sabato 18 gennaio 2020

Arti Marziali: le parate

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Nelle arti marziali, le parate rappresentano l'azione di bloccare i colpi dell'avversario per la propria tutela. Una parata è essenzialmente costituita dall'opposizione di un braccio o una gamba ad un colpo di attacco eseguito dall'avversario. Proprio come per i colpi di attacco o difesa, anche le parate hanno molti stili e tipologie e, a seconda che si tratti di karate o di altre arti marziali, anch'esse assumono nomi e termini molto differenti.
Una parata è sempre una vera e propria risposta ad un attacco. Si tratta quindi di una reazione quasi spontanea che tutti siamo portati ad effettuare nel momento in cui qualcuno cerca di colpirci. Nelle arti marziali si sfrutta questo riflesso mettendo in pratica dei colpi decisamente mirati. Si tratta di un colpo non preventivo ma specifico, perché si esegue in funzione del colpo che si rischia di ricevere, in base alla traiettoria dell'attacco e alla distanza dall'avversario. Ultima, ma non meno importante caratteristica, è l'intercettazione dell'attacco. La mossa di difesa deve infatti avvenire a metà strada tra la partenza dell'attacco e l'arrivo sul bersaglio.
Per eseguire una parata che risulti efficace, hai bisogno di essere preciso, in modo da andare ad impattare sull'arto dell'avversario in maniera netta e decisa, impedendogli di mettere a segno il colpo. Un'altra caratteristica essenziale è la velocità, che ti permette di intervenire tempestivamente con migliori risultati. Qualunque sia la disciplina orientale, la cosa certa e uguale per tutte è che, per ottenere ottimi risultati è necessario un allenamento lungo e costante. Si tratta infatti di tanti colpi diversi da usare in base alle diverse situazioni. Non si tratta solo di eseguire bene il colpo, ma soprattutto di capire, nel giro di frazioni di secondo, quale usare e metterlo a segno.
Generalmente le parate prendono il nome di Uke, ragion per cui si associa questo termine ad altri che ne specificano meglio il tipo. Per esempio, nel k arate troviamo la parata Soto-uke che è la parata dall'esterno all'interno. Per eseguirla in modo efficace, devi parare in avanti in modo da intercettare il colpo in arrivo, così da riuscire ad occupare la parte centrale e deviare il colpo, senza però esagerare, per non rischiare di dare all'avversario l'opportunità di dare vita ad un altro colpo. Il Gedan-barai comprende le parate discendenti a mani chiuse, mentre la Mawashi-uke è la parata circolare.  Ricorda che, qualunque sia il tipo di parata a cui scegli di ricorrere, dovrai sempre fare attenzione a sfruttare la forza di tutto il corpo. Devi perciò assumere una posizione che sia ben stabile e bassa, per poter sfruttare l'energia trasmessa dalla pressione dei piedi poggiati a terra. Se usi le braccia devi sfruttare una buona rotazione del polso al momento dell'impatto, perché ti aiuterà ad allontanare l'arto avversario. Anche la respirazione è molto importante perciò, se accompagnerai il colpo con l'espirazione, gli darai maggiore energia.


1 commento:

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