martedì 26 gennaio 2021

Cose sciocche che si vedono nei film a proposito di arti marziali



Alcune cose sono ridicole e anche molto diffuse. Ecco alcuni esempi di cose che un vero artista marziale non farebbe mai in un combattimento reale:

Mosse volanti: saltare al collo dell'avversario con le gambe? Andare in verticale e afferrarlo con le gambe? Ruotare dietro la sua schiena e ribaltarlo? Queste cose esistono davvero, ma come ben sa chiunque faccia arti marziali, non si usano per combattere seriamente. Sono tecniche spettacolari, ma comportano andare a terra (sono spesso tecniche di sacrificio) e quindi possono fare male più a noi che all'altro, potendo inoltre anche farci perdere la posizione vantaggiosa che avevamo per ritrovarci a terra e doverci rialzare. Il che, come si può immaginare, non è di grande aiuto quando si hanno più avversari. Sono nei film fai tre tecniche volanti di fila e gli avversari stanno in fila uno per uno, aspettando il loro turno per farsi pestare.

Lasciare che l'avversario si rialzi: nei film spesso capita che l'eroe butti a terra l'avversario, dopodiché faccia un sorriso beffardo mentre l'altro, un po' acciaccato ma illeso, si rialza. In un combattimento reale ci sarebbe un controllo a terra, con leve, soffocamenti o colpi. Ancora più necessario è controllare l'avversario o metterlo ko subito quando si hanno più avversari contemporaneamente. In quel caso, meno gente si rialza, meglio è.

Lunghezza del combattimento: davvero, una lotta all'ultimo sangue tra l'ero e il suo arcinemico dura venti minuti. Più realisticamente, due o tre minuti di combattimento serrato e spietato renderebbero chiunque o gravemente contuso o quantomeno incredibilmente stanco. Niente duelli da venti minuti in location esotiche. Più probabile che parta un setto nasale dopo cinque minuti.

Stanchezza: visto che ne abbiamo parlato, combattere stanca. Tanto. Non è possibile che l'eroe di turno abbia appena pestato otto persone ma sia calmo, riposato e fresco come una rosa.

Impatto dei colpi: se prima ho detto che nei duelli campali i colpi sembrano non arrecare danno e i combattimenti durare ore, ciò non vale per le schermaglie con gli sgherri del cattivo di turno. Omaccioni brutti e cattivi e grandi e grossi che cadono a terra come sacchi di patate dopo uno o due pugni. Metterne tanti aiuta: fa sembrare il nostro eroe una furia pazzesca e nasconde il fatto che la gente si sta praticamente buttando a terra.

C'è ne sarebbero altre, ma direi che c'è già abbastanza materiale per ridere del prossimo successone di Hollywood.


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