Riparte l’anno e direi che riparte bene.
Tra i casi che di sicuro porteremo all’attenzione quest’anno ce ne saranno parecchi provenienti dal mondo dello sport. Mondo che purtroppo ha al suo interno una larga zona nera, fatta di allenatori, maestri e quant’altro spesso protetti dai loro dirigenti o dalle società sportive, che con il complice alibi della “facciata” linda e pinta non intervengono o come già detto, peggio ancora, proteggono.
Quest’anno avremo ad esempio il processo di secondo grado del maestro di karatè di Bergamo, a tutt’oggi operativo malgrado una prima pesante condanna, mentre l’anno si è aperto con una riconferma.
A Vicenza è stato condannato in secondo grado Alessio Gelicrisio, insegnate di arti marziali di 51 anni, condannato in primo grado a 12 anni di reclusione, abbassati nel secondo (come quasi sempre capita) a 9 anni, per abusi su un giovane allievo.
Avviata anche (giustamente) la causa civile. Cifra record quella paventata per il risarcimento danni: 500mila euro. Mai sufficienti per ripagare di questo crimine.
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