domenica 6 marzo 2022

Se si è altamente addestrati nelle arti marziali, si ha l'obbligo di informare un potenziale aggressore di questo?

No, e infatti si dovrebbe tenere la bocca chiusa su questo, non solo al nostro aggressore ma anche alla polizia. Quando ci verrà chiesto come sia finito sul pavimento con la maggior parte dei suoi denti mancanti, dovremmo dire che non sappiamo cosa sia successo.

Molte persone, compresa la polizia che dovrebbe essere meglio informata, grazie a Hollywood, pensano che aver preso lezioni di karate significa essere abbastanza abili da potersi difendere senza ferire l'avversario.

La vita reale non è così e ci sono molti esempi di persone innocenti che si stavano difendendo e sono state accusate semplicemente perché hanno vinto lo scontro.





sabato 5 marzo 2022

Perché così tanti pugili sembrano avere poca stima di chi pratica le arti marziali? Si può battere un praticante di arti marziali in una lotta senza avere alcuna preparazione specifica?

Innanzitutto, la disistima è figlia dell'ignoranza: non esistono discipline da combattimento migliori o peggiori di altre, esistono solo praticanti più o meno preparati.

Detto questo: la differenza di vedute tra marzialisti tradizionali e praticanti di sport da combattimento a contatto pieno (e non) ha radici storiche profonde.



Le arti marziali nascono come metodo di difesa ed offesa nella notte dei tempi e vengono codificate per poter essere tramandate da maestro a discepolo in periodi in cui la tradizione orale e la pratica fianco a fianco erano l'unico mezzo per diffondere il sapere.

La loro controparte sportiva, che all'epoca era costituita da esibizioni pubbliche (dall'antica Grecia al Giappone, alla Persia) è cominciata a diventare "antagonista" quando la pratica marziale si è ulteriormente scissa in due.

Gli antichi "marzialisti", civili o militari, hanno dovuto far evolvere le loro tecniche, a mano o all'arma bianca, per integrarle con l'utilizzo delle armi da fuoco e di strategie più complesse di squadra. Il concetto di scontro fisico "uno ad uno" o "uno a molti" è lentamente stato assorbito da una nuova concezione della pratica militare.

Ora i moderni marzialisti non sono più i monaci che dovevano sviluppare tecniche di difesa dai ladri ed assassini che infestavano i boschi, oppure i contadini che volevano difendersi dai soprusi dei samurai: oggi, con l'evolversi dell'etica, che bandisce lo scontro civile, gli unici a doversi realmente difendere con tecniche marziali atte ad uccidere o neutralizzare una minaccia sono i soldati che operano in squadre d'assalto, oppure personale addetto alla difesa di figure in vista.

Tutto quello che ruota attorno alla preparazione militare nel corpo a corpo è quello che è rimasto delle antiche pratiche marziali realmente applicate quotidianamente.

Di contro, la disciplina sportiva si è evoluta fino ad arrivare a livelli notevoli, godendo anche di un supporto economico derivante da introiti pubblicitari, sponsorizzazioni e vendite di biglietti, merchandise e via dicendo, consentendo ad atleti di sport da combattimento di diventare noti a livello mondiale e sviluppare la loro preparazione sul piano fisico, accompagnati da stuoli di tecnici come nutrizionisti, cutman, preparatori atletici, psicologi dello sport. Oggi un atleta di punta (prendiamo un Canelo, per dire) di uno sport da combattimento a contatto pieno può godere di una preparazione eccelsa in termini qualitativi rispetto ad un suo collega marzialista tradizionale.

Le antiche pratiche marziali invece, private della loro pratica quotidiana, restano come studio storico della disciplina, intesa come forma d'arte, spesso volutamente ancorate alla loro tradizione. La frammentazione in migliaia di federazioni e stili poi impedisce spesso di godere di un adeguato supporto economico, paragonabile alla loro controparte sportiva.

Alcune arti marziali hanno tentato una fusione con gli sport da combattimento a contatto pieno: Sanda, Kyokushinkai, la stessa Muay Thai hanno introdotto limitazioni e "correzioni" alle loro pratiche d'origine per poter essere praticate in sicurezza su un tatami o su un ring.

Nessuno oggi, ad esempio, può realmente praticare la Muay Boran, se non come studio di una antica arte marziale, per vari motivi: innanzitutto perché i suoi colpi sono effettivamente mortali, in secondo luogo perché sono anacronistici.

In questo contesto storico attuale i pugili (inteso come praticanti di uno sport da combattimento a contatto pieno) sono quelli, quindi, che esperiscono la versione più "dura" possibile della disciplina da combattimento, comprendente KO ed una iperspecializzazione della tecnica in funzione del risultato sportivo.

Dobbiamo aggiungere anche l'effetto negativo dato dalla narrativa costruita storicamente attorno alle arti marziali, nata ben prima della televisione ma da essa portata a livelli parossistici. Capita spesso che un praticante una arte marziale tradizionale si senta al riparo da ogni pericolo perché "forte" dello studio di antiche tecniche mortali di disarmo o di attacco: questo è fuorviante, tendenzioso e pericoloso.

Questo non significa ovviamente che un marzialista non sia "pericoloso" tout court, anzi: lo studio approfondito di tecniche potenzialmente mortali o invalidanti senza alcuna protezione può rendere il praticante una arma vivente. Un Taekwondoin esperto che dovesse tirare un Eeadan Dwi Chagi ("calcio girato saltato", equivalente di un Tobi Ushiro Geri per un Karateka) ad una persona potrebbe tranquillamente ammazzarla, considerando che si tratta di un calcio praticato migliaia di volte in palestra e per il quale si riesce ad ottenere una precisione notevole oltre che una forza nel colpo devastante.

Concludendo, la risposta all'ultima domanda è "normalmente no". Chiaramente le variabili sono tantissime e difficilmente un ragazzino di quindici anni che pesa 50 kg può pensare di avere la meglio contro un trentenne che ne pesa 100, a prescindere dalla preparazione, ma normalmente un marzialista sa esattamente come schivare, come fintare e dove colpire, quindi generalizzando ed assumendo che la situazione non sia impari, non c'è possibilità per chi non abbia una preparazione specifica.


venerdì 4 marzo 2022

In cosa consiste l'arte marziale del "Cavallo di ferro"?

Tenetevi forti perché questa è la pratica più estrema del Kung fu. Per allenarsi è necessario prendere un grosso tronco di legno massiccio ( circa 2 metri di lunghezza per circa 40 chili di peso) e lo si appende, a una solida struttura, con robuste catene per mantenerlo orizzontale. Si fa oscillare il tronco come se fosse uno di quei famosi arieti medievali che cercano di sfondare il portone d’ingresso di un castello. La piccola differenza consiste che, al posto del portone da sfondare, c’è il maestro di kung fu che viene ripetutamente colpito nel basso ventre. Il maestro più famoso di questa coraggiosa disciplina si chiama Wang Liutai, capo dell'Accademia di arti marziali Juntun. Lui asserisce, senza ombra di dubbio, che "se ti impegni seriamente ti sentirai benissimo".

Wang, che pratica questa tecnica da circa mezzo secolo e ha due figli, insiste sul fatto che con i metodi corretti e un adeguato training si tratta di un esercizio che non fa male e non ha alcun effetto sulla fertilità. Provare per credere!



giovedì 3 marzo 2022

Cosa è normale in Cina, ma bizzarro nel resto del mondo?

La sepoltura a cielo aperto è una pratica funeraria in Tibet in cui un cadavere umano viene tagliato in certi punti e posto su una sommità di una montagna.



Così, il cadavere umano è esposto agli elementi della natura e agli animali, soprattutto agli uccelli predatori.

La maggior parte dei tibetani segue questa tradizione buddista, che impone che il corpo umano è solo un contenitore e può essere scartato.

La pratica è stata infine bandita, ma religiosamente può ancora essere eseguita con il permesso della famiglia.


mercoledì 2 marzo 2022

Parliamo di un'arma totalmente illegale

Chiaro che la scelta migliore sarebbe una pistola ma non è così semplice procurarsela illegalmente (almeno credo, non ci ho mai neanche lontanamente pensato).

NON METTO NESSUN RIFERIMENTO PERCHE' E' ASSOLUTAMENTE ILLEGALE E VIETATISSIMO

E' la fibbia della cintura che estrai ed è un coltello

Perciò anche se le forze dell'ordine ti fermano o ti perquisiscono NON E' POSSIBILE ACCORGERSI CHE CE L'HAI




martedì 1 marzo 2022

Quanto è efficace un calcio frontale in un combattimento reale?

Molto efficace e ci sono diversi tipi.

Nel Karate, sono chiamati calci di spinta frontali al tallone, o front-kick.

Un colpo potente sotto ogni punto di vista. Sono stati usati decine di volte in "combattimenti reali".



Lo stile di karate di Okinawa che ho imparato è stato usato nella creazione del sistema di combattimento del corpo dei marines, MCMAP. Il calcio di spinta al tallone è qualcosa che insegnano.

Nella Muay Thai, "il teep" è un tipo simile di calcio di spinta per controllare la distanza.

Funziona più come un jab rigido con molto raggio d'azione, mentre il calcio di spinta al tallone del Karate è più un colpo o una spinta a peso corporeo.

Combinate i due e le loro varianti con qualche altro trucco per strada e lo farete sembrare facile.

Anche con più di un avversario.

Il calcio di spinta al tallone è uno dei più potenti colpi orizzontali da combattimento.


lunedì 28 febbraio 2022

Un fatto storico interessante ma poco conosciuto

Era il 1579 quando il missionario gesuita Alessandro Valignano decise di compiere un viaggio in Giappone, accompagnato da un suo servitore, Yusufe - un uomo di origine macua, una popolazione del Mozambico.

Dal loro approdo nell'arcipelago, quell'uomo di umili origini, ridotto a schiavitù, elevò il suo rango fino a diventare samurai.



Seppur sia diventato negli ultimi anni oggetto di interesse nella cultura di massa, si conosce poco della prima parte della vita di Yusufe, proprio perché era un semplice schiavo deportato dalla sua terra natia, l'Africa, verso i territori europei.

Ad ogni modo, è certo che salì a bordo della nave di Valignano alla fine del XVI secolo, divenendo, così, il primo nero in assoluto ad entrare dentro i confini del Giappone, che al tempo stava vivendo il celebre "periodo Sengoku".

Secondo lo storico Lawrence Winkler, l'arrivo di un uomo del genere, mai visto prima dentro l'area nipponica, suscitò la curiosità di numerose popolazioni locali e figure di spicco, compreso il samurai Matsudara Ietada, fedele servitore di una figura importante nella storia moderna nipponica, ossia Tokugawa Ieyasu.

Fu proprio Ietada che descrisse Yusufe come "un uomo nero come il carbone ed alto circa un metro e novanta". La fama del semplice schiavo divenne tale che raggiunse anche il palazzo di Oda Nobunaga, il militare nipponico che, nel pieno delle guerre civili dell'epoca, riuscì a conquistare quasi tutto il Giappone - al punto che passa alla storia come il primo "Grande unificatore del Giappone".

Affascinare il guerriero più importante dell'intero Giappone non era una questione da sottovalutare. Per questo, allo schiavo venne insegnato il giapponese e in poco tempo riuscì ad essere liberato ed elevato immediatamente al rango di samurai - col pieno diritto di indossare il daishō (una coppia di due spade, la katana e la wakizashi, rispettivamente una lunga e una corta, che tutti i samurai portavano).

Precedendo quegli stessi europei che lo avevano reso schiavo, Yusufe cambiò nome, divenendo Yasuke - un uomo libero, con una propria casa e delle proprie guardie, pronto a servire l'uomo che, in cambio della sua fedeltà, gli aveva permesso di rinascere.

La situazione, tuttavia, precipitò drasticamente quando Nobunaga rimase coinvolto nel cosiddetto "incidente di Honnō-ji", poiché tradito dal suo generale Akechi Mitsuhide. Quel 21 giugno del 1582, l'uomo più potente del Giappone dovette togliersi la vita e Yasuke, presente al momento della morte del suo signore, dovette fuggire col figlio di Nobunaga, Oda Nobutada, al fine di proteggerlo.

Alla fine, i due vennero intercettati, catturati e condannati ad un tragico finale. L'erede di Nobunaga venne costretto al seppuku, mentre Yasuke, disprezzato per il suo "essere una bestia straniera", venne rivenduto a quegli stessi gesuiti che pochi anni prima lo avevano fatto approdare in Giappone. Da quel momento, non si seppe più nulla di lui.


domenica 27 febbraio 2022

Cosa hanno visto in pochi del leggendario Muhammad Ali?

Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay, è stato uno dei più grandi pugili di tutti i tempi, ed è così che ha ricevuto il titolo di "The Greatest", ed era anche noto per il suo attivismo, soprattutto la sua opposizione alla guerra del Vietnam.



Gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson nel 1984, anche se rimase sano e attivo per decenni.

Quando si è spento il 3 giugno 2016 per shock settico, il mondo ha pianto la morte di uno dei più grandi atleti del secolo scorso.

Abbiamo avuto un ultimo scorcio della leggenda in questa immagine scattata da sua figlia Hana. tratta da una conversazione Facetime tra loro, e lei ha scritto "La mia ultima foto del mio bellissimo papà dicendo che lo amo il 22 maggio 2016."


sabato 26 febbraio 2022

Cosa sappiamo sulla spada Norimitsu Odachi?

大太刀法光(おおだちのりみつ)Odachi-Norimitsu



Con una lunghezza totale di 377,3 cm, una lunghezza della lama di 226,7 cm e un peso di circa 13 kg, la Odachi-Norimitsu è una delle spade più grandi del Giappone. È stata forgiata da Hokou, fabbro della scuola di spade Bizen di Nagafune durante il periodo Muromachi. La sua abilità nel forgiare spade così pregiate, è davvero sorprendente. Alcuni dicono che la Odachi-Norimitsu sia una spada votiva, ma è probabilmente una spada di battaglia perché la lama è ben brunita con una miscela di choujimidare, e il gambo è abbastanza lungo da adattarsi alla lama. È stato dedicato a Yakushiji Yagoro Hisamochi (薬師寺弥五郎久用), un guerriero samurai di campagna.

Al Santuario di Kibitsu (吉備津神社), dove è stata riposta questa grande spada, si racconta la leggenda dello "sterminio dei demoni" da parte di Momotaro.



La leggenda racconta quanto segue.

Molto tempo fa, un demone chiamato Onra (温羅)si dilettava a tormentare le persone.


Così il guerriero Kibitsuhiko (吉備津彦命), per ordine della Corte Imperiale, andò a sterminare il demone.



Kibitsuhiko (吉備津彦命) si costruì uno scudo di pietra dietro al quale poteva scoccare alcune frecce contro il demone.


矢喰宮(Yagui-no-miya) Significa mangiare una freccia.

Due frecce si scontrarono e non riuscirono a raggiungere il demone. Kibitsuhiko (吉備津彦命) fece scoccare altre due frecce contemporaneamente.



Una delle frecce si scontrò contro la freccia scagliata dal demone e cadde, l'altra si conficcò su un occhio del demone.

Infine il samurai mirò alla testa del demone e la colpì.


In onore di questa leggenda, ogni anno a marzo, il Santuario di Kibitsu (吉備津神社) organizza un festival chiamato "Yatate no Shinji(矢立の神事)" per fermare l'invasione degli dei demoniaci.


venerdì 25 febbraio 2022

Putin è davvero così bravo nelle arti marziali?

ma non scherziamo!



Anni fa, a Milano, c'è stato un litigio fra senzatetto, un italiano, di più di 60 anni, che era stato un pugile e un giovane albanese.
L' italiano non aveva torto e nemmeno paura dello scontro, ma l' albanese lo ha ucciso.
Nel combattimento, conta solo il presente, non conta assolutamente niente quello che sei stato in passato o quello che puoi aver vinto.
Conta come sei adesso, nel momento in cui lo scontro inizia.
Putin è sempre presente alle manifestazioni di arti marziali, la Federazione gli regala dan come le caramelle ai bambini.
Nelle sue esibizioni, affronta avversari collaborativi, emozionatissimi, che si scusano 50 volte, se gli stropicciano il kimono.
Lui ha la lentezza, l' imprecisione di chi da troppo tempo non si allena in modo duro.
Ha 1000 impegni, lo sappiamo, ha chi combatte per lui, qualora fosse necessario, ma non è niente di più di uno dei tanti signori con i capelli bianchi, la cintura nera sgualcita dagli anni, che, sui tatami delle palestre, fanno un paio di esercizi, poi bevono, si massaggiano, sgranchiscono le braccia e chiacchierano per tutto il tempo dell' allenamento.

Il combattimento non lo vinci con lo sguardo da duro, lo vinci se tiri giù quelli che hai contro.



giovedì 24 febbraio 2022

Come valutare il tuo avversario in un combattimento di strada?

 


Un indicatore che stai affrontando un novizio è che prima del combattimento sarà presuntuoso e sfiduciato. Un pugile allenato non andrà a cercare un combattimento, si sfogherà facendo sparring o sacco in palestra.

Se, prima del combattimento, il tuo avversario avvicina la sua faccia alla tua, mentre pronuncia un insulto dopo l'altro e tiene le mani basse, è un invito a colpirlo in faccia. È un invito a dargli un pugno in faccia, non sarà nemmeno preparato a difendersi adeguatamente.

In alcuni casi un avversario inesperto cercherà di schivare i vostri colpi piegando la schiena in un movimento esagerato. Questo è comune nei video di combattimenti di strada.

Non è una buona mossa. Tutto quello che devi fare è fingere un pugno e aspettare che lui faccia la sua mossa Matrix, poi puoi colpirti con un vero pugno quando cerca di raddrizzarsi.


mercoledì 23 febbraio 2022

Quali sono dei consigli che ho captato dai combattimenti da me effettuati

Prima di tutto, il pollice va all'esterno del pugno, se non lo sapete, non mettetevi nemmeno a litigare.

Tutti hanno la possibilità di mettervi al tappeto, anche un pugno sferrato male può spegnervi se colpisce il punto giusto.

Evitate una rissa quando è possibile, ma quando la rissa inizia, iniziate a combattere. Non trattenetevi. Colpite forte, veloci e continuamente.

Se siete mai stati in una vera lotta, non sarete così ansiosi di farne un'altra.

Tutti sono umani. Conoscere i posti migliori da colpire.

Non litigate sull'asfalto.

Non combattere da ubriaco.

Non fare affidamento sui consigli su internet per vincere una battaglia.

Non guardare dritto negli occhi, perché non vedrai mai cosa ti colpisce. Guarda il centro del petto e puoi vedere i pugni che arrivano.



martedì 22 febbraio 2022

Una statua votiva che è sempre sbagliata

Quella che raffigura Buddha.



Buddha è realmente esistito: si chiamava Siddharta Gautama, visse nel VI secolo a.C. ed era un asceta che si sottoponeva a terribili digiuni: non poteva quindi essere paffuto, come vorrebbero alcune statue.

Le immagini del “Buddha grasso” sono una variante popolare cinese della raffigurazione ispirata a Budai, monaco vissuto forse nel X secolo d.C.

Sembra che Budai abbia condotto prima una vita gaudente e poi si sia dedicato alla vita ascetica fino a raggiungere l’illuminazione, conquistandosi l’appellativo di Buddha.

Questo Buddha è raffigurato come un uomo grasso e calvo, con una sacca sulle spalle o sotto il braccio, piena di dolci per i bambini. La grande pancia è simbolo di gioia e fortuna, ma anche di bontà.

E così, in Occidente, “Buddha” è diventato sinonimo di “paffuto”.


lunedì 21 febbraio 2022

Perché tante persone cambiano appena bevono dell'alcol?

L'alcool rilascia l'ansia.

Nella medicina cinese, molte bevande alcoliche sono considerate per liberare il Chi stagnante. Il Chi è l'energia della vita.

Secondo i cinesi, si trova nel fegato. Emozioni bloccate.

Dicono anche che la nostra anima si trova nel fegato.

HUN, l'anima errante.

Ecco perché alcune persone si arrabbiano, altre si divertono, altre ancora si lamentano.

È incredibile che i cinesi dicano che beviamo PERCHE' abbiamo un problema al fegato.

Il Chi stagnante del fegato, tra l'altro, molto spesso deriva dalla ruota del criceto (il dover fare sempre le stesse cose) e dalla mancanza di connessione con la natura.

Abbiamo soppresso troppo per fare ciò che dobbiamo fare. E quando qualcuno DEVE fare troppo, spesso l'unica cosa che aiuta è drogarsi con qualsiasi cosa per superarlo.

La pressione del fegato viene rilasciata dal ballo, dal canto, dal sesso, dalle erbe amare, sì e dall'alcol. Vino bianco più che vino rosso. Anche lo spumante funziona abbastanza bene.

Qualunque cosa sia bloccata lì, si libera ed esce.

È vero che il comportamento di un ubriaco mostra molto del suo vero carattere e soprattutto del suo vero stato d'animo.

Quello che hai visto prima era solo la maschera quotidiana..


domenica 20 febbraio 2022

Come ci si può difendere da una persona che ci aggredisce con un machete?

 


Innanzitutto, la prima cosa che ti viene insegnata in qualsiasi arte marziale è questa: evita i combattimenti di strada!

Farsi coinvolgere in una rissa di strada in cui non c'entri niente è semplicemente pazzesco. Se poi in questa rissa qualcuno sta pure brandendo un machete è evidente che i pazzi siano tre.

Sebbene si possa certamente insegnare un metodo di autodifesa, ogni lezione di arti marziali che abbia mai seguito enfatizza il fatto di evitare di trovarsi in tali situazioni.

Ci sono troppi imprevisti, troppi fattori fuori dal nostro controllo, che possono farti finire male, gravemente ferito se non ucciso; e se ti andrà bene, rischierai comunque di passare diversi decenni in prigione.

L'errore più grande che puoi fare, dunque, è farti coinvolgere.

Se qualcuno è armato e tu no, sei solo un pazzo a buttarti dentro nella rissa.

Il tuo primo obbligo è: "pensare innazitutto alla propria sicurezza".

Per la maggior parte delle persone la scelta saggia è quella di non intervenire a meno che non si pensi davvero che ci sia una possibilità di lesioni personali molto molto gravi, oppure pericolo di morte. Anche in quest'ultimo caso, cerca di intervenire solo se puoi farlo senza farti danneggiare.

Lanciarsi nella lotta contro qualcuno con un machete in mano è solo un brutto modo per morire o perdere un arto o due.

Anche se fossi un combattente professionista o un campione dai Guanti d'Oro, ti direi comunque di chiamare la polizia a meno che non sia tuo padre o tuo fratello che stia affrontando la lama del machete..

Se si trattasse davvero di tuo padre o di tuo fratello, chiama comunque la polizia, poi cerca un'arma e prega per la tua sopravvivenza e quella dei tuoi cari.

Prima regola del combattimento di strada: EVITARE IL COMBATTIMENTO IN STRADA

Di solito le persone non hanno idea del guaio in cui si stanno cacciando. Anche se hanno qualche esperienza di combattimento, stanno facendo un salto nell'ignoto. La verità è che può succedere di tutto.

Jack Blackburn, probabilmente il più grande allenatore di boxe mai esistito, cercò di avvertire Joe Louis. Citato in Joe Louis: Hard Times Man, Blackburn gli disse:

Solo perché sei campione del mondo non significa che qualcuno non possa picchiarti a sangue o addirittura ucciderti. Nelle strade non sai chi ti trovi di fronte, cosa hanno nelle loro tasche - e Joe, fidati, potresti passare una brutta giornata. Non ne vale la pena figliolo, non ne vale la pena.

Il primo consiglio, e di gran lunga il più importante, per vincere un combattimento con qualcuno è evitare di combattere per qualsiasi ragione.

Seconda regola del combattimento di strada: se qualcuno ha un'arma e tu no, scappa

Cosa succede se il tuo avversario è armato o non è venuto da solo?

Per strada oggi, nella maggior parte delle grandi città, se entri in una rissa con uno sconosciuto rischi davvero di essere fucilato.

Se hai UN UNICO avversario, DISARMATO, della stessa taglia o inferiore, magari non addestrato, allora potresti sopravvivere. Ma cosa succede se hai un avversario, esperto nelle arti di combattimento e 30 kg più pesante? Che succede se è armato, soprattutto con una pistola? E se dovessi affrontare due o più uomini che se ne intendono di crimini?

Se qualcuno ha un machete in mano potrebbe farti letteralmente a pezzi.

Di nuovo, il modo più sicuro per sopravvivere a una rissa di strada è scappare.

Fatti gli affari tuoi

Ventitré anni fa, Joe Frazier si faceva gli affari suoi, e un uomo si avvicinò a lui e iniziò a insultarlo, minacciarlo e provocarlo. Joe sorrise, disse buona giornata e se ne andò. Quando gli fu chiesto perché reagì in questo modo, Joe disse:

Ragazzo mio, quel tizio avrebbe potuto avere una pistola con sè, oppure un coltello e, peggio ancora, un avvocato. Non avevo niente da vincere e tutto da perdere".

Isaac Asimov lo espresse meglio:

La lotta è l'ultima risorsa degli ignoranti, degli incompetenti e dei disperati. Evitala se puoi a qualsiasi costo. Se non puoi, prova a ostacolare il tuo avversario, giusto il tempo per scappare. Combattere l'ignoto può portare a una miriade di risultati, tutti negativi eccetto uno".

Cosa vai incontro se ti lasci coinvolgere in un combattimento di strada?

In primo luogo, potresti finire in prigione, anche se ti salvi dall'obitorio.

Le leggi variano da stato a stato:

Non c'è niente da guadagnare combattendo in una rissa di strada, e puoi perdere tutto: la vita, la salute e forse sprecare decenni di vita in prigione, nel caso in cui il tuo avversario cada per terra, colpisca la testa e muoia.

QUALSIASI forma di aggressione nei confronti di altre persone ti espone al rischio dell'arresto. Qualsiasi rissa iniziata da qualcun altro, se non ci sono prove schiaccianti che eri la vittima, potrebbe farti finire in arresto. Anche se tu fossi la vittima, se inavvertitamente ferisci gravemente qualcuno durante una rissa, puoi finire in carcere.

Avevo letto in rete un folle che consigliava a un uomo disarmato di disarmare un avversario armato di machete imitando la lotta di Holly Holm con Rhonda Rousey.

Non farti prendere in giro da questi post.

Il signore in questione ragliava come un asino infuriato:

eliminalo con un fragoroso calcio di testa. Usa la stessa tecnica di calcio usata da Holly Holm per schiacciare a freddo Ronda Rousey oppure quella che Amanda Nunes ha usato per appiattire Holly Holm. Potrebbe essere necessario esercitarsi, ma calci alla testa ben sferrati possono congelare le persone.

Questa potrebbe essere la cosa più stupida che ho letto.

Dire a un ragazzo normale di usare un fragoroso calcio alla testa contro un ragazzo che ti fa oscillare un machete?

Imitare Holly Holm?

Già, continua a sognare…

Questa persona poi insiste nel dire che saltare davanti a un machete per fare un immaginario fragoroso colpo di testa non è stupido, no, secondo lui: "È eroismo".

Non scherziamo ragazzi, non è eroismo, è pura follia, e una stupidità da togliere il fiato. D'altronde questa è anche la stessa persona che in altre risposte aveva suggerito ai bambini di uccidersi e mutilarsi a vicenda, quindi potete capire il livello!

Il 20 dicembre 2019, ha consigliato a qualcuno, se vittima di bullismo a scuola, di infilare una matita nell'occhio della persona.

Ha scritto letteralmente: "Ficcalo negli occhi con un righello o una matita se la situazione peggiora."

Sì, lo ha scritto davvero. Inneggiare i giovani di oggi di uccidere qualcuno, ottimo consiglio.

In breve, nel mondo reale, non nella terra di Oz, cosa fai se sei coinvolto in una rissa e non hai nessuno con te, e l'aggressore è anche armato?

La stessa cosa che fai se è disarmato. A meno che non ci sia tuo padre coinvolto, o qualcuno a te così caro che non ti dispiace sacrificarti per loro, allontanati e chiama la polizia. Altrimenti rischi solo di farti uccidere, rimanere paralizzato o in carcere a vita.


sabato 19 febbraio 2022

Il pugile più spaventoso di sempre e perché

Tra i pesi massimi? Sonny Liston, the Big Bear (il grande orso) (campione del mondo tra il 1962 e il 1964) e ci sono poche storie al riguardo perche' chi lo ho detto sono gente addentro nel settore. E' considerato uno dei migliori 10 pesi massimi di sempre. E il numero uno per mettere paura alla gente. Tanto che quasi nessuno accettava di affrontarlo.



Muhammad Ali' che lo batte' 2 volte disse che Liston era l'unico pugile che gli mettesse paura. Dopo averlo battuto due volte, Ali' disse questo in una intervista:

I was lucky in both fights with Sonny. Age and injuries at the worst time
for Sonny were all on my side. Sonny was just not a lucky man, and I
always was…”

ossia

"Sono stato fortunato in entrambi gli incontri con Sonny. Eta' ed infortuni occorsi a Sonny nel momento peggiore sono stati in mio favore. Sonny non e' proprio un uomo fortunato e io lo sono sempre stato…"

Johnny Tocco alleno' Liston, Foreman e Mike Tyson (in decenni diversi) e lui ha detto di questi 3

"Liston hit the hardest, and was the strongest."

ossia

"Liston era quello che colpiva piu' forte ed era anche il piu' forte (fisicamente)."

E Tocco disse pure:

Nobody hit those bags like Sonny, He tore bags up….. Turn and snap. Bam! Why, he could knock you across the room with a jab. I saw him knock guys out with a straight jab. Bam! In the ring, Sonny was a killing machine.''

traduzione (un poco libera perche' c'e' parecchio slang nel linguaggio)

"Nessuno colpiva i sacconi come Sonny. Rompeva i sacconi…. gira e scatta. Bam! Ti poteva sbattere da una parte all'altra della stanza con il suo diretto. Ho visto (Sonny) mandare K.O. pugili con un diretto. Bam! Sul ring, Sonny era una macchina per uccidere".

Lo stesso Mike Tyson ha ammesso che Liston era il piu' spaventoso e che lui non era nemmeno nella sua categoria.

George Foreman che si allenava con Liston (era parecchio piu' giovane) disse che se Liston andava sul ring incazzato uno rischiava di essere massacrato e Foreman era parecchio piu' grande e grosso di Liston.

Vita dura, durissima, fatta di poverta', di rilancio e di cadute. Analfabeta, non sapeva neppure la sua vera eta' perche' nella zona rurale dove era nato non era obbligatorio registrare i bambini. Mori' anche relativanemente giovane, misterioso, compariva e spariva. Sul ring ha letteralmente demolito avversari.

Non era enorme, anzi, seppure fino a 20 anni fa non c'erano i massimi giganti di oggi. Alto 185cm o 186cm pesava sui 95kg, ma aveva due caratteristiche importanti. Il suo pugno misurava quasi 15 pollici (38cm), uno dei piu' grandi di sempre, Pensa che Ali' aveva un pugno di 12 pollici! E aveva le braccia lunghissime (un grande vantaggio nella box). Le sue braccia aperte completamente misuravano 84 pollici (213 cm). Ali' che era 190cm aveva braccia di 79 pollici mi pare. Tyson ancora di meno essendo 178–179cm. Ed era un duro, uno che spaventava gli avversari. Mori' nel 1970 a 38 anni se, come diceva lui era nato nel 1932 o di piu' se come dicevano altri fosse nato nel 1930. Mori' in circostanze misteriose.



Prima dell'incontro con Floyd Patterson che sconfisse malamente per il titolo. Si nota il pugno enorme. Le braccia forse meno.

Io non lo conoscevo, era prima del mio tempo decisamente. Ero un bambino anche durante gli anni d'oro di Ali. Ma dopo aver visto i video era una cosa che non avevo mai visto. Lo stesso Tyson in una intervista che ascoltai disse che Liston era in una categoria a se'. Ripeto anche Ali' ha detto che l'unico pugile di cui aveva paura era Sonny Liston.


venerdì 18 febbraio 2022

Quali sono le basi del combattimento da strada?

La base del combattimento da strada … è capire che combatti IN UN AMBIENTE URBANO O CASALINGO PER SALVARTI LA VITA

Non esiste UNO DI FRONTE ALL'ALTRO A INSULTARSI PER POI SCAZZOTTARE … questo NON è combattimento da strada, sono due bulli che lottano per il pollaio

Un vero "combattimento da strada" è QUANDO TI TROVI IN QUESTO RING CON UNO CHE E' ENTRATO E TI SBATTE LA FACCIA CONTRO IL MURO

Hai voglia "…ma io evito…" "…chiamo il 112…" … provaci mentre l'altro ti sbatte di schiena sul cofano della macchina e ti riempie la faccia di legnate




giovedì 17 febbraio 2022

Poteva un samurai uccidere chi voleva?

Tsujigiri - un termine giapponese per una pratica in cui un samurai, dopo aver ricevuto una nuova katana o aver sviluppato un nuovo stile di combattimento o un'arma, ne mette alla prova l'efficacia attaccando un avversario umano, di solito un passante casuale indifeso.



mercoledì 16 febbraio 2022

Cos'è più difficile da padroneggiare: il combattimento con la spada o quello a mani nude?

Lotta con la spada, senza dubbio.

Una spada è come un pennello nel senso che è un dispositivo semplice che nelle mani di un utente esperto può creare capolavori.

Puoi passare tutta la vita a imparare a usare una spada e non considerarti mai un maestro, anche se fossi l'avversario più abile, la curva di apprendimento non si ferma mai, anche dopo diversi decenni!

Molti artisti marziali famosi apprezzano profondamente la scherma e la maggior parte delle persone non sa che Bruce Lee era uno schermidore e ha adattato molte delle tecniche e dei principi per sviluppare la propria arte marziale.



D'altra parte, per essere efficace come striker o grappler ci vogliono circa dieci anni in media, perché l'enfasi è sulla padronanza delle tecniche di base nei primi anni per gettare le basi per una pratica più avanzata. Nel Judo, una cintura nera è considerata un grado da principiante, e sebbene ci voglia anche molto tempo per padroneggiare, quando il praticante raggiunge un 3° o 4° grado, raggiunge la padronanza.


martedì 15 febbraio 2022

L'attore Jackie Chan può essere considerato il padre del parkour?

Parkour e breakdance, se non il padre magari un padrino! 



I suoi primi film hanno avuto un enorme successo anche in occidente e hanno sicuramente ispirato la prima cultura della breakdance.



Un recente documentario Netflix ha menzionato questa possibile relazione. Alla fine, tutti combattono di kung fu



Il seguente potrebbe essere il più famoso footsweeper di breakdance