Huangdi (nome personale: Gongsun
Xuanyuan (公孫軒轅,
公孙轩辕,
Gōngsūn Xuān Yuán), chiamato anche Huang Di, cioè
"imperatore giallo", 黃帝,
黄帝,
Huángdì; ... – 2598 a.C.) è stato un sovrano ed eroe
culturale cinese.
Antenato di tutti gli han, era uno dei
cinque imperatori e regnò tra il 2697 e il 2597 a.C. Il culto di
Huangdi fu particolarmente importante alla fine del periodo dei regni
combattenti e nel primo periodo della dinastia Han, quando fu
considerato il fondatore dello Stato unitario, un "sovrano
cosmico" e un esperto di arti esoteriche, nonché
tradizionalmente considerato creatore di numerose innovazioni e
invenzioni. È considerato, insieme ai leggendari imperatori Fu Hsi e
Shen Nung, fondatore della civiltà e dell'arte medica cinese. La sua
figura è presente in innumerevoli documenti di storia antica cinese;
tuttavia parte dei racconti sul leggendario imperatore è
considerata, con molta probabilità, di derivazione mitologica.
Storicità
Il rinnovatore della storiografia
cinese Sima Qian – e molti storiografi cinesi seguendo la sua
opinione – considerarono Huang Di una figura più storica dei suoi
leggendari predecessori come Fu Hsi, Nüwa e Shen Nung. Il suo testo
di storia cinese, Shiji, comincia con l'imperatore giallo
mentre sorvola sui precedenti.
Sebbene la maggior parte degli storici
cinesi considerino l'imperatore giallo e altri saggi del passato come
reali personaggi storici, la loro storicità cominciò a essere messa
in dubbio nel 1920 da storici come Gu Jiegang, uno dei fondatori
della Doubting Antiquity School in Cina. Egli ipotizzò che questi
antichi saggi fossero in origine dei che furono trasformati in figure
umane dagli intellettuali razionalisti del periodo dei regni
combattenti.
Vita
Una delle due steli
poggiate sulla statua di una tartaruga alla base a Shou Qiu,
leggendario luogo di nascita dell'imperatore giallo
Huang Di nacque a Shou Qiu ("collina
della longevità"), che è oggi in vicinanza della città di
Qufu, nella provincia di Shandong. Da piccolo visse con la sua tribù
nel nord-ovest vicino al fiume Ji (che si pensa sia l'attuale fiume
Fen nello Shanxi).
I più antichi documenti di storia
antica introducono Huang Di come condottiero e guida spirituale della
tribù Huaxia, allocata sulle rive meridionali del Fiume Giallo. La
sponda settentrionale era occupata da una piccola tribù di
allevatori, guidata da Yang Di, l'imperatore del fuoco.
In accordo agli spiriti affini dei
propri condottieri, i destini delle due tribù conversero fino a
integrarsi. Huang Di e Yan Di guidarono gli Huaxia prima verso
occidente, sino al fiume Ji e poi verso Oriente, in prossimità della
contea Zhuolu, teatro di una delle epiche battaglie affrontate dal
leggendario condottiero.
Il clima favorevole e la ricca
vegetazione consentirono agli Huaxia di elaborare e perfezionare
diverse tecniche agricole. Lo sviluppo della cerealicoltura permise
la diversificazione qualitativa di alcune varietà di frumento, da
cui nacquero i cinque cereali cinesi. Allo stesso ritmo progredì la
crescita delle attività di allevamento del bestiame, accompagnata
dallo sviluppo tessile e dalla nascita delle prime imbarcazioni.
Huang Di, da parte sua, adoperò le sue eccezionali doti per
ammaestrare sei bestie selvatiche, oggi divenute parte integrante
della tradizione e della simbologia cinese:
La diffusione del pensiero e del
governo illuminato di Huang Di si allargò pian piano alle
popolazioni circostanti, in modo tale da estendere l'influenza di
questo fondamentale tassello di sviluppo culturale dell'antica Cina.
La battaglia
di Zhuolu
Intorno alle ultime decadi del 2600
a.C. le tribù dell'imperatore giallo e dell'imperatore del fuoco
vennero improvvisamente scosse dalla minaccia di invasione da parte
della tribù Jiuli. La tribù barbara era guidata da Chi You,
condottiero dell'elmo bronzeo tempestato di metalli. La mitologia
descrive Chi You come mostro taurino, fornito di due corna, quattro
occhi e sei braccia, ognuna brandente una tagliente spada. È inoltre
considerato dio della guerra e delle armi. La battaglia fu combattuta
nelle ore notturne e sotto una fittissima nebbia. In virtù dei
vantaggi territoriali e grazie all'utilizzo di un prototipo di
bussola magnetica, il conflitto terminò con il trionfo degli
Huanxia. La mitologia riconduce l'epilogo della battaglia
all'intervento del demone Nuba che, in favore di Huang Di, scacciò
via gli stormi di spiriti malvagi invocati da Chi You. I territori
d'influenza di Huang Di erano ormai estesi lungo buona parte del
Fiume Giallo. Essi comprendevano tutta la fascia orientale in cui
sorgeva il villaggio di Banquan, scenario della seconda battaglia
epica dell'imperatore giallo, che questa volta lo contrappose proprio
al suo alleato migliore, l'imperatore del fuoco.
La
battaglia di Banquan
Combattuto poco tempo dopo la precedente battaglia di Zhuolu
(alcune fonti sostengono una cronologia inversa), lo scontro di
Banquan riportò la vittoria netta di Huang Di su Yang Di. Il ciclo
delle grandi battaglie chiuse definitivamente il cammino di
unificazione cinese, che si strinse attorno alla figura culturalmente
e artisticamente più illuminata dell'epoca di Huang Di.
Gli anni
dell'impero
L'imperatore giallo visse poco oltre
cento anni. Gli è riconosciuto il merito di aver concepito e
realizzato l'unificazione della Cina sotto un grande impero. Per
questi motivi è considerato l'antenato di tutti gli han e il padre
spirituale di ogni cinese.
Le dinastie si sarebbero alternate e
sostituite, la politica imperiale ed il paese avrebbero trascorso
periodi di grande splendore culturale e momenti di profonda crisi.
Tuttavia, nonostante l'epoca imperiale gialla sia lontana nel tempo,
l'impostazione socio-culturale cinese risente tuttora della condotta
illuminata di Huang Di.
L'imperatore giallo appartenne alla
mitica dinastia dei tre augusti e cinque imperatori, di cui fecero
ulteriormente parte:
l'imperatore Shun
l'imperatore Zhuanxu
l'imperatore Yao
l'imperatore Ku
Cultura e
società
L'unificazione cinese sotto un'unica
figura imperiale corrispose, relativamente all'epoca, a un'omogenea
identificazione culturale e sociale. Ciò si risolse in una
suddivisione amministrativa del territorio che orientò il potere
politico di Huang Di verso un decentramento quasi obbligato.
La Cina era politicamente ripartita in
quattro zone di influenza corrispondenti ai quattro punti cardinali.
Al termine del decorso dinastico dei cinque imperatori, ognuno di
essi ebbe riconosciuta una zona di appartenenza e di celebrazione
rituale.
La Canzone di Chu (楚辭)
identifica infatti i cinque imperatori come divinità dei punti
cardinali:
centro: Huang Di
est: Shaohao
ovest: Shennong
nord: Zhuanxu
- sud: Fuxi
Il Libro dei riti (禮記)
evidenzia invece un nesso tra i cinque imperatori e i cinque
lignaggi.
All'imperatore giallo sono fatti
risalire diversi manoscritti che abbracciano i più svariati temi di
ordine culturale, sociale, religioso e scientifico. Vista la gran
quantità di opere pervenute, si considerano di sicura attribuzione I
quattro classici dell'imperatore giallo (Huangdi Sijing) e
il Classico del talismano nascosto dell'Imperatore Giallo
(Huangdi Yingfujing).
Accanto a esse è da evidenziare la
rilevanza culturale e scientifica di un altro trattato, Il Canone
di Medicina Interna dell'imperatore giallo (Huangdi Neijing),
che rappresenta l'antenato di ogni testo di medicina tradizionale
cinese. Il trattato è suddiviso in due tomi, lo Huangdi Neijing
Suwen (le "domande semplici"), abbreviato come Suwen
素問, e lo Huangdi Neijing
Lingshu (Il "poerno spirituale") abbreviato come
'Lingshu 靈樞.
La trattazione è intrisa di filosofia taoista e accende il
confronto tra spirito e corpo, tra individuo e cosmo. In virtù di
quest'opera Huang Di è considerato padre e fondatore della medicina
tradizionale cinese]
Gli ultimi anni
Alla luce della sua veneranda età,
l'imperatore giallo trascorse i suoi ultimi anni preparando il
cammino verso l'aldilà. Decentrò il suo potere politico in favore
dei ministri dell'impero mantenendo salda la sua presenza nello
sviluppo culturale della giovane Cina imperiale.
Si spense nel 2597 a.C. La mitologia fa
risalire alla sua morte l'immagine delle ali incandescenti di una
fenice, che illumina il trono imperiale agli occhi del suo
successore, l'imperatore Shaohao. In occasione della sua scomparsa fu
costruito l'eminente Mausoleo dell'imperatore giallo a Shaanxi.
Curiosità
Una delle leggende che lo riguardano
narra che l'imperatore giallo avrebbe catturato il mostro Bai Ze
sulla cima del Monte Dongwang, dove gli avrebbe descritto 11.520 tipi
di mostri, mutaforma, demoni e spiriti. Un collaboratore di Huang Di
avrebbe illustrato queste descrizioni realizzando il libro Bai Ze Tu,
che oggi è scomparso.
Secondo la tradizione nel 2634 a.C.
(durante la battaglia di Banquan) utilizzò un carro con uno speciale
dispositivo differenziale collegato alle ruote che faceva sì che una
statua puntasse sempre nella stessa direzione, nonostante le curve
compiute dal veicolo.
L'imperatore giallo in epoca contemporanea
L'imperatore giallo è il
protagonista del racconto La gente dello specchio di Jorge
Luis Borges.
In Cina sono stati prodotti
diversi sceneggiati televisivi che trattano la vita di Huang Di. La
loro accuratezza storica è comunque contestata, dato che si
focalizzano principalmente su arti marziali, Wuxia e gli aspetti
drammatici.
Lo scrittore new weird inglese
China Miéville ha utilizzato questa storia come base per il suo
racconto The Tain.
Huangdi appare come un dio nel
videogioco di strategia Emperor: Rise of the Middle Kingdom della
Sierra Entertainment.