Come agire di fronte a una situazione
in cui gli attaccanti sono multipli? Questa è senza dubbio una delle
domande più importanti al momento di definire un sistema di difesa
personale.
Il sergente Jim Wagner, un esperto in
situazioni di combattimento reale internazionalmente riconosciuto,
affronta questa questione direttamente, senza mezze misure, e ci
propone, oltre ad alcune tattiche specifiche, un'attitudine ben
definita avendo come orizzonte ciò che funziona e ciò che non
funziona.
Jim Wagner è stato contattato da varie
agenzie degli USA per insegnare e dirigere programmi di formazione
del personale in situazione di combattimento. Allo stesso tempo ha
diretto corsi per le principali agenzie e corpi speciali europei e
oggi, con questo lavoro, dimostra ancora una volta, perché ha
raggiunto il livello che ha raggiunto.
Decisione affrettata
per guadagnare tempo
Questo è il fenomeno che sperimenterai
quando ti stanno attaccando contemporaneamente due o più individui.
Il ritmo degli avvenimenti accelera automaticamente e vengono messe
alla prova le tue capacità mentali di resistere alle minacce.
Lottare contro due o più attaccanti, benché non siano armati, è
"il peggiore dei casi in una situazione di combattimento",
ma ci sono determinati principi che puoi imparare e che ti potranno
aiutare a sopravvivere; oggi li condivido con te, basandomi sulla mia
esperienza nella polizia e nell'esercito e sui miei 32 anni di Arti
Marziali.
Cercare l'imboscata
Essere cosciente della situazione è il
primo passo per evitare un confronto con attaccanti multipli.
I terroristi e i criminali non sono
fantasmi, non vengono fuori dal nulla. I tuoi attaccanti devono stare
da qualche parte, attorno a te, ti staranno aspettando, tendendoti
una trappola o avvicinandosi a te. In qualsiasi caso, se vigili
costantemente la zona intorno a te alla ricerca di qualche
atteggiamento sospetto, è probabile che tu possa scoprirlo e in
questo modo prepararti o per lo meno guadagnare del tempo prezioso
per reagire. Molta gente è assorta nei propri pensieri e non si
disturba a guardare intorno a sé per anticipare il pericolo.
Tendi un'imboscata al
nemico
Sono un soldato americano e sono
istruttore tattico nella mia Unità di Appoggio dell'Esercito. Quando
i miei allievi cadono in un'imboscata insegno loro, come prevede la
dottrina dell'esercito, che devono attaccare gli attaccanti. La
reazione naturale davanti a un'imboscata è trovare rifugio e
lottare. Tuttavia, il nemico sceglie sempre il posto migliore per
sparare. Rimanere in una posizione difensiva può causare la morte di
tutta l'unità e questo è precisamente quello che il nemico cerca.
I soldati devono scegliere un punto, utilizzare tutto il
potenziale disponibile per sparare e cercare di attraversare la linea
nemica nel momento decisivo per poter scappare. Allo stesso modo, nel
caso di attaccanti multipli che vengono verso di te, se sei in
trappola, è probabile che tu debba caricare l'arma e attaccare
l'attaccante più vicino a te, prima che tutti ti saltino addosso.
Non rimanere nel mezzo
Indipendentemente dall'azione che stai
intraprendendo, non rimanere tra due attaccanti. Questo è quello che
chiamiamo "sandwich". Gli attaccanti sono due fette di pane
e tu sei il prosciutto che sta nel mezzo. Collocati sempre davanti a
un attaccante, con l'altro dietro di lui. È imprescindibile che
affronti un attaccante mantenendo l'altro fuori dalla tua portata, è
essenziale. Se finisci tra i due attaccanti, la tua attenzione dovrà
dividersi e non potrai lottare contemporaneamente contro due persone.
Violenza in azione
Ho allenato per molto tempo con i
marines degli Stati Uniti e uno dei concetti che ho imparato da loro
è stato quello che chiamano Violenza in Azione. Significa che una
volta che hai deciso di portare a termine un piano di attacco, devi
compierlo con determinazione per schiacciare il tuo nemico. Allo
stesso modo, quando due o più attaccanti si dirigono verso di te per
farti del male e la violenza è imminente, devi sforzarti al 100% per
mettere in pratica le tue tattiche di colpi. Una risposta timida non
è sufficiente in una situazione in cui la tua vita è a rischio. Con
quest'attitudine sconfiggerai il nemico, lo farai retrocedere o
morirai provandoci. Perdere non è un'opzione.
Tecniche di forza
letale
Se due o più attaccanti vogliono farmi
del male, posso dar loro un avviso affinchè retrocedano, ma se non
recepiscono e continuano ad avvicinarsi, utilizzerò la forza letale.
La forza letale è un termine legale che si usa quando la tua vita è
in pericolo o sei a rischio di subire gravi ferite e l'unica opzione
possibile è fare la stessa cosa al tuo attaccante.
Quando dò lezioni al primo livello del
Corso di Protezione Personale Reale di Sopravvivenza al Crimine, in
Europa, Nord America o Australia, ordino ai miei allievi di
affrontare individualmente due attaccanti in una lotta con contatto.
La vittima si trova a un'estremità della sala e deve uscire dalla
porta principale che è bloccata da due attaccanti, i quali
cercheranno di evitare che scappi.
Non importa chi sia la "vittima",
in quel momento spariscono tutte le tecniche di Arti Marziali e
praticamente tutti gli allievi ricorrono alle tecniche più basilari,
come sferrare forti colpi in avanti, calci frontali e qualcuno usa le
ginocchiate. Praticamente non utilizzano combinazioni di calci, non
vedo quasi mai colpi di gomito e ogni tanto qualcuno sferra una
testata, ma i calci al di sopra della cintura sono inesistenti.
Quando gli allievi affrontano attaccanti multipli, utilizzano
tecniche conservatrici, non perché io glielo dica, ma perché
prendono una decisione rapida per guadagnare tempo. La situazione li
obbliga ad agire in maniera semplice.
Tuttavia, la maggior parte dei miei
allievi, quando si trovano in questa situazione, utilizzano la forza
di impatto (in termini legali, una forza ragionevole). Di 20 allievi,
solo 2 riescono a uscire dalla porta. Gli altri finiscono a terra. In
una lezione qualunque, i miei allievi possono essere soldati delle
Forze Speciali, poliziotti delle squadre SWAT, istruttori di Krav
Maga, cinture nere di Karaté, portinai, agenti di sicurezza e
principianti. Dopo tutti i confronti e verificato che la maggior
parte non riesce a uscire dalla porta, dico ai miei allievi e ai
futuri istruttori che si trattava di una situazione di forza letale e
che, quindi, dovevano utilizzare tecniche di forza letale: colpi agli
occhi e alla gola e rottura di ginocchia per fermare l'aggressione.
Ovviamente, avere un'arma, legale o improvvisata, è un Dovere quando
affronti due attaccanti, benché siano disarmati. La maggior parte
dei criminali è armata, perciò è meglio avere un'arma, anche se si
trattasse semplicemente di una penna di metallo con la punta
affilata.
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