Non pensare che le MMA, come concetto,
siano nuove. Esisteva già il pancrazio, ai tempi degli antichi
Greci, e tra il XIX e il XX secolo ci fu del buon fermento nel campo
delle arti marziali miste, con varie sperimentazioni.
Be, sostanzialmente, il pubblico
aveva gustato del buon pugilato, visto dei match di kickboxing, ecc.
Ma aveva voglia, (e con loro gli esperti di arti marziali) di
scoprire cosa sarebbe successo se ci fossero stati incontri di arti
marziali, ma con sfidanti dal diverso background.
Inoltre, gli esperti di arti
marziali erano attirati dal confronto tra arti proprie del mondo
asiatico, contro arti proprie del mondo occidentale, confronti che
spesso culminavano nella ricerca di un sistema ibrido, che fondesse
le tecniche più efficaci di molte discipline, senza discriminazioni
di sorta (tipo il bartitsu e la kickboxing).
Non ultimo, vi era la volontà
(amplificatasi nei decenni successivi, fino ad oggi) di improntare il
combattimento sportivo, ad un indirizzo più realistico, senza
pratiche esoteriche o mistiche, o spirituali, ma con esperienze
pratiche.*
*Da quest'ultimo punto deriva la
sterile diatriba tra i "ah, ma le arti marziali tradizionali
fanno schifo" e i "no, ma che dici, io faccio Tai Chi e ti
smonto, bastardo", che non giova a nessuno, se non ai fanatici
di entrambi gli schieramenti.
Sono ragionamenti settari, che
non tengono conto di numerosi fattori. Il Judo è un arte
tradizionale, no? Ma è efficace. E la boxe, in occidente la
pratichiamo da millenni… Non è tradizionale anch'essa? Allora,
prima di sparare boiate, cerchiamo di capire cosa significhi
"tradizionale"… E poi, va bene il kata, il point Kumite,
ecc. Ma magari uno ha necessità di capire cosa succede a fare
sparring con contatto pieno; cosa che, credetemi, fa la differenza,
nel realismo dei combattimenti. Insomma, bisogna essere equilibrati,
obiettivi ed aperti, quando si fanno discorsi sulle MMA; lo so, mica
è facile, eh, è normale che qualcosa ci attiri e ci piaccia di più…
Come al solito, più che l'arte conta il praticante. E poi, ogni
disciplina ha le sue peculiarità: è giusto rispettare ogni arte,
perché in ognuna di essa c'è qualcosa di interessante.
Incontri simili esistevano già in
Brasile, ma erano parecchio pericolosi: il nome della competizione
era "vale tudo", e prevedeva un regolamento alquanto
minimo: niente graffi, dita negli occhi, morsi. Tutto il resto, si
poteva fare.
In Giappone esistevano gli scontri
interstile, dagli anni Sessanta. Negli anni Novanta del Novecento, ci
fu il boom delle MMA, con regolamenti inizialmente un poco più
permissivi, eredità del vale tudo, fino a giungere ai giorni nostri,
con ulteriori aumenti di popolarità.
Ovviamente, il "boost" di
popolarità dovuto a campioni come Royce Gracie, Kazushi Sakuraba,
Tito Ortiz, Chuck Liddell, Conor McGregor, non ha fatto altro che
incrementare anche le ricerche nel campo delle arti marziali miste,
con risultati generalmente positivi: si sono sperimentate molte
discipline, tecniche, si sono insomma allargati gli orizzonti e
rimpiccioliti i confini, che delimitano le arti marziali di vari
angoli del mondo.
Proprio l'apertura mentale, l'essere
pronto ad adottare o a contrastare qualsiasi tecnica marziale, attira
molti fan; il fatto di essere sempre all'erta per contrastare un
avversario che può adottare molte soluzioni sia difensive che
offensive, non fa altro che aumentare l'interesse del pubblico.
Inoltre, molto spesso questi incontri sono spettacolari, per la loro
imprevedibilità.
A volte, i contendenti sono di pari
livello, ma in specialità diverse, magari uno nello striking,
l'altro nella lotta a terra; ecco un match interessante, dove chi
prende l'iniziativa per primo, l'adotta con intelligenza, vince.
A volte, invece, è semplicemente
questione di tattica. Magari uno eccelle in un campo particolare, ma
è impossibilitato a fare quello che gli riesce meglio: che fare?
Aguzzare l'ingegno è consigliabile… Ecco un altro lato
interessante delle MMA.
La spettacolarità di alcuni suoi
incontri, è semplicemente il massimo dell'intrattenimento, per molti
fan.
La giusta tecnica al momento giusto:
le MMA sono anche questo.
Una volontà di ferro: quando la
tecnica scarseggia o le cose vanno male, ti rimane il cuore !
Ci sono artisti marziali misti
semplicemente fenomenali, che divengono ben presto "oggetto di
culto", per i fan.
Anche se a volte non sembra
(trash-talking, risse ecc.), le MMA sono questione di rispetto, per
sé, gli altri e le altre arti marziali.
Ovviamente, anche l'aspetto
economico incide: più le MMA sono popolari, più le varie
federazioni/promozioni (UFC, Bellator, ONE, ecc.) ci tengono a
promuoverle, con buoni risultati. Gli incontri PPV fruttano svariati
milioni, se in campo ci sono artisti quotati.
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