Il Daitō-Ryū Aikijūjutsu
(大東流合気柔術 = Grande
Scuola d'Oriente dell'Aikijujutsu) o brevemente Aikijujutsu è
considerato, in Giappone, come una delle più antiche e nobili scuole
di bujutsu. Sarebbe stata fondata nel 1087 da Shinra Saburō Minamoto
no Yoshimitsu (新羅 三郎 源 義光,
1045–1127), samurai del clan Minamoto, terzo figlio di Yoriyoshi
Minamoto, discendente della quinta generazione dell'imperatore del
Giappone, della dinastia Minamoto, Fujiwara Seiwa (850-881), e la sua
evoluzione si sarebbe svolta in parallelo con la storia del Giappone.
Storia
Il clan Minamoto era uno dei maggiori
del Giappone e Yoriyoshi Minamoto, principe militare ereditario
(Daimyō) della provincia di Chinjufu era stato inviato
dall'imperatore a sedare una rivolta del clan Abe. La guerra durò
per 11 anni (1051-1062) sino a quando Sadatou Abe fu sconfitto nella
battaglia di Yakata Koromogawa.
Successivamente i figli di Yoriyoshi
combatterono nella guerra Gosannen (1083-1087) contro il clan
Kiyohara. Minamoto Yoshiie (uno dei figli) era in difficoltà, fu
raggiunto dal fratello Yoshimitsu e insieme espugnarono la fortezza
di Kanazawa. Yoshimitsu era il signore del castello di Daitō (da cui
deriva poi il nome dell'arte), ma il figlio Yoshikiyo al termine
della guerra si trasferì a Takeda nella provincia di Kai dove
assunse il nuovo nome di Yoshikiyo Takeda, dando così origine al
Clan Takeda.
Gli insegnamenti marziali sarebbero
stati trasmessi in segreto presso il clan Takeda, che le avrebbe
tramandate fino ai giorni nostri.
Nel 1674 alcuni documenti segnalano che
l'influenza del Nishinkan del clan Takeda si è espansa su tutto il
territorio d'Aizu, intorno al quale fioriscono molte scuole marziali
principali che insegnano solo ai bushi del clan Aizu. Si contano 5
stili di scherma, 2 di ju jitsu (la famosa Mizu no Shinto-ryu e
Shinmyo-ryu) proprie del clan Aizu più una miriade di scuole private
che insegnano anche ai samurai di minor rango: 22 di scherma, 16 di
jujutsu, 16 d'armi da fuoco, 14 d'estrazione della spada, 7 di tiro
con l'arco, 4 di lancia e 1 d'alabarda, falcetto con catena, bastone,
lotta con l'armatura senza armi.
Per due delle scuole citate vige il
divieto di fornire dimostrazioni in pubblico. Sono le due scuole
segrete del clan Aizu - l'Oshikiuchi (già Aiki-in-yo-ho, poi
Daito-ryu Aikijujutsu) del clan Takeda e il kenjutsu di
Misoguchi-ha Itto-ryu del clan Aizu.
Nel periodo Edo (1600-1868) la città
d'Aizuwakamatsu nel distretto di Aizu era nota per la potenza del
castello Tsurugajo, fatto costruire nel 1384 (periodo Ashikaga) da
Ashina Naomori (all'epoca daimyoo d'Aizu), e al tempo della rivolta
guarnito dalle truppe del clan Aizu, addestrate dal clan Takeda che
forniva anche i migliori samurai per la guardia dello shogun. Nel
1868 il nerbo delle forze bene resiste alle forze nemiche, contro cui
combattono anche due formazioni di giovani Takeda addestrati
nell'Oshikiuchi (il futuro Daito-ryu Aikijujutsu): la squadra
Byakkottai (Tigri Bianche) e la squadra Joshigun (l'una
maschile e l'altra femminile, entrambe formate da giovani tra i 15 e
i 17 anni). Quando le armate Meiji si avvicinano al castello
Tsurugajo difeso dal daimyoo d'Aizu Matsudaira Katamori, le due
squadre accorrono in suo aiuto. Vedendo la struttura assediata e
avvolta dal fumo e, pensando al peggio, essi compiono l'unico atto
degno del bushido: il seppuku. Alle porte della città oggi sorge un
monumento in memoria dei giovani Takeda suicidi.
La battaglia, benché ormai persa, in
realtà continua altre quattro settimane, e il castello, che non era
in fiamme come avevano creduto i giovani, è ancora in mano degli
Aizu-Takeda. I superstiti, nell'esempio dell'eroismo delle giovani
squadre scelgono di continuare a combattere sino alla morte, e come
in passato, le famiglie commettono seppuku così che i loro mariti e
padri non debbano preoccuparsi di loro in quanto la sconfitta è
ormai inevitabile. Quando le armate dell'imperatore entrano nel
castello non vi è un sol uomo vivo. In casa del capo-clan Takeda
trovano 21 donne e bambini morti suicidi. Terminava così l'egemonia
degli shōgun. Ma termina anche un'era, quella dei veri samurai.
Inizia infatti il periodo Meiji
(1868-1912), la rivoluzione sociale che ne segue stravolge il
concetto di caste e nessuno può più portare in pubblico il daishō
(le due spade, lunga e corta, simbolo della classe militare dei
bushi).
Pochi anni prima era nato un bimbo:
Sokaku Takeda (1860-1943), che all'epoca aveva solo otto anni. Il
padre, Takeda Soikichi, discendente della stirpe Takeda nel feudo di
Aizu, lo aveva nascosto al sicuro, e ben presto il giovane Takeda
oltre a studiare l'arte di famiglia, l'Oshikiuchi, inizia il suo
musha shugyo (pellegrinaggio d'apprendistato): crescendo con
quell'educazione era divenuto, senza volerlo, un rōnin, ovvero un
bushi senza padrone - il nuovo governo aveva abolito le classi e
tutta la struttura sociale dei buke. Studia in tutte le migliori
scuole di spada, di lancia e di bastone del paese sino a divenire
talmente abile che pur portando in pubblico sino alla morte le due
spade simbolo della casta abolita dei samurai, nessuno ebbe mai il
coraggio di disarmarlo.
Takeda Sokaku fu molto criticato per il
carattere irascibile e scontroso, per i modi altezzosi e arroganti, e
per il disprezzo che pubblicamente nutriva nei confronti del nuovo
ordine sociale. La sua figura va però misurata nel contesto di un
paese che soffriva d'una profonda rivoluzione, dove i valori radicati
da millenni nell'animo dei bushi vennero gettati alle ortiche in
pochi anni. Essi vedevano il mondo crollare sotto i loro piedi.
Adeguarsi non era facile, soprattutto per le convinzioni morali e i
condizionamenti così forti che avevano subito sin dall'infanzia.
Alcuni reagirono.
Takeda Sokaku volle rinominare l'arte
della scuola e la chiamò Daito-ryu Aikijujutsu per
richiamarsi ai nomi e luoghi d'origine dell'arte e del suo clan: Il
castello di Daito del principe Shinra Saburo Yoshimitsu Minamoto e la
particella "Aiki" che derivava dall'antico nome
"Aiki-in-yo-ho" dell'arte in epoca Edo.
Takeda Sokaku fu l'uomo che fece uscire
l'arte dal riserbo e dal segreto secolare in cui si era tramandata, e
la insegnò a moltissimi allievi. Benché analfabeta, teneva corsi e
registrava tutto in appositi registri che faceva compilare e firmare
direttamente agli allievi (registri conservati presso l'honbu dojo di
Abashiri) con minuziosità impressionante, che oggi ci permette di
ricostruire molti eventi con un dettaglio incredibile.
Ebbe molti allievi importanti:
ministri, ammiragli, generali, magistrati, potenti magnati
dell'economia d'inizio secolo, forze di polizia e anche futuri
maestri d'arti marziali tra i quali: Matsuda Hosaku, Takuma Hisa,
Yoshi Sagawa, Yamamoto Kakuyoshi, Taiso Horikawa, Kodo Horikawa,
Yoshita Kotaro, Morihei Ueshiba (fondatore dell'aikido) e suo figlio
Takeda Tokimune (1915-1993).
Il 36° Soke, Takeda Tokimune
(1915-1993), decise di far conoscere al mondo le tecniche di difesa
proprie di quest'arte marziale solo nel 1990, accettando i primi
allievi stranieri e dando così il via alla sua diffusione nel mondo.
Tutte le tecniche di Aikijūjutsu praticate all'interno della scuola
costituirebbero l'eredità delle tecniche praticate dai bushi del
clan Minamoto (XII secolo), poi dal clan Takeda (XVI secolo) e per
ultimo (fino al 1868) dal Clan Aizu.
Tecniche
Livello |
Tecniche |
1 |
Elenco Segreto (秘伝目録
o
秘傳目録
Hiden Mokuroku) |
118 |
2 |
L'arte di unire lo spirito (合気之術
Aiki-no-jutsu) |
53 |
3 |
Misteri interni (秘伝奥義(の事)
Hiden Ōgi (no Koto)) |
36 |
4 |
Tecniche di auto difesa (護身用の手
Goshin'yō-no-te) |
84 |
5 |
Spiegazione dell'eredità (解釈相伝
Kaishaku Sōden) |
477 |
6 |
Licenza di trasmissione completa (免許皆伝
Menkyo Kaiden) |
88 |
Totale |
856 |
Di quasi ogni tecnica esistono le
varianti omote, frontale o esterno (表),
e ura, posteriore o interno (裏),
più alcune variazioni a seconda delle leve articolari apportate o
delle tecniche di proiezione. In giapponese, 表
significa anche "esplicito", e quindi mostrato in
pubblico, e 裏 "segreto",
e quindi non mostrato in pubblico. Le tecniche ura, quindi, venivano
raramente mostrate in esibizioni pubbliche. La scuola Takumai
aggiunge altre tecniche dette Daito-ryu Aiki Nito-ryu Hiden.
La Takumai si basa anche su video e foto riprese durante degli stage
di Tokimune e Ueshiba, un suo allievo che fonderà poi l'Aikido, nel
dojo della sede del quotidiano Asahi: I documenti sono riuniti in
undici manuali detti Sōden. Il numero complessivo di tecniche
documentate dall'ammiraglio Isamu Takeshita è di 10.987. Questi
diari sono attualmente conservati presso l'Hombu Dojo (lo
Shimbukan Dojo) del Maestro Kondo Katsuyuki, il successore
designato dall'ultimo soke Tokimune Takeda, a Tokyo.
Classificazione
delle tecniche
Atemiwaza: calci, pugni, gomitate,
ecc.
Nagewaza: proiezioni
Shimewaza: strangolamenti
Kansetsuwaza: leve articolari
Kyushuwaza: pressioni sui punti
vitali del corpo umano
- Aikinojutsu: proiezioni mediante l'uso dell'aiki
Modalità di esecuzione:
idori: shite e uke lavorano in
ginocchio
hanza handachi: shite è in
ginocchio, uke in piedi.
tachiai: shite e uke lavorano in
piedi
- ushiro dori: uke attacca dalle spalle di shite che si difende
(in piedi
Insegnamento
- SHODEN, l'insegnamento di base. 2. CHUDEN, l'insegnamento
mediano. 3. SOUDEN, l'insegnamento superiore
La
successione di Tokimune
Scopo originale della scuola è di
trasmettere fedelmente gli insegnamenti ricevuti da Takeda Tokimune
(武田 時宗), che a sua volta
ricevette da suo padre Takeda Sōkaku (武田
惣角), 35º Sōke (宗家)
della scuola Daitō. Alla morte di Tokimune, tuttavia, vi fu una
bagarre tra le correnti, caratterizzata da fratture dei praticanti.
La corrente principale, l'unica riconosciuta ufficialmente dalla
Traditional Martial Arts (Nihon Kobudo Kyokai) e dalla Association
for the Promotion of Japanese Traditional Martial Arts (Nihon Kobudo
Shinkokai) come "mainline", è quella del Maestro Kondo
Katsuyuki, il solo cui Takeda Tokimune ha rilasciato il menkyo
kaiden (免許皆伝
licenza di
successione completa),
la cui sede attuale è a Tokyo. Ad agosto 2014 Alex Muracchini e Luca
Canovi sono stati insigniti del grado 3° dan dal Maestro Katsuyuki
Kondo, ottenendo il titolo di Branch Chiefs. Tale titolo eleva
il gruppo di studio italiano a Branch, cioè succursale
diretta dell'Hombu Dojo.
Vi sono inoltre altre branche non
ufficialmente riconosciute dalla Traditional Martial Arts (Nihon
Kobudo Kyokai) e dalla Association for the Promotion of Japanese
Traditional Martial Arts (Nihon Kobudo Shinkokai), fondate da alcuni
allievi di Takeda Tokimune distaccatisi in origine dalla branca
principale.
Oggi la Scuola Daito è quindi
suddivisa in queste associazioni fondate da allievi di Takeda Sokaku
e di Takeda Tokimune. In Italia sono presenti oltre alla corrente
principale (Carpi Branch, Reggio Emilia Branch, Milano
e Torino Study Group) anche:
La European Daito Ryu Aikibudo
Daito Kai, che segue gli insegnamenti dell'allievo di Tokimune
Katô Shigemitsu
La Hakuho-ryu Aikibudo
della Nihon Koryu Bujutsu Renmei che fa riferimento agli
insegnamenti dell'allievo di Hisa Takuma e di Tokimune, Shogen
Okabayashi
La Daito-ryu Aikibudo Shiseikan
Europe, che segue gli insegnamenti dell'allievo interno e intimo
amico di Tokimune Sano Matsuo Sensei, attualmente guidata in
Giappone (Kitami Hokkaido) da Sasaki Masami Sensei e Sato Norio
Sensei.