La
kickboxing giapponese
è chiamata in inglese oriental
kickboxing. Secondo alcuni, il termine "kickboxing" sarebbe
stato inventato in Giappone negli anni 1950 da esperti di karate, che
avevano bisogno di confrontarsi con un contatto totale.
Il birmano Maung Gyi era un praticante
della kickboxing di quell'epoca e allievo di esperti della bando
kickboxing birmana nonché del grande maestro di karate Gōgen
Yamaguchi, detto "il gatto". Nel 1958, Maung Gyi combatté
in Giappone sotto differenti nomi e fece conoscere il pugilato
birmano, detto lethwei, in occasione dei tornei di kickboxing
giapponese.
Secondo altre fonti, la kickboxing
giapponese sarebbe stata inventata dopo i giochi olimpici del 1964
dall'organizzatore di combattimenti Osamu Noguchi, che intese creare
una versione giapponese del Muay Thai (il pugilato thailandese).
Durante un viaggio di studio nei paesi del sud-est asiatico, Noguchi
si ispirò principalmente alla boxe thailandese. Poco tempo dopo,
grazie all'entusiasmo di Kenji Kurosaki, un praticante del
Kyokushinkai (forma di Karate che autorizza i contatti), nasceva la
kickboxing giapponese, in cui il regolamento permetteva di colpire
con calci, pugni, ginocchiate e gomitate, e anche certe proiezioni di
judo). Noguchi diede un nome americano facile di ricordare alla nuova
disciplina, che ebbe un successo immediato.
Dopo avere creato il proprio stile di
combattimento, nel 1969 Kenji Kurosaki realizzò il celebre campo di
allenamento Mejiro-Gym di Tokio, diventando il pioniere della
kickboxing degli anni 1970. Tra i più famosi dei suoi allievi vi
furono Akio Fujihira, Toshio Tabata, Yoshiji Soeno, il francese
Patrick Brizon, l'olandese Jan Plas (celebre allenatore olandese) ed
il brillante Toshio Fujiwara (leggenda del kickboxing giapponese, con
129 vittorie). Negli anni novanta insegnò l'arte all'italiano Fabio
Martella e al famoso svizzero Andy Hug. Durante i primi anni, i
kick-boxer giapponesi venivano direttamente dal Kyokushinkai.
La forma di kickboxing giapponese più
diffusa nel paese è quella praticata in occasione del famoso torneo
"K-1", che riunisce i migliori combattenti del pianeta.
Questa forma di kickboxing le cui regole sono chiamate "K-1
rules" o "oriental rules" è stata inventata da
Kazuyoshi Ishiisono, che ha rilanciato la kickboxing anche a livello
mediatico dopo un periodo di flessione negli anni ottanta. Anche
questo regolamento ha in comune con altri tipi di kickboxing il
divieto di colpire con i gomiti e di afferrare l'avversario per il
collo, tuttavia è permesso l'uso delle ginocchiate, portate
solitamente con le tipiche meccaniche dei colpi di matrice
thailandese.
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