Liu Kang
è un personaggio immaginario
della serie di videogiochi
Mortal Kombat.
È uno dei personaggi principali
di tutta la serie. Il personaggio è un chiaro riferimento al
leggendario maestro di arti marziali e attore Bruce Lee. Nel film
Mortal Kombat del 1995 e nel suo sequel Mortal Kombat - Distruzione
totale del 1997 è interpretato dall'attore cinese Robin Shou.
Rimasto orfano quando era bambino, Liu
Kang venne portato nel tempio Shaolin, nascosto nelle montagne della
provincia di Honan, in Cina. Il suo talento nelle arti marziali
incuriosì Raiden. Egli vide nel giovane monaco Shaolin l'ultima
speranza per la salvezza del Regno della Terra (Earthrealm), così lo
portò dal leggendario maestro di arti marziali, Bo' Rai Cho, che gli
insegnò diverse tecniche di combattimento. Dopo anni di allenamento,
Liu Kang completò il suo addestramento, e venne arruolato nella
setta segreta del Loto Bianco, un ordine di guerrieri creato da
Raiden per difendere il Regno della Terra. In prossimità della 10ª
edizione del Mortal Kombat, Liu Kang viene chiamato dal Gran Maestro
Shaolin Wu per sconfiggere Shang Tsung. Egli desidera sconfiggere
Shang Tsung e riportare il torneo ai templi Shaolin. Al torneo, Kang
instaura un rapporto di amicizia con Johnny Cage e Sonya Blade, e
scopre che il Regno Esterno (Outworld), ha vinto 9 tornei precedenti
di fila, e che l'imperatore Shao Kahn, per conquistare la Terra, deve
vincere 10 tornei consecutivi; pertanto il torneo in cui Liu Kang
debutta è quello decisivo: qui si colloca il primo gioco di Mortal
Kombat. Alla fine, Liu Kang ottiene il diritto a combattere Goro,
riuscendo a sconfiggerlo e diventando il nuovo Campione di Mortal
Kombat. Ma Shang Tsung, sentendo che Goro è stato sconfitto,
sopraggiunge a sfidare Liu Kang. Dopo un duello all'ultimo sangue,
Liu Kang riesce a sconfiggere lo stregone con il "calcio
volante" che aveva imparato da Bo' Rai Cho, provocando la
distruzione dell'isola di Shang Tsung a causa della sua sconfitta.
Liu Kang torna quindi a casa come Campione.
Ma al ritorno ai templi Shaolin, Liu
Kang trova molti cadveri dei monaci, uccisi da un attacco di
guerrieri Tarkatan. Arrabbiato, Liu Kang decide di viaggiare nel
Regno Esterno, portando con sé il suo migliore amico Kung Lao, il
mentore Raiden, e i guerrieri Lin Kuei Sub-Zero (il fratello minore
dell'originale rimasto ucciso da Scorpion) e Smoke per vendicare i
monaci caduti. Prima del viaggio, Kang arriva ad Hollywood alla
ricerca di Johnny Cage e lo salva da un'ondata di Tarkatan. Cage si
unisce al gruppo insieme a Jax Briggs (entrambi determinati a salvare
Sonya, catturata durante il precedente torneo); pertando Liu Kang e
compagni viaggiano nel Regno Esterno, dando inizio agli eventi di
Mortal Kombat II. Al torneo, Liu e Kung Lao incontrano Kitana,
figliastra di Shao Kahn che in seguito si unirà ai guerrieri della
Terra. Non ci è dato sapere quali sono i combattimenti del torneo;
sappiamo solamente che Liu Kang sconfigge Shao Kahn.
Tornati sulla Terra, Liu Kang e Kung
Lao iniziano ad allenare una nuova generazione di guerrieri Shaolin,
ma l'addestramento viene interrotto quando Shao Kahn trova una
scappatoia per invadere legalmente la Terra, considerando Liu Kang
come il bersaglio primario dell'invasione. In Mortal Kombat 3 Kung
Lao, nella battaglia finale contro Shao Kahn, viene apparentemente
ucciso da quest'ultimo da una sua magia. Arrabbiato, Liu Kang
sconfigge definitivamente Shao Kahn, le cui anime che lui aveva
intrappolato fuoriescono dal suo corpo, causando il ritiro di lui e
delle sue armate. Prima che il portale si chiuda, Liu Kang fugge
attraverso di esso grazie a Kitana, che lo ringrazia per aver salvato
la Terra e anche Edenia, il suo regno natale.
Dopo la sconfitta di Shao Kahn, Liu
Kang viaggia negli Stati Uniti, dove incontra il suo vecchio amico
Kai. I due poi tornano in Cina, dove Kai viene allenato da Liu Kang
come monaco Shaolin. La pace, però, non dura a lungo: in Mortal
Kombat 4 Raiden informa che Shinnok, il dio decaduto, è riuscito a
scappare dal Regno Occulto (Netherrealm) a Edenia attraverso un
portale. Scoprendo anche che Kitana è stata rapita, Liu Kang tenta
di salvarla, ma fallisce. Liu Kang torna quindi sulla Terra, dove si
unisce ai guerrieri per contrastare la minaccia di Shinnok. Alla
fine, Liu Kang affronta Shinnok ed emerge ancora una volta vincitore.
Kang ritorna poi ai templi Shaolin, incolpandosi di aver perso per
sempre Kitana. Invece Kitana, (che da parte sua era stata impegnata a
contrastare i suoi nemici del Regno Esterno) appare da un portale e
lo ringrazia per aver salvato Edenia ancora una volta, e offre al
giovane monaco la possibilità di unirsi a lei e vivere a Edenia,
rivelando altresì che Kung Lao è vivo e l'ha aiutata nella sua
missione; ma a causa della responsabilità di protettore della Terra,
Liu Kang è costretto a rifiutare.
Per molti anni, la Terra ritorna in un
periodo di pace, che però non dura a lungo visto che l'Alleanza
Mortale, formata da Shang Tsung e Quan Chi, uccide prima Shao Kahn
facendogli abbassare la guardia (si scoprirà poi che in realtà era
un clone creato da Shao Kahn per nascondere la sua vera posizione e
il suo vero stato attuale, ovvero in fase di recupero dei suoi
poteri), poi tocca a Liu Kang. Mentre quest'ultimo si esercitava
sulle arti marziali, Shang Tsung, sotto le spoglie di Kung Lao, si
avvicina e inizia ad attaccarlo, ma Liu Kang risponde ad ogni suo
colpo. Ma proprio quando egli sta quasi per sconfiggere Shang Tsung
un'altra volta, Quan Chi interviene, colpendo Liu Kang alle sue
spalle con un colpo energetico. Shang Tsung si avvicina allora a Liu
e gli stacca l'osso del collo, consumando poi la sua anima per usarla
sull'armata del Re Dragone che i due stregoni intendono resucitare.
Raiden rinuncia quindi alla sua immortalità per radunare un gruppo
di guerrieri terrestri per vendicare la morte di Liu Kang dando
inizio agli eventi di Mortal Kombat: Deadly Alliance; tra di essi
figurano Kung Lao, Johnny Cage, Sonya Blade, Jax Briggs e Kitana.
All'inizio di Mortal Kombat: Deception,
tutti i guerrieri della Terra sono caduti sotto i colpi dell'Alleanza
Mortale (eccetto Kenshi, Sub-Zero e Bo' Rai Cho); Raiden, alla fine
della lotta contro gli stregoni, viene sconfitto, ma l'Alleanza si
rompe visto che entrambi gli stregoni vogliono usare il potere per
loro stessi, così i due stregoni lottano finché Quan Chi sconfigge
Shang Tsung, ma sopraggiunge Onaga, il Re Dragone che in origine
aveva governato il Regno Esterno. Messe da parte le divergenze,
Raiden, Shang Tsung e Quan Chi attaccano Onaga, ma senza alcun
effetto, pertanto Raiden decide di scarfiricarsi creando un colpo
potentissimo in grado di uccidere l'avversario a costo della sua
vita. Ma l'attacco non serve a niente: gli stregoni rimangono uccisi
ma Onaga non subisce alcun graffio. Con la morte pratica di Shang
Tsung, tutte le anime che egli aveva assimilato vengono rilasciate,
compresa quella di Liu Kang, ma Raiden, rinato ormai corrotto,
rianima il corpo di Liu Kang rendendolo uno zombie, e così questa
trasformazione di Liu Kang uccide molti dei suoi compagni monaci
Shaolin. Lo spirito di Liu Kang decide di rimanere nel Regno Esterno
per assistere alla guerra contro Onaga, ma poi, saputo della sua
"resurrezione", decide di trovare qualcuno a fermare il suo
stesso corpo; nonostante non ne sia coinvolto, si sente comunque
responsabile della morte di persone innocenti. Viene anche a sapere
che i suoi amici sono stati uccisi dall'Alleanza Mortale e
resuscitati da Onaga come suoi schiavi. Chiede così aiuto a Ermac,
il quale era stato liberato da Kenshi dal controllo di Shao Kahn. Ora
Kang ha due missioni da compiere: liberare i suoi amici dalla loro
schiavitù e fermare il suo corpo dalle sue vili azioni. Liu Kang ed
Ermac salvano i guerrieri della Terra, e Kang ha una breve riunione
emotiva con loro, in particolare con l'amata Kitana; poi, dopo
essersi separato da loro, Liu Kang ha solo una cosa da fare: riunirsi
al proprio corpo.
Lo spirito di Liu Kang accompagnerà
Kitana nella battaglia finale dell'Armageddon, e i due sono uniti da
un forte legame, rinforzato grazie a Nightwolf. Il suo corpo,
intanto, ha ancora un conto in sospeso con Shang Tsung il suo
assassino e acerrimo nemico; quest'ultimo lo spinge fuori dalla
Piramide di Argus, ma Liu Kang lo raggiunge di nuovo e lo prende con
i suoi uncini incatenati: questo fa in modo che Shang Tsung perda le
sue energia, ritornando il vecchio che era all'inizio.
Nel suo finale di Mortal Kombat:
Deception ritorna in vita come umano, mentre combatte contro sé
stesso da zombie, mentre in Mortal Kombat: Armageddon ci riesce
grazie ai poteri emanati da Blaze dopo la sua sconfitta. Dopo ciò,
il campione di Mortal Kombat affronta, con riluttanza, il corrotto
Dark Raiden, impazzito dopo il suo invano sacrificio contro Onaga.
Con la sconfitta del Dio del Tuono, Liu Kang diventa il nuovo
protettore dell'Earthrealm. In realtà, il suo corpo zombie morirà
in battaglia, mentre sopravviverà il suo spirito assieme a Shao
Kahn, a Taven, a Daegon e al vero Shinnok, in quanto quello falso è
deceduto assieme a tutti gli altri combattenti.
Ricompare in Mortal Kombat vs DC
Universe vivo, poiché si tratta di un capitolo non canonico fra MK3
e MK4. Appare nel primo capitolo della fazione MK nella modalità
Storia. Kang nota che alcuni membri del Loto Bianco stanno
scomparendo, ma come se non bastasse Kitana gli riferisce che anche
alcuni Edeniani sono scomparsi. I due pensano che siano stati o i
membri del Dragone Nero o il Lin Kuei, perciò si separano. Kang va
in un cimitero, ma riesce a schivare un colpo ghiacciante di Sub-Zero
che lo stava cogliendo di sorpresa. Liu Kang riesce a batterlo, poi i
due discutono riguardo alla sparizione inspiegabile di alcune
persone, ma poi Kang si accorge che Scorpion ha lanciato il suo
serpente-lancia per uccidere Sub-Zero, e lo salva. Liu affronta e
sconfigge Scorpion, che però viene invaso da una strana rabbia e
viene sostituito da Flash. Questi, creduto da Liu il Shang Tsung che
odia, viene sconfitto, ma quando Liu scopre che non è il vero Tsung,
lo fa esaminare dai capi dell'accademia, ma c'è Tsung stesso che lo
sfida. Tuttavia, Liu riuscirà a sconfiggerlo. Verrà poi
teletrasportato a Gotham City, dove Batman, dopo lo scontro con
Joker, lo sconfiggerà e lo porterà da Lanterna Verde, ma Raiden
arriverà e dopo uno scontro con Batman si porterà via Liu. Kang,
risvegliatosi, farà poi un patto con tutti gli altri personaggi di
Mortal Kombat, uno dopo l'altro, per la battaglia finale contro
l'universo DC. Dopo il pareggio definitivo, Batman e Shang Tsung
cercano di far calmare rispettivamente Superman e Raiden, e
nonostante vengano sconfitti da loro, riescono poi a non farli cedere
alla rabbia. Superman e Raiden uniranno allora le loro forze e
sconfiggeranno Dark Kahn.
Liu Kang appare anche in Mortal Kombat
(2011), in cui la storia originale è stata alterata dalle visioni di
Raiden. Il guerriero Shaolin riesce a vincere il primo Mortal Kombat,
sconfiggendo Shang Tsung, dopo aver affronato altri potenti avversari
come Ermac, Scorpion e Goro. Sempre nel suo capitolo affronta anche
Kitana (che in questa nuova storia partecipa al primo torneo), venuta
a ucciderlo per impedirgli di vincere; Liu Kang deciderà di
risparmiarla fingendo di non averla mai affrontata e ciò porrà le
basi per la loro storia d'amore e per il futuro tradimento di Kitana.
Liu Kang e Kung Lao rimangono assenti per buona parte dei capitoli
dedicati al secondo torneo dato che Raiden li ha incaricati di
liberare i loro confratelli Shaolin, catturati dalle armate di Shao
Kahn. Quando si ricongiunge col gruppo, Liu Kang apprende della
cattura di Kitana e lui e Kung Lao tentano di salvarla ma scoprono
che verrà giustiziata nell'arena. Qui, Liu Kang è costretto da
Raiden a lasciare il posto a Kung Lao, che vince il torneo, ma viene
subito dopo ucciso da Shao Kahn. Per vendetta, Liu Kang attacca ed
elimina l'imperatore del Regno Esterno, venendo dichiarato vincitore
della competizione. Più tardi, Kahn decide di riportare in vita la
regina d Edenia, Sindel ed invade la Terra. Raiden comprende che
l'unico modo per impedire a Shao Kahn di portare l'Armageddon è
"farlo vincere", ossia permettergli di completare
l'invasione senza aver vinto il decimo Mortal Kombat, in modo che gli
Dei Anziani lo puniscano per la sua trasgressione delle regole. Liu
Kang, arrabbiato per la morte di Kitana e di altri suoi amici, non
accetta di lasciar trionfare Shao Kahn ed attacca il Dio del Tuono,
il quale lo uccide inavvertitamente mentre cerca di fermarlo. In
seguito, la sua anima viene evocata nel Regno Occulto e soggiogata da
Quan Chi.
Nel suo finale, Liu Kang uccide Shao
Kahn e crede di essere l'unico capace di difendere l'Earthrealm dai
pericoli esterni, così egli chiede agli Anziani di farlo diventare
uno di loro, ma in cambio gli viene chiesto di sconfiggere Raiden, la
divinità protettrice della Terra nonché suo stesso mentore. Liu
Kang ci riesce e, come promesso, diventa il nuovo protettore della
Terra. Nel finale di Shang Tsung si scopre che questo ruolo finirà
col corromperlo (tuttavia entrambi i finali sono chiaramente non
canonici).
In Mortal Kombat X Liu Kang continua a
servire il Regno Occulto come Revenant di Quan Chi. Stranamente è
assente nel capitolo iniziale che mostra la prima invasione di
Shinnok e dei revenant, vent'anni prima degli eventi del gioco ma
compare più avanti nell'ottavo capitolo. Qui Liu Kang viene
sconfitto da Jax Briggs (anche lui un tempo revenant), che cattura
Quan Chi. Quando Quan Chi e D'Vorah riescono a riportare in vita
Shinnok, Liu Kang e gli altri revenant gli giurano fedeltà e insieme
attaccano il Tempio Celeste di Raiden. Liu Kang viene sconfitto dal
dio del tuono al quale però rinfaccia di essere il responsabile
della sua morte; nello stesso capitolo Liu Kang compare in forma
umana in un flashback ambientato durante il gioco precedente. Il suo
revenant compare anche nel capitolo finale ma non viene nuovamente
affrontato dal giocatore; nell'epilogo tuttavia si scopre che dopo la
sconfitta di Shinnok, Liu Kang e Kitana sono i nuovi sovrani del
Regno Occulto e Raiden (corrotto dalla magia di Shinnok e più
spietato del solito), lo minaccia di morte nel caso tentasse di
attaccare la Terra.
Nel suo finale arcade, con la sconfitta
di Shinnok e la morte di Quan Chi, il Regno Occulto cade nel caos.
Con le sue abilità in combattimento, Liu Kang soggioga i demoni che
abitano il Regno Occulto, diventandone il nuovo signore. Seduto sul
trono appartenuto a Shinnok, progetta la conquista degli altri regni.
In Mortal Kombat 11 Liu Kang è
l'imperatore del Regno Occulto insieme a Kitana. Nel primo capitolo è
l'ultimo avversario di Cassie Cage, durante l'assalto delle Forze
Speciali al loro palazzo e nello scontro causa la morte di Sonya
Blade. Dopo che le Forze Speciali distruggono il loro palazzo, Kang
inizia a servire Kronika insieme agli altri revenant. La stessa
titanide con il potere della Clessidra, porta al Kolosseo nel
presente diversi combattenti del torneo del Regno Esterno, tra cui il
Liu Kang del passato (cosa che, indirettamente, impedisce la morte di
Kung Lao). Il Liu Kang passato viaggia insieme a Raiden e Kung Lao
nel Regno della Terra per aiutare le Forze speciali. Nel capitolo 3 i
due monaci vanno all'accademia Wu Shi per impedire agli sgherri di
Kronika di impossessarsi delle fiale del Jinsei ma sono costretti ad
affrontare lo Scorpion del passato e il revenant di Jade, per poi
scontrarsi con i loro revenant; ma vengono alla fine fermati da
Geras. Nel capitolo 7 insieme a Kitana e Kung Lao va a salvare la
Jade del passato e aiuta la principessa a stringere un'alleanza con
Baraka e Sheeva; la aiuterà a deporre Shao Kahn e divenire la nuova
imperatrice del Regno Esterno. Nel capitolo 11 combatte contro Raiden
cercando di far capire al Dio del Tuono che lo Scorpion passato
questa volta non è dalla parte del male; Raiden realizza quindi che
più volte, in altre linee temporali, i due si sono ritrovati a
combattere per via di Kronika che vede in loro due le minacce più
grandi al suo piano. Kronika rapisce quindi il Liu Kang del passato
per permettere al Liu Kang revenant di rubare la sua anima e
affrontare nuovamente il dio del tuono. All'inizio del capitolo 12
diventa Lord Liu Kang fondendosi con Raiden, e diventando il dio del
tuono e del fuoco. Nel suo capitolo, Liu Kang è costretto ad
affrontare da solo Kronika e suoi scagnozzi; dopo aver affrontato i
revenant di Kitana e Kung Lao e la figlia di Kronika, Cetrion, Liu
Kang affronta la Titanide nello scontro finale. Nel finale perfetto
(ottenibile sconfiggendo Kronika senza mai perdere un round), Liu
Kang diventa il nuovo padrone della Clessidra e sceglie di avere al
suo fianco Kitana per plasmare la Nuova Era.
Il finale canonico (in cui Kronika
vince un round prima di essere sconfitta), vede Liu Kang affiancato
dal mortale Raiden mentre inizia a creare una nuova era. Questo
finale viene ripreso nel DLC Mortal Kombat: Aftermath, in cui Shang
Tsung (un tempo alleato di Kronika), impedisce a Lord Liu Kang di
usare la Clessidra, poiché essa è incontrollabile senza la Corona
delle anime, rimasta distrutta nello scontro con Kronika. Shang Tsung
si offre di recuperare la Corona dalla sua Isola prima di Cetrion,
accompagnato da Nightwolf e dal fratello di Raiden, Fujin; Liu Kang,
pur non fidandosi dello stregone accetta, e manda il trio indietro
nel tempo. A causa delle interferenze create dal gruppo di Shang
Tsung, Kronika non ottiene la Corona e il Liu Kang del passato non
viene catturato ma partecipa alla battaglia finale insieme ai suoi
amici; tuttavia l'esito dello scontro è compromesso dal tradimento
di Sindel (resuscitata da Shang Tsung), che libera Shao Kahn e
insieme a lui fa una strage tra gli eroi. Il Liu Kang del passato
viene sconfitto da Shao Kahn, che gli spezza le gambe, cosa che
influisce sul suo revenant, che stava per affrontare Raiden. Dopo che
Shang Tsung ha sconfitto Kronika e tutti i suoi alleati con il potere
della Corona, Lord Liu Kang ricompare e rivela di aver permesso al
suo nemico di portare avanti il suo obiettivo per poi sconfiggerlo
alla fine; l'esito dello scontro è determinato dalla scelta del
giocatore. Nel finale di Shang Tsung, lo stregone assorbe l'anima di
Liu Kang ottenendo i suoi poteri prima di dare inizio alla sua Nuova
Era; nel finale di Liu Kang, il dio del fuoco, sconfigge lo stregone
e, nella sua Nuova Era, fa visita al Grande Kung Lao, scegliendolo
come suo campione.