Il sistema di kung fu del Grandmaster Cheung Wong del Black Tiger kung fu è un variegato mix di forme a mani nude e con armi. Anche se prende il nome da uno specifico insieme di forme tramandate da una tradizione Shaolin, l'intero sistema è composto da un gran numero di famiglie, animali, condizionamento fisico, e ad altre forme apprese dal Maestro in tempi e luoghi diversi da vari altri maestri e specialisti.
Nonostante la natura apparentemente
casuale delle molte forme, tutte portano il timbro della visione
personale del Gran Maestro, e l'occhio esperto può riconoscere
immediatamente le forme di questo particolare sistema. Anche se le
forme della Tigre nera sono il cuore del sistema del Grandmaster
Wong, esse somigliano poco o niente alle forme di altri lineage dello
stile della tigre, comunemente viste nei circoli di arti marziali.
Per prima cosa, non esiste una predominanza di tecniche di artiglio,
al contrario esistono un gran numero di movimenti diversi con cui
colpire.
Le prime forme hanno lo scopo di
addestrare nel praticante il coordinamento, l'equilibrio, e il
movimento, così come per infondere alcuni concetti di base presenti
in tutto il sistema della tigre nera, come ad esempio le tecniche di
sacrificio, le tecniche per entrare nella guardia, afferrare e
colpire, e attaccare i punti deboli con il percorso più breve e più
diretto.
Inoltre, il concetto filosofico dello
stile della Tigre Nera è di essere astuto e imprevedibile viene
introdotto, così come il condizionamento del corpo.
Man mano che si raggiunge un livello
sempre più alto nello stile, si denoterà una "connessione con
l'animale" sempre più evidente. Una delle prime impressioni
sullo stile della Tigre Nera è il modo in cui sono stati conservati
il vero carattere dei movimenti degli animali reali nello stle di
combattimento. Al giorno d'oggi, troppo spesso troviamo sistemi in
cui vengono rappresentati i movimenti dei comportamenti di veri
animali, ma in realtà sono stati modificati per soddisfare le
aspettative dei futuri allievi o riflettono le credenze spesso
infondate dell'istruttore. Il Grandmaster Wong ha mantenuto le
tecniche di origine animale, che appaiono nelle forme, esse sono
ancora vicino ai principi fondamentali dei movimenti originali
eseguiti dagli animali stessi. In questo senso, quindi, questo stile
non appare così appariscente come altri stili. Le diverse
configurazioni di movimenti hanno tutti alla base un ragionamento
facilmente dimostrabile e definitivo dietro le loro applicazioni
radicate nel combattimento reale. I colpi sono destinati a obiettivi
percepiti e nelle zone vulnerabili, anche nell'esecuzione delle
forme. I principi e i concetti sono chiaramente evidenti a un
osservatore casuale che sia esperto in uno stile marziale e sono, a
loro volta, facilmente osservabili nei movimenti naturali degli
animali e delle persone, anche se quasi inevitabilmente le tecniche
degli animali sono state modificate per adattarsi alla fisiologia
umana.
In ultima analisi, la durezza del
condizionamento fisico, è la caratteristica del nostro sistema
"tigre", che riflette la natura fisica dell'animale stesso.
Oltre l'aspetto fisico, il taoismo, il confucianesimo, e le credenze
buddiste si intrecciano nello stile a loro volta tratte da
riflessioni sul mondo naturale. Concetti come Yin e Yang, i cinque
elementi, lealtà e pietà filiale, e un codice di moralità non sono
idee nuove inventate a tavolino, ma si basano su osservazioni attente
e riflessive dell'uomo e della natura da saggi cinesi e di maestri
attraverso la storia. In altre parole, il vero modo di praticare
un'arte marziale è la ricerca dell'equilibrio, della verità, e
dell'armonia nella struttura attuale del mondo, sia in un
combattimento singolo o nel regno più grande dell'adattamento
culturale, in contrasto con il processo di reinventare la ruota. In
questo senso, bisogna cercare non solo di conservare la tradizione,
ma di garantire l'adeguamento delle norme marziali nella continua
evoluzione di un'arte che si adatta alle esigenze moderne.