venerdì 11 settembre 2020

In Cina la fasciatura del piede è stata popolare per più di mille anni


In passato, oltre alla preferenza culturale ed estetica per i piedi piccoli, il motivo principale di questa pratica era l'ostentazione della ricchezza dei mariti. Un uomo la cui moglie aveva piedi piccoli e delicati dimostrava al mondo che lei non doveva lavorare; zero faccende domestiche.
Con piedi che hanno le ossa contorte come quelle che vedete nella foto seguente, il solo camminare diventa estremamente doloroso e non è possibile alzarsi senza assistenza per lunghi periodi.


Così una donna con i piedi fasciati trascorre la maggior parte del tempo seduta o sdraiata in casa, a intrattenere il marito; magari trasportata fuori sotto un ombrello per mantiene la sua pelle morbida e bianca come il latte. La famiglia pagherà cameriere, cuochi ed altro personale per gestire la casa e crescere i figli.


In effetti molte di queste donne erano talmente distrutte fisicamente che il marito teneva anche delle concubine per dare alla luce altri figli.
Tale pratica andò in disgrazia alla fine del XIX secolo. Anche l'imperatrice vedova Cixi non aveva i piedi fasciati visto che i suoi erano "naturalmente piccoli" e la preferenza della maggior parte dei nobili si indirizzò verso piedi piccoli ma non deturpati dalle fasciature.
La fasciatura rimase in uso tra le ragazze più sfortunate cui il destino aveva riservato una struttura ossea più grande, con piedi più larghi. Se erano naturalmente minute non c'era bisogno di sfigurare i piedi delle proprie figlie. Le ricche mogli cinesi volevano andare in giro e godersi la loro ricchezza piuttosto che subire dolori alle ossa per tutta la vita.
Le fasciature finirono quasi del tutto quando i comunisti presero il potere.
Tuttavia in rari casi, per lo più nelle aree rurali, si possono ancora trovare vecchie signore che hanno avuto i piedi legati quando erano bambine.

Nota:
I piedi fasciati erano chiamati anche “gigli d’oro” o “loto d’oro”.
Per le ultime donne che furono costrette a subire questa tortura il destino fu beffardo. Sopportarono indicibili sofferenze nella speranza di un futuro migliore ma si ritrovarono in un’epoca sbagliata, quella in cui le donne con i gigli d’oro non solo non erano più considerate belle e attraenti (tutt’altro) ma venivano persino abbandonate e umiliate.
La fasciatura era un rituale che le madri imponevano alle figlie, tra i quattro e i cinque anni di età, con lo scopo di modificare la forma dei piedi. In questo modo sarebbero rimasti di piccole dimensioni, sette/otto centimetri circa, e avrebbero assunto una forma a punta.
Le dita dei piedi, alluci esclusi, venivano piegate verso la pianta con un bendaggio strettissimo, da applicare per il resto della vita. Dopo pochi anni i primi effetti: la rottura delle ossa del piede, e le difficoltà di deambulazione.



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