabato 30 luglio 2016

Azai Nagamasa

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Azai Nagamasa (浅井 長政; 1545 – 26 settembre 1573) è stato un militare giapponese.
Come capo del clan Azai governò nella parte settentrionale della provincia di Ōmi, a est del lago Biwa. Fu alleato di Oda Nobunaga a partire dal 1564, e uno dei suoi nemici dal 1570 fino al 1573, anno in cui fu definitivamente sconfitto da questi. Fu protagonista della battaglia del fiume Anegawa nel 1570 e di numerosi assedi al castello di Odani (小谷城).

Biografia

Azai Nagamasa fu il figlio di Azai Hisamasa, da cui prese le redini del clan nel 1560. Nagamasa combatté con successo Rokkaku Yoshitaka e Saitō Tatsuoki tra il 1560 e il 1564. È ricordato come leader ispirato e fonte di motivazione.
Prese in sposa nel 1564 Oichi, sorella di Nobunaga. In questo modo il capo del clan Oda sperava di ottenere una valida alleanza con un clan che governava un territorio posto tra lui e la capitale Kyoto. Nel 1570, però Oda Nobunaga dichiarò guerra alla famiglia Asakura, alleata degli Azai fin dai tempi del nonno di Nagamasa. Il conflitto improvviso divise i clan: Nagamasa, in principio alleato con gli Oda, fu poi convinto dai suoi sostenitori ad allearsi con gli Asakura in onore della tradizionale fratellanza. La notizia rallentò un poco la marcia di Nobunaga verso gli Asakura e la capitale, ma dopo pochi mesi, il condottiero era già pronto ad affrontare la nuova minaccia.
Nell'estate del 1570, Oda Nobunaga e Tokugawa Ieyasu schierarono un'armata di circa 20-30000 uomini nella provincia di Omi contro gli Azai e gli Asakura. Gli eserciti si scontrarono nella battaglia di Anegawa. La battaglia si svolse su due fronti, Oda contro Azai, Tokugawa contro Asakura. Se pur in inferiorità numerica le truppe di Nagamasa riuscirono a tenere a bada le truppe degli Oda e sembrava quasi che potessero assicurarsi la vittoria, quando però Tokugawa Ieyasu, dopo aver sbaragliato gli Asakura, venne in aiuto a Nobunaga che riuscì ad ottenere la vittoria.
Nel corso dei due anni successivi gli Azai furono sotto costante attacco da parte degli Oda, che arrivarono ad assediare il castello della capitale, Odani nel 1573. Non avendo più speranze di vittoria Nagamasa inviò Oichi e le sue tre figlie da Nobunaga e compì seppuku. Le donne furono risparmiate da Nobunaga. Manpukumaru, l'unico erede maschio di Nagamasa, fu giustiziato dal generale Toyotomi Hideyoshi per ordine di Nobunaga.
Le tre figlie di Nagamasa andarono in spose ad uomini molto famosi:
  • Chacha, o Yodo dono, fu la seconda moglie di Toyotomi Hideyoshi e madre del suo erede Hideyori.
  • Hatsu, sposò il daimyo Kyogoku Takatsugu.
  • Oeyo, o Sūgen'in, fu moglie del secondo shogun dei Tokugawa, Hidetada, e madre del suo successore Iemitsu.

Nella cultura di massa

Come in generale per tutti i samurai protagonisti del periodo Sengoku, Azai Nagamasa è diventato protagonista di vari giochi, specialmente videogames, in cui figura come uno tra i vari personaggi. In particolare in Samurai Warriors dove viene descritto come un vero eroe shakespeariano, combattuto nella scelta di onorare il suo amore verso Oichi, o di preservare il suo onore combattendo con gli Asakura conto il fratello acquisito Nobunaga.

venerdì 29 luglio 2016

Naoe Kanetsugu

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Naoe Kanetsugu (直江 兼続; 1559 – 23 gennaio 1620) è stato un samurai giapponese vissuto dal periodo Sengoku a quello Edo. Figlio maggiore di Higuchi Kanetoyo, Kanetsugu è noto per aver servito due generazioni di daimyō Uesugi. È anche conosciuto con il suo titolo di corte, Yamashiro no Kami (山城守) o col suo nome di nascita, Higuchi Kanetsugu (樋口 兼続).
Kanetsugu servì prima Uesugi Kenshin come koshō (小姓) . Dopo la morte di Kenshin servì il suo figlio adottivo Kagekatsu. Il fratello di Kanetsugu, Ōkuni Sanehiro, fu anch'egli un famoso servitore Uesugi.

Biografia

Kanetsugu nacque come Yoroku (与六) al castello di Sakato nella provincia di Echigo. Suo padre, Higuchi Sōemon Kanetoyo era un vecchio servitore di Nagao Masakage, il signore del castello di Sakato. Quando Yoroku raggiunse l'età adulta sposò la prima cugina Osen da lato materno, la vedova del servitore Uesugi Naoe Nobutsuna, e prese il nome della famiglia Naoe per diventare il capo della famiglia poiché Osen non aveva avuto nessun figlio dal precedente matrimonio e quindi non aveva nessun erede con diritto di successione. Divenne consigliere Uesugi all'età di ventidue anni, distinguendosi velocemente come un eccezionale comandante, e fu coinvolto in molti scontri che ebbero luogo nella costa del mar del Giappone con Sassa Narimasa e Maeda Toshiie. Kanetsugu fu anche responsabile per le azioni del clan Uesugi contro la coalizione Tokugawa durante le manovre che terminarono con la battaglia di Sekigahara. Seguendo la resa del clan Uesugi ai Tokugawa nel 1601, le loro proprietà furono trasferite sul più piccolo feudo di Yonezawa, con entrate di 300.000 koku. A Kanetsugu fu garantito uno stipendio prima del ritiro.

Dopo la morte

Dopo la sua morte, sua moglie Lady Osen (お船), come usanza di quel tempo, prese la tonsura, si tagliò i capelli e divenne una monaca buddista. Il suo nome cambiò in Lady Teishin-ni (貞心尼). Teishin-ni aiutò comunque il giovane capo Uesugi, Uesugi Sadakatsu, fino alla sua morte avvenuta nel 1637 ad 81 anni.

Personalità

Naoe Kanetsugu era rispettato per le sue azioni. Ne "The Life of Toyotomi Hideyoshi" di Walter e M.E. Dening si racconta di un aneddoto nel quale Hideyoshi, la cui temporanea unificazione del Giappone aveva aperto la strada per lo shogunato Tokugawa, decise di fare visita a Uesugi Kagekatsu, a quel tempo signore di Kanetsugu, accompagnato da pochi servitori.
Quando ricevette la notizia, Kagekatsu richiamò un consiglio per discutere su ciò che era meglio fare, date le circostanze. La maggior parte dei consiglieri si schierò per assassinare Hideyoshi, sostenendo che sarebbe stato di gran lunga il modo più semplice di liberarsi di un pericoloso nemico. Ma Naoe Kanetsugu condannò questo consiglio come indegno di un uomo che teneva la posizione di Kagekatsu. «Hideyoshi viene tra noi senza guardie» disse Kanetsugu, «è la prova del suo profondo rispetto per il nostro signore. Con signori minori Hideyoshi non si esporrebbe così tanto al pericolo. Sapendo che il nostro signore è un uomo di nobile indole, si fida di noi. Se approfittiamo di questo e lo uccidiamo, la storia della nostra viltà ed il tradimento sarebbe tramandato ai posteri per la nostra vergogna eterna. No: lasciamo che il nostro maestro incontri magnanimità con magnanimità; lasciamolo avere udienza con Hideyoshi e vediamo se essi non riusciranno a trovare a un accordo. Se non lo faranno, allora ci batteremo, ma non prima Hideyoshi sia rispedito a casa».

giovedì 28 luglio 2016

Date Terumune

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Date Terumune (伊達輝宗; 1543 – 1585) Fu un samurai e daimyō del periodo Sengoku.
Succedette al padre Harumune e divenne il 16° capo della famiglia Date della provincia di Mutsu all'età di 16 anni espandendo il clan negli anni seguenti fino a controllare trenta distretti.
Quando Oda Nobunaga fu assassinato nel 1582, Terumune supportò Toyotomi Hideyoshi nella disputa per il potere che ne seguì.
Terumune era padre di Date Masamune, il quale gli succedette alla guida del clan nel 1584. Masamune continuò la perenne guerra contro i loro rivali locali, il clan Nihonmatsu-Hatakeyama fino a quando Hatakeyama Yoshitsugu chiese a Terumune di intercedere. Nell'incontro che ne seguì Yoshitsugu rapì Terumune che morì durante un tentativo di salvataggio del figlio Masamune.
Terumune era molto disponibile ed amato dai propri servitori e molti di essi commisero junshi (殉死; suicidio dopo la morte del proprio signore) dopo la sua morte. Era sposato con una figlia di Mogami Yoshimori della provincia di Dewa.
Terumune è ricordato anche per la corrispondenza con Oda Nobunaga il quale gli mandò una serie di lettere dopo il 1574 per assicurarsi la sua alleanza nel lontano nord.



mercoledì 27 luglio 2016

Sakai Tadatsugu

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Sakai Tadatsugu (酒井 忠次; 1527 – Kyoto, 17 dicembre 1596) è stato un militare giapponese. Fu uno dei più favoriti e migliore dei guerrieri di Tokugawa Ieyasu nel tardo periodo Sengoku. Viene ricordato come uno dei quattro guardiani del clan Tokugawa (Shitennō-Tokugawa 徳川四天王) assieme a Honda Tadakatsu, Ii Naomasa, e Sakakibara Yasumasa.

Genealogia del clan Sakai

Il clan Sakai si originò nel quattordicesimo secolo nella provincia di Mikawa, da Minamoto Arichika. Egli aveva due figi: uno di loro, Yasuchika, prese poi il nome di Matsudaira; il più giovane, Chikauji, prese poi il nome di Sakai.
Sakai Hirochika, figlio di Chikauji, ebbe a sua volta due figli, ed i loro discendenti diedero vita alle due branche principali del clan Sakai. Tadatsugu divenne erde della branca principale clan.

martedì 26 luglio 2016

Sanada Nobuyuki

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Sanada Nobuyuki (真田 信之; 1566 – 12 novembre 1658) è stato un samurai giapponese del periodo Sengoku, figlio del daimyō Sanada Masayuki e fratello maggiore di Sanada Yukimura.

Biografia

Primi anni

Primogenito di Sanada Masayuki (1544–1611), suo fratello minore fu il leggendario samurai Sanada Yukimura. Sposò Komatsuhime (Ina), figlia di Honda Tadakatsu e figlia adottiva di Tokugawa Ieyasu.
In giovane età il padre servì il daimyō Takeda Shingen a cui mandò Nobuyuki come servitore in segno di lealtà del clan Sanada. Quando il clan Takeda fu distrutto dall'alleanza Oda-Tokugawa Nobuyuki tornò dalla famiglia nel castello di Ueda, roccaforte del clan Sanada. Nel 1585 Tokugawa Ieyasu attaccò il castello di Ueda; Nobuyuki combatté al fianco del padre riuscendo a respingere l'attacco. Più tardi Masayuki servì Toyotomi Hideyoshi, Nobuyuki invece fu mandato da Tokugawa come servitore per preservare il clan nel caso in cui Toyotomi fosse caduto.

Battaglia di Sekigahara

Durante la battaglia di Sekigahara combatté dalla parte della coalizione orientale di Tokugawa Ieyasu contro il padre Masayuki e suo fratello Yukimura che stavano invece dalla parte di Ishida Mitsunari. Dopo che la coalizione occidentale fu sconfitta, Nobuyuki salvò il padre e il fratello come ricompensa per aver combattuto per i Tokugawa. Dopo la battaglia i territori Sanada furono ridistribuiti e sia il padre che il fratello furono esiliati sul Monte Kōya a Kudoyama nella provincia di Kii. Il castello di Ueda fu dato a Nobuyuki non prima che le sue difese fossero completamente distrutte dai Tokugawa.
Noboyuki mantenne i contatti con Mayasuki e Yukimura e quando suo padre morì, nel 1611, chiese a Honda Masanobu il lutto pubblico. Honda rispose che, visto lo stato di esiliato del padre, avrebbe dovuto chiedere il permesso al Bakufu.

Assedio di Osaka

Nel 1614 le relazioni tra Tokugawa e Toyotomi tornarono ad essere tese. Ieyasu ordinò ai 10.000 uomini del castello di Osaka di arrendersi. Yukimura fuggì dall'esilio e si unì ai Toyotomi per combattere nuovamente i Tokugawa durante l'assedio di Osaka. Questa volta Nobuyuki non riuscì a salvare il fratello che fu ucciso in battaglia.

Dopo la battaglia

I Tokugawa avevano grande considerazione e rispetto per Nobuyuki. Nel 1622 diventò il primo signore del clan Matsushiro e visse fino a 92 anni.

lunedì 25 luglio 2016

Oda Nobutada

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Oda Nobutada (織田 信忠; 1557 – 21 giugno 1582) era il figlio maggiore di Oda Nobunaga e samurai che combatté numerose battaglie nel periodo Sengoku. Comandò armate sotto suo padre contro Matsunaga Hisahide ed il clan Takeda.
Nel 1567, un trattato di pace tra gli Oda ed i Takeda fu sigillato con il fidanzamento di Nobutada e Matsuhime, la figlia di Takeda Shingen. Nel 1572 Shingen stracciò l'accordo di pace ed invase l'est di Mikawa, controllato dal clan Tokugawa. Questa campagna finì con la morte di Shingen e la distruzione dello shogunato Ashikaga del 1573.
Nel 1582 suo padre morì per mano di uno dei suoi generali, Akechi Mitsuhide, che gli si rivoltò contro (vedi incidente di Honnō-ji). Nobutada si ritirò al castello di Azuchi, dove fu aggredito dagli uomini di Akechi e forzato a commettere seppuku.

Famiglia

  • Padre: Oda Nobunaga (1536-1582)
  • Madre: Kitsuno (1528-1566), nome postumo: Kyuankeiju (久庵慶珠)
  • Fratelli:
    • Oda Nobukatsu (1558-1630)
    • Oda Nobutaka (1558-1583)
    • Hashiba Hidekatsu (1567-1585)
    • Oda Katsunaga (1568-1582)
    • Oda Nobuhide (1571-1597)
    • Oda Nobutaka (1576-1602)
    • Oda Nobuyoshi (1573-1615)
    • Oda Nobusada (1574-1624)
    • Oda Nobuyoshi (died 1609)
    • Oda Nagatsugu (died 1600)
    • Oda Nobumasa (1554-1647)
  • Sorelle:
    • Tokuhime (1559-1636)
    • Fuyuhime (1561-1641)
    • Hideko (died 1632)
    • Eihime (1574-1623)
    • Hōonin
    • Sannomarudono(d. 1603)
    • Tsuruhime
  • Mogli:
    • Matsuhime, figlia di Takeda Shingen
    • Sorella di Shiokawa Nagamitsu
    • concubine sconosciute
  • Figli:
    • Oda Hidenobu - figlio maggiore
    • Oda Hidenori

domenica 24 luglio 2016

Chōsokabe Motochika

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Chōsokabe Motochika (長宗我部 元親; 1538 – 11 luglio 1599) è stato un daimyō giapponese del periodo Sengoku.

Biografia

Nato nel castello di Oko, figlio di Chōsokabe Kunichika (1503-1560). Divenne daimyō del clan Chōsokabe, a 36 anni l'espansione dei suoi territori comprese tutta la provincia di Tosa e a 47 di tutto lo Shikoku.
Nel 1585 Hashiba (poi Toyotomi) Hideyoshi invase Shikoku con una forza di 10000 uomini guidati da Ukita Hideie, Kobayakawa Takakage, Kikkawa Motonaga, Hashiba Hidenaga, e Hashiba Hidetsugu. Motochika si arrese e rinunciò alle province di Awa, Sanuki, ed Iyo. Hideyoshi gli permise di mantenere Tosa.
Sotto il comando di Hideyoshi, Motochika e suo figlio Nobuchika parteciparono all'invasione della vicina Kyūshū, durante la quale Nobuchika morì. Nel 1590, Motochika comandò una flotta durante l'assedio di Odawara, e nel 1592 combatté nelle invasioni giapponesi della Corea.
Morì all'età di 61 anni nella sua casa a Fushimi. Il suo successore fu Chōsokabe Morichika.

Famiglia

  • Nonno: Chōsokabe Kantesugu (morto nel 1508)
  • Padre: Chōsokabe Kunichika (1504-1560)
  • Moglie: Nana (chiamata anche Lady Motochika)
  • Figli:
    • Chōsokabe Nobuchika (1565-1587)
    • Chōsokabe Morichika (1575-1615)

sabato 23 luglio 2016

Tepoztopilli

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Il tepoztopilli era un'arma comune nella prima linea militare degli Aztechi.

 

 

Descrizione

Si trattava di una lancia da usare nel combattimento corpo a corpo. A giudicare dai disegni presenti in vari Codici aztechi, era all'incirca dell'altezza di un uomo, con un'ampia testa in legno lunga al massimo due palmi, e con lame in ossidiana simili a rasoi inserite in profondità nei solchi tracciati nella testa, e lì cementate con bitume o con resina delle piante come adesivo. Questo li rendeva vagamente simili ai macuahuitl o ai "macana", anche se avevano superfici taglienti più piccole, ed un'impugnatura più lunga. Avevano un affondo molto maggiore, ma bisognava stare molto attenti a portare i colpi.
Era una via di mezzo tra un'alabarda ed una lancia, ed era utile sia per colpire con fendenti che per affondare direttamente. Il conquistador Bernal Díaz del Castillo dice che in un'occasione la sua armatura fu bucata da una lancia azteca, e che solo la sua spessa cotta di cotone gli salvò la vita.
Sfortunatamente l'ultimo tepoztopilli originale venne distrutto dall'incendio del 1884 nell'Armería Real di Madrid, dove era in esposizione.

venerdì 22 luglio 2016

Oda Nobuhide

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Oda Nobuhide (織田 信秀; 1510 – 8 aprile 1551) fu un daimyō giapponese del periodo Sengoku capo del clan Oda della provincia di Owari e padre di Oda Nobunaga.

Biografia

Figlio di Oda Nobusada come capo del clan Oda fu coinvolto in numerose battaglie a nord con Saitō Dōsan, daimyō della provincia di Mino e a est con Imagawa Yoshimoto daimyō delle province di Mikawa, Suruga e Tōtōmi. Tuttavia non riuscì mai a riunire interamente la provincia di Owari. Nonostante riuscisse ad affrontare entrambi gli avversari, le costanti lotte interne al clan gli impedirono di raggiungere una vittoria completa.
Nel 1547 fu sconfitto nella battaglia di Kanōguchi da Saitō Dōsan. Tuttavia nel 1549 Nobuhide fece pace con Dōsan organizzando un matrimonio politico tra suo figlio maggiore ed erede, Oda Nobunaga, e una figlia di Saitō, Nōhime. Supportato così da Dōsan Nobuhide concentrò i suoi sforzi contro il clan Imagawa. Nel 1542 sconfisse Imagawa Yoshimoto nella prima battaglia di Azukizaka.
In uno dei suoi momenti di gloria riuscì a catturare il giovane Matsudaira Motoyasu in viaggio verso gli Imagawa come ostaggio dopo che il clan Matsudaira (vassallo degli Imagawa), sentitosi minacciato dagli Oda, chiese aiuto a Yoshimoto. Nella successiva seconda battaglia di Azukizaka Nobuhide venne sconfitto dai clan Imagawa e Matsudaira.
Si ammalò e morì nel castello di Suemori nel 1551.

Successione

Quando Nobuhide morì nel 1551 designò il giovane Nobunaga come erede e capo del clan Oda e del suo piccolo dominio. Nobunaga, che non conosceva nemmeno il padre e aveva già una cattiva reputazione di delinquente, arrivò in modo improprio al funerale di Nobuhide e gettò incenso all'altare del tempio mentre malediceva il suo destino. Quasi tutti i servitori di Nobuhide si schierarono col fratello minore di Nobunaga, Oda Nobuyuki, per la successione. Nobunaga fu lasciato con Hirate Masahide e suo suocero Saitō Dōsan che non aveva mai incontrato prima. Da quel punto in avanti, ci vollero sette anni a Nobunaga per consolidare il proprio potere all'interno del clan e finalmente unire la provincia Owari.

Famiglia

  • Padre: Oda Nobusada
  • Fratelli:
    • Oda Nobuyasu
    • Oda Nobumitsu (1516–1556)
    • Oda Nobutsugu
    • Oda Nobuzane
  • Moglie: Tsuchida Gozen (morta nel 1594), madre dei suoi quattro figli Nobunaga, Nobuyuki, Nobukane e Hidetaka.
  • Figli:
    • Oda Nobuhiro (morto nel 1574) (figlio maggiore illegittimo)
    • Oda Nobunaga (1534–1582)
    • Oda Nobuyuki (1536–1557)
    • Oda Nobukane (1548–1614)
    • Oda Nagamasu (1548–1622)
    • Oda Nobuharu (1549–1570)
    • Oda Nobutoki (morto nel 1556)
    • Oda Nobuoki
    • Oda Hidetaka
    • Oda Hidenari
    • Oda Nobuteru
    • Oda Nagatoshi
  • Figlie:
    • Oichi (1547–1583)
    • Oinu, sposò Saji Nobutaka e madre di Saji Kazunari


giovedì 21 luglio 2016

Katakura Kojūrō

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Katakura Kojūrō (片倉 小十郎) era il nome comune utilizzato cal capo del clan Katakura, il quale serviva come importante vassallo del clan Date. Seguendo il trasferimento del clan Date nel dominio di Sendai, gli fu garantito il governo del castello di Shiroishi (12.000 koku in totale)), che mantennero fino al rinnovamento Meiji.
Segue una lista cronologica delle generazioni dall'inizio del periodo Edo:

Capi della famiglia Katakura nel periodo Edo

  1. Kagetsuna (1557–1615)
  2. Shigenaga (1585–1659)
  3. Kagenaga (1630–1681)
  4. Muranaga (1667–1691)
  5. Murayasu (1683-?)
  6. Muranobu
  7. Murasada (1676–1744)
  8. Murakiyo
  9. Muratsune (1757–1822)
  10. Kagesada
  11. Munekage
  12. Kuninori (1818–1886)
  13. Kagenori (1838–1902)
  14. Kagemitsu



Capi della famiglia Katakura family dal 1868

  1. Kenkichi
  2. Nobumitsu
  3. Shigenobu
Kagetsuna, il primo Katakura Kojūrō, fu indiscutibilmente il più famoso, avendo servito Date Masamune. Il clan divenne nuovamente importante durante la guerra Boshin, quando il castello di Shiroishi fu usato come quartier generale del Ōuetsu Reppan Dōmei. Dopo la guerra, il XII Kojūrō, Katakura Kuninori, vendette il castello e si trasferì a Hokkaidō. Il castello fu dato al clan Nanbu di Morioka fino alla fine del sistema dei domini all'inizio del 1870. Il capo corrente della famiglia, Shigenobu (che è il XVII Kojūrō), è un sacerdote capo allo Santuario Aoba a Sendai.

mercoledì 20 luglio 2016

Kusunoki Masashige

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Kusunoki Masashige (楠木 正成; 1294 – 4 luglio 1336) è stato un samurai del XIV secolo che ha combattuto per Go-Daigo nella guerra Genkō, nel tentativo di strappare allo shogunato Kamakura il dominio del Giappone, e viene ricordato come simbolo ideale della fedeltà samurai. Le sue origini non sono state confermate da un punto di vista storico, ad eccezione dei sei anni tra l'inizio della sua campagna militare nel 1331 e la sua morte avvenuta nel 1336. Ha ricevuto la più alta onorificenza da parte del governo Meiji del Giappone nel 1880.
"La leggenda narra che l'imperatore Go-Daigo ebbe un sogno in cui si stava riparando sotto un albero di canfora ('kusunoki'), e che questo sogno lo guidò al nome del guerriero che lo avrebbe sostenuto."
Kusunoki "era un membro benestante della piccola nobiltà rurale" della provincia di Kawachi. Affermava di discendere da Tachibana Moroye, "un gran signore dell'VIII secolo." Kusunoki era uno "studioso e devoto buddista."

Lealista

Kusunoki, stratega e tattico brillante, con l'astuta difesa delle due fortezze chiave dei Lealisti ad Akasaka, (assedio di Akasaka), e a Chihaya, (assedio di Chihaya), permise a Go-Daigo di ritornare brevemente al potere.
Nel 1333 Go-Daigo ricompensò Masashige con la carica di governatore delle province di Settsu e Kawachi. Inoltre, fu promosso al Quinto Grado. Più tardi fu nominato all'ufficio dei registri e nel Consiglio per gli insediamenti.
Tuttavia, uno dei generali lealisti, Ashikaga Takauji, tradì Go-Daigo e guidò un esercito contro Kusunoki e gli altri fedelissimi. Takauji riuscì a prendere Kyoto, ma solo temporaneamente prima che Nitta Yoshisada e Masashige furono in grado di scacciarlo, costringendolo a fuggire verso ovest. Nel 1336 tuttavia, Takauji era ancora minaccia per Kyoto
Kusunoki suggerì all'imperatore che si rifugiassero sul sacro Monte Hiei e permettessero a Takauji di prendere Kyoto, al solo scopo di piombare giù dalla montagna e, con l'aiuto dei monaci del Monte Hiei, prendere in trappola Takauji nella città e distruggerlo.
Go-Daigo tuttavia non era disposto a lasciare la capitale, e richiese con insistenza che Kusunoki affrontasse le superiori forze di Takauji in campo aperto. Kusunoki, in quello che in seguito sarebbe stato visto come l'ultimo atto di fedeltà del samurai, si sottomise al comando insensato del suo Imperatore e marciò consapevolmente con il suo esercito verso una morte quasi certa. La battaglia, che ebbe luogo presso Minatogawa nella moderna Chuo-ku, Kobe, fu un disastro dal punto di vista tattico. Ci sono due resoconti della proposta fatta da Kusunoki Masashige a Go-Daigo, il Taiheiki e il Baisho Ron. Uno era che si raggruppassero e attaccassero da due lati, l'altro era che riportassero il generale Takauji al loro fianco, controbilanciando così le forze. Entrambi gli argomenti furono ignorati.
Kusunoki, con il suo esercito completamente circondato, rimase con solo 50 degli originari 700 cavalieri. Secondo la leggenda, le ultime parole di suo fratello Masasue furono «Shichisei hokoku!» (七生報國 lett. «Vorrei avere sette vite da donare al mio imperatore!») e Kusunoki Masashige fu d'accordo.

Eredità

Suo figlio, Kusunoki Masatsura, servì il successore dell'imperatore, il dodicenne Murakami, in un rapporto di fiducia reciproca e devozione, rispecchiando la figura di suo padre e mantenendo viva la fiamma della resistenza lealista. Masatsura morì accanto a suo fratello Masatoki e al cugino Wada Takahide in una battaglia che vide la fine del clan Kusunoki e a cui seguì una disastrosa lotta per il potere e la ricchezza tra le Corti.
Kusunoki "sta nella storia del suo paese come figura ideale di guerriero, una combinazione di virtù civili e militari di alto livello".
Il commiato di Masashige dal figlio "è stato usato per essere incluso in tutti i libri di lettura della scuole elementari ed è stato il soggetto di una canzone patriottica popolare nelle scuole giapponesi prima della guerra."

Leggenda

Dopo l'introduzione su vasta scala di neo-confucianesimo come filosofia di Stato da parte dello shogunato Tokugawa, Kusunoki Masashige, una volta chiamato un traditore da parte della Corte del Nord, è stato riabilitato insieme a Go-Daigo come precursore dell'assolutismo sinocentrico, sulla base delle teorie neo-confuciane. Durante il periodo Edo, studiosi e samurai che erano stati influenzati dalle teorie neo-confuciane, crearono la leggenda di Kusunoki e lo venerarono come un eroe della patria, chiamandolo Nankō (楠公) o Dai-Nankō (大楠公), che incarnava la lealtà, il coraggio, e la devozione all'Imperatore. Kusunoki in seguito divenne una specie di santo patrono per i kamikaze della seconda guerra mondiale, che si consideravano suoi eredi spirituali sacrificando la propria vita per l'imperatore.

martedì 19 luglio 2016

Minamoto no Yoshiie

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Minamoto no Yoshiie (源 義家; 1039 – 4 agosto 1106) anche conosciuto come Hachimantarō, è stato un samurai del clan Minamoto del tardo periodo Heian che ricoprì la carica di chinjufu-shōgun (Comandate generale per la difesa del Nord).
Primogenito di Minamoto no Yoriyoshi, diede prova di sé contro il clan Abe nella guerra Zenkunen (Prima guerra dei nove anni) e contro il clan Kiyohara nella guerra Gosannen (Ultima guerra dei tre anni), diventando un modello del coraggio e delle abilità dei samurai.

Guerra Zenkunen

Nel 1050 Abe no Yoritoki, uno dei principali esponente del clan Abe, deteneva il titolo di chinjufu-shōgun nella provincia Mutsu, oggi regione di Tohoku, nell'Honshū, territorio abitato dai nativi Emishi. Poiché il suo potere si era progressivamente allargato all'intera regione, estendendosi anche alla riscossione dei tributi e alla confisca delle terre, il governatore ufficiale, privato di ogni autorità, chiese aiuto al governo imperiale. Minamoto no Yoriyoshi fu nominato allora nuovo governatore e chinjufu-shōgun e inviato con il figlio a fermare il clan Abe.
La campagna contro il clan Abe durò dal 1051 al 1063 (nove anni di guerra e tre di tregua). Yoshiie combatté a fianco del padre in molti, se non in tutti gli scontri, inclusa la battaglia di Kawasaki e l'assedio di Kuriyagawa.
Alla morte di Abe no Yoritoki nel 1057, il figlio Abe no Sadato prosegui la guerra, assumendo il comando delle truppe.
Un episodio riportato nel Mutzu Waki, omaggio alla reputazione di nobile guerriero di Yoshiie, racconta di uno scambio di renga che sarebbe avvenuto fra Yoshiie e Sadato durante la fuga di quest'ultimo dalla sua fortezza sul fiume Kurika, sotto i colpi dell'esercito dei Minamoto.
Il primogenito di Yoriyoshi, Hachimantarō, durante un inseguimento lungo il fiume Koromo gridò: "Signore, state state mostrando le spalle al nemico! Non vi vergognate? Giratevi un momento, ho qualcosa da dirvi." Quando Sadato si voltò, Yoshiie disse: "Koromo no tate wa hokorobinikeri ("Il castello di Koromo è stato distrutto" o, in alternativa, "gli orditi della tua veste sono stati disfatti")". Sadato sciolse un po' le redini e, voltando la testa, rispose: "Toshi o heishi ito no midare no kurushisa ni ("Nel corso degli anni i fili si sono aggrovigliati, e ciò mi addolora")". Udendo ciò, Yoshiie ripose la freccia che aveva incoccato, e tornò al suo campo. Nel mezzo di una battaglia così selvaggia, quello fu un atto da gentiluomo.
Yoshiie tornò a Kyoto nei primi mesi del 1063 con la Testa di Abe no Sadato. Come risultato della sua prodezza in battaglia, guadagnò il nome di Hachimantarō, inteso come figlio di Hachiman, dio della guerra. L'anno seguente egli prese come servitori parecchi seguaci degli Abe che aveva fatto prigionieri.

Guerra Gosannen

Dopo più di vent'anni, Yoshiie fu comandante in capo durante un altro importante conflitto del periodo Heian. Agli inizi del 1083, nominato governatore della provincia di Mutsu, intervenne per sedare gli scontri in corso all'interno del clan Kiyohara, in precedenza alleato dei Minamoto nella guerra contro gli Abe.
Le dispute tra Kiyohara no Masahira, Narihira e Iehira sulla leadership del clan non si placarono, e così Yoshiie utilizzò proprie forze per fermare i combattimenti e riportare pace nella regione. Lo scontro finale si svolse nel 1087 sulle palizzate di Kanazawa. Yoshiie, aiutato dal fratello minore Minamoto no Yoshimitsu e da Fujiwara Kiyohira, assaltò la posizione tenuta da Kiyohara no Iehira e da suo zio Kiyohara no Takahira. Dopo molti mesi di battaglie fallimentari, la fortezza venne data alle fiamme e i Kiyohara sconfitti. Takahira e Iehira furono uccisi. Nel Kokon Chomonjū si narra che durante l'assedio di Kanezawa, Yoshiie abbia evitato un'imboscata notando uno stormo di uccelli prendere il volo da una foresta. Pur subendo grandi perdite nei suoi ranghi, si dice che Yoshiie sia stato un leader particolarmente capace, riuscendo a tenere il morale alto e preservando la disciplina tra i guerrieri.

Vecchiaia

Yoshiie tornò a Kyoto, dove lui e i suoi commilitoni ripresero le loro mansioni militari di Guardie del Palazzo e Scorta del Sovrano. L'unico evento inaspettato fu quando suo figlio maggiore Yoshichika venne esiliato a Sanuki. Scappando a Izumo, Yoshichika cominciò una rivolta che venne fermata nel 1108 dal generale Taira no Masamori, padre di Taira no Tadamori.

lunedì 18 luglio 2016

Yamamoto Tsunetomo

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Yamamoto Tsunetomo, noto anche con il nome buddhista Yamamoto Jōchō (山本 常朝) (12 giugno 1659 – 1721), è stato un militare e filosofo giapponese.
Era un samurai della prefettura di Saga nella provincia di Hizen (Kyūshū) che serviva Mitsushige Nabeshima, al cui servizio era entrato all'età di soli 9 anni. A vent'anni conobbe prima Tannen, un monaco Zen che aveva lasciato il tempio locale in segno di protesta per la condanna di un altro monaco, e Ishida Ittei, un letterato confuciano consigliere di Nabeshima esiliato per più di 8 anni per essersi opposto alla decisione di un daimyō.
Quando il suo patrono morì nel 1700, non scelse il junshi (accompagnare il signore nella morte eseguendo il seppuku) perché Nabeshima aveva mostrato di condannare la pratica quando era in vita e voleva seguirne la volontà. Dopo alcuni screzi con il successore di Nabeshima, Yamamoto decise di prendere i voti buddhisti con il nome Jōchō e di ritirarsi in un eremo sulle montagne.
Ormai vecchio, tra il 1709 e 1716 raccontò i suoi pensieri a un altro samurai, Tsuramoto Tashiro; molti di questi riguardavano il padre e il nonno del suo patrono, il bushidō e la decadenza della casta samurai nel pacifico periodo Edo. Tashiro non pubblicò il contenuto delle conversazioni avute con Tsunetomo che molti anni più tardi, con il nome collettivo di Hagakure (葉隱 o 葉隠 "All'ombra delle foglie").
Lo Hagakure non fu molto noto durante gli anni dello shogunato, ma intorno agli anni trenta era divenuto uno dei testi più famosi sul bushidō insegnati in Giappone.

domenica 17 luglio 2016

Yamaoka Tesshū

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Yamaoka Tesshū (山岡 鉄舟; Edo, 10 giugno 1836 – 19 luglio 1888) è stato un militare giapponese, uno dei più famosi samurai vissuti nel periodo del Rinnovamento Meiji.

Biografia

Nato con il nome di Ono Tetsutarō nell'odierna Tokyo, il padre era un vassallo dello shogunato Tokugawa e la madre era figlia di un sacerdote shintoista del santuario di Kashima. Sin da quando aveva nove anni praticò il kenjutsu, secondo la tradizione Jikishinkage ryu. Successivamente, si trasferì con la famiglia a Takayama, dove praticò la scherma secondo lo stile Ono Ha Itto-Ryu.
Tornato ad Edo a diciassette anni, si iscrisse all'Istituto militare Kobukan e alla Scuola della lotta con la lancia Yamaoka. Il suo maestro, Yamaoka Seizan, morì poco dopo l'ingresso di Tetsutarō nella scuola. Il giovane sposò quindi la sorella di Seizan, adottando il nome di Yamaoka Tesshū per portare avanti la famiglia del maestro.
Da sempre appassionato delle arti marziali, Tesshū continuò a studiare il kenjutsu fino al 30 marzo 1880, quando ebbe un'illuminazione durante una meditazione. Da quel momento, si occupò solo del perfezionamento dello stile del proprio dōjō, in quanto comprese che i samurai avevano bisogno solo della purezza del loro stile di combattimento.
Si occupò anche dell'arte Zen, producendo oltre un milione di opere. Morì a cinquantatré anni di cancro allo stomaco. Prima di morire, scrisse il suo jisei no ku (poema di morte), chiuse gli occhi e si addormentò.

sabato 16 luglio 2016

Cerbottana

La cerbottana è un'arma da lancio ad aria.

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Essa è costituita da tubo di lunghezza variabile per tirare proiettili (dardi). Il tiratore soffia in una estremità del tubo forzando l'uscita del dardo dall'altra.



Utilizzi

È uno strumento che viene ancora utilizzato da numerose popolazioni, soprattutto delle aree tropicali, per cacciare piccoli animali. A volte sono usate al posto delle armi ad aria compressa per lanciare dardi tranquillizzanti contro animali.
Il potere offensivo della cerbottana è basso, perciò il suo uso per la caccia è limitato dalla possibilità di servirsi di veleno per intingervi la punta del dardo.
La relativa associazione sportiva è la International Fukiyado Association, un'organizzazione giapponese la quale, con altre affiliate in varie parti del mondo, tenta di far diventare il tiro con la cerbottana uno sport olimpico.

Diffusione


L'arma è stata utilizzata da molte popolazioni nel corso dei secoli, tra cui alcune del Sud-est asiatico, nell'area amazzonica, e in altre parti dell'America, settentrionale, centrale e meridionale, per esempio dai Cherokee.
Nel medioevo era denominata gravatana o anche sarabatana, in questo secondo caso però era inteso il tubo entro il quale si dice che i saraceni durante le crociate infilassero il governale (e cioè l'asticciola di legno) dei razzi incendiari che lanciavano sui crociati. L'espediente era attuato per meglio dirigere la traiettoria del razzo stesso.



Fukiya (吹矢) è la denominazione giapponese per la cerbottana, utilizzata in passato principalmente per giochi e divertimenti civili ma anche a scopo militare con opportuni accorgimenti. Il suo uso era trasmesso in alcune scuole di bujutsu.



venerdì 15 luglio 2016

Ono-ha itto-ryu

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L'ono-ha itto-ryu (小野派一刀流劍術) è una scuola tradizionale di kenjutsu.

Storia

Si tratta di un stile (ha) della scuola itto-ryu, creata intorno al 1580 da Ono Jiroemon Tadaaki (1565-1628), che era stato discepolo di Itto Ittosai Kageshisa, fondatore dell'itto-ryu. Questi lo aveva trasmesso nel castello di Edo a Hoshina Masayuki. Da allora fu sempre tramandato dai daimyo di Aizu.
Fino alla restaurazione Meiji (1868), fu la scuola ufficiale di kenjutsu degli shogun. Il clan Aizu, al servizio degli shogun Tokugawa, addestrava per loro capitani e samurai di grado superiore in questo stile di scherma.
Sokaku Takeda (1860-1943) apprese questo stile nel dojo Yokikan, in Aizu, dal maestro Shibuya Toma

Tecnica

L'ono-ha itto-ryu kenjutsu è praticato essenzialmente, come vuole la tradizione giapponese, nella forma dei kumi-dachi (kata), cioè in forme preordinate di combattimento con la spada. Per l'allenamento, vengono utilizzati dei robusti bokuto (imitazione di legno della katana); l'uchi-dachi (colui che guida il kata) indossa, per proteggersi dai colpi reali dati ai polsi, dei grossi guantoni chiamati onigote.
  • Odachi: questa serie è composta da 43 kata. Appartengono alla serie katana contro katana.
  • Kodachi: questa serie è composta da 5 kata. Appartengono alla serie katana contro kodachi.
  • Aikodachi: questa serie è composta da 6 kata. Appartengono alla serie kodachi contro kodachi.
  • Sanju: questa serie è composta da 2 kata.
  • Habiki: questa serie è composta da 11 kata.
  • Kojo Gokui Goten: questa serie è composta da 5 kata. Appartengono alla serie katana contro katana.
  • Tachiai Batto: questa serie è composta da 5 kata. Appartengono alla serie katana contro katana. Si praticano con lo iaito (imitazione della katana).

giovedì 14 luglio 2016

Saitō Hajime

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Saitō Hajime (斎藤 一; Edo, 18 febbraio 1844 – Tokyo, 28 settembre 1915) è stato un militare giapponese, ed un samurai del tardo periodo Edo. Fu conosciuto in particolare per essere stato il capitano del terzo battaglione degli Shinsengumi. Fu uno dei pochi membri a sopravvivere alle numerose guerre del periodo Bakumatsu.

Apparizioni nei media

Oggi è particolarmente conosciuto il suo alter ego creato da Nobuhiro Watsuki per il manga Kenshin Samurai vagabondo, anch'esso chiamato Saitō Hajime.
Anche in Peace Maker Kurogane, un'opera che tratta le vicende della fine dello Shogunato, compare il personaggio di Hajime Saito. Lo si trova anche nell'anime Hakuouki chiamato sempre Hajime Saitō.

mercoledì 13 luglio 2016

Shinsengumi

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La Shinsengumi (新選組 o 新撰組) fu uno speciale corpo di polizia istituito durante lo shogunato al fine di contrastare i sostenitori dell'Imperatore.

Cenni storici

Il corpo speciale della Shinsengumi nasce poco dopo la forzata apertura agli scambi commerciali del Giappone imposta dal commodoro americano Matthew Perry nel 1853. A seguito della Convenzione di Kanagawa, il paese si trovò diviso tra chi traeva vantaggio dall'apertura degli scambi, sebbene questi finissero per giovare solo alle potenze occidentali (trattati diseguali), e chi osteggiava la fine del sakoku e combatteva la penetrazione del commercio straniero. Nacquero così numerosi partiti politici e scuole di pensiero, ognuna delle quali cercava di aiutare il paese ad uscire dal caos che si era creato. Una delle scuole di pensiero più famose fu quella di sonnō jōi (尊王攘夷) esistente già prima dell'arrivo di Matthew Perry, la quale metteva in dubbio i poteri dello Shogun per sostenere e ripristinare quelli dell'Imperatore, il motto ed il nome stesso della scuola recitava infatti "onore all'Imperatore, espellere i barbari". I sostenitori più radicali del pensiero sonnō jōi iniziarono a commettere omicidi e atti di violenza nell'area di Kyoto, l'allora capitale imperiale. Lo shogunato Tokugawa quindi, costituì nel 1863 un gruppo per contrastare e contenere i sostenitori radicali dell'imperatore, il Roshigumi (浪士組). Il gruppo, originariamente di 234 unità era costituito principalmente da samurai senza padrone, i Rōnin (浪人) che avevano inoltre l'incarico di scortare e proteggere il 14º shogun, Tokugawa Iemochi, che si preparava ad entrare a Kyoto. Di questi 234 Rōnin 30 furono selezionati per diventare membri del "nuovo corpo scelto", chiamato appunto Shinsengumi.
I membri di questo nuovo corpo furono inizialmente etichettati col nomignolo di Miburō (壬生浪) cioè "Rōnin di Mibu" (Mibu era il nome del sobborgo centrale di Kyoto in cui la Shinsengumi prestava servizio). Col passare del tempo però la reputazione del corpo divenne sempre più scadente tanto da cambiare il nomignolo da "Rōnin di Mibu" a "Lupi di Mibu" (壬生狼) pronunciato allo stesso modo del precedente.
I principali comandanti del corpo furono Kamo Serigawa, Isami Kondō e Nishiki Niimi. Il corpo stesso era composto da tre squadre principali, di Serigawa, Kondo e Yoshio Tonouchi, malgrado quest'ultimo fu assassinato poco dopo la sua fondazione assieme a Tsuguo Iesato.



martedì 12 luglio 2016

Tokugawa Iemochi

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Tokugawa Iemochi (徳川 家茂; Edo, 17 luglio 1846 – Osaka, 20 luglio 1866) è stato un militare giapponese.
Figlio di Tokugawa Nariyuki, fu il quattordicesimo shōgun dello shogunato Tokugawa.
Il padre, Nariyuki, era daimyō di Wakayama, e discendente della linea Kii del clan Tokugawa; alla nascita gli fu dato il nome Kikuchiyo. Ad 1 anno d'età, nel 1847, fu adottato da Narikatsu, figlio dello shōgun Tokugawa Ienari, che non aveva avuto eredi maschi. Nel 1851 si tenne la sua cerimonia di maturità, nella quale scelse il nome Yoshitomi.
Nel 1858, alla morte dello shōgun Iesada, che non aveva concepito eredi, fu nominato nuovo shōgun, ed assunse il nome Iemochi.
Aderì al movimento Kobu-Gattai ("Unione di Corte imperiale e Bakufu"), e sposò la principessa imperiale Kazu-no-Miya Chikako, figlia dell'Imperatore Ayahito, e sorella minore dell'Imperatore Osahito, ma morì a soli 21 anni. La causa della sua morte è generalmente indicata come beriberi, una malattia causata dalla mancanza di tiamina (vitamina B1).