Il wai è un gesto con
cui in Thailandia si saluta e si dimostra rispetto. In Cambogia tale
termine viene tradotto con la parola sampeah ed in Laos
con nop. In alcuni casi è in tali Paesi anche un modo
di dimostrare la propria devozione. Il gesto e il contesto in cui
viene usato sono analoghi a quelli del namasté indiano,
cingalese e nepalese, con l'utilizzo della posizione di preghiera
detta pranamasana o Añjali Mudrā.
Viene realizzato congiungendo le mani,
unendo i palmi con le dita rivolte verso l'alto, e tenendole
all'altezza del petto, del mento o della fronte, facendo al contempo
un inchino. Alcuni dettagli cambiano a seconda della persona o
divinità a cui è rivolto il saluto o la riverenza. Viene usato
quando le persone si incontrano, al momento dei saluti finali, nonché
per ringraziare o per scusarsi.
Saluto
Secondo la tradizione di Thailandia,
Laos e Cambogia, wai, nop e sampeah esprimono
rispetto e devono essere fatti per primi dalla persona più giovane o
da chi ha uno status sociale inferiore a colui il quale il
saluto è rivolto. Sono quindi gli studenti a rivolgere il saluto per
primi agli insegnanti, i giovani agli anziani, figli e nipoti a
genitori, zii e nonni, impiegati al capo-ufficio ecc. Le mani giunte
vanno tenute con le punte delle dita vicine al mento ed il gesto va
accompagnato con un inchino della testa. Più differenza di status
c'è tra le due persone o più benevolenza si vuole ottenere,
maggiore è l'inchino che di solito si fa con la testa e più alte
van tenute le mani giunte.
La persona più anziana o di status
più alto risponde al saluto tenendo le mani giunte leggermente più
in basso e flettendo meno il capo nell'inchino o non flettendolo
affatto. Tra coetanei, persone di pari grado sociale o tra estranei
di cui non si conosca il grado sociale si usa tenere le mani giunte
vicine al mento senza chinare la testa.
Il wai in Thailandia di solito
viene fatto dicendo sawat dii krap o sawat dii kah, il
primo detto dai maschi e il secondo dalle femmine. Sawat dii
(in thai: สวัสดี) viene dal
sanscrito ed ha la stessa origine della radice svasti,
compresa nel termine svastica, a sua volta composta dal prefisso su-
(buono, bene) e da asti (coniugazione della radice verbale as:
"essere"). Significato simile all'italiano salve (salute a
voi). Il termine sawat dii fu coniato negli anni trenta del
Novecento presso l'Università Chulalongkorn di Bangkok.
In Laos, sia uomini che donne usano
dire l'analogo sabai dii (in lingua lao: ສະບາຍດີ)
quando fanno il nop, mentre in Cambogia dicono cumriep sue
(in lingua khmer: ជំរាបសួរ)
quando si incontrano e cumriep lie (in khmer: ជំរាបលា)
ai saluti finali.
Riverenza
Il gesto va fatto in maniera diversa a
un monaco buddhista, ad un'immagine del Buddha o quando si passa
davanti a un monastero. In tali casi, in segno di riverenza, la punta
delle dita va tenuta in corrispondenza della fronte e l'inchino va
fatto con il busto e la testa contemporaneamente. Durante le
cerimonie, i devoti buddhisti si inginocchiano davanti ai monaci con
le mani giunte sulla fronte e durante l'inchino si portano le mani in
avanti e si abbassa la testa fino a toccare il pavimento. Il rito
andrebbe ripetuto per tre volte davanti alle immagini del Buddha.
Secondo un'antica tradizione religiosa,
in presenza dei regnanti i sudditi si prostrano nello stesso modo in
cui lo fanno per i monaci, senza alzare la testa a guardare i
sovrani. Tale cerimoniale si basa sul fatto che il monarca in questi
Paesi era un'emanazione della divinità. Le monarchie sono rimaste
solo in Thailandia e Cambogia, quest'ultima ridimensionata dopo la
presa di potere dei khmer rossi nel 1976, mentre l'ultimo re del Laos
ha abdicato nel 1975. L'antica tradizione della prostrazione davanti
al re viene tuttora praticata negli incontri privati con il re di
Thailandia, malgrado l'obbligo di prostrarsi e di non guardare in
faccia i reali sia stato rimosso ai tempi di re Chulalongkorn, che
regnò dal 1868 al 1910.
Ora siamo anche su YouTube
col nostro nuovo canale ufficiale.
Iscriviti subito!!!
È già online: https:
//www.youtube.com/channel/UCSD5KRz-vJqXdVj24ACIJqA?view_as=subscriber
Nessun commento:
Posta un commento