Lawrence Robert Shreve
(Windsor, 11 gennaio 1941) è un wrestler
canadese.
È noto per essere l'interprete della
gimmick di Abdullah the Butcher.
Shreve ha lottato in molte tra le più
importanti federazioni statunitensi e giapponesi, ma non ha mai
lavorato per la World Wrestling Entertainment; ad oggi continua a
prendere parte a molti eventi del circuito indipendente e della All
Japan Pro Wrestling, utilizzando lo stile hardcore che lo ha sempre
caratterizzato, pur mostrando evidenti difficoltà anche nello
svolgimento delle azioni più semplici a causa dell'età ormai
avanzata e della sua obesità. È un lottatore molto noto anche in
Giappone, al punto da essere apparso nel manga L'Uomo Tigre,
ma soprattutto nel celebre anime Uomo Tigre II.
Carriera
Proveniente da povera famiglia di
immigrati africani, Shreve ha dovuto imparare a guadagnarsi da vivere
svolgendo una serie di piccoli lavori. Apprese molte tecniche di Judo
e Karate da un maestro di origini cinesi, debuttò nel mondo del
wrestling nella seconda metà degli anni cinquanta, esibendosi per lo
più in piccole federazioni canadesi, combattendo svariati match a
Vancouver, a Calgary e a Montreal. Interpretò diverse gimmick ma
quella che lo rese celebre presso il grande pubblico, fu l'identità
di "Abdullah", il folle "macellaio" del Sudan che
si serve di una forchetta o di altri corpi contundenti per infierire
sadicamente sugli avversari. Essendo impossibilitato dalla sua stessa
mole (è alto 1 metro e 86 centimetri ma pesa più di 170 chili) ad
impostare il suo stile di lotta sull'agilità e sulla tecnica,
ripiegò su uno stile brutale, da rissa di strada, mixando pugni,
calci, morsi, testate e scorrettezze varie a sorprendenti colpi di
arti marziali.
La presenza di Abdullah sul ring, il
quale si presenta con un copricapo tipico degli sceicchi arabi, è
qualcosa di inquietante e allo stesso tempo grottesco perché,
nonostante i fiumi di sangue che normalmente scorrono durante i suoi
incontri, non trascura mai di dare alle sue violente performance quel
personalissimo tocco di humour nero e trash. Ad esempio, spesso,
preso dalla foga del combattimento, esce del tutto fuori di testa e
si accanisce vistosamente e senza alcun motivo su cameraman,
fotografi e in generale su chiunque gli capiti a tiro. A tal
proposito, sono innumerevoli le squalifiche rimediate per aver
infranto il regolamento, o i match interrotti dagli arbitri per
permettere ai medici di soccorrere i suoi avversari. Per questo
particolare e selvaggio stile di lotta, Abdullah si è guadagnato la
fama di iniziatore del genere "hardcore" insieme ad
un'altra leggenda del ring come "The Sheik" Edward George
Farhat.
Leggenda hardcore
Negli anni settanta, lo stile di lotta
sanguinolento di Abdullah, lo aveva già spinto in alto nel panorama
mondiale del Pro Wrestling e i tremendi scontri con Giant Baba, Jumbo
Tsuruta, The Sheik, e i pazzeschi match in coppia proprio con The
Sheik contro i fratelli Funks lo avevano reso una celebrità sia in
patria che in Giappone. A coronamento di tutto ciò, un celebre
incontro disputatosi nel 1978, contro Carlos Colón nella WWC di
Porto Rico, viene definito uno dei combattimenti più brutali della
storia del wrestling (i commentatori di lingua spagnola arrivarono a
ribattezzare Abdullah con il soprannome di "El Mostro").
Proprio questa sfida, contribuisce a fissare un nuovo standard di
violenza impensabile per quegli anni, che si traduce nella chiave di
svolta ideale per trasformare il ring in un palcoscenico e a dare al
genere hardcore un'identità chiara e concreta.
Da quel momento in poi la crudeltà
sfoggiata sul ring passa, negli anni ottanta, da bizzarro modus
operandi a vero e proprio marchio di fabbrica di quello che i fan
hanno iniziato a chiamare affettuosamente "Abby". A farne
le spese saranno numerose stelle del wrestling come Hulk Hogan,
Antonio Inoki, André the Giant, Bruiser Brody, Terry Funk e Stan
Hansen.
Da vero indipendente, il macellaio non
rimase mai troppo a lungo nella stessa federazione, preferendo
continuare a spostarsi di città in città vendendo i suoi servigi al
miglior offerente. Viaggiando costantemente, Abdullah propagò la
propria reputazione di lottatore più violento del mondo. Come
conseguenza, veniva spesso ingaggiato da federazioni regionali come
monster heel da contrapporre al beniamino del pubblico locale. Questa
sua particolarità impedì ad Abdullah di raggiungere la popolarità
a livello internazionale presso i fan che avrebbe potuto dargli un
pay-per-view, ma riuscì comunque ad acquisire una discreta notorietà
soprattutto nel Nord America quando nel 1991 iniziò a lottare per la
World Championship Wrestling.
Titoli vinti
Come risultato dei suoi bizzarri
comportamenti, Abdullah the Butcher è sempre stato ritenuto più
un'attrazione hardcore che un serio pretendente ad un titolo.
Abdullah non ha mai vinto un titolo del mondo in una delle maggiori
federazioni, anche se ha comunque collezionato una miriade di titoli
regionali durante la sua leggendaria carriera. Vinse la sua prima
cintura importante il 23 ottobre 1967 quando, in coppia con Dr. Jerry
Graham sconfisse John & Carlos Tolos per l'NWA Canadian Tag Team
Championship a Vancouver. Pochi anni dopo, stabilitosi nella zona di
Montreal, si aggiudicò per tre volte il titolo di IWA International
Heavyweight Champion nel periodo 1969-72, combattendo violenti feud
contro Ivan Koloff e Johnny Rougeau. Successivamente, nella Stampede
di Calgary, vinse l'NWA Canadian Championship e per ben 6 volte il
North American Heavyweight Title; il 24 giugno 1972, sconfisse Ernie
Ladd a Akron (Ohio), e catturò il primo dei due titoli NWF World
Heavyweight vinti in carriera. Durante la metà degli anni settanta,
si esibì frequentemente nella Big-Time Wrestling di Detroit, dove in
tag team con “Killer” Tim Brooks vinse la versione regionale dei
titoli mondiali di coppia NWA. Infine, l'8 febbraio del 1975,
sconfisse Bobo Brazil e si aggiudicò lo NWA United States
Championship (versione di Detroit).
Nel 1986 arrivò nella World Class,
dove successivamente sconfisse The Great Kabuki per il Texas Brass
Knuckles Title mentre aveva un feud in corso con l'altrettanto
selvaggio Bruiser Brody. Comunque, forse gli incontri più memorabili
di Abby, si sono svolti a Porto Rico, dove fu proclamato primo vero
WWC Universal Heavyweight Champion nel luglio 1982 dopo aver
collezionato in precedenza, altri tre regni da campione come Puerto
Rican Champion tra il 1978 e il 1981. Le sue violente battaglie
contro Carlos Colón e Hercules Ayala sono tuttora considerate
leggendarie.
WCW e ECW
Abdullah fece il suo debutto nella
World Championship Wrestling dentro un gigantesco pacco regalo.
Questo pacco dono doveva essere il regalo per il compleanno di Sting
da parte di Cactus Jack. Sting scartò il regalo e da questo spuntò
fuori Shreve che lo assalì. Da questo episodio nacque un feud tra i
tre lottatori, culminato in un "Chamber of Horrors match" a
Halloween Havoc 1991, nel quale Cactus Jack, accidentalmente
"elettrificò" Abdullah su una sedia elettrica posta nel
mezzo del ring. A conseguenza di ciò, Shreve ebbe in seguito un
breve feud con il suo vecchio alleato Cactus Jack, nel 1992.
Nel 1993, Abdullah arrivò nella ECW,
dove ebbe parte in una storyline con Kevin Sullivan, Terry Funk e
Stan Hansen, conclusasi nei pay-per-view Ultra Clash e
Bloodfest.
Finale di carriera
Per tutti gli anni novanta e oltre,
Abdullah continua a lottare, pur se non con continuità data l'età,
in tutte le federazioni più disparate, ad eccezione della WWE, che
ha sempre ritenuto Shreve un personaggio troppo "estremo",
non adatto ad un pubblico di famiglie proprio della federazione di
Stanford. Gli incontri più notevoli di questo finale di carriera
sono stati il match contro lo storico rivale (e amico) Carlos Colon
nel 2003 e quello che lo ha visto strappare nel 2004 il WWC Universal
Title a Carlito (figlio di Colon). Nonostante questo, nella serata
pre-WrestleMania XXVII del 2 aprile 2011, Shreve è stato introdotto
nella WWE Hall of Fame da Terry Funk, consacrandosi definitivamente
tra le leggende di questo sport. All'inizio del 2012, Abdullah the
Butcher partecipò al programma radiofonico Wrestling Marks of
Excellence dichiarando di aver regalato l'anello della Hall of
Fame a suo fratello, in quanto essendo nell'industria del wrestling
da molto tempo, secondo lui avrebbe dovuto essere ammesso decenni
prima e non in maniera così tardiva.
Vita privata
Fuori dal wrestling, Shreve è
proprietario di due ristoranti (uno ad Atlanta, l'altro in Giappone)
chiamati Abdullah the Butcher's House of Ribs and Chinese Food.
Shreve è spesso presente nei locali per incontrare i fan e firmare
autografi. Shreve e il suo ristorante sono apparsi nel video musicale
del brano Damn! del gruppo Youngbloodz. Il ristorante di
Shreve è stato anche citato nel film del 2006 ATL durante una
scena in cui il personaggio chiamato Ant (interpretato da Evan Ross)
e due amici discutono circa vari locali.
Dopo l'ammissione di Shreve nella WWE
Hall of Fame nel 2011, Superstar Billy Graham richiese che il suo
nome fosse rimosso dall'arca della gloria, dichiarando: "Si
tratta di un'organizzazione senza vergogna per insediare un animale
assetato di sangue come Abdullah the Butcher nella loro inutile ed
imbarazzante Hall of Fame, e voglio che il nome di Superstar Billy
Graham non abbia nulla a che fare con essa". Lo sdegno di Graham
fu causato dalle ricorrenti accuse mosse a Shreve di aver infettato
alcuni wrestler con il virus dell'epatite C combattendo sanguinosi
match sul ring e tagliando gli avversari con svariati oggetti senza
il loro consenso. Replicando a Graham, Shreve menzionò la loro
passata amicizia di vecchia data, chiese le vere ragioni del suo
sfogo, e negò di aver mai contratto tale malattia. Lo stesso anno,
il wrestler canadese Devon Nicholson, sostenitore del fatto di aver
contratto l'epatite C quando Shreve lo ferì sul ring senza il suo
consenso, gli intentò una causa legale. Il 3 giugno 2014, un
tribunale di Ontario condannò Shreve al pagamento di 2,3 milioni di
dollari di danni a Nicholson.
Curiosità
- Mick Foley, non ha mai nascosto la sua grande ammirazione verso Abdullah, lui stesso ha raccontato che durante gli anni del college teneva alla parete un poster di Shreve, e che si ispirò al folle personaggio interpretato dallo stesso per la creazione della sua gimmick più feroce, Cactus Jack. Foley coronerà durante gli anni novanta nella WCW il sogno di lottare a fianco del suo idolo.
- Dato che il personaggio interpretato da Shreve sul ring, che si supponeva provenisse dall'arido deserto del Sudan, non parlava una sola parola d'inglese (sebbene in realtà questa fosse la sua lingua madre), ebbe la necessità di avere numerosi manager durante la sua lunga carriera, tra questi si ricordano Gary Hart, Paul Jones, Eddie Creatchman, Black Baron, The Grand Wizard, J.J. Dillon, Damien Kane, Larry Sharpe, Oliver Humperdink, George Cannon, Bearcat Wright, Big Bad John, Gentleman Jim Holiday, e Rock Hunter, che interpretavano tutti il ruolo di "proprietari" del pazzo sudanese, pronti a parlare in sua vece e a tenerlo a bada durante le interviste.
- Le famose abitudini alimentari di Shreve, sono anch'esse diventate celebri e un tratto caratteristico del suo personaggio. Il cibarsi delle cravatte degli annunciatori, di pesci crudi interi, e persino l'aver strappato a morsi la testa di un pollo vivo davanti ad un pubblico attonito, hanno aggiunto un'ulteriore alone di leggenda attorno al folle macellaio sudanese. Infine, il suo stile di lotta ultra-violento è stato di ispirazione per molti altri wrestlers, inclusi “Maniac” Mark Lewin, Kevin Sullivan, il già citato Cactus Jack, Kamala, e Sabu.
- In Giappone, la sua musica d'entrata sul ring è la canzone dei Pink Floyd One of These Days presa dal loro album del 1971 Meddle.
- Alla sua figura e al suo ring name il mangaka Oh! great si è ispirato per creare il personaggio di Issa "Fat Buccha" Mihotoke nel manga Air Gear, riproducendo sulla testa del personaggio anche le celebri tre cicatrici del lottatore.
- Shreve è una vera e propria superstar in Giappone, dove è apparso anche in qualche spot televisivo delle seguenti aziende: Suntory/Daikin Industries/Denon/Sapporo Ichiban
- Ha recitato insieme a Hiroyuki Sanada nel film di kung fu Roaring Fire.
- Il personaggio di Mr.Heart presente nel cartone animato Ken il guerriero è ispirato alle fattezze di Shreve.
- Shreve è apparso come personaggio giocabile in svariati videogiochi della Acclaim come Legends of Wrestling II e il suo sequel Showdown: Legends of Wrestling, e anche in King of Colosseum della Spike.
- Nel 1997 apparve nel videogame per Nintendo 64 WCW vs. nWo: World Tour, con il nome fittizio "Saladin".