La maggior parte degli storici concorda
sul fatto che Bodhidarma (Ta Mo) sia veramente vissuto e abbia
compiuto questo viaggio, anche se non si è sicuri della sua venuta,
presso il tempio di Shaolin.
Comunque Bodhidarma era un principe
indiano educato all'arte della guerra ed è quindi verosimile che
abbia potuto trasmettere queste conoscenze nel corso del suo
pellegrinaggio in Cina. Nella prima metà del XVII secolo a seguito
dell'invasione Manciù della Cina il tempio Shaolin fu distrutto.
I monaci si dispersero in tutta la Cina
dando origine a stili modificati che nel corso del tempo si
diversificarono e si moltiplicarono in base alle caratteristiche
fisiche dei praticanti (particolarmente le differenze tra Cinesi del
Sud e del Nord).
Una prima suddivisione può essere
effettuata tra stili esterni (Wai Chia) e interni (Nei Chia):
Stili esterni - privilegiano
subito le doti di velocità e potenza e mettono in primo piano lo
studio di molteplici tecniche arrivando infine a dare attenzione
all'effetto energetico e alla respirazione.
Stili interni - privilegiano
inizialmente un'abilità rivolta alla consapevolezza del corpo stesso
mirato al raggiungimento dell'armonia e della rilassatezza; in tal
modo è favorito da subito uno stato di movimento naturale che
predispone a una corretta respirazione.
Solo successivamente vengono insegnate
le tecniche di combattimento.
Un'altra distinzione è tra stili del
Sud e del Nord:
Stili del Sud - caratterizzati
da posizioni più alte e tecniche più corte e a breve distanza con
minor presenza di tecniche al volo e acrobatiche.
Stili del Nord - caratterizzati
da posizioni più basse e tecniche più lunghe maggiormente rivolte
al combattimento a lunga distanza.
Kung Fu
Il Kung fu non è una disciplina
violenta. Infatti è un'arte marziale tesa a raggiungere il benessere
psicofisico dell'individuo. Il suo compito è quello di tenere la
muscolatura elastica e di preservare la funzionalità delle
articolazioni, mantenendo il corpo in uno stato generale di buona
salute.
Il raggiungimento dell'equilibrio
spirituale garantisce serenità d'animo, aiuta a controllare i propri
istinti e a mantenere la mente vigile e scattante.
Il termine Kung Fu (secondo il metodo
di traslitterazione Wade Giles, più diffuso in occidente) oppure
Gong Fu (con il metodo Pin Yin riconosciuto ufficialmente dal governo
di Pechino). In occidente il termine Kung Fu è spesso associato
all'insieme delle arti marziali tradizionali cinesi (che sono circa
350 stili). Una delle tante differenze che distingue gli stili del
Kung Fu è proprio il modo di raggiungere lo Shen
(raggiungimento dell'energia interiore quindi spirituale e mentale e
della maestria suprema).
La matrice del Kung Fu resta comunque
la forma di Shaolin del nord chiamata Pei Pai Shaolin Ch'uan,
che oltretutto è ritenuto il capostipite degli stili esterni. Gli
stili interni, con il tempo si sono sempre più allontanati dallo
Shaolin Ch'uan. In Europa il Kung Fu incominciò a diffondersi
intorno alla metà degli anni 60, e l'incremento ci fu anche grazie
all'opera di film (Bruce Lee). Ma in seguito a questi film però
incominciò una visione sbagliata e ben lontana dall'idea originale
di Kung Fu. Comunque fortunatamente alcuni maestri orientali si
stabilirono in Italia.
Per praticare il Kung Fu non bisogna
avere alcuna dote particolare, anche perché l'elasticità e il resto
necessario si sviluppa con la pratica dello stile, come ad esempio
nello Shaolin Ch'uan che se praticato costantemente fin da giovane
garantisce un'ottima elasticità in età avanzata.
In tutti gli stili l'apprendimento
prevede una buona parte di esercizi di riscaldamento per tutti i
muscoli utilizzati, l'apprendimento di forme (garantiscono il
proseguimento inalterato degli esercizi, insegna a coordinare i
movimenti e a concatenare le tecniche da utilizzare nel
combattimento) e il combattimento libero (prevede l'utilizzo di
protezioni; serve a migliorare le tecniche e comunque il Kung Fu
rimane un'arte marziale e non vuole assolutamente diventare uno sport
come gli altri). Ampissimo è l'utilizzo di armi bianche come il
bastone lungo e corto, sciabola e doppia sciabola, alabarda, lancia,
vari altri tipi di spade, bastone snodato a due o tre pezzi bastone a
due punte e tantissime altre.
Per quanto riguarda il vestiario questo
varia da stile a stile.
Wushu
La parola Wushu è composta da due
ideogrammi: "Wu" che vuol dire marziale e "Shu"
arte quindi il significato è arte marziale. Il Wushu comprende,
l'insieme delle arti marziali Cinesi. In Occidente il Wushu è più
spesso conosciuto col nome di Kung Fu che vuol dire "duro
lavoro".
Con l'invenzione delle armi da fuoco il
Wushu diventò più una disciplina sportiva anche se mantenne
inalterato il duro allenamento.
Nel Wushu abbiamo moltissimi stili
spesso anche diversi tra loro. Sostanzialmente possiamo dividere
questo stile in stili interni (privilegiano l'energia interiore) e
esterni (privilegiano la forza muscolare).
Storia
Il Wushu ha una storia millenaria e si
divide in Wushu tradizionale che come data storica arriva fino al
1930 (Chuan Tong Wushu) e Wushu moderno (Jindai Wushu), che si è
sviluppato dal 1930 fino a oggi. Di fatto l'arte conosciuta con il
nome di Wu I, fu inventata da un sacerdote di nome Shun Hiu durante
il regno dell'imperatore Huang Ti (2697-2597 a.C.) quindi durante il
periodo leggendario conosciuto in Cina come "l'epoca dei cinque
sovrani".
Nel periodo della società schiavista
il Wushu veniva praticato nell'addestramento militare. Il Wushu
divenne molto presto uno stile tra i più praticati, soprattutto nei
giochi militari e altre importanti manifestazioni militari. Ma la
maggior diffusione di questo stile si ebbe nei periodi Ming
(1368-1644) e Qing (1644-1911), nei quali si arricchì di tecniche
sempre più precise ed efficaci. Nell'Ottocento in tutta la Cina si
praticava il Wushu. Purtroppo a causa di una serie di dominazioni
straniere il Wushu fu proibito, ma tornò a essere praticato dopo la
seconda guerra mondiale con la repubblica popolare di Mao. Negli
ultimi anni il Wushu è entrato a far parte dei giochi olimpici.
Tecnica
Per stili di Wushu si intendono tutti
quegli stili che, con caratteristiche ben precise, si tramandano da
molte generazioni. Tra questi si differenziano in stili del Nord e
del Sud:
Stili del Nord: Shaolin Quan,
Tang Lan Quan e il Chang Quan, sono stili in cui i movimenti sono
basati sull'elasticità e sulla velocità possono essere compiuti con
armi o a mani nude.
Stili del Sud: Hung Gar, Choi
Lee Fut, Nam Qan, ci sono inoltre gli stili imitativi, fra i quali i
più famosi sono quelli della mantide religiosa (Tang Lang), dell'Hou
Quan (stile della scimmia), e dell'ubriaco (Tsui Pa Hisien).
Ci sono poi gli stili interni come il
Taiji Quan o box del principio supremo, l'Hsingi o box della forma e
della mante, ma ancora nel wushu si possono trovare stili come il
Shuai Chiao lotta cinese
Curiosità
Nel Wushu si usano i classici vestiti
mandarino di inizio secolo, composto da una giacca con i
caratteristici bottoni cinesi ampi e pantaloni di colore nero, bianco
o blu. Unica variante e l'agganciatura di colore diverso i maschi
dritta le femmine obliqua.
Shaolin
Lo Shaolin è il primo e il più famoso
tra gli stili di Kung Fu. Oggi come già ho accennato ci sono circa
350 stili di Kung Fu e tutti o derivano o vennero influenzati dallo
Shaolin: maestri di stili particolari che magari vennero a contatto
con maestri Shaolin inserirono nel proprio stile qualche insegnamento
del monastero, altri stili derivano direttamente dallo Shaolin e
altri ancora
nascono dalla fusione di Shaolin e
altri stili. Comunque non solo le arti marziali tradizionali cinesi
hanno in qualche modo a che fare con lo Shaolin, infatti parecchi
stili in tutto l'oriente (stili giapponesi vietnamiti coreani ecc.)
mostrano una certa somiglianza, chi più chi meno con lo Shaolin.
Storia
In Cina sono 5 le montagne che vengono
definite "sacre", perché è da queste che si sviluppa
tutta la religione cinese. In una di queste il monte Songshan, con
vette alte 1400 metri, per ordine dell'imperatore Hsiao-Wen (386-534)
fu eretto il monastero di Shaolin (495) "giovane foresta".
Secondo la leggenda Ta Mo o più semplicemente Bodhidarma
attraversando il fiume Yangtze in direzione della capitale di Honan.
Arrivato sul posto proseguì verso la regione boscosa (Songshan) e fu
a lato della catena Shaoshih che trovò il mitico monastero di
Shaolin. Appena arrivato nel tempio non fu proprio ben accoltò per
le sue idee riformiste e non gli fu concesso di rimanere all'interno
del monastero.
Ma la leggenda vuole che Ta Mo
rifugiatosi in una caverna li vicino meditando tutto il tempo tanto
da incuriosire i monaci e gli abitanti dei villaggi vicini. Secondo
il monaco questa doveva essere una trasmissione filosofica del
"sigillo della mente", tanto da fargli dire più tardi
"poni termine alla formazione di tutte le relazioni esteriori, e
sii libero da ogni tentativo di violenza dentro il cuore, allora e
solo allora, con la mente come il muro, indifferente al disordine
esterno, potrai entrare nella Verità".
Insomma dopo un pò di tempo i monaci
lo accettarono nel monastero, e qui incominciò a insegnare la sua
visione buddista dalla filosofia Ch'an.
Vedendo che i monaci erano debolucci Ta
Mo li istruì con dei movimenti per migliorare il fisico solo più
tardi questi movimenti diventarono tecniche di combattimento che
servivano ai monaci per difendersi dai briganti che li attaccavano
quando uscivano dal monastero. Comunque l'insegnamento di Ta Mo in
origine fu solo orale ma poi diventò anche scritto per tramandare in
libri il sapere del saggio Bodhidarma. Quindi i monaci con i secoli
crearono quello che tutti noi chiamiamo Shaolin. Dal primo tempio di
Shaolin i monaci per varie ragioni costruirono altri monasteri e di
questi di sicuro il più importante è quello di Fukien (sud Cina con
la dinastia T'ang) in origine quindi questo monastero era solo una
derivazione di quello di Honan. Ma con l'incendio del primo i monaci
superstiti portarono tutti i libri che riuscirono a salvare al
monastero di Fukien che quindi diventò il più importante. Comunque
il primo monastero fu ricostruito ma non acquistò mai più l'antico
prestigio.
Il primo laico ad apprendere il Kung Fu
nel monastero fu un certo Choy Kuo-Yee (generale scappato perché la
dinastia Ch'ing sconfitti i Ming erano saliti al potere. La dinastia
Ch'ing era molto feroce e sanguinaria tanto che uccisero numerosa
gente anche civile che era simpatizzante dei Ming. Proprio per questo
molti si rifugiavano nel monastero e comunque non tutti venivano
accolti, infatti solo pochi venivano accettati ed erano però prima
sottoposti a duri test. Negli anni del crudele imperatore Yung Ch'ing
nell'anno 1768 quando ormai il potere dei Ch'ing era consolidato il
monastero di Honan fu aggredito (ritenuti colpevoli di ospitare
nemici dei Ch'ing e di istruirli alle arti marziali) da circa 60.000
uomini. Per i monaci fu un inferno e solo pochi di loro i
sopravvissuti portarono con loro i libri sacri al monastero di Fukien
questo fu il passo decisivo per il nuovo monastero che divenne il
centro in assoluto più importante per la diffusione delle arti
marziali cinesi a spese dell'altro monastero (Honan) che fu quindi
abbandonato. Adesso il monastero di Fukien è di 70.000 mq e conserva
ben 12000 testi sacri
Tecnica
Nel monastero di Shaolin l'insegnamento
veniva dato attraverso l'apprendimento di forme che rappresentavano 5
animali:
1. leopardo - era il primo animale
insegnato dava all'allievo la rapidità e la forza, i colpi sono dati
con notevole velocità e con ispirazioni e espirazioni brevi
2. tigre - La tigre consolida il fisico
e potenzia la muscolatura era il secondo animale insegnato. Con una
respirazione sonorizzata si contribuiva ad irrobustire le ossa
attraverso la rigenerazione del midollo spinale, classico della tigre
sono i movimenti veloci e convinti
3. serpente - è il terzo animale
insegnato che rappresentava la transizione di un discepolo ad uno
stadio superiore. Con l'energia accumulata dal movimento dei
precedenti animali, si sviluppa un tocco chiamato Dim Mak, movimenti
rapidi caratterizzati da respirazione sibilante e compressa
4. gru - questo era il quarto animale
insegnato caratterizzato da movimenti ampi, circolari e armoniosi.
5. drago - Ultimo animale ma
probabilmente il più importante non ha una sua utilità nel
combattimento ma serve a creare e usare lo spirito del praticante e
la sua energia interiore.
Comunque un allenamento di Shaolin come
tutti gli stili di Kung Fu inizia con un saluto tradizionale della
scuola, prosegue con una massiccia dose di riscaldamento mirato a
dare una certa scioltezza dei movimenti e poi si imparano le forme
col maestro.
Le posizioni base dello Shaolin sono le
seguenti:
Ma Bo (cavaliera)
Gung Bo (posizione dell'arco e della
freccia)
Ding Bo (posizione del gatto)
Lau Mah (posizione della forbice)
Tuo Bo (posizione del passo furtivo)
Tu Mah (posizione del cavallo su una
gamba)
Kuai Mah (posizione del cavallo
inginocchiato)
Yee Gee Kim Yeung Mah (posizione a
clessidra).
Hung Gar
Di sicuro lo stile Hung Gar è come
molti sanno lo stile che si designa come il vero successore di
Shaolin. L'Hung Gar costituisce la base di tutto quello che viene
chiamato Nam Ch'uan, e rappresenta un insieme di stili in cui
confluiscono gli stili del Sud della Cina. Questo stile in Cina è
visto come uno stile di eroi, questo perché i praticanti di Hung Gar
accendevano le fantasie al popolo diventando alcune volte come eroi
che facevano l'impossibile.
L'Hung Gar non è uno stile con
movimenti acrobatici, ma tutto si basa su una solida posizione di
base a cui il praticante si allena costantemente. Sicuramente coi
tempi che corrono dove la gente ha fretta solo di imparare e le
tradizioni si affievoliscono sempre più costantemente.
Sicuramente l’Hung Gar è una
disciplina marziale che ancora conserva intatte le proprie
tradizioni. Ad unire i praticanti di Hung Gar non è solo lo stile ma
anche l'allenamento che è durissimo e che comporta molta forza di
volontà, L'Hung Gar infatti è uno degli stili più duri da
apprendere proprio per la durezza dell'allenamento, nella pratica di
questo stile ci vuole massimo impegno sia nelle forme basi che
avanzate, è uno stile che richiede 8 anni di duro allenamento per
raggiungere un buon livello. La forma più breve non possiede meno di
70 movimenti e la più lunga è di 230 movimenti (Gung Gee Fok Fu
Kune). Comunque non bisogna credere che l'Hung Gar potenzi solo il
fisico infatti ci sono forme create proprio per lo sviluppo della
respirazione attraverso la quale si arriva a padroneggiare il Ch'i
(ciò che si muove dentro).
Storia
Si narra che il fondatore dello stile
sia Hung Hee Gung più o meno 180 anni fà uno dei più abili allievi
di Shaolin. Hung Hee Gung era amante delle arti marziali fin da
ragazzo quando per sopravvivere faceva il venditore di te.
Fu per caso che entrò nel monastero
(lo volevano mazzolare e per salvarsi la pellaccia entrò nel
monastero" pensando che li nessuno gli avrebbe dato fastidio,
scaltro l'amico") e si presentò all'abate Chih San Chan
chiedendo di essere accettato come discepolo laico e fu accettato.
Dato il grande impegno e il suo talento lo stesso abate decise di
istruirlo insieme ad un'altro monaco esperto e ad una donna (Fong
Wing Chun) che lo istruì allo stile della gru bianca di Shaolin.
Dopo 6 anni di tirocinio fu riconosciuto come miglior allievo non
monaco della sua generazione.
In tutto il monastero a quei tempi
erano 100 i praticanti laici del convento. Proprio in questo periodo
mentre il monastero era ancora sotto i Ch'ing ci fu il secondo
incendio del monastero. Questo perché alcuni laici del monastero non
rispettarono le severe regole imposte dalla dinastia regnante (non si
poteva uscire dal monastero se non si era diventati maestri).
Con 10000 uomini armati di fucili il
monastero fu incendiato e rimasero in vita 30 monaci. Tra questi
c'erano l'abate Hung e un certo Sam Tak anche lui istruttore di Hung.
Sulle spalle di Hung gravava il peso di dover portare avanti le
tradizioni del monastero e lui infatti scappato in un monastero
buddista in Kwantung (1803), segretamente insegnò l'arte del Kung Fu
di Shaolin.
All'arrivo dell'invasore bianco i
Ch'ing tolsero il divieto di fare Kung Fu per dar modo al popolo di
contrastare l'invasore. Hung allora tornò al suo paese di origine
dove riprese l'insegnamento dello Shaolin ma per motivi di sicurezza
(i Ch'ing erano sempre molto attenti ai discepoli del monastero)
chiamò lo stile da lui insegnato Hung Gar. Secondo Hung Hee Gung la
parola HUNG dello stile da lui creato non deriva dal suo nome ma da
quello del primo re della dinastia Ming: Hung Wu. Ovviamente portò
alcuni cambiamenti per camuffare lo stile quindi lo trasformò in un
"nuovo stile" nato dalle ceneri del leggendario Shaolin.
Lo stile da lui creato diventò subito
il migliore della zona battendo le scuole del Kwantung più famose
(Choy, Lau, Li e Mok). L'abate del tempio intanto istruì un certo
Lok Ah Choy che poi mandò da Hung Hee Gung per una maggior
istruzione quindi Lok apprese l'Hung Gar e lo Shaolin e Lok diventò
erede dell'Hung Gar. Lok insegnò a Wong Tai, quest'ultimo a sua
volta presentò il figlio, Wong Kay-Ying, al cospetto del maestro.
Wong Kay-Wing diventò bravissimo nell'arte dell’Hung Gar tanto da
meritare il riconoscimento come una delle dieci tigri di Canton
(luogo dove si era stabilito Lok Ah Choy, per l'insegnamento).
A Wong Kay-Wing successe il figlio (che
è un eroe quindi realmente esistito perché molti pensano a lui come
una leggenda) Wong Fei Hung che diventò forte come il padre e molto
più.
Dopo di lui e suo allievo ci fu Lam
Tsai Wing, che impersonificò il suo maestro in parecchi film. Dopo
di lui incomincia una ramificazione molto ampia ricordiamo nomi come
Tang Fung (anche lui allievo di Wong Fei Hung), Chan Hon Chung, Lam
Jo, Chiu Kau.
Tecniche
Nell'Hung Gar le forme a mani nude sono
in ordine seguenti:
1. Tit Jin Kune (forma della mano a
freccia) - é la più corta dello stile, serve per preparare alle
forme più avanzate. E’ una forma particolare che serve a
concentrare l'energia interna sulla parte superiore del corpo
soprattutto nelle dita, non vengono effettuati spostamenti se non
quelli che pongono il praticante nella posizione Ma Bo(posizione del
cavaliere).
2. Moi-Fah Kune (forma del fiore di
prugno) - nella forma vengono esercitate tutte le tecniche e le
posizioni base dell'Hung Gar, composta da circa 60 movimenti non è
una vera e propria forma e dà la possibilità al maestro di
verificare la pazienza, la costanza, la voglia e l'umiltà
dell'allievo.
3. Gung Gee Fok Fu Kune (forma della
forza che addomestica la tigre) - è una delle forme più lunghe (200
movimenti) si dice che praticandola si sviluppi nel praticante una
incredibile forza.
Deriva dall'insegnamento Shaolin creata
dall'abate Chih San Chan.
4. Lau Gar Kune (forma della famiglia
Lau) - Questa forma ha movimenti molto più veloci delle altre forme
fino ad adesso spiegate, deriva proprio dallo studio dello stile
della famiglia Lau. Risente molto dell'influenza degli stili del Nord
Cina, e le sue tecniche sono orientate al combattimento reale, questa
forma rende l'Hung Gar più fluido e veloce.
5. Wu Dip Jeong Kune (forma del palmo
di farfalla) - questa forma è caratterizzata da ampi movimenti che
sono portati con il palmo aperto. Ha movimenti fluidi e calci portati
a medio livello.
Caratteristici sono i colpi come il
calcio del ciclone, e il movimento delle farfalle sparse.
6. Fu Hok Seung Yin Kune (forma della
tigre e della gru) - Di sicuro questa forma è l'anima dell'Hung Gar
(a mio parere anche la più bella dal punto di vista estetico).
Questa forma è composta da circa 200 movimenti, la caratteristica e
che tecniche forti (della Tigre) si alternano a tecniche veloci
(della gru). Proprio per questa caratteristica questa forma comunque
è molto complessa.
7. Wu Hsing Kune (forma dei cinque
animali) - riprende le forme dei 5 animali che c'è nella forma
successiva.
8. Sap Ying Kune (forma dei 10 stili) -
Questa forma si basa sui 5 animali dello Shaolin (leopardo, tigre,
serpente, gru, drago) e su i 5 elementi (metallo,legno, acqua, fuoco
e terra), questa forma è importante perché inizia l'allievo alla
respirazione del drago. La respirazione del drago è basata su una
respirazione rumorosa tesa ad arrivare allo sviluppo del CHI.
9. Tit Sine Kune (forma del filo di
ferro) - Sequenza basata estremamente sui movimenti del drago. Questa
forma però a differenza della Yee Gee Kim Yeung Mah, non è ferma
coi piedi ma la respirazione è abbinata con il movimento di mani e
gambe. Questa forma per la sua abilità è molto usata anche in altri
stili.
Questo stile è uno dei più potenti stili di Kung Fu per quanto
riguarda la pura forza fisica.
Tang lang
Il Tang Lang è uno tra gli stili
imitativi più famosi, ed è nato con l'attenta osservazione della
natura, in particolare di un animale la Mantide Religiosa.
Storia
Il Tang Lang nasce ad opera del monaco
Wong Long nato nel distretto di Tsi Mo nello Shantung durante la
dinastia Ming (1368-1644).
Infatti in Cina nel monastero presso il
monte Lao Shan ad est della città Ching Tao di Shaolin un monaco di
nome Wong Long continuava a sfidare in combattimento corpo a corpo
l'abate che ogni volta metteva al tappeto il povero monaco.
Un giorno l'abate comunicò ai monaci
che sarebbe partito per ben tre anni, a questa notizia Wong Long
rimase sconvolto perché il suo onore calpestato dalla superiorità
dell'abate non sarebbe più stato sanato. In più l'abate sarebbe
diventato ancora più esperto di prima diventando praticamente ai
suoi occhi imbattibile. Vinto il suo orgoglio il monaco si dedicò
ancora più diligentemente agli studi, ma per quanto lui si
impegnasse non sentiva in se stesso grandi miglioramenti. Un giorno
verso sera mentre camminava per il giardino immerso nei soliti
pensieri sull'abate, vide due insetti lottare, e subito riconobbe una
mantide religiosa e una cavalletta. La mantide religiosa con mosse
velocissime e precise immobilizzò la cavalletta.
Wong Long restò incantato prese la
mantide e la portò nella sua stanza, dopo avergli ovviamente
costruito una gabbietta. Qui cominciò a studiare i suoi
atteggiamenti stuzzicandola e facendola combattere contro altri
insetti.
Alla fine in tre anni di studio creò
il Tang Lang.
Quindi passati i tre anni l'abate tornò
al tempio e fu accolto con gran felicità dai monaci. Senza perdere
tempo Wong Long sfidò l'abate ma questa volta a cadere a terra non
fu il monaco ma l'abate. Tutti rimasero stupiti ma gli altri monaci
pensarono che questa vittoria era dovuta alla stanchezza per il
viaggio.
Il giorno dopo in un'altro
combattimento si riconfermò campione Wong Long.
Finalmente il suo sogno si era
realizzato lui aveva sconfitto l'abate.
L'abate rimase impressionato
dall'abilità del monaco e decise che lo avrebbe aiutato a migliorare
lo stile. Infatti gli unici problemi del Tang Lang erano i movimento
delle gambe che non erano stati sviluppati. L'abate allora andò
nella foresta con il monaco per cercare un animale a cui ispirarsi
per i movimenti delle gambe, dopo esasperate ricerche videro delle
scimmie e decisero di ispirarsi a loro per i movimenti delle gambe.
Il Tang Lang infatti è uno stile di Kung fu molto rapido e chi lo
pratica è ossessionato dalla velocità.
Come oggi noi sappiamo il Tang Lang si
divide in varie scuole, e ci sono più versioni sulla nascita di
queste. Una di queste dice che Wong Long ordinò ai suoi allievi che
avevano appreso lo stesso stile anche se le loro abilità si
distinguevano per la forza, la velocità, e peso, di procurarsi una
mantide ciascuno, e da queste lui avrebbe dato il nome alle nuove
correnti di Tang Lang.
Gli allievi tornarono e ognuno di loro
aveva delle mantidi diverse:
uno aveva una mantide con sette punti
sulla spalla, il maestro decise che lo stile di quell'allievo si
sarebbe chiamato mantide delle sette stelle, il secondo tornò con
una mantide che aveva delle macchie sulla schiena che sembravano
fiori di prugno, il maestro chiamò lo stile mantide del fiore di
prugno e infine l'ultimo allievo portò una mantide senza alcun
disegno e il maestro chiamò lo stile mantide immacolata. Quindi dopo
Wong Long i successori alla scuola furono Sing Shui, Lee Sam Gin, poi
abbiamo anche Wong Yung Sang, Fan Yu Tung, Lo Kwang Yue tanti altri
Tecnica
Come già abbiamo detto il Tang Lang si
divide in varie scuole e questo sono:
1. mantide delle sette stelle -
caratterizzata nelle sue applicazioni dai passi a sette stelle.
2. mantide del fiore di prugno -
caratterizzata dalla velocità nell'eseguire combinazioni di pugni.
3. mantide immacolata (senza macchie) -
si distingue per l'impostazione delle dita e del palmo.
4. mantide T'ai Chi - caratterizzata
dal fatto che l'intero stile e basato sui movimenti T'ai Chi.
5. mantide della famiglia segreta -
caratterizzata da movimenti rapidi a corta distanza con attacchi di
gomito.
6. mantide degli otto passi -
eccellente nell'utilizzo di tecniche del Pakwa.
7. mantide delle sei combinazioni -
caratterizzati da movimenti fluidi e pone l'accento sulla
flessibilità.
8. mantide rigida - immette molta
potenza nei colpi.
9. mantide Tan Tui - enfatizza le
tecniche di gambe e gli spostamenti.
10. mantide delle mani che trascinano -
caratterizzata da movimenti che tirano strattonando l'avversario.
11. mantide del cerchio di giada -
caratterizzato dagli spostamenti.
Tutti gli stili sopra elencati sono
molto simili e si differenziano solo per le caratteristiche elencate.
Ma il Tang Lang rispetta 11 punti base fondamentali che sono:
1. le otto posizioni fondamentali.
2. le dodici parole chiave della
formula verbale.
3. le sette regole.
4. i cinque elementi interni e esterni.
5. le tre velocità.
6. i dodici metodi flessibili.
7. gli otto metodi rigidi.
8. le tre condizioni di stabilità.
9. gli otto punti da attaccare e da non
attaccare.
10. i due tipi di forza.
Le 8 posizioni fondamentali sono: la
posizione del cavaliere (utilizzata in tutti gli stili di Kung Fu
derivanti dallo Shaolin, ottima per sviluppare una solida base di
appoggio), la posizione del gatto (tipica del Tang Lang, molto usata
in combattimento per la velocità negli spostamenti), posizione
dell'arciere (usata in attacco porta il peso sulla gamba avanzata),
posizione inversa (usata per contrastare un avversario che attacca
con molta irruenza), posizione della gru (anche questa tipica dello
Shaolin caratterizzata dal fatto che si sta in piedi su una gamba),
posizione incrociata (ottima per spostarsi lateralmente o per evitare
un attacco), posizione inginocchiata (effettuata per colpire parti
basse), posizione delle sette stelle (usata per bloccare sul nascere
il nemico o per effettuare falciate).
Le dodici parole chiave sono (ou, lou,
tsoi, kua, diu, chin, peng, ta, jim, lien, tieh, k'on):
1. ou (aggancia) - rappresenta una
presa con le ultime tre dita della mantide, è una presa non molto
solida ma che serve a portare verso se l'avversario per poi
contrattaccare. Viene anche usato per attaccare colpendo l'avversario
col dorso della mano.
2. lou (afferra) - presa solida per
controllare saldamente l'avversario.
3. tsoi (tira e colpisci) - serve ad
attirare velocemente l'avversario per poi colpirlo con gran velocità
e decisione.
4. kua (blocca in alto) - consiste nel
far scivolare verso l'alto il colpo senza bloccarlo.
5. diu-chin (avanza dopo
l'intercettamento) - serve a controllare e attirare l'avversario
verso se per poi colpirlo con la stessa mano che ha effettuato la
presa.
6. peng-ta (colpisci con gli otto
metodi rigidi) - si controlla l'avversario con tecniche "morbide"
per poi colpirlo con tecniche "rigide" (gli otto metodi
rigidi).
7. jim-lien (cerca il contatto e
aderisci) - consiste nello spostare le braccia dell'avversario fuori
dal suo equilibrio e intrappolarle per poi contrattaccare facilmente
e definitivamente.
8. tieh-k'on (spostati chiudendo la
distanza e colpisci) - consiste nello spostarsi velocemente e casì
facendo il praticante di Tang Lang può sfruttare il peso del corpo
per aumentare la consistenza dei suoi attacchi.
Le sette regole sono:
1. il tuo atteggiamento - deve essere
come quello di un gatto che aggredisce un topo.
2. le tue braccia - devono essere forti
come quelle di una tigre fortissime e mortali.
3. il tuo spirito - deve essere come un
aquila, caccia la preda guardandola dall'alto.
4. il tuo cuore - devi essere astuto
come una volpe.
5. i tuoi fianchi - devono essere
flessibili come quelli di un dragone.
6. i tuoi spostamenti - devi spostarti
come una scimmia, quindi devi essere veloce ed efficace.
7. le tue braccia - devono essere
veloci e potenti come le braccia di una mantide quando afferra la
preda.
Taiji Quan
Il Taiji Quan o "box della suprema
armonia" è paragonabile ad una danza composta di movimenti
morbidi, fluidi, più o meno lenti a seconda degli stili.
I principi fondamentali di questo stile
si ispirano all'acqua e sono dunque flessibilità, fluidità,
scioltezza e cadevolezza.
Storia
Non si è certi delle origini del Taiji
Quan. La più certa delle tante storie sulla sua origine corrisponde
alle vicende e allo sviluppo dello stile della famiglia Chen. Questo
sviluppo prese vita all'inizio della dinastia Ming (1368-1644) quando
un certo Chen Bo, famoso praticante e insegnante di arti marziali,
andò a vivere in quello che poi verrà riconosciuto come il
"Villaggio Chen".
Da quel momento lo stile fu tramandato
di generazione in generazione fino ad arrivare al vero fondatore del
Taiji Quan Chen (1600-1680).
Di lui si dice che ricoprì compiti di
polizia territoriale. Nel suo stile utilizzava gli elementi
essenziali delle altre scuole di arti marziali esistenti al suo
tempo. Egli realizzò uno stile con l'uso della teoria del Taiji
trattata nello Zhouyi (Yijing), di tecniche alchemiche del Taoismo
(Tuna) nonché delle teorie della medicina tradizionale (Jingluo).
Nel suo stile erano già presenti tutti gli elementi del Taiji Quan,
come le alternanze tra Yin e Yang (vedi
curiosità), azioni veloci e lente con
integrazione anche dell'energia interna e movimenti esterni,
movimenti di potenza e movimenti morbidi. Il punto di svolta della
famiglia Chen arrivò con Chen Chanxing (1771-1753), poiché l'arrivo
delle armi da fuoco cambiò drasticamente le tecniche belliche,
quindi le arti marziali passarono in secondo piano e lo stile della
famiglia Chen diventò pubblico e venne trasmesso anche al di fuori
della famiglia.
Fu proprio uno di questi, Yang Luchan
(1799-1872), il fondatore dello stile Yang. Alla fine degli anni 20
lo stile della famiglia Chen era ormai diffuso in tutta la massa
della popolazione cinese. Lo stile Yang si era intanto diffuso
enormemente e veniva praticato da ogni strato della popolazione,
grazie alla sua semplicità e con un minore impegno fisico.
Tecnica
Il primo livello è quello dei
principianti, e dura parecchi anni presentando differenze notevoli da
individuo a individuo. Si inizia con la memorizzazione delle forme,
si potenziano i muscoli e si sciolgono le articolazioni, la
percezione progressiva di un profondo rilassamento, l'aumento
dell'energia interna e il miglioramento della salute. Esso richiede
una pratica assidua. L'importante è non uscire dai limiti del
triangolo (ossia perdere di vista i corretti principi di questo
stile), cosa molto facile per un praticante.
Il secondo livello dura molti anni.
Le componenti di questo livello sono un
maggiore potenziamento muscolare dovuto alla necessità di assumere
posizioni sempre più corrette e approfondite, un maggiore
rilassamento fisico e mentale per permettere il libero fluire
dell'energia interna. Questo livello è problematico perché richiede
una pratica ininterrotta ed equilibrata. L'allievo adesso è in grado
di applicare abbastanza correttamente i principi della circolazione
energetica e della sua pratica.
Nel terzo livello lo studente può
essere considerato Maestro di Taiji Quan; i principi sono ormai
assimilati e non c'è più bisogno del maestro.
Le stesse cose dette del terzo livello
valgono anche per i due livelli successivi, dove c'è un tale
potenziamento dell'energia interna che è inconcepibile ed è
possibile solamente essere testimoni dei suoi effetti.
Al di là del vertice del triangolo si
può continuare secondo la tradizione fino a infiniti livelli, che
riguardano la nostra crescita spirituale e l'evoluzione della nostra
persona nell'universo.
Il Taiji Quan prevede anche l'uso di
armi. Esse sono: spada diritta, doppia spada, sciabola, doppia
sciabola, bastone, alabarda. La divisa è una giacca bianca di cotone
o seta con il collo alla Coreana aperto sul davanti e un paio di
pantaloni leggermente ripresi alla caviglia. Ai piedi le scarpe da
ginnastica bianche con la suola piatta.
Concludo dicendo che nel Taiji Quan non
ci sono cinture.
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