Bisogna capire cosa s'intende con
"stile di combattimento" marziale: civile o militare?
In realtà, ce ne sono molti che sono
"i più letali", nel senso che anche solo uno di questi può
essere abbastanza per uccidere, sia in ambito civile che non. Ne cito
solo alcuni, altrimenti sarei troppo prolisso.
Inoltre sono un convinto
sostenitore del "conta il praticante, non l'arte". Ma
proviamo a rispondere.
Vediamo in ambito militare,
da Est a Ovest.( Mi raccomando,
non tentate di eseguire tecniche di queste discipline da soli,
potreste farvi o fare molto del male. Se volete farlo, fatelo con
gente qualificata e preparata):
Taiho Jutsu
Un mix letale tra ju-jutsu giapponese,
aiki-jutsu e kendo, con ulteriori aggiunte da altre arti marziali.
Creato e insegnato a partire dagli anni '20 del 1900, inizialmente
solo a piccole squadre d'élite (tipo la SWAT, ma giapponese).
Comprende non solo le mosse tipiche del jujutsu, ma anche colpi a
punti vitali, a punti di pressione (yubijutsu), con relativo studio
di agopuntura, kobudo, hojojutsu (tecniche di arresto con corda).
Sanshou/Junshi Sanda
Usato soprattutto dalle forze d'élite
dell'Esercito Popolare Cinese, è un sistema di combattimento che,
nella sua versione militare, è decisamente pericoloso. E' stato
inventato nel 1920, dal Kuomintang. Incorpora tecniche di percussione
proprie di alcuni stili di kung fu (tra i quali il pa kua),
proiezioni e spazzate dello Shuai-Jiao e tecniche di controllo/leve
articolari/strangolamenti/sottomissioni del Qin na.
Teuk gong moosool
Dopo essere stati superati dalle Forze
Speciali Nordcoreane, anche in termini di capacità di combattimento
a mani nude, i loro omonimi Sudcoreani decisero di mettere a punto un
loro sistema di combattimento. Ed ecco qui il Teuk gong moosool, un
altro cocktail pericolosissimo, formato da Taekwondo, Hapkido, arti
marziali Cinesi, Judo, Kyuk Too Ki. Ha tre varianti, quella più
pericolosa viene insegnata appunto ai reparti speciali. Prevede anche
l'uso di armi, come coltelli, nunchaku, spade, bastoni e armi da
fuoco.
Muay Lert Rit
Insegnato per secoli ai militari di
fanteria, ma anche e soprattutto alle Guardie di Palazzo e ai reparti
speciali dell'esercito Thailandese, fa parte del Muay Boran, un
termine-ombrello che designa diverse arti marziali siamesi, molte
delle quali parecchio antiche. Incorpora tecniche di percussione con
le classiche "nove armi naturali" (gomiti, ginocchia,
calci, pugni, testa), e colpi con nocche, taglio e base della mano,
ulna, avampiedi, talloni e tibie; in aggiunta ci sono prese,
proiezioni, slogature, rotture articolari. Dal manoscritto di Phra
Palad Then, del 1824 ca., si evince che molte tecniche di quest'arte
marziale differivano non poco dai colpi del pugilato moderno
thailandese, soprattutto nella corta distanza.
Systema/ Sambo da combattimento
Un'accoppiata che le Spetsnaz imparano
come metodo di combattimento corpo a corpo. Il Sambo è un'arte
marziale russa che combina il Judo, lotta libera, jujutsu, tecniche
di pugno e calcio di altre arti marziali e anche la lotta al suolo.
Le armi bianche sono presenti nello studio del Sambo. Ci sono anche
varianti sportive di questa disciplina. Il Systema è più
un'"attitudine" che un'arte marziale classicamente intesa.
Prevede il completo rilassamento, cosicché la mente non sia frenata
dall'eventuale calcolo di tecniche atte a contrastare l'avversario.
In questo modo, dalla reazione si passa subito all'azione, senza
essere rallentati. Questo però presuppone che il praticante abbia
già una buona esperienza nelle arti marziali. Non è chiaro se sia
solo un metodo, oppure un'arte marziale vera e propria. Probabilmente
il termine "Systema" è un termine-ombrello (sì, anche
qui) per vari stili di arti marziali, nazionali e indigeni.
Kapap/Krav Maga
Il termine "Kapap" significa
"combattimento corpo a corpo" in ebraico, e comprende
l'autodifesa, tecniche di combattimento con armi, condizionamento
fisico, pronto soccorso, e comprende tecniche di boxe, lotta
greco-romana, combattimento con coltello e bastone di stile
britannico (metodo Fairbarn/Sykes). Il Krav Maga, invece, deriva
dalla fusione di tecniche efficaci di diverse arti marziali, come il
Judo, Aikido, Boxe, Wrestling, Karate e Muay Thai. La sua versione
militare mira a neutralizzare l'oppositore nel minor tempo possibile,
mirando ai punti sensibili e vitali, anche con attacchi preventivi.
Non ha forme prestabilite e non si presta ad una pratica sportiva.
MCMAP
Adottato dai Marines statunitensi, dal
2002 è un metodo che oltre a insegnare il corpo a corpo (disarmati e
non), ingloba anche aspetti psicologici, mentali, caratteriali, atti
ad un uso responsabile della forza e improntati al lavoro di squadra.
E' un mix davvero eterogeneo, formato, tra le altre discipline, da
BJJ, Judo, Karate Isshin-Ryu, Boxe, Kung-fu, Kali, Muay Thai,
Wrestling, Sambo, Aikido, Hapkido, Savate, ecc.
Bene, passiamo alle arti marziali
per civili, per persone "normali" e non militari. Ritengo
comunque che sia l'abilità del praticante, e non intrinsecamente
l'arte di riferimento, che rende letale la disciplina che usa. Ad
esempio, un judoka non vale meno di un boxeur solo perché pratica
Judo. Se è un judoka capace, e il boxeur lo è di meno, il judoka
chiude le distanze e schianta per terra il malcapitato. E viceversa.
Ma proviamo ad elencare alcuni sport
da combattimento/arti marziali che sono universalmente temuti:
Lethwei
Pugilato Birmano: arte marziale/SDC che
somiglia alla Muay Thai, ma che si disputa a mani nude (con bendaggi
e nessun guantone) e, oltre alle percussioni con gomiti, ginocchia,
gambe e braccia, si affida anche alle testate per concludere gli
incontri. E' antica, risale al periodo dell' Impero Pyu (epoca vasta
che va dal secondo secolo A.C a metà dell' undicesimo D.C.). Deriva
dall'antica disciplina chiamata Parma, usata sia dai monaci che dai
militari.
Muay Thai
Simile alla precedente, la variante
normale non prevede testate (per quella militare, vedasi la Muay Lert
Rit di cui sopra). Deriva dall'antica disciplina chiamata Pahuyuth,
ed ha anche lei una lunga storia di applicazioni militari, insieme
alla sua "mamma" Muay Boran. Caratteristico di questa
disciplina (come della Lethwei) è il "clinch", dove ci si
scambiano ginocchiate nei reni e nel fegato/stomaco. Venuta a
contatto con la boxe occidentale, la Muay Thai ha inglobato i colpi
del pugilato classico, ampliando il suo già notevole arsenale.
Decisamente efficace e molto divertente da praticare. Posso
testimoniarlo di persona !
Karate Kyokushin
Stile di karate "estremo",
che enfatizza il contatto pieno, senza protezioni, nel Kumite.
Inventato da Masutatsu Oyama, il Kyokushin ("Via della Verità
Assoluta") prevede colpi inferti senza nessuna protezione
fisica, ad eccezione i pugni al volto (i calci al volto si possono
dare). Data la formazione da boxeur di Oyama, lo stile incorpora
anche elementi di questa disciplina, oltre che di arti marziali
coreane, del Judo, dell'Aikido e del Jujutsu. Famosa anche la prova
per i praticanti più bravi, "il combattimento contro cento
uomini" Lo dice il nome della prova stessa…
Ju Jutsu (e derivati)
Nato sui campi di battaglia del
Giappone, il Jujutsu è noto fin dal periodo Nara. Si distingue per
il suo uso estensivo di proiezioni, strangolamenti, chiavi
articolari, anche se non disdegna gli atemi (percussioni) e la lotta
a terra.
Da quest'arte marziale deriverà
il Judo, un raffinamento delle tecniche del Jujutsu;
in essa sono ben presenti le
proiezioni, gli strangolamenti, le chiavi articolari, ma gli atemi
sono studiati solo marginalmente, ad uno stadio avanzato, nei kata e
(purtroppo) non in tutte le scuole. Dal Judo nascerà il Brazilian
Jiu-Jitsu, un'arte marziale che si focalizza sulla lotta a terra.
Tutte queste arti insegnano ad usare al meglio la propria
energia, spendendone (relativamente) poca ed usando la forza e gli
errori dell'avversario per contrastare l'avversario stesso. Ci sono
altre arti derivate dal Jujutsu, tra cui il Sambo, di cui vi ho
parlato sopra. Ha addirittura influito su alcune scuole di Karate
(tipo il Goju-ryu), oltre che su metodi militari. In queste arti
marziali il contatto è pieno e il randori/sparring frequente.
Pancrazio
Un mix pazzesco tra lotta e pugilato,
la cui origine risale probabilmente al 648 a.C, in occasione delle
Olimpiadi. Praticamente, si poteva fare di tutto, tranne mordere e
infilare le dita negli occhi, naso o bocca. Aveva varie declinazioni.
Bene, c'è anche la versione moderna, e pure una per autodifesa.
Praticamente, insieme al
Vale Tudo,
sono le cose più simili ad un
contesto reale.
MMA
Arti marziali miste. Lo dice la parola
stessa. Un artista marziale misto. Hanno varie organizzazioni e
regolamenti. Si lotta sia in piedi che a terra, ci sono specialisti
come "all around fighters", lottatori ben bilanciati in
tutto. L'enorme quantità di tecniche che si possono usare in questo
tipo di sport da combattimento, lo rende estremamente variegato e
pericoloso sotto molti aspetti.
Boxe
Il caro e vecchio pugilato. Praticato
da tempi immemori, pure alle Olimpiadi dell'antica Grecia, si è
fatto strada attraverso i secoli, per finire in Inghilterra, che ne
ha gettato le basi per la regolamentazione sportiva. E' pericoloso,
perché un buon pugile sa valutare la distanza, spostarsi
rapidamente, usare la tecnica, oltre che la forza. Inoltre, prevede
il miglior e minor dispendio energetico a fronte del massimo
risultato.
ATTENZIONE: NON E' UNA CLASSIFICA.
Quindi, non infiammatevi se non
trovate la vostra Arte Marziale preferita. Come ho detto sopra, ho
citato alcune discipline note. Ma resto sempre convinto che è
l'abilità che fa un buon marzialista, non la disciplina.
Il Wing Chun è efficace? Sì, se lo
usi bene.
Stessa cosa il JKD. Ed altri
innumerevoli stili.
Avrei voluto scrivere molto di più,
ma avrei dovuto scendere molto più nei dettagli, risultando
veramente noioso.