giovedì 23 agosto 2012

Leve articolari



Molti praticanti ritengono che l'arte di applicare le leve articolari sia un esclusivo retaggio del jujitsu giapponese, o del chin na cinese, ma, chiunque abbia dato anche un'occhiata superficiale a trattati di scherma compilati tra il quattrocento e il seicento in Europa, noterà sin da subito come lo studio dell'arte della spada e del pugnale si accompagnava alle tecniche di leva articolare e di squilibrio.
Purtroppo negli ultimi anni la larga diffusione delle arti marziali ha diluito di molto la qualità dell'insegnamento a discapito della credibilità di molte tecniche, in modo particolare delle tecniche di leva.
Il più delle volte la sfiducia nasce nel momento in cui il praticante cerca di applicare delle tecniche inserendole in un combattimento, e, pur conoscendo molto bene queste leve articolari, non riesce ad applicarle in un contesto dinamico.
Nel praticante a questo punto sorge la domanda: A cosa serve la leva articolare?
Le risposte sono molteplici e non tutte completamente esaustive, ciò nonostante cercherò di elencare le più ovvie:
1) Per rompere o neutralizzare danneggiandola un'articolazione
La leva in questo caso può essere una tecnica unica portata sull'articolazione del polso, del gomito, o della spalla, contraddistinta da una forte spinta che porta l'arto oltre il suo limite fisiologico.
In questo caso è ovvio che l'obiettivo della tecnica era quello di neutralizzare le funzionalità dell'arto del nostro avversario, come un'azione fluida e fulminea mirata a spezzare in due l'articolazione.

2) Il controllo dell'avversario proiettandolo al suolo
In questo frangente ci troviamo a sottoporre il nostro avversario a subire una leva articolare che con una pressione, lo porterà al suolo, là dove sarà facilmente e immobilizzabile. Se la proiezione risulta essere particolarmente violenta può capitare che sia il nostro stesso avversario a lanciarsi, per evitare la frattura dell'articolazione.

3) Strategia di intrappolamento allo scopo di colpire i bersagli
In alcuni stili la leva diventa un accorgimento tecnico al fine di penetrare la guardia del nostro avversario aprendo così la via alla possibilità di assestare colpi di pugno di calcio.

4) Strategia di disarmo
Quando affrontiamo un avversario in possesso di un qualsiasi oggetto contundente, o di un'arma da taglio, le tecniche di leva divengono strettamente necessarie allo scopo di disarmare l'aggressore nel modo più efficace e veloce e meno rischioso possibile.



Come attirare l'attenzione di una donna asiatica per sedurla





Ormai la bellezza delle donne asiatiche dilaga in tutto il mondo, ed in realtà non ci sorprendiamo quando i nostri lettori ci dicono che vogliono imparare come conquistare una donna asiatica. Dopo tutto, la maggior parte degli articoli e dei film ci presentano queste donne come desiderose di piacere agli uomini.
Inoltre, un sacco di uomini amano il fascino esotico che le donne asiatiche trasudano e quindi vorrebbero almeno avere la possibilità di trovarsi in loro compagnia.
Innanzitutto è necessario sapere dove le si possono incontrare in primo luogo. Ciò significa semplicemente che devi frequentare luoghi con un'alta percentuale di presenza femminile.
Il modo più semplice è essere ospitati dai club asiatici, durante delle serate aperte al pubblico?
O fare shopping presso negozi asiatici e parlare con le dipendenti. Che ci crediate o no, chinatown è un luogo ideale per incontrare donne asiatiche. Quindi, se ne vedete una che vi attrae, utilizzate il vostro miglior sguardo confuso e raccogliete e osservate oggetti diversi. E' un dato di fatto che le donne vogliono sempre fare del loro meglio per aiutare gli uomini che si perdono nel mercato, quindi non si può sbagliare con questo metodo.
Però, se il vostro obiettivo principale è concquistare una donna asiatica, allora come prima cosa avrete bisogno di sapere alcune cose.
  • Utilizzate le differenze culturali per sedurre le donne
Se volete imparare a sedurre una donna asiatica, dovrete essere culturalmente a conoscenza di eventuali differenze che potrebbero esistere in un rapporto interrazziale. Imparare a sedurre le donne asiatiche richieder uno sforzo maggiore rispetto a quello per conquistare una donna occidentale, un esempio, perché si aspettano che rispettiate i loro costumi tradizionali e la loro cultura in generale. Inoltre, se si commette un errore culturale durante un'appuntamento con una donna asiatica, si può facilmente vedere capitolare le vostre probabilità con lei – ve lo ricordiamo.
Devi fare attenzione a non apparire troppo disinvolto o sfacciato, e presta molta attenzione a come si comporta. Quindi, agisci di conseguenza.
Quando ti presenti ad una bella donna attraente asiatica, cerca di non parlare di ciò che pensi delle donne di origine asiatica. In realtà, non si dovrebbe mai parlare di quello che si pensa a caldo delle donne asiatiche, in generale. Anche se pensi di fargli un complimento gradito, un sacco di donne asiatiche non interpreteranno le cose in quel modo. Fai prima semplicemente a dirle che sei un coglione e farla finita subito.
  • Elimina dalla tua mente gli stereotipi sugli asiatici
Un'altra cosa da ricordare, mentre apprendi il come sedurre una donna asiatica è dimenticati di tutti gli stereotipi associati ad esse, come per esempio l'idea che siano una bambola pronta a seguire ogni vostro desiderio. Non puoi ottenere una geisha personale semplicemente perchè incontri una donna asiatica!
Anche se di solito i film ritraggono le donne asiatiche come delle geishe, ballerine esotiche, contadine e prostitute, non ti dovrai mai aspettare di incontrarne nella realtà una. In realtà, se questo è il vostro modo di pensare, vi assicuriamo che andrete incontro ad una serie di fallimenti perpetui.
  • Donne asiatiche = docili?
Ora, per quanto stereotipata sia l'immagine, le donne asiatiche tradizionali sono abituate ad essere sottomesse, anche se, bisogna dimostrare loro che si è un vero uomo che può affrontare ogni situazione.
Nel complesso, guadagnerete le loro attenzioni mostrando loro che potete prendervi cura di loro, non importa in quale modo. Poiché le donne asiatiche probabilmente non competeranno mai con voi per il dominio, siate sicuri che apprezzaranno il vostro atteggiamento pieno di fiducia e il fatto che vi prendiate cura di loro nel lungo periodo.
  • Come evitare di ferire la loro Sensibilità
Per ottenere davvero il meglio da una relazione con una donna asiatica, dovrete cercare di imparare le differenze tra le diverse nazionalità asiatiche, e studiare le loro diverse provenienze.
Inoltre, non chiedete mai a una donna asiatica qual'è la sua nazionalità, questo può solo infastidirla o irritarla o farla sentire come se si sta cercando un oggetto. Anche in questo caso, le donne asiatiche non sono delle geishe. Sono tutte dotate di personalità uniche.
E' possibile dimostrare che cosa sai del suo patrimonio culturale attraverso la conversazione. 

  


Non preoccupatevi troppo di apparire super-esperti, in quanto le donne asiatiche troveranno la vostra vulnerabilità accattivante, anche se fate confusione. Naturalmente, non dovrete fare alcuna domanda rude, però, del tipo se è vero che mangiano i cani nel loro paese. Anche se così fosse, lei sa che cosa pensano gli altri paesi di questo fatto, non rovinatevi le vostre chance con lei in un modo così stupido.

mercoledì 22 agosto 2012

Le lesioni più comuni nel karate

Risultati immagini per Le lesioni più comuni nel karate

E' un giorno normale. Stai per iniziare la tua lezione di karate. Ti togli le scarpe e le calze, e entri nel dojo. Ti inchini, poi inizi con gli esercizi. Ora, si inizia a praticare i kata con il sensei. Li fai come se ti stessi difendendo. Tutti e cinque sono difficili da ricordare, anche se li hai praticati per anni. Oggi la lezione ti sembra un po' noiosa, ma sai che la noia non durerà a lungo. In pochi minuti, si inizia con lo sparring. Wham, wham! Blocchi un pugno. Vedi un calcio arrivare dalla tua parte, ma effettui un blocco molto attento, e un pugno di nuovo. Tenti di calciare, ma il tuo avversario ti blocca. Tuttavia, puoi utilizzare l'altro piede per tirare un bel calcio. Tutto questo va avanti per una ventina di minuti. Alla fine, i rivoli di sudore sulla fronte e il tuo cuore che batte all'impazzata, ti fanno capire che ti sei divertito molto. Alla fine della lezione, ti chiamano per un secondo. Lì, c'è il tuo sensei (maestro), si presenta con la cintura nera! Sei entusiasta, e felice allo stesso tempo. Ma sei anche un po' deluso, perché la formazione per ottenere la cintura nera è finita, ma sei certo che te lo meriti.
Più di 1,5 milioni di persone in Italia praticano le arti marziali. Ce ne sono di molti tipi diversi e comprendono il karate, il judo e il tae kwon do. La maggior parte delle lesioni accadono a causa di tecniche eseguite in modo troppo debole, con troppa forza, o perchè non si sa eseguire la tecnica corretta. Nel 2003, più di 70.000 feriti sono stati trattati in ospedali, studi medici, cliniche, centri ambulatoriali e di emergenza locali.


Lesioni comuni
Le lesioni più comuni nel karate sono i tagli e i lividi. Poi distorsioni dei gomiti, caviglie e dei piedi a causa dell'esecuzione errata di calci o salti.
Questo accade quando si tira un calcio o un pugno in modo non corretto al proprio avversario. Per evitare questo fate in modo che il piede o la mano siano nella posizione corretta. Il modo migliore per prevenire gli infortuni è quello di eseguire le tecniche correttamente.

Commozione cerebrale
Se abbiamo il sospetto di avere un trauma cranico sempre consultare un medico, soprattutto se ci si sente confusi, si hanno problemi a vedere o si ha un gran mal di testa che non è localizzato ad un solo settore. Questo potrebbe significare gonfiore del cervello. È possibile procurarsi una commozione cerebrale o perchè si è stato colpito in testa o perchè si è caduti sulla testa.
Prevenzione • Fare gli esercizi di riscaldamento in modo corretto.
• Imparare a fare i movimenti in modo corretto e praticarli spesso.
• Ascoltare il proprio istruttore. Guarda che cosa il tuo istruttore sta cercando di insegnarti. Cerca la forma corretta della tecnica. Tirare pugni può causare danni a qualcuno, se lo si colpisce in modo scorretto.
• Indossare indumenti protettivi da sparring, anche i paradenti.
• Se ci si fa male smettere di fare quello che si stava facendo.
• Ricordati il karate è uno sport di contatto. Potresti farti male.
• Fai esercizi per rafforzare i muscoli che aiutano il vostro equilibrio come i muscoli della cuffia dei rotatori interni, muscoli della coscia o all'inguine e dei muscoli che aiutano a sostenere la schiena (rapitori).



Perchè le donne dovrebbero fare Kung Fu

L'idea che delle donne e delle ragazze possano prendere lezioni di Kung Fu per motivi di difesa personale può sembrare un po' ovvia, ma di fatto ci possono essere ulteriori molteplici ragioni per le quali le donne iniziano a praticare le arti marziali ...






Che immagini ci vengono in mente quando pensiamo alle arti marziali e in particolare al Kung Fu? Molto probabilmente sono immagini di Bruce Lee, Jackie Chan o Jet Lee. Molti film o solo alcuni classici ci ritornano alla memoria. L'idea che delle donne pratichino il Kung Fu può quindi sembrare un po' strano ad alcuni, ma in realtà ci sono molte ottime ragioni per cui le donne, possono e devono partecipare all'apprendimento di questa forma d'arte.
E' importante chiarire sin da subito che le arti marziali non sono prive di leggendarie figure femminili. Furono i monaci buddisti Zen e le monache che portarono lo yoga e le arti marziali dall'India alla Cina. In una Cina devastata dalla guerra, dove proteggersi era una questione di sopravvivenza. Le origini esatte del Kung Fu si perdono nella nebbia del tempo, ciò nonostante è giunta fino a noi la storia di una ragazza 13enne di nome Shuen Guan nata intorno al 265 aC. che vogliamo brevemente raccontare.
La leggenda narra che fu soprannominata "Piccola tigre" dopo che partecipò ad una battaglia in cui manifestò tutto il suo coraggio, lo scontro ebbe luogo quando una banda di banditi cercò di attaccare la sua città. Dopo la fuga dei malviventi un generale di stanza in un campo militare in un villaggio vicino, chiese di parlare con la giovane ragazza, lei lo impressionò così tanto, che egli mandò i suoi soldati ad aiutarla a combattere i banditi.
E' ovvio che non si può parlare di Kung Fu, senza parlare degli aspetti importanti che lo riguardano nell'ambito dell'auto-difesa. E' per questo motivo che il Kung Fu, probabilmente risulta così attraente per il genere femminile.
Purtroppo di tanto in tanto leggiamo sui giornali di predatori sessuali seriali. E naturalmente ci sono migliaia di altri crimini che non balzano all'onore delle cronache o non vengono dichiarati. Queste storie lasciano sempre dietro di sé una scia di inquietudine fino a quando il colpevole non viene catturato. Purtroppo le vittime di tali crimini, spesso rimangono segnate a vita e, occasionalmente, alcune di esse vengono assassinate.
Quando le donne sono fuori da sole, per sentieri tranquilli, nei parchi o in un parcheggio di notte, spesso devono essere vigili e attente. Generalmente quando questo accade si sentono spaventate dall'essere fuori da sole ed un modo per ridurre questa paura è quello di prendere lezioni di arti marziali.
Le arti marziali gli forniscono capacità di sopravvivenza che gli permettono di sentirsi meno minacciate e di essere in grado di difendersi in caso di aggressione. Essere consapevoli che si sa come difendersi aiuta a ridurre l'ansia di un potenziale attacco. Naturalmente, si spera di non aver mai la necessità di utilizzare queste abilità in una situazione reale, anche se ovviamente ciò non può fornire una garanzia al 100%.
Purtroppo gli attacchi non avvengono solo quando si è fuori da sole, la maggior parte delle vittime conoscono il loro aggressore. In realtà, un sacco di aggressioni si verificano in casa e quindi è di vitale importanza per le donne conoscere l'autodifesa per scongiurare una potenziale aggressione.
Quando abbiamo una donna in una classe di kung fu, ci impegniamo maggiormente con lei nel lavoro di sparring partner. Questo significa che facciamo ruotare spesso i partner con cui lavoriamo.
Per le donne, costituisce un'opportunità unica di sperimentare le tecniche contro maschi di tutte le età, forme e dimensioni. Anche se è un'ambiente controllato quello di una lezione, aiuta comunque a dare qualche indicazione sullo stress e la pressione che potrebbero provare in una situazione di vita reale in cui devi pensare e reagire rapidamente ai movimenti del tuo avversario. Questo è un aiuto sul modo in cui si deve pensare in un ambiente più stressante e sconosciuto. Mostra anche che non c'è bisogno di essere più forti del nostro avversario per batterlo. E questo è un concetto fondamentale per una donna in cui le probabilità di trovarsi in una situazione reale, in cui è più piccola e più debole del suo aggressore, sono molto alte.
Di tanto in tanto facciamo un eesercizio in cui 2-4 persone attaccano un singolo. Questo serve anche per imitare situazioni di vita reale in cui i gruppi in particolari contesti sociali, come pub, discoteche e incontri sportivi, possono andare fuori controllo. Ancora una volta, è l'abilità acquisita della rapidità di pensiero che fa vivere con meno paura la situazione e permette di sfruttare le competenze e le attrezzature che si hanno a portata di mano.
Armi come un bastone e la spada vengono insegnate nel Kung Fu. Apprese le tecniche possono essere utilizzate per difendersi quando si viene attaccati in casa. Ad esempio, si potrebbe avere una scopa o un utensile da cucina nelle vicinanze se siete a casa. Durante le lezioni di Kung Fu particolare attenzione la diamo all'insegnamento di tecniche da difesa da coltello, che sono una competenza essenziale da acquisire poiché molte aggressioni alle donne coinvolgono i coltelli.
Utilizzare le armi e praticare sparring in un ambiente controllato come una lezione è utile per le donne, perché spesso non hanno mai fatto a pugni e calci o combattuto come i ragazzi, semplicemente non fa parte della loro natura. Le donne tendono ad essere meno tirate fisicamente e in generale praticano sport e hobby che sono meno 'aspri e impervi' legati al loro ethos.
Le donne vogliono avere un bell'aspetto. Vogliono essere toniche e in forma. Il Kung Fu le aiuta a dare tono tono ai muscoli grazie ai molti esercizi e alle esercitazioni che facciamo durante le lezioni, che aiutano a tonificare il loro corpo. Ovvio che per ottenere e vedere un certo tono muscolare, è necessario ridurre il peso e il grasso corporeo. Un modo sano e sicuro per mantenere il nostro peso in un range corretto è quello di esercitarsi, il che ci aiuta ad aumentare il nostro metabolismo. Il Kung Fu è una scelta vincente per migliorare il tono muscolare e inoltre offre una serie di vantaggi aggiuntivi.
La pratica costante e continuativa del Kung Fu aiuta a lavorare sul nostro equilibrio, sulle nostre percezioni spaziali, sulla consapevolezza di sé, qualcosa a cui probabilmente non pensiamo mai durante il giorno. Così come l'equilibrio, durante una lezione di Kung Fu si lavora anche sulla flessibilità. Una maggiore flessibilità migliora le prestazioni e riduce gli infortuni. Lavorare sulla vostra flessibilità aiuta anche a ridurre il dolore muscolare e la rigidità e migliora la coordinazione muscolare. Non solo, lo stretching contribuisce ad aumentare l'apporto di sangue e sostanze nutritive alle articolazioni. A lungo termine vi è l'ulteriore vantaggio che la flessibilità aiuta a migliorare la postura.
Quando si fanno gli esercizi di allungamento, favoriamo il rilassamento muscolare, contribuendo a ridurre l'accorciamento e rafforziamo i muscoli. Lo stretching migliora la gamma di movimento dell'articolazione, ci tiene agili e flessibili. Questo a sua volta contribuisce a ridurre l'affaticamento muscolare. Inoltre allungarsi in classe è un modo per ridurre lo stress. Molte donne conducono una vita stressante e lo stress è una nota causa di malattia.
E' divertente il modo in cui pianifichiamo il nostro futuro finanziario, ma non pensiamo mai troppo alla nostra salute e al nostro benessere a lungo termine e agli obiettivi di salute. Come per esempio il rimanere fisicamente indipendente nel corso dei decenni dipende dalla nostra forma fisica. È probabile che più abbiamo dato priorità alla nostra salute, più lunga e più sana sarà la nostra vita. Nessuno vuole entrare in una casa di cura. E essere in forma e sani ci aiuta a rimanere indipendenti.
Le donne inoltre hanno bisogno di dare priorità all'esercizio fisico in quanto aumenta la densità ossea e riduce i rischi di osteoporosi. L'esercizio fisico aumenta la forza delle ossa in modo tale che la possibilità di avere ossa fragili e deboli si riduca. Nel corso del tempo, c'è un declino naturale nella nostra forma fisica muscolare. Il tono muscolare combinato con l'equilibrio, su cui si lavora, aiuta a ridurre il rischio di lesioni da cadute. Le cadute sono una delle principali cause di disabilità e di morte nelle persone anziane, in particolare a causa delle anche rotte.
Oltre ai muscoli e alla forza delle ossa, l'esercizio fisico è anche un bene per la nostra mente. L'esercizio fisico risolleva i nostri stati d'animo, riduce la depressione e ci fa sentire bene, dandoci una migliore autostima, che ha benefici in tutti gli aspetti della nostra vita. Essere attivi ci aiuta a vivere bene e al massimo, mantenendoci giovani. In alcuni casi, può addirittura invertire i segni dell'invecchiamento.

Una sfida per donne e ragazze

Ci sono una varietà di tecniche da imparare e padroneggiare quando si tratta di Kung Fu. Oltre a fornire un grande allenamento, il Kung Fu possiede molti movimenti tecnici che forniscono infinite sfide e stimoli. Anche dopo aver praticato per molti anni, si continua a scoprire che ci sono numerosi spostamenti e abitudini da imparare. E per ogni finezza, abilità di routine o movimento, ci si potrebbe continuare a sfidare per tutta la vita! Un esempio calzante sono il nome e il significato che sta dietro ciascun movimento che si impara. Ad esempio, i cinque animali del Kung Fu - il maestoso drago, un serpente elegante, la potente tigre, l'agile leopardo e la graziosa gru. In aggiunta a specifici movimenti, tecniche e prese, la storia da sola del Kung Fu e delle arti marziali è interessante e può essere motivante e stimolante da imparare.
Il Kung Fu fornirà sempre numerose sfide in molti modi alle donne e non vi è alcun motivo per annoiarsi con questa forma d'arte. Anche se le donne possono sembrare il sesso più debole quando si tratta di forza bruta, il Kung Fu insegna più modi per contrastare la forza in arrivo con la stessa forza. E' possibile imparare ad usare il peso e lo slancio del vostro attaccante a proprio vantaggio. Questo, combinato con movimenti rapidi e una certa conoscenza dei punti di pressione del dim mak può aiutare ad escludere la necessità dell'utilizzo di forza bruta.
Il Kung Fu copre tutte le aree che sono note per contribuire ad aumentare la nostra forma fisica e ridurre i segni inevitabili dell'invecchiamento del nostro corpo.

E c'è di più ...

E' abbastanza raro essere geneticamente così fortunati da avere il corpo e la forma fisica che vogliamo senza fatica. Naturalmente scelte alimentari corrette, sonno, acqua e nutrizione regolare svolgono tutte un ruolo vitale nel mantenerci in forma. Ma l'esercizio fisico è una componente chiave per mantenere il corpo femminile tonico e formoso.
Se non vi ho ancora convinto che il Kung Fu è un'ottimo modo per tenersi in forma, nonché di contribuire a rendervi più sicure e ridurre lo stress, ci sono ancora due ragioni ultime che vi dovrebbero far comprendere èerchè è l'atività che fa per voi.

Le donne, amicizia e divertimento

Essere parte di un club è un'ottimo modo di socializzare. Si sviluppano nuove amicizie, spesso ci si spinge a vicenda per raggiungere i propri obiettivi personali. Se questi vari motivi per cui le donne dovrebbero fare Kung Fu non vi hanno ispirato allora pensate ad un'ultima ragione - è divertente! Le Arti Marziali Cinesi possono essere incredibilmente divertenti e gratificanti.

Contusioni ossee

Una delle esperienze più frequenti che abbiamo avuto tutti, mentre ci alleniamo con il nostro sparring partner è che invece di colpire il nostro avversario in un punto bello morbido, colpiamo osso contro osso. A volte mentre tiriamo un calcio, non abbiamo nemmeno l'intenzione di colpire il nostro avversario, ma andiamo a contatto pieno con una superficie ossea.
Se veniamo colpiti sul tessuto muscolare o morbido nel corso di questi incontri, comprendiamo il perchè dei lividi, lo scolorimento e il gonfiore che si verifica e possiamo curare noi stessi di conseguenza. Tuttavia, quando veniamo colpiti su di una superficie ossea, non sembra esserci un qualsiasi scolorimento o gonfiore, ed è difficile per noi capire perché la zona fa male e continua ad essere dolorosa per così tanto tempo. In effetti, non è raro che tali lesioni possano protrarsi in alcuni casi estremi anche per 8 o 12 settimane.
Per capire il perché di tutto ciò: dobbiamo innanzitutto sapere che quando colpiamo con un osso un'altra superficie dura, si causano delle piccole fratture negli strati esterni dell'osso che sono chiamati corteccia. Il termine laico per questa condizione è: contusione ossea.
La corteccia dell'osso è composta da piccole fibre che il corpo stabilisce in una sorta di modello di tratteggio incrociato. È questo modello di tratteggio trasversale di fibre che riempie poi con il calcio per produrre la forza insita in un osso. Quando sollecitiamo l'osso in modo abbastanza duro, in realtà rompiamo alcune di queste fibre. Se ne rompiamo abbastanza di queste fibre, l'osso può separarsi e viene quindi chiamata “frattura”. Tale separazione può essere vista con i raggi x, ma quando sono solo poche le fibre rotte, non è possibile vedere i danni ai raggi X.
Anche se la lesione non può essere vista con una lastra, il corpo deve trattare l'area come una qualsiasi altra frattura. Prima deve rimuovere il calcio e le fibre danneggiate dalla zona, questo processo viene denominato rimodellamento osseo, e poi si può ri-iniziare a ricostruire nuove fibre e innestare del nuovo calcio nella zona. Questo processo può richiedere fino a 8 o 12 settimane, a seconda della dimensione della lesione.
Una cosa importante, però, è che se si colpisce nuovamente la zona dopo che si è parzialmente riparata, verrà danneggiata nuovamente, perchè è scarsamente protetta dalle fibre che il corpo ha appena ricreato. Così, il corpo dovrà smettere il suo processo di ricostruzione nella ri-superficie danneggiata e rimuoverà queste fibre e il calcio associato prima che possa riprendere la ricostruzione. Ora per chiarezza, in generale un nuovo infortunio aumenterà in modo significativo il tempo di guarigione. Quindi per contribuire a migliorare il tempo di guarigione, utilizzeremo il calore (come descritto più avanti in questo post) e utilizzeremo dei farmaci anti-infiammatori per ridurre al minimo il gonfiore, che ritarda il processo di guarigione.
Cosa fare dopo essersi infortunati è una domanda difficile a cui rispondere, soprattutto perché non c'è una risposta giusta, varia a seconda del tipo di trauma e dalla sua gravità.
Non cercherò di diagnosticare o di insegnarti come diagnosticare una lesione. Ovviamente non posso. Posso solo (moralmente e legalmente), dirti che dovresti cercare un competente parere medico, quando hai un dubbio. Vi ricordo, che molti infortuni che all'inizio potevano apparire di minore entità si sono trasformati in problemi cronici, quando non sono stati trattati in modo corretto.
Se riscontrate uno qualsiasi di questi segni allora vi consiglio di cercare il parere di un medico. NOTA: L'assenza di uno di questi sintomi non esclude un significativo danno.
  • La lesione non migliora in un tempo ragionevole.
  • Vi è un movimento eccessivo del giunto.
  • Non vi è un eccessivo rigonfiamento della zona dolorante.
  • Il livello di dolore è notevolmente superiore a quello che dovrebbe essere presente per il gonfiore e lo scolorimento. (Ciò può indicare un osso rotto che spesso non causa molto gonfiore).
  • C'è deformità del giunto.
  • Vi è una limitazione della gamma di movimenti (soprattutto se la diminuzione nella gamma di movimenti non è causata dal dolore).
  • C'è una decolorazione significativa della zona interessata (lividi).
Se si è stabilito con mezzi propri o professionali che non si dispone di un grave infortunio, allora ecco qualche consiglio generale che si potrebbe prendere in considerazione.
Le lesioni muscolari sono la causa più comune di un dolore lieve. Quando si strappa un muscolo possono accadere diverse cose. Prima di tutto vi è una fuoriuscita di sangue nella zona dolorante. Questa emorragia è ciò che provoca la colorazione che vedete, anche se questa potrebbe non essere visibile sulla superficie della pelle per diversi giorni.
In secondo luogo c'è un gonfiore che si verifica nelle immediate vicinanze della lesione. Questo gonfiore è dovuto al fatto che il tessuto danneggiato (strappo muscolare) rilascia una sostanza chiamata prostaglandina. Ci sono diversi tipi di prostaglandine, ma i tipi che vengono rilasciati in loco alla lesione causano sia un gonfiore che un aumento del dolore nella zona stessa. Lo scopo del dolore è dirti che qualcosa non va e quindi impedirti di causare ulteriori danni alla zona. Questa comprensione, tuttavia, non lo rende più facile da sopportare.
Se stiamo trattando un lieve infortunio, la cosa migliore che potete fare per esso è, ovviamente, tenere a riposo la zona. La seconda cosa da diminuire è la quantità di gonfiore. La ragione di questo è che il rigonfiamento sembra aumentare la quantità di tempo necessario per guarire una lesione.
Il modo migliore per ridurre il gonfiore della zona è di elevare la zona stessa. NON mettere un bendaggio costrittivo sull'area del gonfiore. La zona probabilmente si gonfierà comunque. Essa si espande verso l'esterno e quindi comprimere la zona danneggierà anche i vasi sanguigni. Quando ciò accade si rischia di ridurre l'afflusso di sangue alla zona interessata il che potrebbe comportare gravi complicazioni.
La seconda cosa che potete fare è di applicare del ghiaccio. Poiché il ghiaccio tende a contrarre i vasi sanguigni nella zona raffreddata (ma non li chiude completamente), il ghiaccio è uno strumento prezioso. Ci sono alcune cose importanti da sapere sul ghiaccio: per prima cosa, assicurarsi che il ghiaccio sia avvolto in qualcosa. MAI mettere il ghiaccio direttamente contro la superficie della pelle per un certo periodo di tempo. Può causare congelamento. In secondo luogo, il ghiaccio inizialmente rende il dolore della zona leggermente peggiore a causa dei brividi. Questo effetto dura per circa uno o tre minuti. Quindi la zona perderà la sensazione del dolore (sia quella del ghiaccio e il dolore originale) diminuiranno drasticamente. Il ghiaccio e il tenere la parte dolorante in una posizione elevata devono essere utilizzate esclusivamente per le prime 24 o 36 ore dopo l'infortunio.
Dopo il periodo iniziale delle prime 24 o 36 ore dopo la lesione, si utilizzare il calore. Vi sono, tuttavia, alcune regole importanti sull'uso del calore di cui la maggior parte delle persone e anche alcuni professionisti medici non sono consapevoli. Se non si presta attenzione a queste regole allora il calore farà più male che bene. La cosa importante da ricordare è che il calore non sempre aiuta in un infortunio, anche se apparentemente vi fa sentire meglio nell'area interessata. Quando si applica il calore ad una zona, si induce il corpo a dilatare i vasi sanguigni nella zona che viene riscaldata.
La dilatazione è una buona cosa perché quando i vasi sanguigni si dilatano è possibile portare più materiali e ossigeno per ricostruire la zona danneggiata e rimuovere i prodotti di scarto che si sono accumulati. Tuttavia, i vasi sanguigni sono come tubi fatti di un materiale poroso. Quando sono piccoli ci sono molti piccoli fori nelle pareti dei vasi sanguigni. Quando si espandono i tubi i fori diventano anche loro più grandi. Più a lungo applicheremo il calore a un'area, più grandi i vasi sanguigni diventeranno, fino al punto in cui non potranno più espandersi. Quando saranno completamente espansi i vasi sanguigni perderanno come un setaccio (perdonate il gioco di parole). Avranno lasciato piccole quantità di globuli rossi e una notevole quantità di perdita di proteine nel tessuto circostante i vasi sanguigni. Queste cellule rosse del sangue e le proteine si convertiranno in un breve periodo di tempo in sostanze che causano irritazione e quindi rilasciando più prostaglandine, provocando più gonfiore e più dolore.
Quello che abbiamo è una situazione in cui un po' di calore per periodi prolungati può effettivamente fare più male che bene.
Il periodo ottimale per l'applicazione di calore è di circa 15 - 20 minuti. Durante questo periodo l'importo di una maggiore quantità di ossigeno e la rimozione dei residui dalla zona superano la piccola quantità di rigonfiamento che viene prodotto. Dopo questo periodo la quantità di gonfiore supera i benefici.
Una volta che si è utilizzato un trattamento termico è necessario attendere che i vasi sanguigni tornino alle loro dimensioni normali prima di applicare nuovamente del calore. L'attuale convinzione è che il corpo richieda circa due ore per tornare alla sua linea di base. Se si attende per un periodo di tempo che è almeno così lungo, allora si può probabilmente beneficiare della successiva applicazione di calore.
Il modo corretto di applicare il calore è quello di usare un panno abbastanza caldo da poterlo sopportare, ma solo per un limite di 15 - 20 minuti di tempo. Il calore umido è meglio di un caldo secco. Alcuni dispositivi medici possono utilizzare gli ultrasuoni che utilizzati in simbiosi con il calore sulla zona interessata penetrano il tessuto molto meglio e effettivamente provocano meno gonfiore sulla superficie.
In sintesi, la cosa migliore che puoi fare per un infortunio è di tenere a riposo la zona lesionata. Utilizzare del ghiaccio e tenere in elevazione per i periodi di tempo indicati, quindi utilizzare il calore pper brevi periodi di tempo con intervalli di tempo sufficienti tra i trattamenti affinchè il vostro corpo possa tornare alla sua linea di base vascolare.

martedì 21 agosto 2012

Perdita temporanea della consapevolezza

Il 99 per cento della via dell'auto-difesa è la consapevolezza. Se hai bisogno di difenderti, significa che da qualche parte qualcuno ha ritenuto che tu fossi vulnerabile ad un attacco, rapina o aggressione. Questo è un resoconto di una situazione di vita reale. Speriamo che possiate imparare qualcosa da esso.
Recentemente mi è stato detto che una nostra studentessa, Sara (non è il suo vero nome), è stata rapinata. Quando l'ho vista ho espresso la mia preoccupazione e gli ho chiesto:
"Che cosa è successo?"
Dopo tutto, è una karate-ka e con la sua preparazione non avrebbe dovuto presentarsi come un facile potenziale obiettivo. Lei, ovviamente, era ancora un po' scossa, e a testimonianza dell'accaduto c'era un grosso livido scuro sul suo zigomo. Lei era impaziente di parlarmi di quello che era successo.
“E' stato in vacanza mi ero isolata dalla compagnia e stavo camminando verso la casa che avevamo affittato. Ero su un lato della strada, e ho notato quattro giovani a piedi che andavano nella mia stessa direzione sul marciapiede dall'altra parte della strada. Quando hanno attraversato la strada davanti a me. Li sentivo parlare e ridere, anche se non capivo cosa si stavano dicendo. Li ho visti andare oltre l'ingresso del portone di casa quindi ho rivolto la mia attenzione a tirare fuori le chiavi per aprire. Voltando loro le spalle”.
Aveva perso la mia momentanea consapevolezza della situazione il che ha dato ai 4 l'opportunità per aggredirmi.
“La cosa che ricordo", è uno di loro, che mi ha afferrato per la mia coda di cavallo tirandomi la testa all'indietro, mentre un altro si muoveva verso di me.”
Dopo gli eventi sono precipitati. Hanno tentato di trascinarmi a terra, sono stata colpita e presa a calci mentre un'altro tentava di strapprmi via la borsetta. Nonostante questo, ho reagito utilizzando una semplice mossa per liberarmi dalla presa ai capelli.
Ma ciò che ha sottolineato che è stato il suo vero e proprio fallimento è stato di abbassare la guardia mentale, qualcosa di cui era ben consapevole.
Spesso durante le lezioni ho citato esempi di consapevolezza personale come una parte della formazione del karate. Accenno a come Gichin Funakoshi (fondatore del karate Shotokan che per primo ha aperto la strada all'arte del karate di Okinawa in Giappone), si manteneva sempre in guardia mentale anche nella società ordinata e pacifica giapponese. Anche quando dormiva, manteneva una qualche forma di consapevolezza presente. E quando camminava scrutava sempre attentamente il percorso che doveva fare, spesso sbirciando dietro gli angoli prima di procedere.
Quando si pratica un kata pratica, gli ho detto, sai perché alla fine si mantiene la posizione, e non ci si muove? "E' Zanshin" – la continua consapevolezza, la prontezza a reagire in caso di necessità - la stessa consapevolezza praticata anche all'inizio del kata, quando ci si prepara per l'azione se necessario. E' la consapevolezza che i soldati esperti e le forze dell'ordine sviluppano. Li mette in guardia, li tiene lontani dal pericolo imminente, e dalle aggressioni personali e per rilevare potenziali attività criminali che li circondano. In breve, sono in grado di percepire quando le cose non sono come dovrebbero essere. E' lo stesso senso che i nostri antenati Samurai hanno cercato di sviluppare e lo stesso senso che noi, come praticanti di arti marziali dovremmo sempre cercare di avere. Ma a meno che non siamo esposti al pericolo su base continuativa, è difficile tenerlo affinato. "Spesso non siamo consapevoli della sua importanza fino a quando è troppo tardi».
Che cosa hai imparato da questo? Gli chiesi infine.
Sara mi ha risposto: che in futuro sarò molto più consapevole. Davvero consapevole. Sono stata così fortunata. Avrebbe potuto andare davvero peggio.
Per Sara si tratta di una lezione fondamentale. Dovrebbe essere così anche per voi. Se ci si mantiene sempre consapevoli, eviteremo il pericolo, quando possibile e cambiando direzione o posizione quando siamo improvvisamente di fronte al pericolo, è possibile evitare il confronto fisico.
Se non potete evitarlo, allora contate sulla parte fisica del vostro allenamento di arti marziali.



Kyushojutsu: Teoria di base

Negli ultimi anni recenti, i karateka di tutto il mondo hanno cominciato a riesaminare e studiare i loro kata classici di Okinawa. Praticando anche le applicazioni che sono un importante fulcro di gran parte di questa ricerca, e una delle componenti chiave delle applicazioni pratiche è la scienza del colpire i punti vitali, o punti di pressione o punti dell'agopuntura. Questo studio è chiamato kyushojutsu in giapponese.
Questo post si concentra sulle teorie di base che stanno dietro l'arte.
Il Kyushojutsu può essere, e spesso è, spiegato in termini di due diversi paradigmi medici: Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e Moderna Medicina Occidentale (MMO). Più spesso che no, i due campi sembrano essere in contrasto uno con l'altro, su quale approccio è più valido.
Gran parte della teoria originale che sta dietro al kyushojutsu la si trova nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), molti sostenitori di questa disciplina utilizzano come nomenclatura il codice internazionale di agopuntura. Altri si servono di una terminologia più in linea con la medicina moderna occidentale (MMO), citando terminazioni nervose e muscoli, altri preferiscono usare termini tratti dalle arti marziali (giapponese, cinese, coreano, ecc) per descrivere le posizioni dei punti. Aggiungendo alla confusione che già regna sull'argomento il fatto che, la Medicina Tradizionale Cinese sui punti e la medicina occidentale neurologica spesso non riconoscono la stessa posizione di dove si trova un punto sul corpo.
La MTC si avvale dei principi dell'agopuntura (flusso del Qi, equilibrio e interrelazioni) per descrivere i suoi metodi ed effetti. Forse una breve descrizione dei meridiani può chiarire le idee in questo post.
Secoli fa, in Cina, i medici scoprirono i "passaggi" del flusso di energia, che chiamarono meridiani (un termine geografico). Ci sono 12 meridiani principali bilaterali, per i vari organi interni. Essi sono: Polmone, Intestino Grasso, Stomaco, Milza, Cuore, Intestino tenue, Vescica, reni, pericardio, fegato, cistifellea, e il Triplice Riscaldatore.
In aggiunta, ci sono altri meridiani egualmente importanti non associati con nessun organo (spesso chiamati meridiani extra, o vasi straordinari), due dei quali situati in verticale lungo la linea centrale, frontale e posteriore, Vaso Concezione (o meridiano) e il Vaso Governatore (o meridiano), rispettivamente. Lungo questi meridiani ci sono numerosi punti o "buchi" attraverso i quali l'energia può essere trasferita o il flusso di energia può essere modificato, attraverso aghi, punte delle dita, o applicazioni mediche di calore, o per un trauma procuratosi con un'applicazione difensiva. Questi meridiani possono essere modificati in yin (negativo) o yang (positivo).
Nella MTC la salute deve essere mantenuta, l'energia yin e yang deve essere equilibrata all'interno del corpo. Le arti mediche come l'agopuntura, lo shiatsu, e il kikoo (qi gong in cinese) cercano di ristabilire questo equilibrio. In contrasto, il kyushojutsu, in termini semplici, viene visto come un attacco a questo equilibrio, o al flusso di energia, all'interno del corpo per causare danni fisici all'avversario.
Un metodo per usare i punti vitali o punti di pressione da colpire impiega La Teoria dei Cinque Elementi. Alcune scuole di MTC categorizzano gli organi del corpo, i meridiani in cinque elementi, distinti ma correlati, ovvero Fuoco, Acqua, Terra, Metallo e legno. Questi sono noti come teoria dei 5 elementi che viene utilizzata per capire come le energie relative a questi elementi, che sono associati con gli organi, interagiscono, si equilibribrano, si coltivano o si regolano l'una con l'altra.
Il metodo più semplice per utilizzare la teoria dei 5 elementi nel kyushojutsu è seguire ciò che è noto come il ciclo distruttivo. Questo, viene fatto attaccando i meridiani in un ordine specifico per infliggere danni seri al proprio avversario interrompendo il flusso di energia che regola (distrugge o assorbe) il meridiano collegato nel ciclo. Il ciclo distruttivo può essere facilmente ricordato con la seguente formula: il Metallo taglia il Legno; il legno nutre la Terra, la terra assorbe l'acqua, l'acqua spegne il fuoco; e il Fuoco scioglie il metallo.
Un altro modo per applicare il kyushojutsu è quello di attaccare i meridiani durante intervalli di tempo specifici, noti come shichen in cinese. Questa teoria afferma che l'energia e il flusso di sangue attraverso i meridiani è più forte nel corso di una specifica ora del giorno, corrispondedo ai 12 meridiani le 12 ore divise in due periodi nel vecchio orologio cinese. Il shichen è ripartito rispettivamente tra le ore del Topo, Toro, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Rana, Scimmia, Uccello, Cane, e Cinghiale.
Le teorie sull'applicazione del kyushojitsu attraverso la comprensione tradizionale della Medicina cinese non sono certo senza detrattori, in particolare i gruppi di professionisti che basano le loro ricerche sui kyushojutsu sulla medicina occidentale moderna. Il loro approccio è molto utili per fornire specifiche spiegazioni, scientifiche sul perché funzionano le tecniche relative ai plessi dei nervi, tendini, muscoli, ecc.
Essi sottolineano che i meridiani non sono mai stati verificati scientificamente, e che l'intero concetto di qi (o chi in cinese) si dissolve di fronte al concetto di biochimica del corpo e dei suoi sistemi. Inoltre, poiché la maggior parte dei punti di pressione sono uguali o sono situati vicino ai punti neurologici, aderenti alla medicina occidentale moderna suggeriscono che un approccio scientifico abbia più senso.
D'altra parte, medicina tradizionale cinese sembra essere più "descrittiva" (in mancanza di una parola migliore) nella sua applicazione, preferendo citare il "naturale" fenomeno conosciuto come lo Yin-Yang e la Teoria dei 5 elementi. Alcuni sostenitori hanno anche sottolineato che recenti indagini scientifiche sull'agopuntura hanno confermato che la stimolazione di determinati punti hanno prodotto in un determinato organo e nel cervello reazioni che non possono essere spiegate nei termini della moderna medicina occidentale.
Anche in ambienti asiatici, tuttavia, esiste qualche disaccordo su alcune teorie dell'MTC e i suoi principi. In Giappone, ad esempio, la teoria Yin-Yang è stata accettata nei circoli medici orientali, ma sembra che ci sia un po' di apprensione sulla Teoria dei Cinque Elementi. Già nel periodo Edo (1603-1867), si affermava che la teoria deii Cinque Elementi rendeva le cose "troppo complicate".
In Cina, il maestro di quanfa Yushan, affermò che il colpire punti i vitali in termini di shichen (12 ore in due periodi di tempo) è assurdo, e successivamente la ricerca ha dimostrato che il flusso di sangue non può essere suddiviso in 12 intervalli uguali di tempo attraverso i 12 meridiani (Jin, 1928).
Invece di litigare su quale paradigma medico è più corretto, tuttavia, alcuni suggeriscono che un approccio migliore potrebbe essere quella di combinare le due cose e giungere a una spiegazione concisa ma completa.
Se le cose non vi sembrano già abbastanza confuse, un altro aspetto dello studio dei kata e la loro relazione con il kyushojutsu è il fascino apparente della numerologia. Molti kata tradizionali (come Gojushiho che significa 54 passi, Nijushiho - 24 passi, Seipai - 18 mani) sono chiamati con dei numeri.
Anche se molti sembrano pensare che questo possa essere un fenomeno cinese, possono essere invece essere effettivamente importati dall'India. Alcuni dei più importanti numeri associati alle tradizioni del combattimento sono 18, 36, 54, 72, e 108. Questi numeri possono essere trovati nelle varie letterature; indiana, cinese e giapponese di arti marziali e nei nomi dei kata.
Una delle spiegazioni più comuni sull'uso di questi numeri è che ci sono 108 effettivi punti vitali sul corpo umano (usati nelle arti marziali), 36 dei quali mortali. Un'altra scuola di pensiero è che ci sono 36 punti vitali, e 72 variazioni di metodo per attaccarli, per un totale di 108.
Un'altra teoria elenca 36 punti vitali mortali e 18 punti non fatali.
Sebbene l'esatto meccanismo degli aspetti numerologici dei combattimenti tradizioni si può essere perso nell'antichità, ci ritroviamo con diversi stimoli su questo patrimonio antico in forma di nomi di kata e il numero effettivo dei punti vitali.

lunedì 20 agosto 2012

Il potere del gioco di gambe

Poche cose sono così critiche, eppure ancora così sottovalutate come il gioco di gambe. Con un buon gioco di gambe il corpo può essere spostato in modo efficiente, pur mantenendo l'equilibrio, creare potenza per portare un colpo, fornendo disponibilità all'anca per i calci, e altro ancora.
I Kata cercano di insegnarci il gioco di gambe, ma è facile farsi prendere da quello che le mani stanno facendo e semplicemente portare i piedi avanti. Infatti, l'efficacia dei bunkai sta nell'essere eseguiti o interrotti a seconda di come ci si orienta rispetto al corpo dell'avversario. La scoperta di alcune delle applicazioni più efficaci nei kata richiede particolare attenzione al movimento del corpo.
Infine ci sono solo pochi modi affinchè il corpo possa arrivare da A a B, ma una quantità infinita di modi sottili per migliorare questo processo. È interessante notare come questo concetto si presenti anche in altri stili.
L'obiettivo è quello di dimostrare come un concetto fondamentalmente sano possa essere pervasivo in molti altri stili diversi.