Jiujiebian (九节鞭,
lett. "Frusta a nove sezioni" – più spesso troviamo la
parola "Bian" tradotta in "catena",
diventando quindi "Catena a nove sezioni") è un'arma
tradizionale cinese, usata anche nelle arti marziali cinesi, che deve
il suo nome al fatto di essere composta da appunto nove segmenti di
metallo.
Tradizionalmente è composta da nove
cilindri in ferro, a sezione ottagonale o circolare, collegati da
anelli dello stesso materiale; all'estremità si trova un peso a
forma di cuneo o un puntale che permettono una veloce rotazione
dell'arma e una maggiore efficacia nei colpi di punta.
Nelle arti marziali moderne, il
Jiujiebian è composto da segmenti di metallo lunghi circa 15
cm e da un'impugnatura e da una punta agli estremi.
La sua pratica richiede molta
coordinazione e molto allenamento: il praticante deve mantenere
l'attrezzo in movimento costante e rotatorio facendogli percorrere
dei cerchi intorno al corpo. Durante gli attacchi, è possibile far
girare la catena intorno al proprio corpo o (più raramente) intorno
al proprio collo, in modo da arrestarne o comunque modificarne il
movimento.
L'allenamento con quest'arma sviluppa
l'attenzione mentale che deve essere costante durante ogni movimento,
abituando così a mantenere e gestire un continuo stato di tensione
mentale.
Il Jiujiebian è una delle armi
principali dello stile Tanglangquan, oltre alle spade ad uncino, ai
doppi coltelli, all'alabarda, lancia e alla classica sciabola.
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