Lo shogunato Kamakura (鎌倉幕府
Kamakura bakufu),
o "di Kamakura", è il nome dato alla dinastia di shōgun
del clan Minamoto che governarono il Giappone dal 1192, anno in cui
Minamoto no Yoritomo ricevette tale titolo dall'imperatore
Go-Shirakawa, al 1333, anno in cui Kamakura fu espugnata dalle truppe
di Nitta Yoshisada, il reggente Hōjō Moritoki e il reggente
claustrale Hōjō Takatoki si tolsero la vita, e l'ultimo shōgun
della dinastia, il principe Morikuni, abdicò ritirandosi a vita
monastica, e morendo poco dopo.
La dinastia prese il nome dalla
capitale da loro scelta, Kamakura.
Shōgun
- Minamoto no Yoritomo (1147-1199) (shōgun 1192-1199)
- Minamoto no Yoriie (1182-1204) (shōgun 1202-1203)
- Minamoto no Sanetomo (1192-1219) (shōgun 1203-1219)
- Kujo Yoritsune (1218-1256) (shōgun 1226-1244)
- Kujo Yoritsugu (1239-1256) (shōgun 1244-1252)
- Principe Munetaka (1242-1274) (shōgun 1252-1266)
- Principe Koreyasu (1264-1326) (shōgun 1266-1289)
- Principe Hisaaki (1276-1328) (shōgun 1289-1308)
- Principe Morikuni (1301-1333) (shōgun 1308-1333)
Shikken
- Hōjō Takatoki 1303-1333 (shikken 1316-1326)
Durante lo shogunato, il ruolo di primo
ministro (o meglio di capo del governo, il Mandokoro) era
detto shikken (執権);
il ruolo fu affidato alla famiglia Hōjō, imparentata con gli
imperatori. Alla morte di Yoritomo, Hōjō Tokimasa detenne il potere
per alcuni anni prima che Yoriie fosse investito shōgun, e alla
morte di questi fu in grado di far eleggere Sanetomo, figlio di
Yoritomo e di Hōjō Masako, come suo successore, rinforzando
l'influenza del clan e assicurandosi l'ereditarietà della posizione
di shikken, che spesso divenne più potente di quella degli shōgun.