venerdì 20 aprile 2018

Qwan Ki Do

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Il Qwan Ki Do è un'arte marziale cino-vietnamita codificata dal Maestro Pham Xuan Tong. Fin da giovane egli poté apprendere lo stile vietnamita dal prozio Pham Tru e lo stile cinese dal Maestro Chau Quan Ky (朱颧期, Zhu Quanji in Pinyin). Il Maestro Chau riuniva nella sua scuola vari stili: Kejiaquan (客家拳); qualche stile di Emeipai (峨眉派); Zhoujia Tanglangquan (周家螳螂拳) meglio conosciuto come Tanglangquan del Sud; Thiêu Lâm Nam Phai (in Cinese Shaolin Nanpai, 少林南派, vedi Nanquan / Nam Quyên) che risulta essere un insieme di esercizi presi da differenti tradizioni del Sud della Cina tipicamente Vietnamita. Per terminare la sua preparazione, il Maestro Pham Xuan Tong si trasferì in Francia, unendo alla sua già vasta conoscenza, anche le nozioni apprese nel nuovo Paese.
Nel 1981 nacque la World Union of Qwan Ki Do che attualmente ha dei rappresentanti in Europa, America, Africa. In Italia è rappresentata dalla Unione italiana Qwan Ki Do che è diretta dal Maestro Roberto Vismara, uno dei discepoli diretti del Maestro Pham Xuan Tong, che grazie all'aiuto dell'équipe nazionale si occupa personalmente della formazione dei numerosi istruttori che, in molte città hanno palestre in cui insegnano questa arte marziale.
Il Maestro Pham Xuân Tong riconosce nel termine Qwan Ki Do l'omaggio al Grande Maestro Chau Quan Ky menzionandolo foneticamente nel nome del metodo.

La corrente cinese

Nel Qwan Ki Do è quindi confluito l'insieme di apprendimenti del Maestro Chau Quan Ky, che quest'ultimo ha raccolto in un sistema che chiamava Emei Huhezhao Men (峨眉虎鹤爪门, in pronuncia vietnamita Nga mi hổ hac trao mon). Questo sistema conteneva elementi dei seguenti insiemi di stili cinesi:
  • Il Kejiaquan (客家拳, letteralmente "Pugilato degli Hakka") (in pronuncia vietnamita khách già quyền). Il Maestro Chau apparteneva a questa minoranza.
  • La Emeipai (峨眉派, letteralmente "Scuola di Emei") (in pronuncia vietnamita Nga mi phái). È l'insieme di stili che rivendicano la propria origine nei dintorni del Monte Emei, visto che viene citata nel nome dello stile di Chau deve rivestire un ruolo molto importante nella sua formazione.
  • Il Nanquan (南拳, letteralmente "Pugilato del Sud") (in pronuncia vietnamita Nam quyền). Questa è una classificazione che fa da contenitore a numerosi stili. Nei documenti del Qwan Ki Do vi si fa riferimento anche come Shaolin Nanpai (少林南派, Fazione del Sud dello Shaolin, in pronuncia vietnamita Thiếu Lâm nam phái).
L'unico stile a cui si fa riferimento con precisione è il Tanglangquan (螳螂拳, letteralmente "Pugilato della Mantide Religiosa") (in pronuncia vietnamita Đường long quyền). Lo stile è esattamente quello del sud, anche detto Zhoujia Tanglangquan.
Del sistema creato da Chau, in Vietnam ed in Cina, non si trovano tracce. L'unica evidenza di un continuatore ad Ho Chi Minh (città) è la presenza di un rappresentante del metodo Hổ hac trao alla riunione alla riunione di un gruppo di maestri nel 1995. Si tratta del Maestro Pham Minh Kinh.
Dal testamento del Maestro Chau Quan Ky emerge anche che egli fondò un'Unione delle Arti Marziali Cino-Vietnamite chiamata Shaolin Wo-Mei.

Cừơng nhu tương tể

Uno dei principi di base di questo stile è quello dell'armonia continua tra la forza e la morbidezza. Questo è un principio molto comune nelle arti marziali cinesi, che ritroviamo scritto Gang rou xiang ji (剛柔相濟, inflessibile e morbido si aiutano reciprocamente). In pronuncia vietnamita viene reso in Cừơng nhu tương tể.

I Thao Quyên e le forme cinesi

Thao Quyên (套拳, Taoquan, serie di pugni) è un termine che indica una concatenazione di tecniche creata per allenare determinati movimenti, cioè quelle che comunemente sono chiamate forme, e nelle arti giapponesi sono chiamate "kata". Nelle arti marziali cinesi questi concatenamenti sono importantissimi ed il termine è reso nella maggior parte dei casi con Taolu. I Thao Quyên del Qwan Ki Do sono appunto un'eredità proveniente in parte anche dagli stili cinesi. In alcuni casi questa provenienza è chiarissima:
  • Zui Baxianquan (醉八仙拳, letteralmente "Pugilato degli Otto Immortali Ubriachi") (in vietnamita Tuy bát tiên). È una forma molto comune nelle arti marziali cinesi. In Vietnam , nel Tân Khánh Bà Trà si insegna una forma che si chiama bát tiên (Otto Immortali).
  • Luohanquan (罗汉拳, letteralmente "Pugilato degli Arath") , nella versione dei 108 Luohan (一百零八罗汉拳, Yibailingba Luohanquan, in vietnamita NHÂT BACH LINH BAT La Hán Quyền). È una forma molto comune nelle arti marziali cinesi.
  • Menghu chudong (猛虎出洞, letteralmente "La tigre feroce esce dalla caverna") (in vietnamita MANH HÔ XUÂT DÔNG). Una forma con lo stesso nome la ritroviamo nel Nanzhiquan, uno stile Nanquan.
  • Longhuquan (龙虎拳, letteralmente "Il pugilato del Drago e della Tigre") (in vietnamita LONG HÔ QUYÊN ). Una forma con questo nome la ritroviamo nel Kongmenquan, un altro stile classificato come Nanquan. Il Long Ho Quyen è anche una forma codificata del Vovinam e la forma insegnata dal Maestro Tong è pressoché identica a quest'ultima.
  • Tanglangquan (螳螂拳, letteralmente "Il pugilato della mantide religiosa") (in vietnamita DUONG LANG QUYÊN PHÔ ).
  • Huhe Shuangxin (虎鹤双形, letteralmente "Doppia immagine di Tigre e di Gru") (in vietnamita HÔ HAC SONG HANH ). Il nome completo è Pugilato a doppia forma di Tigre e di Gru. C'è una forma con questo nome nell'Hongjiaquan, ma esiste anche uno stile del Guangdong.
  • Tuma Lianhuan (四马连环, letteralmente "Quattro Cavalli incatenati") (in vietnamita Tứ Mã Liên Hoàn ) è una forma che troviamo anche nel Baimeiquan (In pronuncia vietnamita Bạch Mi quyền). Il Maestro Tran Huu Ha, del Viet Vo Dao in Portogallo, insegna una forma che si chiama Tứ Mã, i quattro cavalli.
  • Shishiquan (石狮拳, letteralmente "Pugilato del Leone di Pietra") (in vietnamita thach su quyên ) è una forma che troviamo sempre nel Baimeiquan.
  • Anche i Thao Quyen più moderni creati dal maestro Pham sono il frutto dell'unione di tecniche vietnamite al Thât Bô Huyên Công Quyên praticati dalla minoranza Hakka (Kejiaquan).

La corrente vietnamita

L'altro insegnante che ha contribuito alla formazione di Pham Xuan Tong ed in definitiva alla recente fondazione del Qwan Ki Do, è stato Pham Tru che viene definito un praticante del Metodo dell'Arte Marziale Vietnamita, nella tradizione famigliare. Di questo maestro e di Long Ho Hoi e Phan Tranh Su, altri due maestri che avrebbero insegnato a Phan Xuan Tong questo Metodo Vietnamita, non vi sono altre informazioni se non quelle fornite dall'Unione Mondiale di Qwan Ki Do.

Thuât Cân Chiên

Un principio di base del Qwan Ki Do è la Teoria dell'Avvicinamento, in Vietnamita Thuât Cân Chiên, che privilegia le linee curve, rispetto a quelle dirette, in modo da deflettere l'attacco e poter contrattaccare. Questa teoria proverrebbe, secondo il Maestro Pham Xuan Tong, da un antico testo di strategia militare Vietnamita, senza però citarne il titolo e l'autore.

I Thao Quyên e i Quyen Vietnamiti

I nuovi Thao Quyen codificati da Pham Xuan Tong inglobano anche le tecniche Cuu Chân Bao Quyên, che sarebbero parte di un antico metodo detto Quan Khi trasmesso da un regnante Vietnamita nell'epoca pre-cristiana. Anche tra i Thao Quyen "Antichi" ed i Thao Quyen "Speciali" compaiono sequenze che appartengono al Metodo Vietnamita.

La sintesi

Nel 1981, Pham Xuan Tong ha creato il sistema Qwan Ki Do creando una nuova progressione di studio e delle forme di base che vogliono unire tecniche cinesi a tecniche vietnamite, provenienti dall'esperienza del Maestro Tong stesso. Queste nuove forme di Base dette anche Thao Quyền Tiểu Mon (Letteralmente Sequenze di Pugilato della Piccola Porta) hanno questi nomi: Cuu chan huyen cong quyên mot; Cuu chan huyen cong quyen ha; Cuu chan huyen cong quyên ba; Cuu chan huyen cong quyên bon; Quan ky nam; Quan Ky sau; Quan ky bay. In seguito i praticanti possono apprendere delle forme del Sistema Cinese e del Sistema Vietnamita, distinte in due grandi sottogruppi dette Forme Antiche o Thao Quyên Đại Mon (Letteralmente Sequenze di Pugilato della Grande Porta) e Forme Speciali o Thao Quyên Dac Di. In questo secondo gruppo vengono inserite le Sequenze di Esercizi Respiratori, che provengono dall'esperienza di Qigong (in vietnamita Khí Công) e Nei gong (in vietnamita Nội Công) del maestro Pham. Inoltre il Qwan Ki Do è caratterizzato dall'utilizzo di:
  • tecniche di presa e di controllo delle articolazioni (Qinna 擒拿, il termine utilizzato da questa scuola in pronuncia vietnamita è Cầm Nã), qualcuno le definisce come Tecniche di Leva.
  • tecniche di proiezione (il termine utilizzato da questa scuola in pronuncia vietnamita è Vật)
  • tecniche di rottura (il termine utilizzato da questa scuola in vietnamita è Công pha)
  • combattimento prestabilito (in cinese 双对, Shuang Dui, anche se è comunemente utilizzato Duilian, il termine utilizzato da questa scuola in vietnamita è Song Doi)
  • combattimento libero
  • armi tradizionali (il termine utilizzato da questa scuola in vietnamita è Cổ võ đạo).
Tutte queste categorie sono presenti sia nelle arti marziali cinesi sia nelle Arti marziali vietnamite.

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6 commenti:

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