Lenny "The Guvnor" McLean è stato una figura leggendaria nell'ambito dei combattimenti senza regole e nei picchiatori di strada, con un'aura di invincibilità che gli ha guadagnato rispetto, ma anche una buona dose di controversie. Il suo nome è ancora oggi legato a storie di scontri violenti e di vittorie su avversari temibili, come Donny "The Bull" Adams e Roy "Pretty Boy" Shaw, due avversari di alto profilo nel mondo dei combattimenti non regolamentati.
McLean è stato descritto da chi lo ha conosciuto come un "ragazzone", grande e muscoloso, con una forza impressionante e un atteggiamento spavaldo che lo rendeva temuto nei circoli di lotta clandestina. Le storie di come abbia vinto in maniera schiacciante contro altri lottatori e picchiatori sono numerose, ma queste vittorie sono difficili da quantificare con precisione, soprattutto considerando la natura informale e non documentata di molti degli incontri che lo hanno visto protagonista.
Uno degli episodi più noti che lo riguardano è la sua vittoria su Donny "The Bull" Adams, un altro picchiatore noto nel circuito. McLean avrebbe sconfitto Adams con grande facilità, utilizzando la sua forza fisica e le sue capacità di combattimento a corto raggio. Tuttavia, non sono mai stati forniti dettagli specifici su come l'incontro si sia svolto, e come spesso accade in queste storie, non ci sono prove oggettive e documentate che possano convalidare la versione dei fatti.
Un altro combattimento che ha cementato la sua reputazione fu quello contro Roy Shaw, un altro dei più temuti lottatori di strada dell'epoca. La storia della loro rivalità è ben conosciuta, con McLean che avrebbe sconfitto Shaw in uno scontro che ha avuto un forte impatto nel mondo dei combattimenti non regolamentati. Nonostante ciò, Shaw stesso ha più volte rivelato che il combattimento non fu una passeggiata e che McLean, sebbene forte, non fosse invincibile. In particolare, Shaw ha parlato di un incontro in cui McLean avrebbe affrontato Ron Stander, un pugile che aveva avuto esperienze nella boxe professionistica, ma che non era considerato un vero contendente. Stander, purtroppo per lui, era infortunato, e questo ha sicuramente influenzato l'esito dell'incontro.
In effetti, uno degli aspetti che più influisce nella valutazione delle capacità di McLean è il contesto in cui combatteva. Molti dei suoi incontri avvenivano senza licenza, in combattimenti di strada o eventi privati dove le regole erano minime e l'addestramento di molti dei suoi avversari lasciava a desiderare. Ciò solleva un interrogativo fondamentale: quanto sarebbe stato forte McLean se si fosse trovato a combattere contro pugili professionisti o atleti preparati secondo gli standard delle discipline regolamentate?
Immaginare McLean o Shaw di fronte a un pugile come Joe Frazier, o ancora di più a un giovane Mike Tyson, rende chiaro che, sebbene possedessero una forza e una resistenza notevoli, avrebbero avuto molte difficoltà a competere contro atleti di livello mondiale. I combattimenti senza licenza non possono essere confrontati in modo diretto con quelli professionali: sebbene un combattente di strada come McLean possa vincere grazie alla sua forza bruta e alla sua aggressività, non avrebbe avuto la preparazione tecnica necessaria per sopravvivere contro un pugile di alto livello.
Proprio come il moderno Kimbo Slice o Tank Abbott, che hanno accumulato vittorie notevoli nel mondo dei combattimenti da strada, ma hanno anche subito sconfitte nette quando si sono trovati a fronteggiare avversari tecnicamente più preparati, McLean avrebbe probabilmente avuto difficoltà a sopportare l'intensità e la tecnica raffinata di un pugile come Tyson. In sostanza, mentre McLean era sicuramente un combattente formidabile nel suo ambito, la sua reputazione di invincibilità si scontra con la realtà del mondo della boxe professionale, dove la tecnica e la preparazione fisica sono cruciali quanto la forza.
L'incertezza che circonda questi combattimenti e la mancanza di registri ufficiali rendono la figura di McLean un personaggio affascinante ma difficilmente misurabile. Non c'è dubbio che fosse forte e temuto, ma la domanda su quanto fosse realmente invincibile rimane aperta, proprio come accade per molti altri combattenti leggendari del passato.