domenica 15 aprile 2018

Kung Fu tradizionale Cinese

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La maggior parte degli storici concorda sul fatto che Bodhidarma (Ta Mo) sia veramente vissuto e abbia compiuto questo viaggio, anche se non si è sicuri della sua venuta, presso il tempio di Shaolin.
Comunque Bodhidarma era un principe indiano educato all'arte della guerra ed è quindi verosimile che abbia potuto trasmettere queste conoscenze nel corso del suo pellegrinaggio in Cina. Nella prima metà del XVII secolo a seguito dell'invasione Manciù della Cina il tempio Shaolin fu distrutto.
I monaci si dispersero in tutta la Cina dando origine a stili modificati che nel corso del tempo si diversificarono e si moltiplicarono in base alle caratteristiche fisiche dei praticanti (particolarmente le differenze tra Cinesi del Sud e del Nord).
Una prima suddivisione può essere effettuata tra stili esterni (Wai Chia) e interni (Nei Chia):
Stili esterni - privilegiano subito le doti di velocità e potenza e mettono in primo piano lo studio di molteplici tecniche arrivando infine a dare attenzione all'effetto energetico e alla respirazione.
Stili interni - privilegiano inizialmente un'abilità rivolta alla consapevolezza del corpo stesso mirato al raggiungimento dell'armonia e della rilassatezza; in tal modo è favorito da subito uno stato di movimento naturale che predispone a una corretta respirazione.
Solo successivamente vengono insegnate le tecniche di combattimento.
Un'altra distinzione è tra stili del Sud e del Nord:
Stili del Sud - caratterizzati da posizioni più alte e tecniche più corte e a breve distanza con minor presenza di tecniche al volo e acrobatiche.
Stili del Nord - caratterizzati da posizioni più basse e tecniche più lunghe maggiormente rivolte al combattimento a lunga distanza.

Kung Fu
Il Kung fu non è una disciplina violenta. Infatti è un'arte marziale tesa a raggiungere il benessere psicofisico dell'individuo. Il suo compito è quello di tenere la muscolatura elastica e di preservare la funzionalità delle articolazioni, mantenendo il corpo in uno stato generale di buona salute.
Il raggiungimento dell'equilibrio spirituale garantisce serenità d'animo, aiuta a controllare i propri istinti e a mantenere la mente vigile e scattante.
Il termine Kung Fu (secondo il metodo di traslitterazione Wade Giles, più diffuso in occidente) oppure Gong Fu (con il metodo Pin Yin riconosciuto ufficialmente dal governo di Pechino). In occidente il termine Kung Fu è spesso associato all'insieme delle arti marziali tradizionali cinesi (che sono circa 350 stili). Una delle tante differenze che distingue gli stili del Kung Fu è proprio il modo di raggiungere lo Shen (raggiungimento dell'energia interiore quindi spirituale e mentale e della maestria suprema).
La matrice del Kung Fu resta comunque la forma di Shaolin del nord chiamata Pei Pai Shaolin Ch'uan, che oltretutto è ritenuto il capostipite degli stili esterni. Gli stili interni, con il tempo si sono sempre più allontanati dallo Shaolin Ch'uan. In Europa il Kung Fu incominciò a diffondersi intorno alla metà degli anni 60, e l'incremento ci fu anche grazie all'opera di film (Bruce Lee). Ma in seguito a questi film però incominciò una visione sbagliata e ben lontana dall'idea originale di Kung Fu. Comunque fortunatamente alcuni maestri orientali si stabilirono in Italia.
Per praticare il Kung Fu non bisogna avere alcuna dote particolare, anche perché l'elasticità e il resto necessario si sviluppa con la pratica dello stile, come ad esempio nello Shaolin Ch'uan che se praticato costantemente fin da giovane garantisce un'ottima elasticità in età avanzata.
In tutti gli stili l'apprendimento prevede una buona parte di esercizi di riscaldamento per tutti i muscoli utilizzati, l'apprendimento di forme (garantiscono il proseguimento inalterato degli esercizi, insegna a coordinare i movimenti e a concatenare le tecniche da utilizzare nel combattimento) e il combattimento libero (prevede l'utilizzo di protezioni; serve a migliorare le tecniche e comunque il Kung Fu rimane un'arte marziale e non vuole assolutamente diventare uno sport come gli altri). Ampissimo è l'utilizzo di armi bianche come il bastone lungo e corto, sciabola e doppia sciabola, alabarda, lancia, vari altri tipi di spade, bastone snodato a due o tre pezzi bastone a due punte e tantissime altre.
Per quanto riguarda il vestiario questo varia da stile a stile.

Wushu
La parola Wushu è composta da due ideogrammi: "Wu" che vuol dire marziale e "Shu" arte quindi il significato è arte marziale. Il Wushu comprende, l'insieme delle arti marziali Cinesi. In Occidente il Wushu è più spesso conosciuto col nome di Kung Fu che vuol dire "duro lavoro".
Con l'invenzione delle armi da fuoco il Wushu diventò più una disciplina sportiva anche se mantenne inalterato il duro allenamento.
Nel Wushu abbiamo moltissimi stili spesso anche diversi tra loro. Sostanzialmente possiamo dividere questo stile in stili interni (privilegiano l'energia interiore) e esterni (privilegiano la forza muscolare).
Storia
Il Wushu ha una storia millenaria e si divide in Wushu tradizionale che come data storica arriva fino al 1930 (Chuan Tong Wushu) e Wushu moderno (Jindai Wushu), che si è sviluppato dal 1930 fino a oggi. Di fatto l'arte conosciuta con il nome di Wu I, fu inventata da un sacerdote di nome Shun Hiu durante il regno dell'imperatore Huang Ti (2697-2597 a.C.) quindi durante il periodo leggendario conosciuto in Cina come "l'epoca dei cinque sovrani".
Nel periodo della società schiavista il Wushu veniva praticato nell'addestramento militare. Il Wushu divenne molto presto uno stile tra i più praticati, soprattutto nei giochi militari e altre importanti manifestazioni militari. Ma la maggior diffusione di questo stile si ebbe nei periodi Ming (1368-1644) e Qing (1644-1911), nei quali si arricchì di tecniche sempre più precise ed efficaci. Nell'Ottocento in tutta la Cina si praticava il Wushu. Purtroppo a causa di una serie di dominazioni straniere il Wushu fu proibito, ma tornò a essere praticato dopo la seconda guerra mondiale con la repubblica popolare di Mao. Negli ultimi anni il Wushu è entrato a far parte dei giochi olimpici.
Tecnica
Per stili di Wushu si intendono tutti quegli stili che, con caratteristiche ben precise, si tramandano da molte generazioni. Tra questi si differenziano in stili del Nord e del Sud:
Stili del Nord: Shaolin Quan, Tang Lan Quan e il Chang Quan, sono stili in cui i movimenti sono basati sull'elasticità e sulla velocità possono essere compiuti con armi o a mani nude.
Stili del Sud: Hung Gar, Choi Lee Fut, Nam Qan, ci sono inoltre gli stili imitativi, fra i quali i più famosi sono quelli della mantide religiosa (Tang Lang), dell'Hou Quan (stile della scimmia), e dell'ubriaco (Tsui Pa Hisien).
Ci sono poi gli stili interni come il Taiji Quan o box del principio supremo, l'Hsingi o box della forma e della mante, ma ancora nel wushu si possono trovare stili come il Shuai Chiao lotta cinese

Curiosità
Nel Wushu si usano i classici vestiti mandarino di inizio secolo, composto da una giacca con i caratteristici bottoni cinesi ampi e pantaloni di colore nero, bianco o blu. Unica variante e l'agganciatura di colore diverso i maschi dritta le femmine obliqua.

Shaolin
Lo Shaolin è il primo e il più famoso tra gli stili di Kung Fu. Oggi come già ho accennato ci sono circa 350 stili di Kung Fu e tutti o derivano o vennero influenzati dallo Shaolin: maestri di stili particolari che magari vennero a contatto con maestri Shaolin inserirono nel proprio stile qualche insegnamento del monastero, altri stili derivano direttamente dallo Shaolin e altri ancora
nascono dalla fusione di Shaolin e altri stili. Comunque non solo le arti marziali tradizionali cinesi hanno in qualche modo a che fare con lo Shaolin, infatti parecchi stili in tutto l'oriente (stili giapponesi vietnamiti coreani ecc.) mostrano una certa somiglianza, chi più chi meno con lo Shaolin.

Storia
In Cina sono 5 le montagne che vengono definite "sacre", perché è da queste che si sviluppa tutta la religione cinese. In una di queste il monte Songshan, con vette alte 1400 metri, per ordine dell'imperatore Hsiao-Wen (386-534) fu eretto il monastero di Shaolin (495) "giovane foresta". Secondo la leggenda Ta Mo o più semplicemente Bodhidarma attraversando il fiume Yangtze in direzione della capitale di Honan. Arrivato sul posto proseguì verso la regione boscosa (Songshan) e fu a lato della catena Shaoshih che trovò il mitico monastero di Shaolin. Appena arrivato nel tempio non fu proprio ben accoltò per le sue idee riformiste e non gli fu concesso di rimanere all'interno del monastero.
Ma la leggenda vuole che Ta Mo rifugiatosi in una caverna li vicino meditando tutto il tempo tanto da incuriosire i monaci e gli abitanti dei villaggi vicini. Secondo il monaco questa doveva essere una trasmissione filosofica del "sigillo della mente", tanto da fargli dire più tardi "poni termine alla formazione di tutte le relazioni esteriori, e sii libero da ogni tentativo di violenza dentro il cuore, allora e solo allora, con la mente come il muro, indifferente al disordine esterno, potrai entrare nella Verità".
Insomma dopo un pò di tempo i monaci lo accettarono nel monastero, e qui incominciò a insegnare la sua visione buddista dalla filosofia Ch'an.
Vedendo che i monaci erano debolucci Ta Mo li istruì con dei movimenti per migliorare il fisico solo più tardi questi movimenti diventarono tecniche di combattimento che servivano ai monaci per difendersi dai briganti che li attaccavano quando uscivano dal monastero. Comunque l'insegnamento di Ta Mo in origine fu solo orale ma poi diventò anche scritto per tramandare in libri il sapere del saggio Bodhidarma. Quindi i monaci con i secoli crearono quello che tutti noi chiamiamo Shaolin. Dal primo tempio di Shaolin i monaci per varie ragioni costruirono altri monasteri e di questi di sicuro il più importante è quello di Fukien (sud Cina con la dinastia T'ang) in origine quindi questo monastero era solo una derivazione di quello di Honan. Ma con l'incendio del primo i monaci superstiti portarono tutti i libri che riuscirono a salvare al monastero di Fukien che quindi diventò il più importante. Comunque il primo monastero fu ricostruito ma non acquistò mai più l'antico prestigio.
Il primo laico ad apprendere il Kung Fu nel monastero fu un certo Choy Kuo-Yee (generale scappato perché la dinastia Ch'ing sconfitti i Ming erano saliti al potere. La dinastia Ch'ing era molto feroce e sanguinaria tanto che uccisero numerosa gente anche civile che era simpatizzante dei Ming. Proprio per questo molti si rifugiavano nel monastero e comunque non tutti venivano accolti, infatti solo pochi venivano accettati ed erano però prima sottoposti a duri test. Negli anni del crudele imperatore Yung Ch'ing nell'anno 1768 quando ormai il potere dei Ch'ing era consolidato il monastero di Honan fu aggredito (ritenuti colpevoli di ospitare nemici dei Ch'ing e di istruirli alle arti marziali) da circa 60.000 uomini. Per i monaci fu un inferno e solo pochi di loro i sopravvissuti portarono con loro i libri sacri al monastero di Fukien questo fu il passo decisivo per il nuovo monastero che divenne il centro in assoluto più importante per la diffusione delle arti marziali cinesi a spese dell'altro monastero (Honan) che fu quindi abbandonato. Adesso il monastero di Fukien è di 70.000 mq e conserva ben 12000 testi sacri

Tecnica
Nel monastero di Shaolin l'insegnamento veniva dato attraverso l'apprendimento di forme che rappresentavano 5 animali:
1. leopardo - era il primo animale insegnato dava all'allievo la rapidità e la forza, i colpi sono dati con notevole velocità e con ispirazioni e espirazioni brevi

2. tigre - La tigre consolida il fisico e potenzia la muscolatura era il secondo animale insegnato. Con una respirazione sonorizzata si contribuiva ad irrobustire le ossa attraverso la rigenerazione del midollo spinale, classico della tigre sono i movimenti veloci e convinti
3. serpente - è il terzo animale insegnato che rappresentava la transizione di un discepolo ad uno stadio superiore. Con l'energia accumulata dal movimento dei precedenti animali, si sviluppa un tocco chiamato Dim Mak, movimenti rapidi caratterizzati da respirazione sibilante e compressa

4. gru - questo era il quarto animale insegnato caratterizzato da movimenti ampi, circolari e armoniosi.

5. drago - Ultimo animale ma probabilmente il più importante non ha una sua utilità nel combattimento ma serve a creare e usare lo spirito del praticante e la sua energia interiore.

Comunque un allenamento di Shaolin come tutti gli stili di Kung Fu inizia con un saluto tradizionale della scuola, prosegue con una massiccia dose di riscaldamento mirato a dare una certa scioltezza dei movimenti e poi si imparano le forme col maestro.
Le posizioni base dello Shaolin sono le seguenti:
Ma Bo (cavaliera)
Gung Bo (posizione dell'arco e della freccia)
Ding Bo (posizione del gatto)
Lau Mah (posizione della forbice)
Tuo Bo (posizione del passo furtivo)
Tu Mah (posizione del cavallo su una gamba)
Kuai Mah (posizione del cavallo inginocchiato)
Yee Gee Kim Yeung Mah (posizione a clessidra).



Hung Gar
Di sicuro lo stile Hung Gar è come molti sanno lo stile che si designa come il vero successore di Shaolin. L'Hung Gar costituisce la base di tutto quello che viene chiamato Nam Ch'uan, e rappresenta un insieme di stili in cui confluiscono gli stili del Sud della Cina. Questo stile in Cina è visto come uno stile di eroi, questo perché i praticanti di Hung Gar accendevano le fantasie al popolo diventando alcune volte come eroi che facevano l'impossibile.
L'Hung Gar non è uno stile con movimenti acrobatici, ma tutto si basa su una solida posizione di base a cui il praticante si allena costantemente. Sicuramente coi tempi che corrono dove la gente ha fretta solo di imparare e le tradizioni si affievoliscono sempre più costantemente.
Sicuramente l’Hung Gar è una disciplina marziale che ancora conserva intatte le proprie tradizioni. Ad unire i praticanti di Hung Gar non è solo lo stile ma anche l'allenamento che è durissimo e che comporta molta forza di volontà, L'Hung Gar infatti è uno degli stili più duri da apprendere proprio per la durezza dell'allenamento, nella pratica di questo stile ci vuole massimo impegno sia nelle forme basi che avanzate, è uno stile che richiede 8 anni di duro allenamento per raggiungere un buon livello. La forma più breve non possiede meno di 70 movimenti e la più lunga è di 230 movimenti (Gung Gee Fok Fu Kune). Comunque non bisogna credere che l'Hung Gar potenzi solo il fisico infatti ci sono forme create proprio per lo sviluppo della respirazione attraverso la quale si arriva a padroneggiare il Ch'i (ciò che si muove dentro).
Storia
Si narra che il fondatore dello stile sia Hung Hee Gung più o meno 180 anni fà uno dei più abili allievi di Shaolin. Hung Hee Gung era amante delle arti marziali fin da ragazzo quando per sopravvivere faceva il venditore di te.
Fu per caso che entrò nel monastero (lo volevano mazzolare e per salvarsi la pellaccia entrò nel monastero" pensando che li nessuno gli avrebbe dato fastidio, scaltro l'amico") e si presentò all'abate Chih San Chan chiedendo di essere accettato come discepolo laico e fu accettato. Dato il grande impegno e il suo talento lo stesso abate decise di istruirlo insieme ad un'altro monaco esperto e ad una donna (Fong Wing Chun) che lo istruì allo stile della gru bianca di Shaolin. Dopo 6 anni di tirocinio fu riconosciuto come miglior allievo non monaco della sua generazione.
In tutto il monastero a quei tempi erano 100 i praticanti laici del convento. Proprio in questo periodo mentre il monastero era ancora sotto i Ch'ing ci fu il secondo incendio del monastero. Questo perché alcuni laici del monastero non rispettarono le severe regole imposte dalla dinastia regnante (non si poteva uscire dal monastero se non si era diventati maestri).
Con 10000 uomini armati di fucili il monastero fu incendiato e rimasero in vita 30 monaci. Tra questi c'erano l'abate Hung e un certo Sam Tak anche lui istruttore di Hung. Sulle spalle di Hung gravava il peso di dover portare avanti le tradizioni del monastero e lui infatti scappato in un monastero buddista in Kwantung (1803), segretamente insegnò l'arte del Kung Fu di Shaolin.
All'arrivo dell'invasore bianco i Ch'ing tolsero il divieto di fare Kung Fu per dar modo al popolo di contrastare l'invasore. Hung allora tornò al suo paese di origine dove riprese l'insegnamento dello Shaolin ma per motivi di sicurezza (i Ch'ing erano sempre molto attenti ai discepoli del monastero) chiamò lo stile da lui insegnato Hung Gar. Secondo Hung Hee Gung la parola HUNG dello stile da lui creato non deriva dal suo nome ma da quello del primo re della dinastia Ming: Hung Wu. Ovviamente portò alcuni cambiamenti per camuffare lo stile quindi lo trasformò in un "nuovo stile" nato dalle ceneri del leggendario Shaolin.
Lo stile da lui creato diventò subito il migliore della zona battendo le scuole del Kwantung più famose (Choy, Lau, Li e Mok). L'abate del tempio intanto istruì un certo Lok Ah Choy che poi mandò da Hung Hee Gung per una maggior istruzione quindi Lok apprese l'Hung Gar e lo Shaolin e Lok diventò erede dell'Hung Gar. Lok insegnò a Wong Tai, quest'ultimo a sua volta presentò il figlio, Wong Kay-Ying, al cospetto del maestro. Wong Kay-Wing diventò bravissimo nell'arte dell’Hung Gar tanto da meritare il riconoscimento come una delle dieci tigri di Canton (luogo dove si era stabilito Lok Ah Choy, per l'insegnamento).
A Wong Kay-Wing successe il figlio (che è un eroe quindi realmente esistito perché molti pensano a lui come una leggenda) Wong Fei Hung che diventò forte come il padre e molto più.
Dopo di lui e suo allievo ci fu Lam Tsai Wing, che impersonificò il suo maestro in parecchi film. Dopo di lui incomincia una ramificazione molto ampia ricordiamo nomi come Tang Fung (anche lui allievo di Wong Fei Hung), Chan Hon Chung, Lam Jo, Chiu Kau.

Tecniche
Nell'Hung Gar le forme a mani nude sono in ordine seguenti:
1. Tit Jin Kune (forma della mano a freccia) - é la più corta dello stile, serve per preparare alle forme più avanzate. E’ una forma particolare che serve a concentrare l'energia interna sulla parte superiore del corpo soprattutto nelle dita, non vengono effettuati spostamenti se non quelli che pongono il praticante nella posizione Ma Bo(posizione del cavaliere).

2. Moi-Fah Kune (forma del fiore di prugno) - nella forma vengono esercitate tutte le tecniche e le posizioni base dell'Hung Gar, composta da circa 60 movimenti non è una vera e propria forma e dà la possibilità al maestro di verificare la pazienza, la costanza, la voglia e l'umiltà dell'allievo.

3. Gung Gee Fok Fu Kune (forma della forza che addomestica la tigre) - è una delle forme più lunghe (200 movimenti) si dice che praticandola si sviluppi nel praticante una incredibile forza.
Deriva dall'insegnamento Shaolin creata dall'abate Chih San Chan.

4. Lau Gar Kune (forma della famiglia Lau) - Questa forma ha movimenti molto più veloci delle altre forme fino ad adesso spiegate, deriva proprio dallo studio dello stile della famiglia Lau. Risente molto dell'influenza degli stili del Nord Cina, e le sue tecniche sono orientate al combattimento reale, questa forma rende l'Hung Gar più fluido e veloce.

5. Wu Dip Jeong Kune (forma del palmo di farfalla) - questa forma è caratterizzata da ampi movimenti che sono portati con il palmo aperto. Ha movimenti fluidi e calci portati a medio livello.
Caratteristici sono i colpi come il calcio del ciclone, e il movimento delle farfalle sparse.

6. Fu Hok Seung Yin Kune (forma della tigre e della gru) - Di sicuro questa forma è l'anima dell'Hung Gar (a mio parere anche la più bella dal punto di vista estetico). Questa forma è composta da circa 200 movimenti, la caratteristica e che tecniche forti (della Tigre) si alternano a tecniche veloci (della gru). Proprio per questa caratteristica questa forma comunque è molto complessa.

7. Wu Hsing Kune (forma dei cinque animali) - riprende le forme dei 5 animali che c'è nella forma successiva.
8. Sap Ying Kune (forma dei 10 stili) - Questa forma si basa sui 5 animali dello Shaolin (leopardo, tigre, serpente, gru, drago) e su i 5 elementi (metallo,legno, acqua, fuoco e terra), questa forma è importante perché inizia l'allievo alla respirazione del drago. La respirazione del drago è basata su una respirazione rumorosa tesa ad arrivare allo sviluppo del CHI.
9. Tit Sine Kune (forma del filo di ferro) - Sequenza basata estremamente sui movimenti del drago. Questa forma però a differenza della Yee Gee Kim Yeung Mah, non è ferma coi piedi ma la respirazione è abbinata con il movimento di mani e gambe. Questa forma per la sua abilità è molto usata anche in altri stili.

Questo stile è uno dei più potenti stili di Kung Fu per quanto riguarda la pura forza fisica.



Tang lang
Il Tang Lang è uno tra gli stili imitativi più famosi, ed è nato con l'attenta osservazione della natura, in particolare di un animale la Mantide Religiosa.

Storia
Il Tang Lang nasce ad opera del monaco Wong Long nato nel distretto di Tsi Mo nello Shantung durante la dinastia Ming (1368-1644).
Infatti in Cina nel monastero presso il monte Lao Shan ad est della città Ching Tao di Shaolin un monaco di nome Wong Long continuava a sfidare in combattimento corpo a corpo l'abate che ogni volta metteva al tappeto il povero monaco.
Un giorno l'abate comunicò ai monaci che sarebbe partito per ben tre anni, a questa notizia Wong Long rimase sconvolto perché il suo onore calpestato dalla superiorità dell'abate non sarebbe più stato sanato. In più l'abate sarebbe diventato ancora più esperto di prima diventando praticamente ai suoi occhi imbattibile. Vinto il suo orgoglio il monaco si dedicò ancora più diligentemente agli studi, ma per quanto lui si impegnasse non sentiva in se stesso grandi miglioramenti. Un giorno verso sera mentre camminava per il giardino immerso nei soliti pensieri sull'abate, vide due insetti lottare, e subito riconobbe una mantide religiosa e una cavalletta. La mantide religiosa con mosse velocissime e precise immobilizzò la cavalletta.
Wong Long restò incantato prese la mantide e la portò nella sua stanza, dopo avergli ovviamente costruito una gabbietta. Qui cominciò a studiare i suoi atteggiamenti stuzzicandola e facendola combattere contro altri insetti.
Alla fine in tre anni di studio creò il Tang Lang.
Quindi passati i tre anni l'abate tornò al tempio e fu accolto con gran felicità dai monaci. Senza perdere tempo Wong Long sfidò l'abate ma questa volta a cadere a terra non fu il monaco ma l'abate. Tutti rimasero stupiti ma gli altri monaci pensarono che questa vittoria era dovuta alla stanchezza per il viaggio.
Il giorno dopo in un'altro combattimento si riconfermò campione Wong Long.
Finalmente il suo sogno si era realizzato lui aveva sconfitto l'abate.
L'abate rimase impressionato dall'abilità del monaco e decise che lo avrebbe aiutato a migliorare lo stile. Infatti gli unici problemi del Tang Lang erano i movimento delle gambe che non erano stati sviluppati. L'abate allora andò nella foresta con il monaco per cercare un animale a cui ispirarsi per i movimenti delle gambe, dopo esasperate ricerche videro delle scimmie e decisero di ispirarsi a loro per i movimenti delle gambe. Il Tang Lang infatti è uno stile di Kung fu molto rapido e chi lo pratica è ossessionato dalla velocità.
Come oggi noi sappiamo il Tang Lang si divide in varie scuole, e ci sono più versioni sulla nascita di queste. Una di queste dice che Wong Long ordinò ai suoi allievi che avevano appreso lo stesso stile anche se le loro abilità si distinguevano per la forza, la velocità, e peso, di procurarsi una mantide ciascuno, e da queste lui avrebbe dato il nome alle nuove correnti di Tang Lang.
Gli allievi tornarono e ognuno di loro aveva delle mantidi diverse:
uno aveva una mantide con sette punti sulla spalla, il maestro decise che lo stile di quell'allievo si sarebbe chiamato mantide delle sette stelle, il secondo tornò con una mantide che aveva delle macchie sulla schiena che sembravano fiori di prugno, il maestro chiamò lo stile mantide del fiore di prugno e infine l'ultimo allievo portò una mantide senza alcun disegno e il maestro chiamò lo stile mantide immacolata. Quindi dopo Wong Long i successori alla scuola furono Sing Shui, Lee Sam Gin, poi abbiamo anche Wong Yung Sang, Fan Yu Tung, Lo Kwang Yue tanti altri

Tecnica
Come già abbiamo detto il Tang Lang si divide in varie scuole e questo sono:
1. mantide delle sette stelle - caratterizzata nelle sue applicazioni dai passi a sette stelle.
2. mantide del fiore di prugno - caratterizzata dalla velocità nell'eseguire combinazioni di pugni.
3. mantide immacolata (senza macchie) - si distingue per l'impostazione delle dita e del palmo.
4. mantide T'ai Chi - caratterizzata dal fatto che l'intero stile e basato sui movimenti T'ai Chi.
5. mantide della famiglia segreta - caratterizzata da movimenti rapidi a corta distanza con attacchi di gomito.
6. mantide degli otto passi - eccellente nell'utilizzo di tecniche del Pakwa.
7. mantide delle sei combinazioni - caratterizzati da movimenti fluidi e pone l'accento sulla flessibilità.
8. mantide rigida - immette molta potenza nei colpi.
9. mantide Tan Tui - enfatizza le tecniche di gambe e gli spostamenti.
10. mantide delle mani che trascinano - caratterizzata da movimenti che tirano strattonando l'avversario.
11. mantide del cerchio di giada - caratterizzato dagli spostamenti.

Tutti gli stili sopra elencati sono molto simili e si differenziano solo per le caratteristiche elencate. Ma il Tang Lang rispetta 11 punti base fondamentali che sono:
1. le otto posizioni fondamentali.
2. le dodici parole chiave della formula verbale.
3. le sette regole.
4. i cinque elementi interni e esterni.
5. le tre velocità.
6. i dodici metodi flessibili.
7. gli otto metodi rigidi.
8. le tre condizioni di stabilità.
9. gli otto punti da attaccare e da non attaccare.
10. i due tipi di forza.

Le 8 posizioni fondamentali sono: la posizione del cavaliere (utilizzata in tutti gli stili di Kung Fu derivanti dallo Shaolin, ottima per sviluppare una solida base di appoggio), la posizione del gatto (tipica del Tang Lang, molto usata in combattimento per la velocità negli spostamenti), posizione dell'arciere (usata in attacco porta il peso sulla gamba avanzata), posizione inversa (usata per contrastare un avversario che attacca con molta irruenza), posizione della gru (anche questa tipica dello Shaolin caratterizzata dal fatto che si sta in piedi su una gamba), posizione incrociata (ottima per spostarsi lateralmente o per evitare un attacco), posizione inginocchiata (effettuata per colpire parti basse), posizione delle sette stelle (usata per bloccare sul nascere il nemico o per effettuare falciate).
Le dodici parole chiave sono (ou, lou, tsoi, kua, diu, chin, peng, ta, jim, lien, tieh, k'on):
1. ou (aggancia) - rappresenta una presa con le ultime tre dita della mantide, è una presa non molto solida ma che serve a portare verso se l'avversario per poi contrattaccare. Viene anche usato per attaccare colpendo l'avversario col dorso della mano.
2. lou (afferra) - presa solida per controllare saldamente l'avversario.
3. tsoi (tira e colpisci) - serve ad attirare velocemente l'avversario per poi colpirlo con gran velocità e decisione.
4. kua (blocca in alto) - consiste nel far scivolare verso l'alto il colpo senza bloccarlo.
5. diu-chin (avanza dopo l'intercettamento) - serve a controllare e attirare l'avversario verso se per poi colpirlo con la stessa mano che ha effettuato la presa.
6. peng-ta (colpisci con gli otto metodi rigidi) - si controlla l'avversario con tecniche "morbide" per poi colpirlo con tecniche "rigide" (gli otto metodi rigidi).
7. jim-lien (cerca il contatto e aderisci) - consiste nello spostare le braccia dell'avversario fuori dal suo equilibrio e intrappolarle per poi contrattaccare facilmente e definitivamente.
8. tieh-k'on (spostati chiudendo la distanza e colpisci) - consiste nello spostarsi velocemente e casì facendo il praticante di Tang Lang può sfruttare il peso del corpo per aumentare la consistenza dei suoi attacchi.

Le sette regole sono:
1. il tuo atteggiamento - deve essere come quello di un gatto che aggredisce un topo.
2. le tue braccia - devono essere forti come quelle di una tigre fortissime e mortali.
3. il tuo spirito - deve essere come un aquila, caccia la preda guardandola dall'alto.
4. il tuo cuore - devi essere astuto come una volpe.
5. i tuoi fianchi - devono essere flessibili come quelli di un dragone.
6. i tuoi spostamenti - devi spostarti come una scimmia, quindi devi essere veloce ed efficace.
7. le tue braccia - devono essere veloci e potenti come le braccia di una mantide quando afferra la preda.



Taiji Quan
Il Taiji Quan o "box della suprema armonia" è paragonabile ad una danza composta di movimenti morbidi, fluidi, più o meno lenti a seconda degli stili.
I principi fondamentali di questo stile si ispirano all'acqua e sono dunque flessibilità, fluidità, scioltezza e cadevolezza.

Storia
Non si è certi delle origini del Taiji Quan. La più certa delle tante storie sulla sua origine corrisponde alle vicende e allo sviluppo dello stile della famiglia Chen. Questo sviluppo prese vita all'inizio della dinastia Ming (1368-1644) quando un certo Chen Bo, famoso praticante e insegnante di arti marziali, andò a vivere in quello che poi verrà riconosciuto come il "Villaggio Chen".
Da quel momento lo stile fu tramandato di generazione in generazione fino ad arrivare al vero fondatore del Taiji Quan Chen (1600-1680).
Di lui si dice che ricoprì compiti di polizia territoriale. Nel suo stile utilizzava gli elementi essenziali delle altre scuole di arti marziali esistenti al suo tempo. Egli realizzò uno stile con l'uso della teoria del Taiji trattata nello Zhouyi (Yijing), di tecniche alchemiche del Taoismo (Tuna) nonché delle teorie della medicina tradizionale (Jingluo). Nel suo stile erano già presenti tutti gli elementi del Taiji Quan, come le alternanze tra Yin e Yang (vedi
curiosità), azioni veloci e lente con integrazione anche dell'energia interna e movimenti esterni, movimenti di potenza e movimenti morbidi. Il punto di svolta della famiglia Chen arrivò con Chen Chanxing (1771-1753), poiché l'arrivo delle armi da fuoco cambiò drasticamente le tecniche belliche, quindi le arti marziali passarono in secondo piano e lo stile della famiglia Chen diventò pubblico e venne trasmesso anche al di fuori della famiglia.
Fu proprio uno di questi, Yang Luchan (1799-1872), il fondatore dello stile Yang. Alla fine degli anni 20 lo stile della famiglia Chen era ormai diffuso in tutta la massa della popolazione cinese. Lo stile Yang si era intanto diffuso enormemente e veniva praticato da ogni strato della popolazione, grazie alla sua semplicità e con un minore impegno fisico.

Tecnica
Il primo livello è quello dei principianti, e dura parecchi anni presentando differenze notevoli da individuo a individuo. Si inizia con la memorizzazione delle forme, si potenziano i muscoli e si sciolgono le articolazioni, la percezione progressiva di un profondo rilassamento, l'aumento dell'energia interna e il miglioramento della salute. Esso richiede una pratica assidua. L'importante è non uscire dai limiti del triangolo (ossia perdere di vista i corretti principi di questo stile), cosa molto facile per un praticante.
Il secondo livello dura molti anni.
Le componenti di questo livello sono un maggiore potenziamento muscolare dovuto alla necessità di assumere posizioni sempre più corrette e approfondite, un maggiore rilassamento fisico e mentale per permettere il libero fluire dell'energia interna. Questo livello è problematico perché richiede una pratica ininterrotta ed equilibrata. L'allievo adesso è in grado di applicare abbastanza correttamente i principi della circolazione energetica e della sua pratica.
Nel terzo livello lo studente può essere considerato Maestro di Taiji Quan; i principi sono ormai assimilati e non c'è più bisogno del maestro.
Le stesse cose dette del terzo livello valgono anche per i due livelli successivi, dove c'è un tale potenziamento dell'energia interna che è inconcepibile ed è possibile solamente essere testimoni dei suoi effetti.
Al di là del vertice del triangolo si può continuare secondo la tradizione fino a infiniti livelli, che riguardano la nostra crescita spirituale e l'evoluzione della nostra persona nell'universo.
Il Taiji Quan prevede anche l'uso di armi. Esse sono: spada diritta, doppia spada, sciabola, doppia sciabola, bastone, alabarda. La divisa è una giacca bianca di cotone o seta con il collo alla Coreana aperto sul davanti e un paio di pantaloni leggermente ripresi alla caviglia. Ai piedi le scarpe da ginnastica bianche con la suola piatta.
Concludo dicendo che nel Taiji Quan non ci sono cinture. 

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2 commenti:

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