giovedì 10 settembre 2020

Chi vincerebbe tra un atleta che usa gli steroidi e uno naturale?


Dai un'occhiata al bodybuilder naturale sulla sinistra e confrontalo con il maniaco degli steroidi numero 1 nella storia del bodybuilding sulla destra e dimmi chi ti sembra più forte...
C'è solo un vincitore. Mentre il ragazzo naturale a sinistra ha un fisico rispettabile, senza dubbio verrà distrutto da Ronnie Coleman in una gara di bodybuilding.
In quasi tutti gli sport fisici, il maniaco degli steroidi vince facilmente. Ovviamente il maniaco degli steroidi deve avere una genetica decente, un po' di talento e si deve allenare comunque duramente, e poi "potenzia" il tutto con gli steroidi.
Ho osservato in prima persona i "benefici" degli steroidi. Questo ragazzo con cui mi sono allenato si è trasformato in un mostro della palestra in circa 2 anni. L'esercizio preferito di questo ragazzo era la panca piana e ha iniziato con uno standard normale: 2 piatti per lato, equivalenti a 100 kg totali. Poco dopo ha iniziato a infilarsi gli aghi ipodermici, e… le sue prestazioni sono migliorate in un brevissimo lasso di tempo. E' passato da 100 kg a 180 kg in circa 18 mesi! Questo è un notevole miglioramento dell'80% in un periodo di 18 mesi, che è fisicamente impossibile quando ci si allena naturalmente.


Ora per tutti i giovani appassionati di sport che hanno dubbi sul vero potere degli steroidi, osservate quanto segue:


Il ragazzo nel mezzo era forse il più famoso velocista di 100 metri della storia. Si chiamava Ben Johnson ed era leader indiscusso alla fine degli anni '80. Il ragazzo a destra era Carl Lewis che era senza dubbio il miglior velocista naturale del mondo. Ma Lewis semplicemente non riusciva a eguagliare Johnson... hmm, mi chiedo, perché? Johnson è risultato positivo a varie sostanze vietate alle Olimpiadi di Seoul nel '88 ed è stato privato della sua medaglia d'oro (e del record mondiale di droghe assunte che aveva appena stabilito).
A breve termine, i truffatori vincono sempre, ma a lungo termine, generalmente perdono.


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