Harukichi Shimoi è stato uno scrittore giapponese venuto in Italia nei primi anni agli inizi del Novecento con lo scopo di studiare la Divina Commedia di Dante Alighieri. Si stabilì a Napoli, studiò e divenne docente presso l'Istituto Universitario Orientale e fu presente nell'ambiente culturale italiano.
Durante la Prima guerra mondiale, facendosi portatore di quegli ideali proprio del suo paese, decise di arruolarsi tra gli arditi e di combattere nella prima guerra mondiale (esperienza che tratterà in un suo libro, "la Guerra Italiana vista da un Giapponese".
Ivi conobbe Gabriele d'Annunzio, con il quale strinse amicizia e che accompagnò, a guerra finita, nell'impresa di Fiume, dove venne osannato come "il Samurai di Fiume". Quando l'amico si ritirò nel Vittoriale, strinse ottimi rapporti con Mussolini, che ammirava molto la cultura nipponica, e si fece promotore intellettuale del sostegno giapponese al regime fascista, prima durante la guerra di Etiopia e poi con la firma del Patto Tripartito, che sanciva l'Asse Roma-Tokyo-Berlino.
Dopo la guerra, nonostante la Damnatio memoriae dovuta alla sconfitta dell'asse, si distinse come traduttore e studioso della cultura italiana.
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