ALÌ: "Mi svegliavo tutte le mattine alle 6:00 per la corsa ed all'inizio non ce la facevo: il percorso da fare era troppo lungo. I giornali pompavano Liston perché era imbattibile, e quando non finivo il percorso di running mattutino mi sentivo inutile. Andavo in palestra il pomeriggio, mi buttavo a terra, non contavo i piegamenti, salivo sul ring per i guanti, le prendevo e l'allenatore mi correggeva spesso gli stessi errori.
Come lo batti Liston? Mi chiedevano in
privato.
Rispondevo: non lo so.
Liston era grosso, famoso,
cattivo, veloce, forte, ma c'è un momento in cui la corsa alla
mattina inizia a pesare di meno e tu inizi a correre più forte.
Quando andai sul ring, Liston lo vedevo lento come una lumaca. E
questo successe solo perché fallendo, in palestra, mentre dentro
bruciava tutto, ho sempre riprovato a credere in me".
Muhammad
Ali
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