giovedì 24 marzo 2022

Cosa insegna lo Zen?

Lo zen insegna a tenere la mente sgombra dai pensieri in modo da poter vivere al 100% nel presente.

"La vacuità è l'essenza della compassione."

La parola "zen" significa appunto meditazione intesa come “stato di perfetta equanimità e consapevolezza” e non va confusa con la passività, ma al contrario consente una rapida ed adeguata reazione ai problemi di tutti i giorni in quanto vengono eliminati tutti i pensieri negativi che ci rallentano e ci limitano nel prendere decisioni.

La pratica dello zen consente anche di godersi appieno le cose belle che la vita ci offre tutti i giorni, stimolandoci ad uscire dalla nostra zona di comfort in quanto non più influenzati dalle precedenti esperienze o timori per il futuro.


Ensō (円相), simbolo che rappresenta sia l'universo che la vacuità (realtà assoluta)


Vediamo ora un tipico racconto zen, che fa del suo fulcro l'agire senza pensare:

Il Falco che non poteva volare.

Un re ricevette in regalo due piccoli falchi, i quali consegnò ad un maestro falconiere per la loro formazione.
Dopo alcuni mesi l’istruttore avvisò il re che uno dei falchi era stato educato in maniera perfetta, ma non sapeva cosa stesse accadendo all’altro; da quando era arrivato alla dimora reale non si era ancora mosso dal ramo.
Furono convocati dal re guaritori, maghi, sacerdoti ma nessuno di loro riuscì a far prendere il volo a quel piccolo falco. Una situazione apparentemente inusuale, che magicamente migliorò quando la mattina seguente il piccolo falco venne avvistato librarsi nel cielo blu di quella giornata.

Portatemi il responsabile di questo miracolo! – ordinò il sovrano.
Davanti al re comparve un semplice contadino, una persone dalle fattezze innocenti che tuttavia sembrava mostrare molta saggezza.

Incuriosito il re gli chiese:
– Come sei riuscito a far volare il falco? Sei per caso un mago?

Non è stato difficile mio signore- spiegò il contadino – Ho semplicemente tagliato il ramo su cui era poggiato il piccolo falco. Solo allora l’uccello si è reso conto che aveva le ali.

Morale: a volte è necessario riposare sul ramo e ricaricare le proprie energie, ma se restiamo per troppo tempo bloccati e paralizzati nella nostra zona di comfort non sapremo mai dove saremmo potuti arrivare e tantomeno cosa saremmo riusciti a fare. Così a volte abbiamo bisogno di qualcuno che tagli il nostro ramo su cui siamo abituati a stare o, viceversa, avere il coraggio di tagliare il ramo a qualcuno che ne ha bisogno.

L’importante è assicurarsi di non essere voi quelli che impediscono il volo ad un’altra persona o che sia qualcun altro ad impedire il vostro di volo.


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