Cosplay (コスプレ
kosupure)
è una parola macedonia formata dalla fusione delle parole inglesi
"costume" (costume) e "play" (gioco
o interpretazione) che indica la pratica di indossare un costume che
rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e
interpretarne il modo di agire.
Storia
Il fenomeno precursore del cosplay
nasce in America nel 1939 con il futuristicostume indossato da
Forest J. Ackerman e ispirato al film La vita futura di William
Cameron Menzies. Solo nel 1984 il reporter giapponese Takahashi
Nobuyuki coniò la parola cosplay, per descrivere ciò che
aveva visto durante il suo viaggio in America presso le convention
statunitensi. Il fenomeno assunse una certa rilevanza a partire dal
1995 quando la stampa giapponese dedicò per la prima volta un
articolo a questo fenomeno quando un gruppo di ragazzi nella città
di Tokyo indossò i costumi ispirati a personaggi della serie Neon
Genesis Evangelion. Da allora il cosplay si è sempre più diffuso
anche nel resto del mondo, soprattutto tra le schiere di fan più
appassionati.
Caratteristiche del fenomeno
Il termine è una contrazione delle
parole inglesi costume e play, che descrivono l'hobby
di divertirsi vestendosi come il proprio personaggio preferito. Oltre
a travestirsi in occasione di manifestazioni pubbliche come i
convegni sugli anime, non è inusuale per gli adolescenti giapponesi
radunarsi assieme ad amici con la stessa passione solo per fare del
cosplay.
Il cosplay si è legato
indissolubilmente alla cultura nipponica, al punto di essere creduto
originario del Sol Levante. Difatti il personaggio rappresentato da
un cosplayer appartiene spesso al mondo dei manga e degli
anime, molto diffusi nel paese asiatico, ma non è raro che il campo
di scelta si estenda ai tokusatsu, ai videogiochi, alle band
musicali, particolarmente di artisti J-Pop, J-Rock, K-Pop o K-Rock
(musica pop e rock giapponese o coreana), ai giochi di ruolo, ai film
e telefilm e ai libri di qualunque genere e persino alla pubblicità.
A causa della sua natura eterogenea il
cosplay viene praticato in maniera sensibilmente differente nei vari
stati in cui si è diffuso, ma il terreno principalmente calcato dai
cosplayer è quello delle convention del settore. Una piccola nicchia
in questo campo è costituita dai dollers, il termine che indica un
attore dilettante di kigurumi. Questi cosplayer indossano
maschere (che li fa definire in giapponese anche animegao,
ovvero "faccia da anime") e una calzamaglia completa per
trasformarsi completamente nel loro personaggio.
Una definizione adottata in certi casi
è quella di cross-players, da "cross-dressing" e
"cosplayer": si usa talvolta per indicare coloro che
abitualmente realizzano cosplay di personaggi del sesso opposto
rispetto al loro. Non si tratta comunque di una vera e propria
nicchia del cosplay, ma di una definizione a volte usata in modo
improprio e non accettata da tutti gli appassionati. Le migliori
cosplayers giapponesi si possono trovare ogni domenica ad Harajuku,
quartiere di Tokyo, dove decine di ragazze e ragazzi si incontrano
per mostrare i propri vestiti ai turisti incuriositi e ai fotografi.
Le esibizioni
Una parte significativa della
sottocultura cosplay sono le brevi scenette (o esibizioni) in cui i
cosplayer recitano la parte del personaggio di cui indossano il
costume, re-interpretando fedelmente determinati passaggi del film,
fumetto o serie TV da cui il personaggio è stato tratto, o al
contrario fornendone un'interpretazione personale in chiave parodica
quando non demenziale.
Va notato che questo elemento ha
un'importanza del tutto marginale nelle fiere giapponesi, dove
solitamente i vari cosplayers si limitano ad un inchino e ad una
breve sfilata dove posano per le fotografie, mentre al contrario ha
ottenuto un buon successo in diversi altri paesi in cui si pratica il
cosplay. Non è raro vedere alle varie gare di cosplay lunghe
interpretazioni spesso complete di colonne sonore, accessori vari e
in alcuni casi dei micro-set che si rifanno alle ambientazioni della
storia. Ormai è quasi una consuetudine premiare non soltanto gli
autori dei costumi più accurati, ma anche le interpretazioni
migliori e più fedeli allo spirito della fonte originale, oppure
elargire "premi simpatia" ai cosplayers la cui
interpretazione è risultata la più divertente e originale.
Nessun commento:
Posta un commento