martedì 19 maggio 2020

Genwakai

Genwakai Karate - Home | Facebook

Genwakai (玄和会) è uno stile di Karate-dō. Genwakai può essere tradotto in diversi modi:
  • Gen può essere tradotto come: misterioso, occulto, oppure anche in "ricerca di una verità sottile."
  • Wa può essere tradotto come: armonia, gentilezza, pace, o totale.
  • Kai può essere tradotto come: associazione, incontro, gathering, ecc.
Pertanto, Genwakai può essere tradotto come: "L'associazione che cerca la più alta verità sottile."

Origini
Nippon Karate-do Genwakai, o semplicemente abbreviato in Genwakai, è uno stile di Karate-dō che deriva dallo Gensei-ryu, che trae le sue origini da uno degli stili originari di Okinawa: lo Shuri-te.
Genwakai fu sviluppato dal Gensei-ryu. Nel 1962, uno degli studenti anziani di Shukumine, Yoichi Takahashi (高橋,洋一 Takahashi cambiò il suo nome in Tsugumasa Nangou 南郷継正|南郷,継正), iniziò chiamando il Karate-do da lui praticato "Genwakai". Genwakai si diffuse negli USA e in Europa.

Genwakai nei Paesi Bassi
Genwakai fu portato per prima volta nei Paesi Bassi da Tadayoshi Masuko nel 1968. Successivamente ci furono altri istruttori, incluso Akio Kobayashi negli anni 1970. Nel 1970, Masuko lasciò l'Olanda per andare a Toronto, in Canada, dove aprì un piccolo dojo. Kobayashi ricopre attualmente il grado di Shihan della Nippon Karate-do Genwakai Olandese.




lunedì 18 maggio 2020

Gohaku-Kai

GOJURYU TOMARI TE - YouTube




Gohaku-Kai (剛泊会) è un acronimo che sta ad indicare: Goju-ryu Tomari-te Karatedo Kyokai (沖縄剛柔流・泊手空手道協会). Esso è un tipo di Karate creato da Tokashiki Iken. Tokashiki studiò sotto du principali maestri: Nakasone Seiyu (1890-1980, Tomari-te) e Fukuchi Seiko (1919-1975, Goju-Ryu). L'honbu dojo è situato nel distretto di Oroku, nel città di Naha, Prefettura di Okinawa. Altri dojo sono siituati a: Kyushu, Kanto e nelle regioni di Tokai del Giappone, con diverse filiali in Canada e una in India. I nuovi studenti vengono prima avviati al Gōjū-ryū e solo successivamente al Tomari-te.


domenica 17 maggio 2020

È vero che vivere in Giappone è molto peggio di quanto si creda?


Guarda questa foto.


É il cibo che viene servito negli ospedali, é al livello dei ristoranti a 5 stelle, niente a che vedere con le minestrine insipide, il pollo mezzo crudo e il panino come da noi. I dottori in Giappone pensano che il buon cibo aiuti a guarire e trattano le persone non come pazienti ma come ospiti. Ora guarda queste altre foto.


Sono carpe che nuotano nei canali di scolo ai lati delle strade.


L'acqua dei canali é cosí limpida che i pesci ci nuotano dentro. Hai mai visto una cosa simile da noi? Al massimo ci trovi lattine e sacchetti di plastica. Nota anche com'é pulita la strada. Ora guarda queste ultime foto.


É un garage multilivello, obbligatorio in ogni condominio. Sono pensati per non parcheggiare le auto in strada e sono completamente automatizzati.


Basta mettere l'auto in quella specie di ascensore e fa tutto lui. Come dicevo sono obbligatori al punto che se il tuo condominio non ne ha uno o tu non hai lo spazio per parcheggiare non puoi comprarti un'auto. Questi sono solo dei piccoli esempi di come si vive in Giappone; non ho citato gli alberghi ultramoderni con robot, i bagni hi-tech, l'educazione sanitaria, l'istruzione e altro. Vivere in Giappone é peggio che in Italia? Non credo proprio!


sabato 16 maggio 2020

Chiunque puó diventare come "the rock" Dwayne Douglas Johnson ?

A perfeição humana… | Dwayne johnson, Fitness maschile, Uomini ...


No, non tutti.
A parte il fatto che si sta parlando di una persona estremamente dotata dal punto di vista genetico (anche suo padre era un wrestler con una costituzione invidiabile), dietro il suo corpo c’è un enorme investimento in termini di sacrificio, lavoro in palestra, alimentazione e, ovviamente, “integrazione”.

venerdì 15 maggio 2020

Nella boxe il mancinismo è un vantaggio?

La leggenda dei mancini, demoni o geni? | DARIO TORROMEO



In tutti gli sport asimmetrici (pugilato, scherma, tennis…) essere mancino dà un potenziale vantaggio: il mancino si muove "a specchio" rispetto al suo avversario, e gli automatismi sviluppati dall'avversario potrebbero funzionare peggio, allungando i suoi tempi di reazione. È solo un problema di abitudine: quando facevo scherma i miei compagni di squadra non avevano nessun problema con i mancini perché abituati e tirare quotidianamente con me.
I mancini inoltre - vivendo e muovendosi in un mondo progettato per i destri - sviluppano naturalmente dei riflessi leggermente più veloci, che vanno a compensare lo svantaggio di trovare sempre pulsanti, maniglie, leve, oggetti vari dal lato "sbagliato". Onestamente però non ho mai letto studi seri che dimostrino la rilevanza di questo piccolo vantaggio nelle competizioni sportive.
Detto questo, un pugile mancino ha anche uno svantaggio: offre all'avversario il lato destro, più vulnerabile a causa del fegato.


giovedì 14 maggio 2020

C'è un motivo che spiega perchè i martelli da guerra usati in epoca medievale terminavano con una punta acuminata (servivano contro le armature più deboli, …)?


Questa è una delle cose che ritengo più interessanti riguardo ai martelli da guerra.
Quando guardi un martello da guerra, sembra che abbia una punta per frantumare, un'altra per pugnalare, un'altra ancora per conficcarsi. Per esempio questo mazzapicchio:


Ovviamente la punta a "becco" (quella di sinistra) serve per concentrare la forza in un punto, mentre la punta a forma di "artiglio" (quella di destra) aiuta ad assicurarsi che il colpo non si stacchi dalle superfici curve dell'armatura, giusto?
Ora… non voglio affermare che il becco di un martello da guerra non potesse concentrare sufficiente forza in un punto da sconfiggere un rivale.
Tuttavia non ci sono molte fonti che ne parlano, e nemmeno illustrazioni. Intendiamoci, nessuno diceva specificamente di non colpire con il becco. Ma raramente qualcuno diceva di farlo, e non si trova nemmeno illustrato molto spesso.
Alcune immagini per chiarire cosa intendo:




Nel ricercare la documentazione per questa risposta, sono stato in grado di trovare un solo esempio di colpo inferto con il becco, dal trattato "Württemberg" di Hans Talhoffer:


Lo schermitore a sinistra colpisce chiaramente con il becco (la didascalia dice "ha colpito"). Quindi non posso dire che non sia mai stato fatto. Ma ho dovuto guardare molte illustrazioni di mazzapicchio per trovare quel tipo di colpo!
Sono anche riuscito a trovare un colpo inferto col becco in Le Jeu de la Hache. L'autore indica di colpire prima alla testa, quindi fintare un altro colpo alto e invece colpire sul ginocchio con il becco.
Quindi, ancora una volta, non dirò che non è mai stato fatto, e ovviamente è fisicamente possibile. Ma almeno negli scritti di schermidori professionisti, era un'azione non comune.
Invece, quello che vedi consigliato è l'uso del becco per agganciare l'avversario, come in quest'opera:


o in questa (di Talhoffer):


O tutti gli altri casi in cui Le Jeu de la Hache discute l'uso del becco.
Quindi vediamo due tipi principali di azione: colpire con il becco e agganciare e tirare con il becco.
Dei due, la seconda è molto più diffusa nelle fonti.


mercoledì 13 maggio 2020

A livello culturale, da cosa le arti marziali giapponesi si differenziano da quelle cinesi?

Che differenza c'è tra Kung Fu e Karate? | Scuola Xin Dao



Le arti marziali giapponesi (karate, ju jitsu, aikido) si sono sviluppate sopratutto attorno ad un contesto feudale.
Partono più che altro dal presupposto che sia chi esegue che chi risponde indossi l'armatura da samurai.
Le movenze di un karateka, con posizioni basse, possenti, stabili ma lente sono tipiche di un guerriero appesantito da un'armatura che si difende da avversari con armatura.
Il ju jitsu fa dei suoi capisaldi le leve articolari, proiezioni e strangolamenti in quanto erano le tecniche che più risultavano efficaci contro un avversario bardato appunto di armatura.
Nelle arti marziali cinesi invece lo scopo era difendersi non in un campo di battaglia con tanto di corazza, ma difendersi da briganti e malintenzionati nelle viuzze delle città o delle campagne.
Magari anche con armi di matrice contadina (bastoni, coltelli, nunchaku).
Ecco allora che le posture degli stili cinesi differiscono da quelle degli stili giapponesi in quanto auspicano maggiore mobilità, scioltezza e agilità.
Si narra che durante l'occupazione della Cina da parte del Giappone prima dell'avvento del regime di Mao Tse Tung, avvenissero molti scontri tra combattenti cinesi contro giapponesi, quasi sempre a favore dei primi.
Che questa sia completamente verità o che sia soltanto leggenda per tessere le lodi di arti marziali cinesi, non ci è dato a saperlo.


martedì 12 maggio 2020

Gosoku Ryū

About Karate ~ Gosoku Ryu Karate Kolkata


Il Gosoku Ryū (剛速流) è uno stile Karate fondato dal Gran Maestro Soke Kubota Takayuki, 10 Dan, fondatore e presidente della International Karate Association, Inc. In giapponese, la parola, "Gosoku" esprime il concetto di "duro e veloce", il che suggerisce una combinazione tra tecniche dello stile Shotokan, veloce e dinamico, con le tecniche dello stile, Goju Ryū, duro e concreto.

Soke Kubota Takayuki
Il maestro Soke Kubota Takayuki |宗家洼田孝行| nasce il 20 settembre 1934, nella prefettura di Kumamoto, Giappone, luogo in cui visse, per gli ultimi sei anni della sua vita, anche il famoso e leggendario schermidore Miyamoto Musashi. Detiene il titolo di Sōke, grazie al suo contributo dato allo sviluppo dello stile karate Gosoku Ryū. Nel 1950 fu istruttore di auto-difesa per il dipartimento di polizia di Tokyo, dove venne notato per la sua competenza nel praticare uno stile di karate pratico ed efficiente. Ha dedicato la sua vita per l'apprendimento, la creazione, l'insegnamento e l'applicazione di tecniche di autodifesa per militari, polizia e personale civile. Si è guadagnato i gradi cintura di nera di karate, Judo, aikidō e kendō . Fu annche l'inventore della Kubotan, un portachiavi di autodifesa che porta il suo nome. È inoltre fondatore e presidente della International Karate Association, Inc.

Sistema dei gradi
L'avanzamento nei gradi, come indicato dal colore della cintura, è un processo che valuta nel tempo il miglioramento nel controllo e nella coordinazione di corpo e mente durante la pratica di un'arte marziale. La durata del tempo necessario per raggiungere un determinato livello, dipende in gran parte dalla dedizione e dell'impegno del singolo studente. Ogni persona, indipendentemente dall'età, genere, o talento innato, può diventare abile, solo se applica diligentemente le tecniche insegnate.
La progressione dei gradi del karate si riflette nella differenziazione dei colori delle cinture. Vi sono due grandi classificazioni: i gradi delle cinture nere sono chiamati dan, mentre tutti quelli al di sotto della cintura nera sono definiti kyū.

Origini
L'International Karate Association venne fondata nel 1953 a Tokyo, in Giappone, allo scopo di promuovere l'insegnamento e lo stile Gosoku Ryū del karate. Gosoku Ryū, "lo stile di forza e rapidità," incorpora i metodi di Goju Ryū e Shotokan karate con jujitsu aikidō, e judo. Viene applicato in modo da difendersi da qualsiasi attaccante proveniente da tutti i lati. L'International Karate Association crebbe rapidamente, fino alla sua attuale quota di 100.000 aderenti, distribuiti in 45 paesi diversi. Nel 1964, il maestro Kubota Takayuki si è recato negli Stati Uniti. Fu in grado di interessare al suo stile di arte marziale molti giovani di talento allo scopo di creare il primo nucleo della succursale statunitense. Sotto la tutela Kubota, l'International Karate Association ha ottenuto ampio riconoscimento nel mondo delle arti marziali. I membri dell'organizzazione hanno vinto diversi titoli, tra cui quelli statali vinti nello Stato della California, nazionali vinti negli Stati Uniti e i Campionati del Mondo. L'International Karate Association ha la sua sede centrale a Glendale (California).

Maggiori differenze con gli altri stili
Lo stile Gosoku Ryū è simile allo stile del karate Shotokan. Si differenzia da quest'ultimo in quanto al suo interno sono presenti sia i movimenti potenti e lineari dello Shotokan sia movimenti veloci, circolari e morbidi del Goju Ryū. Viene data molta enfasi sull'applicazione pratica e sullo sparring. Le posizioni sono generalmente più corte quando si mettono in atto posizioni difensive o di transizione e posizioni più lunghe, nei movimenti potenti. Durante i calci e nel kihon, l'insieme delle tecniche fondamentali, le mani sono tenute in guardia. Il Gosoku Ryū insegna l'uso delle spazzate veloci. Nel kumite go allenamenti,li attacchi finiscono sempre sul pavimento. Il gioco di gambe, la velocità e la potenza usata dalla rotazione delle gambe costituiscono la particolarità del Gosoku Ryū rispetto agli altri stili. GoIl soku Ryū presenta al suo interno i,ecniche di Aikidō, Judo, e Jujitsu utilizzate nel combattimento.

Armi del Kobudo
Sul dojo vengono utilizzate molte armi: il Kubotan, il Tonfa, il Kama, il Jō, il Bokken, il Bokuto, lo Shinai, il Tsue (walking cane), e la Katana, o spada giapponese. Il maestro, Soke Kubota Takayuki addestrò i suoi allievi con Taira Shinken imparando gli antichi kata del Kobudo, mentre sviluppava i suoi per la sua scuola. I kata del Kobudo da lui creati da lui :
  • Tonfa - Washi no kata, Juji no uke.
  • Jō - Keibo jitsu, Ken shin ryū.
  • Tsue - (walking cane) Tsue ichi no kata, ni no kata, san no kata, yon no kata, go no kata, roku no kata, Mawashi no kata.
  • Katana - creati dal maestro Kubota: Sankaku giri, Atemi no kata, Kubo giri, Gyaku giri, Iaido ichi no kata, ni no kata, san no kata, Toshin.
  • Bokken - Ken no Michi, Ken no Mai



lunedì 11 maggio 2020

I pugili sono altrettanto validi in scontri a mani nude?


Avete presente quelle vecchie foto in bianco e nero, di pugili a mani nude coi baffoni? La posa è un po' ridicola, no?


O forse è il metodo più efficace per combattere senza guantoni.
Perché con le mani non si proteggono il mento? Può essere che senza guantone, una mano non può fare molto contro un avversario senza guantone?
Perché la gamba indietro? Può essere che la miglior difesa sia indietreggiare tenendo le mani basse, e che caricare il peso dietro sia il modo più semplice per andare indietro?
Perché i palmi verso l'interno? Può essere perché è così che si riesce a far filtrare un pugno attraverso una posizione difensiva, e che quel contatto sia più importante che la potenza, quando non si hanno i guanti?
Dopo circa 30 anni dall'invenzione dei guantoni, Jack Dempsey inventò un nuovo modo di combattere che sostanzialmente vediamo ancora oggi. È un metodo che ha senso con i guanti, non senza.
Detto questo, anche se non vi sono esempi di pugili professionisti che sono passati alla carriera di underground bare knuckle penso sarebbero comunque validi. Un fighter è un fighter. Tutti i fighter sono tosti e se la caverebbero bene coi tagli provocati dalle nocche.
E poi, quanto ci si può allenare a mani nude? La risposta è non tanto quanto coi guanti e la protezione per la testa. Il corpo non reggerebbe alla quantità di allenamento che fanno i pugili. Ripetendo le cose più volte poi, si allenano cose come la resistenza, il gioco di gambe, il tempismo, ecc.
Prima valuto i contro, poi i pro. Molto dipende dalla persona. Ci sono atleti di MMA molto diversi e tutti hanno diversi background, il loro successo dipende più dalla persona che dallo stile.


domenica 10 maggio 2020

Seguiresti i consigli per la salute / di fitness da un personal trainer fuori forma?

Guarda questo pezzo di figo! Notare i suoi addominali scolpiti e l'incredibile forma a V.


E questo? Guardate quelle incredibili striature e tutte le fascicolazioni muscolari.


Meglio non ascoltare quello che hanno da dire, nessuno dei due, giusto!?
La prima persona non è altro che Mark Rippetoe, che ha pubblicato diversi articoli sottoposti a revisione paritaria, è proprietario di una palestra, ha formato migliaia di persone ed è l'autore del famoso libro 'Starting Strength'.
La seconda persona nella foto è una delle poche persone al mondo che è riconoscibile già dal nome, Arnold! Ha vinto Mr. Olympia sette volte. È stato anche autore del libro "L'Enciclopedia del bodybuilding moderno", tra gli altri.
Conoscenze e fatti non sono MAI dipesi dalla persona che li diffonde... lasciatemelo dire in altro modo. Solo perché una persona non ha degli addominali scolpiti, non significa che non sappia come si fa per averli. Quando qualcuno attacca la persona piuttosto che i contenuti di ciò che espone, viene chiamata fallacia ad hominem.
Faccio fatica a capire perché le persone si fidano della parola "fitness blogger" o "Instagram model" come fonti affidabili per allenamenti e informazioni sulla dieta. Posso solo supporre che le persone siano così inconsapevoli di come perdere peso da pensare che chiunque sappia come scolpirsi gli addominali li ha sicuramente al 100% - ma come dimostrato dalle immagini - questo è un modo stupido di pensare.
Qui ci sono alcune di quelle cose che vengono portate a sostegno della teoria che qualcuno nel settore del fitness non è un lifter e / o un trainer. Le ho sentite tutte quando si parlava di perdere peso o apparire in forma.
"Quello è enorme, seguirò il suo regime di allenamento."
"Sono pompato, quindi dovresti ascoltarmi."
"Ho sfogliato l'abstract di uno studio che diceva ..."
"Il / la Fitness blogger ______ ha detto che ..."
Non sono ragioni abbastanza valide per ascoltare qualcuno. Bisogna chiedersi "perché" e usare un punto di vista critico. Sì, è più una cosa che stimola a livello mentale di quanto non lo sia seguire ciecamente qualcuno che ha gli addominali, lo so, ma se si vuole ottenere buone informazioni bisogna usare il cervello. Le persone hanno una loro agenda, vogliono prendersi i soldi o usare il loro potere su di te e raffrontare la tua situazione con la loro.
Prendiamo un classico esempio: gli integratori V-Shred. I modelli si sono photoscioppati per apparire meglio di come sono in realtà.


Mi sconcerta il fatto che qualcuno su Instagram che non ha credenziali, a parte il fatto di apparire in forma, possa avere più follower ed essere una fonte di informazioni più attendibile rispetto a qualcuno che, oltre agli addominali, ha anche un dottorato di ricerca. È semplicemente ridicolo.
Se dovessi scegliere se ascoltare il consiglio di qualcuno che ha gli addominali rispetto a qualcuno che non li ha ma sta usando una meta-analisi come riferimento, scelgo il secondo e dovreste farlo anche voi!
Ecco alcuni esempi di persone che sono ottime fonti di informazioni nel settore fitness.
Laine Norton - powerlifter record mondiale, PhD, pubblica ricerche sul fitness, ha formato migliaia di clienti per conto suo, molti dei quali hanno vinto concorsi.
Eric Helms - Autore, fitness competitor, phD, fitness coach
Mike Israetel - PhD, autore, fitness coach, bodybuilding competitor
Queste persone sono al top nel loro campo e ai vertici del settore fitness. Queste persone e altre come Brad Schofield e Greg Nuckols sono le persone che stanno davvero conducendo delle sperimentazioni che portano a definire la comprensione moderna del bodybuilding e del sollevamento pesi e sono una fonte di gran lunga migliore di un / una Instagram model. Persino persone come Jeff Nippard o PictureFit sono davvero ottime risorse per le informazioni PERCHÉ usano fonti sottoposte a revisione paritaria.
L'80% dei risultati nel mondo del fitness si ottiene attraverso quattro cose.
  1. Nascere con una buona genetica
  2. Assumere steroidi
  3. Mangiare bene
  4. Allenarsi sodo
Questo è tutto! Se si hanno queste quattro cose allora si possono avere gli addominali, ma solo perché qualcun altro le fa / le ha non significa che abbia le competenze per fare un programma di allenamento personalizzato come una periodizzazione ondulata che includa settimane di scarico alla fine di un mesociclo duro, per qualcosa del genere servono persone che abbiano l'abbreviazione davanti al nome.
Ignorare i consigli di fitness di qualcuno solo perché non è in forma si chiama pigrizia intellettuale.







sabato 9 maggio 2020

Se pratico arti marziali, fino a che punto posso difendermi?

Il Fondatore del judo, Jigoro Kano - Arti Marziali e Cultura ...

Dipende a che livello sei, ma presupponiamo che ti arrivato ad un livello molto alto:
  • Contro una persona che non pratica arti marziali. Anche se avesse partecipato a 100 risse, lo asfalteresti nel vero senso della parola.
  • Contro più persone. Avresti ottime possibilità. Qualche anno fa uscì una notizia nella quale si diceva che una campionessa di karate era stata aggredita da tre uomini, e lei li ha messi ko facilmente, con un colpo ciascuno.
  • Contro una persona armata di coltello. Qui la questione è un po' più complessa. Teoricamente potresti colpirlo facilmente, ma il fattore psicologico qui diventa molto importante. Se ti trovi di fronte una persona con un coltello potresti andare nel panico.
  • Contro più persone armate di coltello. Stesso discorso fatto prima. Se pensiamo a ciò che era accaduto alla ragazza contro i tre uomini, si potrebbe dire che li avrebbe fermati anche se avessero avuto dei coltelli, visto che i tre non sono riusciti a fare letteralmente una mossa (c'erano dei video di una telecamera di sorveglianza). Però, come detto prima,la sola vista del coltello potrebbe bloccarti.
  • Contro uno armato di pistola. Se l'aggressore è lontano c'è poco da fare. Se è vicino potrebbe valere un discorso simile a quelli fatti sopra, con la differenza che la vista di una pistola ti manda sicuramente nel panico.
  • Contro più persone armate di pistola. Direi che non puoi fare niente.






venerdì 8 maggio 2020

Quali sono le 10 cose che dovrei sapere prima di andare in Giappone?


1-non entrare in un treno neanche 1 minuto prima, non è il tuo. (nel senso che partivamo alle 11,00 e siamo saliti di corsa alle 10,59. ho visto il mio posto occupato e ho gridato di scendere. Il treno è partito e dietro c’era il nostro, e la fermata successiva era a 400km).


2-non parlano tutti inglese. Se volete parlare in inglese, scegliete i più giovani.

3-se chiedi un informazione e vedi che ci pensano e ripensano e sembrano indecisi, lasciali fare perchè è il loro modo di dimostrarti che sanno e si sforzano di aiutarti. (io dopo la prima indicazione chiesta , ho visto il signore che ci pensava su, ma appena gli ho detto, grazie lo stesso, mi ha indicato la strada giusta).


4-le terme chiamate (onsen) sono divise tra sessi, infatti gli uomini e viceversa, usano questi posti per farsi lunghe chiacchierate, parlando di politica e sport gli uomini , e le donne…. non lo so, ma se paghi per riservarli ci vai in coppia come ti pare senza problemi. (noi con 600 yen/ora, ci siamo presi 2 ore l’onsen maschile e ci siamo andati con le mogli. I bagni poi , sono una vera goduria, lavano, sciacquano e asciugano con acqua calda.


5-I ristoranti hanno tutti una vetrina fuori con i piatti riprodotti in porcellana da artisti molto apprezzati e basta uscire con il cameriere ed indicargli ciò che vuoi, anche senza parlare, infatti il menù non serve. Molti hanno qualche artista delle bacchette a fare spettacolo che puoi ammirare da fuori, fategli un inchino per ringraziarlo.


6-ricordati di guardare in alto perchè per mancanza di spazio molte attività sono ai piani superiori, non perderti qualche locale e ristorante interessante solo perchè guardi solo il piano terra.


7-portati o compra una mascherina, loro non la usano per lo smog ma perchè quando sono raffreddati è buona educazione tenersi i germi per se e rispettare la salute altrui. Per questo in Italia i virus si propagheranno ben più velocemente, oltretutto, loro non amano dare i bacetti.


8-se sei in difficoltà in metro, fissa la cartina con espressione preoccupata, in 2 minuti verrà qualcuno a chiederti dove devi andare e ti ci accompagnerà.

9-sanno molto di più dell'arte e della musica italiana di noi. Informati di qualche artista nipponico per poter far vedere che anche noi ammiriamo il loro paese, ne saranno entusiasti.


10-quando fanno il segno con le dita a V non significa vittoria ma "pace", pensa che io li ho visti farsi selfie davanti ai relitti a Pearl Arbour alle Hawaii, col segno della V, e mi pareva un po' cattivello invece……



giovedì 7 maggio 2020

Come selezionare un ottimo maestro di arti marziali distinguendolo dai venditori di fumo?

Do e Jutsu - Aikido Kashin Blog - Aikido Dojo Kashin Roma


Posso dire alcune regole di base
  • Un campione del mondo non è necessariamente un buon insegnante e un buon insegnante non deve essere per forza un campione del mondo. Alfio, il maestro di Giorgio Petrosyan (che ha vinto praticamente tutto quello che si può vincere nella kick boxing) non ha mai fatto un singolo match, eppure… non snobbare un maestro solo perchè non ha mai vinto il trofeo intercontinentale di questo e quello, forse è in grado di insegnare meglio di un campione del mondo
  • Un maestro fa fare le cose per gradi agli allievi. Se il primo giorno ti mette sul ring a tirare alla massima forza contro il più forte della palestra, non è un buon maestro
  • La preparazione fisica negli sport da combattimento è importantissima. Guardati attorno: se tutti i tuoi compagni di allenamento hanno la pancia, acciacchi ovunque o sono scheletrici, potrebbe non essere l'ambiente migliore
  • Per capire se i tuoi allenamenti stanno dando i loro frutti, confrontati con gente che fa lo stesso sport appena puoi o gareggia. Io ho fatto i guanti con un sacco di gente in varie palestre e non mi è mai capitato di sentirmi inferiore o fare figuracce, al massimo ho imparato qualcosa in più
  • Un insegnante che si allena con i suoi allievi appena può è un ottimo segno: significa che è appassionato a quello che fa e che sperimenta su se stesso gli esercizi e gli allenamenti che poi sottopone a te
  • Diffida dai maestri di arti marziali che passano il tempo a dirti che con il loro metodo potrai picchiare tutti e disarmare coltelli eccetera. Un buon maestro ti ricorda costantemente di non perdere tempo con le risse per strada e di pensare a combattere e allenarti
  • Un buon maestro ha un metodo. Un ottimo maestro ha un metodo ma non ha nessun problema a metterlo in discussione se si accorge che potrebbero esistere metodi di insegnamento migliori o più recenti
  • Soprattutto, un maestro serio ha dei titoli. E' iscritto a un albo o a una federazione, fai le tue ricerche (anche se molti, giustamente, appendono i diplomi in palestra)



mercoledì 6 maggio 2020

Quali arti marziali sono efficaci in un combattimento di strada e quali invece non lo sono?

Ho partecipato a parecchi combattimenti di strada, sono stato un buttafuori per diversi anni, quindi ho visto molti combattimenti.


  1. In generale le persone più difficili da combattere sono gli sportivi e i lottatori professionisti. Sono grandi, atletici, hanno un'alta tolleranza al dolore, molta aggressività e sono abituati a colpire le persone. Ma questo non è uno stile in sé.
  2. Wrestling e Jiu Jitsu sono entrambi fantastici per un combattimento strutturato 1 contro 1, ma in un combattimento in un bar o in strada non funzionano. Ancora una volta posso dirlo per esperienza personale.
  3. Un combattimento da bar o di strada di solito con uno o due buoni tiri finisce.
  4. Kick Boxing e Muay Thai sono devastanti nei combattimenti di strada e li classificherei come il secondo miglior stile. L'unico aspetto negativo è che tentare di calciare troppo su un terreno impervio può portare a una caduta, e ci si può rompere qualcosa.
  5. Quindi direi che lo stile migliore sarebbe il Judo o Sambo. Puoi evitare un pugno e mettere qualcuno piatto sulla schiena, finire il combattimento e subire zero danni.
  6. Le uniche eccezioni sarebbero che se non hai un fisico adatto al Judo o al Sambo, vai con il Kick Boxing o il Muay Thai.