domenica 23 agosto 2015

Scherma tradizionale

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La scherma tradizionale, scherma antica o scherma storica è la ricostruzione dei sistemi sviluppatisi prima della codifica sportiva della scherma (ovvero dell'uso sistematizzato di una spada o altra arma), sulla base della documentazione storica rimasta, dei sistemi tradizionali ancora conservati e della verifica in simulazione di combattimento.
Non va confusa con la scherma teatrale e coreografica, che sono genericamente ispirate ai sistemi effettivamente esistiti, molto diverse dalla moderna scherma sportiva agonistica che ha perso il senso dell'uso dell'arma come se fosse vera ed affilata.

Etimologia

Il termine originario è Scrima, o Scrimia, poi Schermo. L'etimologia palesa la funzione prevalentemente difensiva di quest'arte il cui scopo è il colpire senza essere colpiti.

Storia

L'uso della spada, la prima arma inventata con il solo scopo di uccidere altri esseri umani, è molto antico. Le prime fonti che accennano a particolari tecniche risultano fin dal periodo ellenico, ma è nel tardo Medioevo che appaiono i primi trattati scritti da Maestri d'Arme veri e propri. In Italia, i più famosi Maestri che ci hanno lasciato testimonianza dei loro insegnamenti sono Fiore dei Liberi (Flos Duellatorum - Ferrara - 1410 circa) e Filippo Vadi (De arte gladiatoria dimicandi - Urbino - 1485 circa). In questo periodo, che per l'Italia è da considerarsi già rinascimento delle arti e delle scienze (e la scherma è considerata come una di esse), il combattimento è particolarmente legato all'utilizzo di spade a due mani, daghe, lance, azze, bastoni e lotta a mani nude. Dal '500, con il graduale affermarsi dell'arma da fuoco sui campi di battaglia la spada diventa più un'arma da difesa personale o da uso civile che non da guerra. In questo periodo la spada viene spesso accompagnata da una seconda lama più corta da impugnarsi con l'altra mano, spesso chiamata daga o pugnale da duello, oppure accompagnata da armi difensive quali piccoli scudi (brocchieri e targhe), scudi più grandi (rotelle e targoni) oppure semplici mantelli (cappe). La scherma diventa nel primo '500 espressione di arte e scienza senza precedenti. Con i suoi grandi Maestri (Achille Marozzo o Antonio Manciolino giusto per citarne alcuni), l'Italia diventa punto di riferimento europeo anche per quest'arte. L'origine aristocratica della scherma, in cui l'utilizzo di armi secondarie viene gradualmente limitato da motivi etici e di etichetta, porta a una progressiva codifica della disciplina. In essa diventano preponderanti sempre più i colpi di punta, decisamente più letali dei tradizionali colpi di taglio. È per l'appunto dopo il 1600 che la vecchia spada da lato (detta così poiché di uso civile da portare alla cintura) si trasforma nella spada da lato a striscia o semplicemente "striscia". L'evoluzione dell'arma porta ad un cambiamento delle tecniche: ormai si usa per lo più la spada sola o la spada ed il pugnale; ancora per tutto il 1600 l'Italia produce notevoli Maestri, quali Ridolfo Capoferro da Cagli(Gran Simulacro dell'arte e dell'uso della Scherma, 1610).
Nei secoli successivi, la scherma si allontana sempre più dai casi di combattimento reale, perdendo d'importanza la dottrina d'uso principale: la sopravvivenza in un combattimento in steccato, in Duello "alla macchia" o in caso di aggressione in strada. La scherma diventa gradualmente un passatempo da gentiluomini, che vedono nel circolo di scherma anche una sorta di club per ritrovarsi. Nell'800 questo cambiamento generalizzato della scherma porta alla scomparsa di Maestri che possano insegnare efficacemente quest'arte in condizioni di combattimento reale. Per tale motivo gli ambienti militari delle potenze dominanti del tempo, cominciano a ricercare fuori dai propri territori, persone in grado di insegnare il combattimento con la sciabola ai propri ufficiali. Ad ogni modo, anche nel '900 gli schermidori Italiani di spada erano rinomati proprio per la loro esperienza e pratica nell'uso della spada da duello, sebbene le tecniche originali di scherma antica, la quale sfrutta combinazione di colpi di taglio e colpi di punta, risultavano ormai non più praticate.
«Da quando i Goti introdussero il costume del duello, l'arte della difesa divenne uno studio necessario: venne codificata da determinate regole e vennero create accademie che istruissero i giovani alla pratica. I moderni hanno adottato lo spadino a discapito delle armi antiche, cosa che ha portato allo sviluppo di una nuova forma di difesa, distintasi con l'appellativo di Scherma, che figura a pieno titolo quale parte dell'educazione di una persona di rango, garantendole maggior forza di corpo, propriocettività, grazia, agilità, indirizzo, mettendolo parimenti nella condizione di portare a compimento con maggior facilità altre forme d'esercizio.»
(Tremamondo, Angelo (1763), L'Ecole des Armes, avec l'explication générale des principales attitudes et positions concernant l'escrime, prefazione.)

Scherma tradizionale come arte marziale moderna

Le tecniche di scherma antica, al giorno d'oggi, vengono riproposte grazie allo studio degli scritti che i Maestri del tempo ci hanno lasciato o, in taluni casi, recuperando quanto è rimasto in ambiti non collegati al mondo della Scherma Sportiva. Si possono così scoprire le peculiarità di un'arte marziale occidentale, che ha trovato in Italia un terreno particolarmente fertile per svilupparsi ed accrescersi al punto da poter essere considerata a pieno titolo l'Arte marziale Italiana. Un'Arte che si fonda sul principio del "toccare senza essere toccati" e su oltre sette secoli di storia codificati nelle decine di Trattati d'Arme fino ad oggi recuperati.
Numerose sono le associazioni sportive dilettantistiche che organizzano corsi dedicati a questa attività, sebbene in Italia non esista alcuna federazione nazionale di praticanti di scherma antica. La FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) sembra essere orientata principalmente alle arti marziali a mani libere, per cui non possiede al suo interno un settore dedicato alla scherma occidentale. Mentre la FIS (Federazione Italiana Scherma) sta ultimamente aprendo i propri orizzonti cercando di regolamentare l'aspetto più sportivo di questa pratica. In contrapposizione alle Federazioni Nazionali sportive altre organizzazioni di carattere promozionale riconosciute dal CONI (in particolare UISP e CSEN) hanno organizzato propri settori in cui la pratica della scherma antica è ben sviluppata.
Nel Dicembre del 2014 la FIS ha riconosciuto la striscia come arma ufficiale, che va quindi ad aggiungersi a quelle della scherma olimpica, ovvero spada, sciabola e fioretto, promulgando un regolamento che stabilisce le caratteristiche dell'arma e le regole di ingaggio nei tornei. I primi campionati nazionali di striscia si sono tenuti a Roma il 23 maggio 2015.

Terminologia e dettagli

Nel '900 era uso distinguere la scherma praticata al circolo sportivo e la scherma da duello, normalmente al primo sangue, rispettivamente con "scherma da pedana" e "scherma da terreno".
Oggigiorno, nel linguaggio comune sono oramai diventati pressoché equivalenti i seguenti termini, anche se ne esistono diverse interpretazioni:
scherma tradizionale
indicante le tecniche schermistiche tramandateci attraverso la tradizione orale o scritta;
scherma antica (in contrapposizione al termine "scherma moderna" sinonimo di scherma sportiva)
indicante la scherma non più praticata in tempi odierni; termine già ritrovabile nei primi anni del Novecento al tempo in riferimento alla scherma precedente il XIX secolo,
scherma storica
indicante le tecniche schermistiche relative ad un determinato periodo storico non contemporaneo (es. scherma storica rinascimentale, scherma storica trecentesca, ecc.).
Lo studio di queste discipline può essere orientato verso l'analisi e la ricostruzione da documentazione scritta oppure verso la sperimentazione diretta con repliche delle armi originali.
Mentre la pratica in combattimento libero, data la relativa pericolosità della stessa, può essere eseguita in sicurezza riconducendola ad una delle seguenti categorie:
contatto leggero (light contact o in controllo)
in genere eseguito con repliche in metallo prive delle caratteristiche lesive (taglio e punta), in cui la sicurezza è garantita dal controllo del colpo e si pratica al fine di migliorare la tecnica schermistica;
contatto pieno (full contact)
in genere eseguito con repliche in materiale non lesivo (acciaio leggero e flessibile, legno, rattan, bambù) ed opportune protezioni per il corpo, in cui lo scopo principale è simulare nella migliore maniera possibile le condizioni di uno scontro reale.
Negli ultimi anni si sta diffondendo una terza categoria, ispirata alle rivisitazioni hollywoodiane del medioevo europeo. Tale disciplina, spesso sovrapposta alla rievocazione storica, consiste in scontri fra contendenti in armatura completa dotati di repliche di spade rigide e fortemente smussate (minimo 3mm di superficie di impatto). Pur presentando a volte colpi applicati con notevole forza, per ragioni di sicurezza vengono banditi determinati colpi o atteggiamenti, presenti invece nel contatto pieno. La presenza di pesanti protezioni passive in metallo consente ai combattenti di non prestare particolare attenzione al controllo del colpo, cosa invece fondamentale nel contatto leggero.

Armi

Le armi che possono far parte della disciplina di scherma antica sono le seguenti:
  • Spada a una mano e mezza e Spada a due mani
  • Spada a una mano, usata da sola o accompagnata da
    • Daga o Pugnale
    • Scudo piccolo (Brocchiero, Targa)
    • Scudo grande (Targone, Rotella)
    • Cappa
    • Altra Spada a una mano
  • Striscia
  • Daga o Pugnale solo
  • Lancia e altre Armi inastate
  • Ascia, Azza, Mazza e altre armi da botta
  • Lotta e Lotta in Arme
  • Bastone
    • a una mano (bastoncello, da passeggio, provvidente, ecc.)
    • a due mani

Trattati di Scherma

Bartolommeo Bertolini: Trattato di sciabola - 1842
Giordano Rossi: Scherma di Spada e Sciabola - Manuale teorico-pratico - 1885
  • Anonimo, London Tower Fechtbuch (Manoscritto I-33) - c.a. 1295
  • Fiore dei Liberi, Flos Duellatorum in armis, sine armis, equester et pedester - 1409
  • Jaime Pons de Perpiñán, La verdadera esgrima y el arte de esgrimir - 1472
  • Pedro de la Torre, El manejo de las armas de combate - 1473
  • Filippo Vadi, De arte gladiatoria dimicandi - 1482-1487
  • Pietro Monte, Petri Montii Exercitiorum Atque Artis Militaris Collectanea in Tris Libros Distincta - 1509
  • Anonimo, Arte della spada di anonimo bolognese (Manoscritti M-345 e M-346) - c.a. 1515
  • Antonio Manciolino, Opera Nova per Imparare a Combattere, & Schermire d'ogni forte Armi - 1531
  • Francisco Román, Tratado de la esgrima con figuras - 1532
  • Achille Marozzo, Opera Nova Chiamata Duello, O Vero Fiore dell'Armi de Singulari Abattimenti Offensivi, & Diffensivi - 1536
  • Camillo Agrippa, Trattato di Scientia d'Arme con un Dialogo di Filosofia - 1553
  • Giacomo di Grassi, Ragion di Adoprar Sicuramente l'Arme si da Offesa, come da Difesa - 1570
  • Giovanni dall'Agocchie, Dell'Arte di Scrimia - 1572
  • Angelo Vizani dal Montone, Trattato dello Schermo - 1575
  • Jerónimo Sánchez de Carranza, De la philosofía de las armas y de su Destreza y la aggression y defensa cristiana - 1569
  • Vincentio Saviolo, "His practise: in two bookes" - 1595
  • Pacheco de Narváez, Libro de las grandezas de la espada, en que se declaran muchos secretos del que compuso Geronimo de Carrança - 1600
  • Marco Docciolini, Trattato in Materia di Scherma - 1601
  • Nicoletto Giganti, Scola overo Teatro - 1606
  • Antonio Quintino, Gioiello di Sapienza - 1614
  • Salvatore Fabris, De lo Schermo ovvero Scienza d'Armi- 1606
  • Ridolfo Capoferro, Gran Simulacro dell'Arte e dell'Uso della Scherma - 1610
  • Francesco Alfieri, La Scherma di Francesco Alfieri - 1640
  • Ceresa Terenziano, L'Esercizio della Spada Regolato con la Perfetta Idea della Scherma - 1641
  • Baptistae Ferrarii, Senensis Pugilatus - 1652
  • Baptistae Ferrarii, Pisano in Ponte Conflictus - 1652
  • Senesio Alessandro, Il Vero Maneggio di Spada - 1660
  • Mattei Francesco Antonio, Della Scherma Napolitana - 1669
  • Morsicato Pallavicini Giuseppe, La Scherma Illustrata - 1670
  • Marcelli Francesco Antonio, Regole della Scherma Insegnate - 1686
  • Della Monica Francesco, La Scherma Napoletana - 1680
  • Francesco Antonio Marcelli, Regole della Scherma Insegnate... - 1686
  • Bondi di Mazo, La Spada Maestra - 1694
  • Capodivacca Paolo, Massime ed Avvertimenti da Praticarsi nella Scherma - 1704
  • Angelo Tremamondo, L'Ecole des Armes... - Londra 1765
  • Anonimo, Elementi della Scherma - 1778
  • Bertelli Paolo, Trattato di Scherma - 1800
  • Giuseppe Rosaroll-Scorza e Pietro Grisetti, La Scienza della Scherma - 1803
  • Giuseppe Rosaroll Scorza, Pietro Grisetti, La scienza della scherma esposta dai due amici il barone Rosaroll Scorza commendatore dell'ordine reale delle Due Sicilie, maresciallo di campo ecc. e Pietro Grisetti capo di battaglione del I.mo reggimento dell'artiglieria, Napoli, 1814 - Riproduzione anastatica a cura delle Edizioni Orsini De Marzo - ISBN 978-88-7531-056-1
  • Giuseppe Morosini, Trattato Elementare di Scherma - 1808
  • Paolo De Scalzi, La Scicenza della Scherma - 1835
  • Gambogi Michele, Trattato sull Scherma - 1837
  • Bartolommeo Bertolini, Trattato di Sciabola - 1842
  • Florio Blasco, La Scienza della Scherma - 1844
  • Spinazzi, Il Bersagliere in Campagna e Istruzioni della Scherma - 1851
  • Giuseppe Cerri, Trattato Teorico Pratico della Scherma di Bastone - 1854
  • Anonimo, Istruzioni per la Scherma di sciabola, Baionetta e Bastone - 1858
  • Francesco Cajol, Guida per Maestro di Scherma a Bastone - 1865
  • Alberto Falciani, La Scherma della Sciabola e del Bastone a due Mani - 1870
  • Luigi Carmine, Trattato Teorico Pratico Illustrato di Box Libera - 1869
  • G. Perez, Il Sistema di Spada Radaelli... - 1878
  • Masaniello Parise, Trattato teorico-pratico della Scherma di Spada e Sciabola - 1884
  • Cap. (M°) Del Frate Settimo, Istruzione per la Scherma di Sciabola e di Spada... - 1885
  • Giordano Rossi, Scherma di Spada e Sciabola - Manuale teorico-pratico - 1885
  • Masiello Ferdinando, La Scherma di Spada e di Sciabola - 1887
  • Masaniello Parise, La Scherma da terreno - 1904
  • Masaniello Parise, Trattato teorico pratico della scherma di spada e sciabola, Roma 1884 - Riproduzione anastatica a cura delle Edizioni Orsini De Marzo - ISBN 978-88-7531-086-8
  • Aurelio Greco, La Spada e le sue Applicazioni - 1907
  • Giovanni Ceselli, Giuoco Ginnico Schermistico di Bastone - 2ª Ed. 1908
  • Giannino Martinelli, Trattato di Scherma col Bastone da Passeggio - 1908
  • Giannino Martinelli, Difesa Personale - Norme di pugilato e difesa personale - 1908
  • Dott. Alberto Cougnet, Pugilato e Lotta Libera - 1911
  • Agesilao Greco, La Spada e la sua Disciplina d'Arte - 1912
  • Vannucchi Poggio, I Fondamenti della Scherma Italiana - 1915, 1920
  • Stato Maggiore Regio Esercito, Lotta Corpo a Corpo - 1943
  • a cura di Paolo Cutolo Materie Generali per l'Esame di Maestro e Istruttore di Scherma, Ed. Accademia Nazionale di Scherma, Napoli, 2009.



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