Lo Yamato-damashii (Giapponese
大和魂) è un termine della
lingua giapponese che indica un concetto spirituale originario del
Giappone antico rappresentante l'orgoglio e la persistenza del popolo
del Giappone di fronte ad un grave pericolo.
Il termine fu coniato nel periodo Heian
per descrivere lo spirito innato del popolo indigeno del Giappone o i
suoi valori culturali in opposizione a quelli delle nazioni straniere
quali quelli conosciuti attraverso il contatto con la Cina della
dinastia Tang . Più tardi, si venne ad esprimere col termine un
contrasto qualitativo tra spirito cinese e giapponese. Durante il
periodo Edo, scrittori e samurai lo usarono per sottolineare e
promuovere i concetti di onore e valore tipici del Bushido. i
promotori del Nazionalismo giapponese propagandarono lo
''Yamato-damashii'' – "il coraggioso, audace, indomito spirito
del popolo giapponese" – come una delle chiavi della dottrina
politico militare del periodo Shōwa. In Occidente
''Yamato-damashii'' viene per lo più tradotto come Spirito
giapponese, Anima giapponese, spirito Yamato , o L'anima dell'Antico
Giappone.
La locuzione usa il nome della antica
provincia di Yamato, sede dei primi Imperatori, usata per indicare
per sineddoche l'intero Giappone
Originalmente ''Yamato-damashi'' non
veicolava una ideologia pesantemente orientata in senso militare che
divenne più tardi abitualmente associata al termine nel moderno
Giappone prebellico. Appare per la prima volta nel capitolo 21
Otome(乙女) del ''Romanzo di
Genij'' come una virtù innata che fiorisce soprattutto - e quindi
non in contrasto con una civiltà straniera - in coloro che sono
stati educati nella cultura cinese (confuciana).
''No, la miglior cosa è fornirgli un
solido fondamento di cultura. Dove si trova una solida base di
cultura cinese (zae 才), là lo
spirito del Giappone (yamato-damashii 大和魂)
è rispettato nel mondo'' (Murasaki Shikibu, ''Romanzo di Genij'')
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