Alcune cose sono ridicole e anche molto diffuse. Ecco alcuni esempi di cose che un vero artista marziale non farebbe mai in un combattimento reale:
Mosse volanti: saltare al collo dell'avversario con le gambe? Andare in verticale e afferrarlo con le gambe? Ruotare dietro la sua schiena e ribaltarlo? Queste cose esistono davvero, ma come ben sa chiunque faccia arti marziali, non si usano per combattere seriamente. Sono tecniche spettacolari, ma comportano andare a terra (sono spesso tecniche di sacrificio) e quindi possono fare male più a noi che all'altro, potendo inoltre anche farci perdere la posizione vantaggiosa che avevamo per ritrovarci a terra e doverci rialzare. Il che, come si può immaginare, non è di grande aiuto quando si hanno più avversari. Solo nei film fai tre tecniche volanti di fila e gli avversari stanno in fila uno per uno, aspettando il loro turno per farsi pestare.
Lasciare che l'avversario si rialzi:
nei film spesso capita che l'eroe
butti a terra l'avversario, dopodiché faccia un sorriso beffardo
mentre l'altro, un po' acciaccato ma illeso, si rialza. In un
combattimento reale ci sarebbe un controllo a terra, con leve,
soffocamenti o colpi. Ancora più necessario è controllare
l'avversario o metterlo ko subito quando si hanno più avversari
contemporaneamente. In quel caso, meno gente si rialza, meglio è.
Lunghezza del combattimento:
davvero, una lotta all'ultimo
sangue tra l'eroe e il suo arcinemico dura venti minuti. Più
realisticamente, due o tre minuti di combattimento serrato e spietato
renderebbero chiunque o gravemente contuso o quantomeno
incredibilmente stanco. Niente duelli da venti minuti in location
esotiche. Più probabile che parta un setto nasale dopo cinque
minuti.
Stanchezza:
visto che ne abbiamo parlato,
combattere stanca. Tanto. Non è possibile che l'eroe di turno abbia
appena pestato otto persone ma sia calmo, riposato e fresco come una
rosa.
Impatto dei colpi:
se prima ho detto che nei duelli
campali i colpi sembrano non arrecare danno e i combattimenti durare
ore, ciò non vale per le schermaglie con gli sgherri del cattivo di
turno. Omaccioni brutti e cattivi e grandi e grossi che cadono a
terra come sacchi di patate dopo uno o due pugni. Metterne tanti
aiuta: fa sembrare il nostro eroe una furia pazzesca e nasconde il
fatto che la gente si sta praticamente buttando a terra.
C'è ne sarebbero altre, ma direi che
c'è già abbastanza materiale per ridere del prossimo successone di
Hollywood.
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