martedì 30 aprile 2019

Principi base della pratica


Il pugno, la percossa, il calcio e la parata sono le tecniche iniziali e finali delle arti marziali. I concetti alla base di questi movimenti possono essere imparati in poco più di due mesi, ma il riuscire a compierli perfettamente richiederà molto, ma molto più tempo.
Bisogna comunque allenarli con regolarità e impiegare la massima concentrazione nell'esecuzione di ogni movimento. Solo quando l'esecuzione sarà perfetta l'addestramento avrà raggiunto il suo obiettivo. Per questo è necessario imparare da un maestro che adotti un metodo sistematico e schematizzato, altrimenti si sarà solo perso tempo.
L'allenamento è scientifico solo quando viene condotto su basi di corretti principi fisici e fisiologici.
Comunque un ulteriore perfezionamento è sempre possibile poiché l'arte non è statica nel tempo e noi dobbiamo analizzare le nostre tecniche in uno sforzo incessante per perfezionarla.
I punti che espongo sono fondamentali nell'apprendimento di tutte le arti marziali.

• Forma, equilibrio e centro di gravità
Tutte le arti marziali e molti altri sport basano su un'eseguzione corretta dei movimenti l'efficacia delle loro tecniche.
Un tale addestramento si noterà sui movimenti del corpo, che diventeranno cosi fisicamente e fisiologicamente corretti.
Movimenti corretti sono indispensabili; tutte le parti del corpo si devono armonizzare per creare quell'equilibrio necessario a sostenere il colpo di un pugno o di un calcio.
Il praticante si troverà spesso in situazioni in cui rimane su un solo piede per attaccare o per difendersi, per cui l'equilibrio in queste situazioni è di primaria importanza.
Situando i piedi a una certa distanza, con un conseguente abbassamento del centro di gravità, un calcio o un pugno risulteranno decisamente più potenti, però è più facile muoversi se il centro di gravità è un po' più alto e i piedi un po' più ravvicinati rispetto alla massima estensione possibile (vedi nel wing chun per esempio).
Perciò, sebbene l'equilibrio sia fondamentale, vi è un punto oltre il quale è dannoso andare.
Facendo troppo affidamento sull'equilibrio molti praticanti tendono a trascurare gli esercizi di stretching perdendo in elasticità, cosi come piegando troppo le ginocchia (altro errore), per mantenere un saldo equilibrio, il calcio non sarà efficace.
Quindi la posizione del corpo e, conseguentemente, del centro di gravità dipendono dalle circostanze. Il centro di gravità quindi si troverà in uno stato di continuo movimento.
A volte il peso del corpo verrà ugualmente distribuito su entrambi i piedi, altre volte graverà di più su un piede che sull'altro. Nell'esecuzione di un calcio laterale, il peso viene completamente trasferito su un solo piede; in questo caso bisogna avere una posizione ben salda su una gamba sola , altrimenti il contraccolpo ci farà perdere l'equilibrio.
Comunque quando si rimane su un solo piede ci si rende vulnerabili ad una reazione del nostro avversario che potrà facilmente contrattaccare: per questo l'equilibrio deve essere continuamente trasferito da un piede all'altro. Il centro di gravità deve cambiare rapidamente per evitare di favorire l'avversario nei suoi attacchi.
Nello stesso tempo bisogna aspettare che si apra un varco nella sua difesa.

Potenza e velocità
Non basta avere una muscolatura corporea ben sviluppata per essere in grado di eccellere nelle arti marziali, bisogna essere capaci di sfruttare efficacemente le possibilità date dal nostro corpo.
La potenza derivante da ogni movimento dipende da un certo numero di fattori: uno dei più importanti è la velocità.
Le tecniche basilari del pugno e del calcio ottengono grande efficia mediante l'applicazione della massima forza possibile al momento dell'impatto. Questa applicazione di forza dipende molto dalla velocità con cui le tecniche vengono eseguite. Considerando fisse le altre componenti, una maggiore velocità si manifesterà in un'accresciuta potenza. La velocità è un elemento importante nell'applicazione della potenza, ma essa non può raggiungere la sua massima efficacia senza un buon controllo.
Il tipo di movimento richiesto nelle tecniche di combattimento non è quello che viene richiesto per spostare un oggetto pesante lentamente (vedi il body building), al contrario è quello che può spostare un oggetto leggero con la massima velocità possibile.
Un altro punto da ricordare è che la velocità è tanto maggiore quanto più lungo è il tragitto che la parte che colpisce compie verso il bersaglio (anche se, su questo punto un praticante wing chun potrebbe smentirmi), per esempio, quando si sferra un calcio, il ginocchio della gamba che sta per colpire deve essere inizialmente il più piegato possibile e il corpo va distanziato dal bersaglio in modo tale che al momento dell'impatto la gamba risulterà il più possibile tesa. Più lungo è il percorso che la gamba compie verso i l bersaglio, più potente sarà il calcio. Per incrementare potenza e velocità abituati con partner diversi (per altezza, peso, tecniche che preferiscono ecc.) a rispondere ad attacchi improvvisi e inaspettati. Questo esercizio, insieme alla comprensione della dinamica dei movimenti, ti aiuterà ad abbreviare il tuo tempo di reazione.

Concentrazione di potenza
Un pugno o un calcio sono deboli se scagliati soltanto con il braccio o con la gamba; infatti per raggiungere la massima potenza è necessario sfruttare simultaneamente la forza di tutte le parti del corpo. Quando sferri un pugno o un calcio, la potenza si muove dal centro del corpo, attraverso i muscoli più importanti, verso le estremità, terminando nella mano o nel piede. Questa potenza si trasmette da una parte all'altra del corpo a una velocità di 1/100 di secondo. L'intero movimento, dall'inizio alla fine, è brevissimo se la quantità di moto possibile nell'azione viene sfruttata correttamente.
Il tuo addestramento dovrebbe essere condotto in modo tale da giungere a concentrare tutta la forza utilizzabile nel piede o nella mano al momento dell'impatto del calcio o del pugno.
È importante che i vari muscoli e tendini siano tenuti sciolti e rilassati per permettere una reazione immediata alle varie situazioni; la potenza accumulata al momento culminante deve essere poi immediatamente liberata per prepararsi all'azione successiva.
Allenati costantemente a contrarre e a rilassare il corpo, è molto importante per progredire nell'applicazione delle tecniche.

Ruolo della potenza muscolare
La forza dinamica del tuo corpo viene fornita dai muscoli. Sono indispensabili muscoli bene allenati, potenti ed elastici. La tecnica di un allievo, anche se conosce la teoria e la dinamica dei movimenti, sarà insufficiente se i suoi muscoli non saranno abbastanza potenti.
Per questo è necessario irrobustirli con un continuo allenamento.
Se l'addestramento deve essere condotto scientificamente, è anche necessario conoscere quali muscoli sono impiegati nell'esecuzione di una particolare tecnica. Nel praticare una nuova tecnica l'allievo a volte usa muscoli non necessari o che in qualche caso ostacolano l'esecuzione della tecnica stessa. Perciò i principianti devono seguire le indicazioni dei propri maestri.
Quando i muscoli adatti opereranno con armonia e completezza, le tecniche saranno potenti ed efficaci. Se invece lasceremo agire muscoli non necessari, vi sarà quanto meno un dispendio inutile di energia, o peggio ancora una tecnica non efficace.
Infine è importante la velocità della contrazione muscolare, perché più velocemente un muscolo è in grado di contrarsi, più grande sarà la potenza sviluppata.

Ritmo
Un elemento essenziale per l'esecuzione delle tecniche nelle arti marziali e in altri sport è il ritmo, senza il quale è impossibile l'esatta esecuzione di una serie di movimenti. Inoltre il ritmo evidente nei movimenti degli atleti è più complesso del ritmo musicale e non può essere espresso nei medesimi termini. Per il praticante è essenziale acquisire un giusto ritmo nelle tecniche basilari e, più avanti, nel combattimento. Il ritmo è essenziale specialmente nell'esecuzione delle forme.
Ci è stato insegnato fin dai tempi più antichi che i tre elementi più importanti nell'esecuzione delle forme sono l'applicazione della potenza al momento giusto, il controllo della velocità nelle varie tecniche e passando da una tecnica all'altra, il passaggio scorrevole del corpo da una tecnica a quella successiva. Questi requisiti non possono essere soddisfatti senza ritmo.
L'esecuzione di una forma da parte di un buon praticante è potente, ritmica e conseguentemente armoniosa.

La scelta del tempo
Nell'applicazione delle tecniche è di primaria importanza una esatta scelta del tempo; se questa sarà errata, anche la tecnica sarà errata. Un calcio o un pugno che siano diretti al bersaglio troppo presto o troppo tardi sono spesso infruttuosi. In situazioni, dove il risultato può essere deciso in un attimo, un errore nella scelta del tempo può essere disastroso. L'attacco deve essere portato dalla solita posizione di guardia o di difesa.
Ovviamente le mani e i piedi devono sempre essere posti in modo tale da poter applicare facilmente e rapidamente le tecniche. Subito dopo l'esecuzione di una di esse, essi devono ritornare alle loro precedenti posizioni, pronti per il movimento successivo.
Inoltre durante il corso di questi movimenti il corpo deve rimanere rilassato ma all'erta, con i muscoli pieni di energia e pronti a ogni eventualità.

Parte inferiore dell'addome e fianchi
Gli istruttori delle ultime generazioni pongono costantemente in rilievo la funzione dei fianchi nel fornire la massima potenza a ogni movimento.
In Asia l'importanza del Tanden è stata insegnata fin dai tempi più antichi; questo perché si credeva che vi fosse situato lo spirito umano e che quest'area fornisse le basi della forza e dell'equilibrio.
Il tanden oggi è l'area dietro l'ombelico, al centro del corpo. Quando si è in posizione eretta il centro di gravità del corpo è collocato li.
Se la posizione è corretta, il centro di gravità deve trovarsi nel tanden.
Una corretta posizione permetterà al praticante di mantenere l'equilibrio delle parti superiori o inferiori del suo corpo, consentendogli un'armoniosa azione dei muscoli e una minima dispersione di energia.
Se la potenza concentrata nel tanden viene messa in gioco nell'esecuzione delle tecniche, le ossa pelviche e dei fianchi saranno saldamente sostenute dalle cosce, e il tronco dalla spina dorsale. Questo duplice sostegno produrrà tecniche potenti. Il centro del corpo, la parte inferiore dell'addome e i fianchi hanno una parte importantissima in molti nòstri movimenti. Perciò sforzatevi di dare il pugno con i fianchi, di calciare con i fianchi e di parare con i fianchi.

5 commenti:

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