La differenza tra scappare via e convertirti nel titolo di testa
del quotidiano di domani dipende dalla tua effettiva preparazione per
proteggere te stesso in una brutta situazione. Tenendo queste
informazioni a mente, saprai cosa può essere fatto prima e durante
un attacco.
Esistono diversi tipi di confronti:
- Il “dare sui nervi”, ovvero il confronto prima che esso
sfoci in un litigio.
- Il “duello”, un incontro organizzato per risolvere una
disputa tra le parti in conflitto, o l'imboscata.
- La rissa, che di solito inizia solo dopo che il confronto
verbale si è estinto e qualcuno tira un pugno.
- Un'imboscata è solitamente premeditata e l'aggressore
(possono anche essercene vari) attaccherà quando sentirà che è il
momento giusto, generalmente dopo aver distratto la vittima con una
domanda come “Sai che ore sono?”.
Pensa alle situazioni potenziali in cui potresti aver bisogno
di difenderti. Gli attacchi non sono mai esattamente uguali,
dunque pensa a cosa fare in ogni caso considerandoli da diversi lati
o in differenti situazioni (numeri maggiori di persone, da solo, di
sera o di giorno, l'aggressore è armato o non è armato, dimensioni
del perpetratore, intenzioni dell'aggressore). Pensandoci su in
anticipo, avrai meno probabilità di rimanerne scioccato o di farti
prendere dal panico qualora accadesse davvero.
Segui un corso di autodifesa. Essere effettivamente capace
di gestire queste situazioni potenziali e consultare un esperto ti
aiuterà immensamente. Prova a praticare una delle distinte arti
marziali.
Se ti ritrovi in una situazione scomoda, prova ad andartene.
In una situazione sociale scomoda, ciò può avvenire in maniera
molto semplice, ovvero puoi mostrarti assertivo (“Allontanati!”).
Porta tutti i cammini verbali o direzionali verso il non-confronto;
il vero confronto fisico dovrebbe essere la tua ultima linea di
difesa, anche se talvolta potrebbe essere l'unica alternativa.
Prova a stare in piedi allargando i piedi, in verticale o in
orizzontale, in modo che essi si trovino in una posizione diagonale
(una posizione di lotta tipica delle arti marziali). Ciò farà
diminuire la tua probabilità di essere steso o spinto.
Fai una valutazione del tuo potenziale aggressore:
alto/basso, robusto/magro, uomo/donna. Guarda le sue mani. Se dovesse
avere intenzione di attaccarti con le mani, esse dovrebbero essere in
vista. Tuttavia, se sta nascondendo un'arma, le manterrà nascoste o
lungo i fianchi.
La migliore tattica in qualsiasi confronto è FUGGIRE, a meno
che non sospetti che l'opponente abbia un'arma a lunga gittata.
Un segnale semplice per giudicare se un confronto ha superato
il confine dello scambio verbale si ha quando l'avversario comincia a
invadere il tuo spazio personale. Per marcarlo, crea una
barriera. Non devi fare altro se non mettere le mani davanti a te
assumendo un gesto conciliatore/pacifico (con i palmi verso
l'esterno). Se l'aggressore prova a oltrepassare la tua barriera,
stai entrando nel territorio del confronto fisico, per quale altra
ragione questa persona si avvicinerebbe tanto? Il consiglio generale
(ma non di certo è gradevole), a questo punto, è mettere fine al
litigio il più rapidamente possibile, colpendo per primo e in
maniera dura, colpendo tutte le volte che puoi e fuggendo. Ciò va
contro lo spesso citato “bushido” o il codice dei guerrieri e il
nostro buon senso innato e civile, ma non molti aggressori hanno a
cuore questi aspetti.
Se l'aggressore cerca di darti un pugno o di afferrarti mentre
sei in posizione frontale, avvicina le mani strette in pugno alla
fronte creando una specie di gesto “Non sul viso!” e tieni le
braccia strette al tuo corpo. Questa potrebbe sembrare una posizione
difensiva debole, ma va a tuo vantaggio dal momento che fa abbassare
la guardia dell'opponente. Inoltre, questa posizione protegge il tuo
viso e le tue costole, due aree che dovrai tutelare.
Dalla tua posizione “Non in viso!”, quando sei vicino
al tuo aggressore, spingi i gomiti in direzione delle sue costole
inferiori o verso la parte inferiore dei muscoli pettorali. Questi
sono punti sensibili e il tuo movimento può causare tanto dolore.
Se la parte superiore del corpo dell'aggressore è lontana da
te ma sei ancora in pericolo (per esempio il tuo opponente sta
cercando di farti soffocare), attacca le sue gambe. Questo è
specialmente efficace sui perpetratori più grossi, perché, più
robusti sono, più tensione avranno nelle gambe e nelle ginocchia.
Non dare un tipico calcio in stile Karate Kid, piuttosto, scalcia i
suoi stinchi come se giocassi a calcio (con il dorso del piede).
Questo è un calcio veloce e doloroso. Inoltre, se le sue gambe sono
abbastanza vicine, alza un ginocchio verso la parte interna della sua
gamba (nervo femorale), la parte esterna della gamba, il ginocchio o
l'inguine. Ciò nuocerà al tuo aggressore e potrebbe renderlo
inabile, perché bastano cinque-sette kg di pressione per far rompere
un ginocchio.
Se la testa del tuo opponente è vicina a te (il che è spesso
il caso quando attacchi le sue gambe), ti conviene attaccarla.
Prova a mettere le dita negli occhi o a esercitare pressione su di
essi, perché nessuno può resistere a una ditata nell'occhio, per
quanto grande e grosso sia. Battere le mani sulle orecchie può
intontire o, se fatto perfettamente, rompere i timpani. Colpire le
ossa zigomatiche può causare ferite o rotture. Colpire il naso può
causare un sanguinamento e una cecità temporanea.
In alcuni casi, potresti attaccare anche il collo
dell'aggressore (solitamente lo avrai vicino se anche la testa sarà
in tua prossimità). Per far soffocare efficacemente qualcuno,
non provare la tipica mossa hollywoodiana “mani intorno a tutto il
collo”, metti il pollice e le dita intorno alla trachea
(specialmente facile da trovare sugli uomini dal grande pomo
d'Adamo). Inoltre, sotto la trachea si trova la fossetta del giugulo.
Scava, muovi le dita e affondale nell'incavo e avvertirà un dolore
intenso, probabilmente cadrà.
Se un aggressore cerca di attaccarti da dietro per soffocarti,
spingi il suo avambraccio contro la tua clavicola invece di provare a
togliertelo direttamente di dosso (il che non serve molto). Metti
una mano sull'incavo del gomito (sull'avambraccio) e una mano sotto
di esso (in modo che le tue mani siano su entrambi i lati del
gomito). Poi, con un unico movimento forte e determinato, fai un
passo avanti e muovi tutto il tuo corpo come se il braccio fosse il
cardine e il tuo corpo una porta scorrevole. Ciò ti aiuterà a
liberarti dalla sua presa e lascerà la sua testa, le sue costole e
le sue gambe indifese per il tuo contrattacco (ricorda anche che,
quando il tuo aggressore è dietro di te, le sue tibie si trovano
proprio dietro le tue gambe, dunque sono vulnerabili).
Se l'aggressore cerca di coglierti alla sprovvista da dietro,
abbassa velocemente e violentemente i tuoi fianchi come se ti stessi
lasciando cadere su una poltrona soffice. Ciò renderà più
difficile afferrarti e ti darà un momento extra per attaccarlo e
colpirlo (fallo sugli stinchi).
Se l'aggressore sta cercando di strangolarti mettendo le sue
braccia intorno al tuo collo, porta in avanti l'avampiede, come se
avessi appena scalciato un pallone da calcio, e, rapidamente e CON
FORZA, colpisci l'area tra la caviglia e la parte centrale della
gamba. Questo farà (ammesso che il movimento sia abbastanza
forte) rompere la gamba.
Se cadi, cerca di finire sul tuo aggressore. Mentre cadete,
mantieni appuntiti i gomiti e le ginocchia e cerca di colpire
l'inguine, le costole e il collo dell'opponente.
Se il tuo aggressore ti sta colpendo mentre siete sul pavimento
e ti ha bloccato, afferra il suo corpo tirando le giunture del
braccio o trattieni una sua mano sul suolo. In seguito, appoggia
una gamba in maniera salda sul pavimento, salta aiutandoti con questa
parte del tuo corpo e gira i fianchi. Ciò ti farà ritrovare sul tuo
aggressore, il che dovrebbe essere fatto colpendolo con i tuoi punti
acuti, come i gomiti.
Se un assaltante ti attacca con un'arma, sappi qual è la sua
funzionalità. Se ha un coltello, prova ad allontanarti dal
raggio di pugnalamento e, se ha una pistola, non escludere di
scappare e di scansarla muovendoti a zigzag. Inoltre, l'avversario fa
affidamento sull'arma e può lasciare se stesso in una posizione
indifesa, affinché tu possa afferrare/bloccare la mano che ha la
pistola o provare un attacco differente.
Se riesci ad andartene in maniera sicura, non esitare.
Assicurati di essere in salvo dal tuo aggressore quando decidi di
smettere di difendere te stesso.
Consigli
Impara a controllare sia le tue paure sia le tue scariche di
adrenalina, giacché sono alcune delle più probabili cause degli
errori all'inizio di una situazione di lotta. Quando qualcuno ti
attacca, non solo avrai paura, ma il corpo pomperà adrenalina. Se si
presenta solo una delle due sensazioni (preferibilmente
l'adrenalina), dovrebbe andare tutto bene. Se hai paura di
intervenire, ma lo vuoi, o soffri di una fobia paralizzante, come
quella del palcoscenico, e ti congeli, l'adrenalina si mescolerà con
la paura: i tuoi muscoli si bloccheranno e tutte le tue conoscenze,
la tua esperienza e la tua motivazione andranno perdute.
- In una situazione di autodifesa, opta per un'attitudine “non
me”: non lasciare che sia tu a essere colui di cui si parlerà sui
giornali domani mattina. Ciò comincia ben prima del litigio, perché
i violentatori e gli aggressori esperti sceglieranno le loro vittime
non per quello che indossano o per quello che sono, ma per come si
comportano. Se sei sicuro di te, non sarai uno dei loro bersagli.
- Mantieniti distaccato. Non lasciarti prendere dal panico se
qualcuno si comporta in modo ostile. Ciò farà sospettare
all'aggressore che tu sia debole.
- Se si tratta di una situazione di violenza domestica,
potresti chiederti a che punto cominciare a difenderti rivolgendoti
alle autorità. Secondo gli standard legali, qualsiasi contatto non
legittimato è un assalto. Se questa persona ti ha “solo”
spinto, questo è comunque un attacco, può essere comunque
pericoloso e tu ti meriti comunque di proteggere te stesso.
- Ricorda sempre che la persona che cercherà di aggredirti
probabilmente lo ha già fatto in precedenza. Evita il confronto e,
se non dovesse servire, fai tutto quello che puoi per andartene
velocemente e in modo sicuro.
- Se qualcuno ti aggredisce, tu hai ragione e l'altra persona
ha torto. La sua motivazione probabilmente è volere i tuoi soldi, i
tuoi possedimenti o il tuo corpo, mentre la tua è
l'auto-preservazione. Hai un diritto umano di base, che è quello di
difendere te stesso e le persone che ami. Ma ricorda, il primo mezzo
per difendersi è la fuga! In un tribunale, qualora dovessi arrivare
a questo punto, puoi giustificare le tue azioni affermando che si è
trattato di difesa personale SOLO se hai colto ogni opportunità
disponibile per evitare il confronto e per fuggire. Se diventa
chiaro che hai avuto la possibilità di metterti in salvo ma non
l'hai colta, questo non è più un caso di difesa personale, diventa
una condotta riottosa e un assalto. Sei responsabile di prendere le
misure APPROPRIATE. Essere aggrediti non è una scusa per uccidere o
per maltrattare un'altra persona quando avresti potuto farne
ragionevolmente a meno per difenderti.
- Se pensi di avere la possibilità di capitare in un brutto
quartiere o in un posto in cui potrebbe avvenire un attacco, tieni
dello spray al peperoncino con te. Questo potrebbe essere un
salvavita inestimabile. Mai tenere un'arma potenzialmente letale
come un'arma da fuoco o un coltello, giacché potresti far
trasformare un'aggressione in una lotta letale, specialmente se
l'aggressore è armato.
- Non agire in maniera rude sotto nessuna circostanza.
Facendolo, probabilmente farai aumentare la rabbia dell'opponente e
gli farai pensare che debba risponderti nello stesso modo, e l'unica
maniera per essere più brusco di te è riducendoti in poltiglia.
- Se ne hai l'opportunità, parla con i tuoi amici su come
bisognerebbe difendersi in una situazione pericolosa. Se possibile,
mettete in scena delle situazioni potenziali cercando di capire dove
si potrebbe colpire qualcuno e cosa sembra funzionare per
controbattere e cosa no.
- Minacciare un aggressore con uno strumento come un coltello o
un'arma da fuoco è una cattiva idea, a meno che non temi per la tua
vita. Non vale la pena andare in prigione per un assassinio,
volontario o involontario, o per farti uccidere per il tuo
portafoglio. Ricorda che l'aggressore probabilmente è più forte e
più esperto nel lottare di te, o non ti avrebbe scelto.
- Cerca sempre i punti vulnerabili. Quello di un uomo è
solitamente l'inguine. Un buon pugno in quest'area è molto
doloroso. Quello di una donna in genere consiste nel tirare i
capelli o è rappresentato dalle ascelle.
- Chiuditi in te stesso creando una specie di palla (ma resta
in piedi) in modo da usare gli stinchi e le braccia per proteggerti.
Avvertenze
Non lasciarti coinvolgere dalle risse sorte per ragioni banali,
come i disaccordi al bar su argomenti come birra/ragazze/squadre di
sport. Sii una persona migliore e vai via. Vali di più di tutto
questo.
- Questo piano non copre ogni situazione, ma è una breve
panoramica di quello che puoi aspettarti. Non sei completamente al
sicuro; tuttavia, dopo aver letto e capito, il tuo stato mentale e
la tua preparazione saranno migliori nel caso dovesse succedere.
Soprattutto, ricorda che la ragione è dalla tua parte e che in
alcuni casi puoi decidere di non essere la vittima.
- Portati dietro un'arma solo se sei stato allenato a
sufficienza per usarla legalmente ed efficacemente. Quello che hai
può essere preso e usato contro di te.
- In molti casi, puoi mettere fine immediatamente alla
situazione dando il tuo portafoglio all'aggressore. Questa è una
scelta logica, specialmente se ti minaccia con un coltello o con una
pistola. La tua vita vale molto di più del denaro e delle carte che
hai con te. Lancia il portafoglio lontano da te e scappa.
- Dai all'aggressore quello che esige. Normalmente, si prenderà
semplicemente quello che vuole e andrà via. Se provi a resistere,
rischi di essere anche ferito, o peggio. Queste tecniche dovrebbero
essere usate se la lotta è inevitabile, per esempio se l'avversario
sembra pronto a colpirti prima di chiederti qualcosa. Sopravviverai
molto più a lungo se cedi di fronte alle sue richieste. Una volta
che avrà il tuo portafoglio, cancella tutte le tue carte di credito
e denuncia immediatamente il furto alla polizia, poi vivi il resto
della tua vita, tre cose molto importanti che non potresti fare se
cercassi di lottare contro un aggressore armato.