Il confucianesimo
coreano è la forma di confucianesimo
sviluppata in Corea. Una delle più sostanziali influenze nella
storia intellettuale coreana fu infatti l'introduzione del pensiero
confuciano come parte dello scambio culturale dalla Cina. Oggi il
lascito del confucianesimo rimane una parte fondamentale della
società coreana, plasmando il sistema morale, il modo di vita, le
relazioni sociali tra vecchi e giovani, la cultura elevata, ed è la
base di gran parte del sistema legale. Il confucianesimo in Corea è
a volte considerato un modo pragmatico di tenere insieme una nazione
senza le guerre civili ed il dissenso interno che era stato ereditato
dalla dinastia Goryeo e ancora prima.
Il confucianesimo nel periodo dei Tre Regni
A causa della sua collocazione
geografica, la Corea è stata a lungo influenzata dalla Cina, il
grande vicino dell'ovest. L'influenza del buddhismo nel sistema
educativo, morale e politico coreano fu la prima grande importazione
intellettuale; il confucianesimo arrivò dalla Cina in Corea nel
periodo dei Tre Regni insieme all'insegnamento buddhista. Il Regno di
Goguryeo introdusse la cultura cinese ed il confucianesimo, ma
mantenne inizialmente le proprie usanze e tradizioni. Il Regno di
Baekje, d'altro canto, adottò interamente il confucianesimo, che
plasmò il sistema amministrativo, la cultura e le arti. Silla fu
l'ultimo regno ad accettare lo stile di vita confuciano ai più alti
livelli dell'amministrazione.
Il confucianesimo sotto la dinastia Goryeo
Sotto la dinastia Goryeo, il
confucianesimo si diffuse in modo particolare nel sistema
amministrativo ed educativo, grazie all'opera di due sovrani,
Gwangjong e Seongjong. Il primo creò gli esami nazionali del
servizio statale, sul modello degli esami imperiali cinesi, favorendo
quindi lo sviluppo di una casta di funzionari dell'amministrazione
statale fortemente permeati di cultura cinese e confuciana. Re
Seongjong fondò nel 992 il Gukjagam, la più alta istituzione
educativa della dinastia Goryeo, che divenne a sua volta uno dei più
importanti veicoli di trasmissione del pensiero confuciano. Nel 1304,
il Gukjagam fu rinominato Seonggyungwan e nel 1367 fu trasferito nel
sito di Sungmoon-Gwan durante il regno di re Gongmin, verso la fine
della dinastia Goreyo. Il Seonggyungwan era un'accademia con
insegnamenti di ispirazione confuciana, volta essenzialmente alla
formazione dei futuri funzionari statali, e che avrebbe conosciuto un
ulteriore importante sviluppo a partire dalla successiva dinastia
Joseon.
In larga misura, alla fine della
dinastia Goryeo due figure ebbero un'influenza duratura sullo
sviluppo del confucianesimo coreano: Jeong Dojeon (1324–1398) ed il
monaco Gihwa (1376–1433), che testimoniarono il grande dibattito
che accompagnò la transizione dal buddhismo al neoconfucianesimo.
Jeong, nel suo Bulssi japbyeon o "Serie di critiche del
buddhismo" riassunse le critiche al buddhismo Seon condotte da
Hanyu, dai fratelli Cheng e da Zhu Xi. Gihwa rispose con il suo
Hyeonjeongnon o "Esposizione di ciò che è corretto",
un'educata difesa del buddhismo, ma al tempo stesso un aggressivo
rimprovero ai tentennamenti neo-confuciani tra ideale ed azione. (I
testi sono citati alla fine nella sezione dei collegamenti esterni.)
Il neoconfucianesimo sotto la dinastia Joseon
Con il neoconfucianesimo della dinastia
Joseon, o seongnihak, vi fu un incoraggiamento ancora maggiore
delle idee e degli ideali confuciani come chung o "lealtà",
hyo o "pietà filiale", in o "benevolenza",
e sin o "fiducia".
Durante la dinastia Joseon, dal 1392 in
poi, il confucianesimo costituì il sistema primario di fede tra le
classi colte yangban e tra i generali. I Coreani storicamente
hanno sempre mostrato un atteggiamento aperto e spontaneo nei
confronti delle religioni ed hanno mantenuto una sovrapposizione fra
tutte le religioni. Così ad esempio i generali della famiglia Yi
frenarono il buddhismo, mantennero lo sciamanesimo nelle aree rurali,
ma incoraggiarono l'uso del confucianesimo nell'amministrazione e
nella regolamentazione sociale, oltre ad integrare molto rapidamente
una società civilizzata sui modelli burocratici cinesi per aumentare
il trasferimento culturale dalla Cina.
Furono costruite scuole confuciane
coreane, che avevano tutte eruditi insegnanti stranieri, grandi
biblioteche, il patrocinio di artigiani ed artisti ed un corso di
studi basato su ideali confuciani. Così all'epoca di re Sejong (che
governò nel 1418–1450), tutte le branche del sapere erano radicate
in questa forma di pensiero, anche se fuori dai principali centri
politici si consentiva ancora lo sviluppo di rami del buddhismo
coreano come forma di tolleranza verso altri tipi di culto. Gli studi
confuciani in Corea comprendevano dalle 13 alle 15 opere principali,
con un esteso commento esegetico, che non può essere approfondito in
questa sede.
Il confucianesimo nella Corea dei
Joseon fiorì molto probabilmente nel XVI secolo, sotto la guida dei
due più eminenti studiosi confuciani del paese. Yi Hwang (1501–1570)
e Yi I (1536–1584), che sono spesso citati con i loro pseudonimi
Toe gye e
Yul gok, sono oggi commemorati
rispettivamente sulle banconote sudcoreane da 1.000 e 5.000
won
e nei nomi delle principali arterie del centro di Seul.
Poiché la dinastia Joseon durò più
di cinque secoli, una divisione approssimativa dell'avanzamento del
confucianesimo coreano è la seguente:
primo secolo: confucianizzazione
dell'amministrazione governativa
secondo secolo: età d'oro dei
filosofi confuciani
terzo secolo: sviluppo del sistema
patrilineare basato sul potere esercitato dal figlio maggiore
quanto secolo: misticismo
confuciano e ricerca delle qualità di saggezza nelle classi
dominanti
quinto secolo: il sistema
confuciano crolla dinanzi agli scontri con l'Occidente, al crollo
della dinastia Qing e alle invasioni giapponesi; il confucianesimo
entra in clandestinità, in attesa di una reviviscenza nel periodo
repubblicano del sesto secolo.
A cominciare dalla fine del XVII
secolo, alcuni confuciani iniziarono a reagire alla natura metafisica
del neoconfucianesimo. Questi studiosi sostennero riforme sociali più
concrete, in un movimento noto come Silhak.
Società contemporanea e confucianesimo
Oggi, il panorama delle scuole, dei
templi, dei luoghi di culto ancestrale e degli studi confuciani sono
stati ridotti ai minimi termini, se non messi da parte come manufatti
storici meritevoli solo dell'attenzione di turisti, studiosi o di una
distratta conservazione. Tuttavia, i valori confuciani
presumibilmente hanno ancora un'immensa influenza sulla psiche del
popolo coreano. Inoltre, il confucianesimo non è considerato
necessariamente come una religione, permettendo ad uno di essere
taoista, cristiano, musulmano, scintoista o buddhista e di professare
ancora credenze confuciane.
Forti elementi di pensiero confuciano
esistono ancora nelle gerarchie amministrative ed organizzative di
tutti i giorni, ma le situazioni ed i servizi che li portarono in
essere sono scomparsi. Con la rimozione del confucianesimo dai
programmi scolastici e dalla vita quotidiana, il senso della perdita
di una parte essenziale della storia coreana condusse, alla fine
degli anni 1990, ad una rinascita del confucianesimo. Anche gli
studiosi stranieri hanno sviluppato un interesse per il
confucianesimo coreano che, dal XIV secolo in poi, si affermò come
fattore primario di governo ed indispensabile strumento di controllo
e coesione della società al servizio di un'élite appena sorta
all'interno della Corea.
Culturalmente, le arti ancora
mantengono le principali tradizioni: la ceramica coreana, la
cerimonia del tè coreana, i giardini coreani e la disposizione dei
fiori coreani seguono tutti i principi e l'estetica confuciani. La
calligrafia erudita e la maggior parte della poesia seria continuano
ancora questa eredità, anche se in misura molto minore. Nei film, le
storie scolastiche di costume e di situazioni comiche ambientate nei
contesti scolastici si prestano bene alla satira sul confucianesimo
dei primi scritti. La lealtà alla scuola e la devozione agli
insegnanti è ancora un genere importante nelle commedie popolari.
Arte
confuciana coreana
L'arte confuciana coreana e la
filosofia confuciana coreana ebbero grandi e profondi effetti sulla
cultura coreana.
Cerimonie
confuciane
Le più importanti cerimonie del
confucianesimo coreano erano quelle che celebravano l'avvento della
maggiore età, il matrimonio, la morte, come anche l'anniversario
della morte degli antenati. Non a caso i funerali avevano l'impatto
maggiore sulla vita delle persone comuni. Benché il confucianesimo
non sia più l'ideologia dominante, la sua influenza sulla società
coreana contemporanea non è difficile da individuare.
Il futuro del confucianesimo coreano
I confuciani contemporanei stanno tentando di ricreare istituzioni
scolastiche o universitarie di ispirazione confuciana che possano
formare una nuova generazione di studiosi. In molte città coreane,
inoltre, gli antichi templi confuciani sono in corso di restauro per
fini turistici.
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