Hōjō Ujimasa (北条
氏政; 1538 – 10 agosto 1590) fu il quarto capo del
clan Hōjō e daimyō di Odawara.
Ujimasa era il figlio maggiore di Hōjō
Ujiyasu ed è stato il quarto capo del clan Hōjō. Assunse
ufficialmente la guida del clan nel 1570, ma seguì la maggior parte
dei consigli del padre fino alla morte di quest'ultimo avvenuta nel
1571. Combatté nella maggior parte delle campagne del padre, e anche
se non è ricordato come un grande guerriero, sicuramente fu un abile
amministratore. Una delle sue prime azione fu di migliorare le
relazioni con i Takeda, con i quali gli Hōjō erano in guerra dal
1570. Questo infastidì Uesugi Kenshin che iniziò ad attaccare le
terre a nord possedute dagli Hōjō. Nel 1572 Ujimasa spedì 2.000
soldati ad assistere Takeda Shingen nella campagna contro Tokugawa
Ieyasu, e dopo la morte di Shingen (1573) si offrì come mediatore
tra Takeda Katsuyori e Oda Nobunaga.
Nel 1578 Kenshin morì, e Uesugi
Kagetora, fratello di Ujimasa (adottato in precedenza da Kenshin) fu
coinvolto in una disputa per la successione con Uesugi Kagekatsu che
indebolì molto il clan Uesugi. Kagetora fu costretto a commettere
seppuku prima dell'arrivo delle truppe di rinforzo Hōjō, ma questi
eventi misero definitivamente fine alla minaccia Uesugi nei domini
Hōjō. Inoltre i Takeda vennero sconfitti pesantemente nella
battaglia di Nagashino (1575), lasciando Ujimasa libero di
consolidare il potere senza più interferenze esterne.
Lo stesso anno in cui Uesugi Kagekatsu
divenne guida del clan fece un'alleanza con Takeda Katsuyori. Questo
annullò il trattato di pace Takeda-Hōjō che durava da sette anni,
e Katsuyori iniziò subito a muoversi contro gli Hōjō. Nel 1580 la
guerrà culminò nella battaglia di Omosu. La guerra tra i due clan
continuò sporadicamente fino all'invasione del Kai da parte di Oda
Nobunaga e Tokugawa Ieyasu nel 1582. Gli Hōjō contribuirono alla
fine del clan Takeda, ma si rammaricarono di ciò, poiché ora ai
confini si presentava un avversario molto più pericoloso come Oda
Nobunaga. Dopo la morte di Nobunaga nel 1582, Ujimasa raggruppò
un'armata ed attaccò Takigawa, sconfiggendolo nella battaglia di
Kanagawa. Nel frattempo Tokugawa Ieyasu conquistò la provincia di
Kai e Ujimasa protestò. Ieyasu e Ujimasa si scontrarono brevemente
prima di firmare una pace, dalla quale gli Hōjō ricevettero la
provincia del Kai e Hōjō Ujinao sposò una delle figlie di Ieyasu.
Nel 1588 Toyotomi Hideyoshi espanse il
suo dominio, e richiese agli Hōjō di visitare la capitale. Prima di
questo, Ujimasa si era ritirato in favore del figlio Hōjō Ujinao
anche se continuò a guidare il clan. La risposta Hōjō fu di
ignorare l'invito. Forse rassicurati dalla loro alleanza con i
Tokugawa e dalle loro strutture difensive (che includevano le catene
montuose attorno ad Hakone), Ujimasa e Ujinao non risposero. I
negoziati continuarono infruttosi fino al 1590, quando Hideyoshi
ordinò l'invasione dei domini Hōjō. In maggio Toyotomi iniziò a
discendere il Kanto con Tokugawa Ieyasu, che avanzava ad est del
passo di Hakone. Uesugi Kagekatsu e Maeda Toshiie marciarono nel
Kozuke ed i Chosokabe, Wakizaka, Kato ed altri organizzarono un
blocco navale ad Odawara.
Gli Hōjō erano indecisi su come
muoversi. Ujinao voleva rischiare i suoi 50.000 soldati in una
battaglia campale, ma la grandezza dell'esercito avversario fecero si
che Ujimasa ed altri servitori suggerissero una tattica difensiva. La
maggior parte delle forze Hōjō erano disposte sulle mura difensive
del castello di Odawara, lasciando la catena di forti che agivano da
satelliti del castello principale di cadere uno ad uno. In giugno
quasi 200.000 soldati erano disposti attorno ad Odawara, ed il resto
del Kanto era largamente in mano a Hideyoshi. Probabilmente Ujimasa
sperava che un prolungato assedio avrebbe provato troppo i
rifornimenti per le forze Toyotomi, allo stesso modo dei precedenti
assedi avuti da Uesugi e Takeda. Gli Hōjō avevano un'immensa
riserva di cibo e munizioni. Sfortunatamente per Ujimasa e Ujinao,
Hideyoshi organizzò brillantemente la catena dei rifornimenti ed
aveva tutto il tempo dalla sua parte. Mercati, teatri e tornei
vennero creati nel campo Toyotomi, creando un sapore quasi da tempo
di pace in quella che fu l'ultima e più grande di campagne di
Hideyoshi in Giappone. In luglio Hideyoshi chiese agli Hōjō di
arrendersi, e Hōjō Ujinori (fratello di Ujimasa) fu inviato per
mediare una soluzione pacifica. A quel punto, c'erano pochi
combattimenti reali, salvo un paio di schermaglie apparentemente
progettate più che altro per rompere la monotonia dell'assedio. Un
assalto a tutto campo sarebbe stato di sicuro un bagno di sangue per
entrambe le parti.
Alla fine sembra che Ujimasa,
nonostante pericoli crescenti di tradimenti all'interno del castello
e rifornimenti in esaurimento, fosse determinato a resistere. Ujinao
comunque non era della stessa opinione ed alla fine si arrese ai
primi di agosto. La guarnigione Hōjō fu così risparmiata, ma
Ujimasa e suo fratello Ujiteru furono costretti a commettere seppuku.
Le loro tombe, oggi a pochi passi dalla stazione di Odawara, si dice
siano state collocate in cima alla stessa pietra in cui i due
fratelli eseguirono seppuku. Le tombe sono state sistemate dal clan
Inaba nel XVII secolo, e anche se furono danneggiate dal grande
terremoto del Kantō del 1923, furono riparate nuovamente l'anno
successivo.
I figli di Ujimasa's furono Hōjō
Ujinao, Hōjō Ujisada, Hōjō Naoshige, e Hōjō Ujifusa chiamato
anche Ota Ujifusa.
Come molti samurai che commisero
seppuku per la vergogna di una sconfitta, Ujimasa compose una poesia
di morte:
- Autunno vento di vigilia
- Soffia via le nuvole che si ammassano
- Per la luce della luna.
- E le nebbie che offuscano la nostra mente
- Spazzatele pure via.
- Ora spariremo
- Bene, cosa dobbiamo pensarne?
- Dal cielo siamo venuti
- Ora possiamo tornare
- Questo è almeno un punto di vista.
(吹きとふく 風な恨みそ 花の春 紅葉も残る 秋あらばこそ)
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