Premesso che io, personalmente, penso
che qualsiasi attività sportiva porti i suoi benefici e sia
giustissimo praticarla
Non è che i pugili hanno poca stima
delle arti marziali, il problema è che molte persone sembrano non
cogliere la differenza tra sport da combattimento e arte marziale e
confondono le cose o credono ai miti dei film dove gente che pesa
venti chili riempie di botte quaranta persone in dieci secondi. Ma è
normale, pure io prima di confrontarmi con questo mondo avevo un
sacco di idee confuse in testa
Il pugilato è uno sport da
combattimento. Il tuo obbiettivo, nel rispetto delle regole, del tuo
avversario e dello spirito sportivo è sopraffare un altro essere
umano, anche nello sparring in palestra. In gara, diventa proprio
buttarlo per terra. E non un essere umano qualsiasi, un altra persona
che si è allenata duramente quanto se non più di te per farti la
stessa cosa
Lo stesso vale per parecchie altre
discipline che pure se nascono e vengono catalogate come arti
marziali sono in primis sport da combattimento. Sambo, Muay Thai,
Kick Boxing…
Rendo l’idea?
Un arte marziale (ci sono eccezioni ma
le tratterò DOPO, leggete tutto prima di commentare GRAZIE) ha come
scopo il benessere fisico del praticante. Apprendere la disciplina,
migliorare la propria coordinazione, i propri riflessi…ci sono
decine di benefici che derivano dalla pratica delle arti marziali che
non necessariamente sono finalizzate a sopraffare il tuo avversario.
Cioè, in alcuni casi si. Basti pensare a Tae Kwon Do, Karate
Kyokushin, Judo…lì il contatto c’è. E l’obbiettivo è proprio
come nel pugilato sopraffare un avversario preparato e pronto a fare
lo stesso con te
Ma molte non sono a tutti gli effetti
sport da combattimento. Con mio stupore ho scoperto che molti stili
di Karate non prevedono sparring con contatto pieno, ad esempio
Ora arriviamo al motivo della “poca
stima”. Molti praticanti di suddette arti marziali che non hanno
mai combattuto nemmeno a contatto controllato, che non fanno sparring
se non trattenendo o fermando i colpi prima che vadano a segno, che
non hanno idea di cosa voglia dire prendere un pugno forte in faccia
o un calcio sul quadricipite pensano veramente di essere capaci di
stendere una persona o di confrontarsi con qualcuno che combatte solo
perchè hanno una cintura colorata
Bene, queste sono le persone che i
pugili (e non solo, tutti i combattenti, compresi in certi casi
quelli delle loro stesse discipline che combattono!) prendono in
giro, più che “disprezzano”. Prendere in giro vuol dire
ridimensionare, in questo caso. Il disprezzo è un'altra cosa.
Non è obbligatorio combattere,
dovrebbe essere una passione, non è obbligatorio rischiare di farsi
male, si può praticare uno sport anche solo per se stessi e per
sentirsi meglio. Ma è pieno di gente che pensa di buttare per terra
pugili e via dicendo con tecniche dalla dubbia utilità pratica.
Ragionamenti tipo “si, noi le mosse in palestra non le proviamo
alla massima forza perchè non ci vogliamo far male. Però io uso
pure i calci, il pugile solo le braccia quindi lo meno” però
queste stesse persone si guardano bene dall’andare a confrontarsi
in una palestra di boxe
Il pugilato è la disciplina da
combattimento più dura di tutte, paradossalmente, quella dove c’è
più sparring, dove è più difficile controllare i colpi, dove ci si
colpisce più forte. E non lo dico per promuoverla visto che non
combatto nel pugilato, lo dico per esperienza personale, perchè mi
ci sono confrontato
Pure chi pratica Kick Boxing come me va
a fare riprese di pugilato per migliorare (e ne prende tante), ci
sarà un motivo?
Ora, disprezzare una persona perchè
non fa uno sport dove ci si mena è stupido, non sei “macho”
perchè fai boxe, dovresti farlo per passione non per sbatterlo in
faccia agli altri
Io sono promotore dello sport, del
movimento, se una persona mi dice che fa Tai Chi e che gli piace, che
ottiene benefici da quell’attività non vado a dirgli “Ahahaha,
che imbecille, io faccio gli incontri di Kick, sono più forte di
te!” perchè non ho quattro anni di età mentale e perchè rispetto
il fatto che quella persona dedichi del tempo a un attività
sportiva, qualunque essa sia. Però se uno che fa determinate
arti marziali con
determinate modalità di
allenamento mi approccia con superiorità pensando di stare su un
altro piano rispetto a me e di potermi spaccare come una tavoletta di
legno (e ce ne sono tanti,
credetemi) non posso non prenderlo
in giro. Come faccio a prendere sul serio qualcuno che basa sull’aria
fritta le sue teorie?
Poi, per chiudere, una persona dovrebbe
sbattersene della stima che altri nutrono per il suo sport e
allenarsi per suo piacere personale che quello è il primo fine
dell’allenamento
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