lunedì 8 giugno 2020

I problemi, con la maggior parte delle arti marziali quando si tratta di autodifesa

Arti Marziali, Discipline del Benessere e Sport da contatto ...

Due, principalmente
Il primo è il poco realismo e il secondo è l’essere abituati a delle regole
Il primo problema riguarda tutte quelle arti marziali nelle quali c’è poco contatto o addirittura in cui è nullo vale a dire molte forme del Karate (non il Kyokushin dove ad esempio lo sparring e il combattimento sono fondamentali) tante arti marziali tradizionali (Akido, Tai Chi, Kung Fu) e numerosi corsi di cosidetta autodifesa come il Krav Maga che spesso non viene praticato come si deve (io ho fatto un anno di questa disciplina ma sono stato fortunato, il maestro era molto competente e ancora ricordo due-tre leve articolari molto efficaci)
E dirò di più, anche fare pugilato o altri sport dove c’è il contatto senza fare sparring tosto di tanto in tanto non serve a molto
Qualsiasi arte marziale che non proponga il confronto con un avversario che risponde ai colpi cercando di sconfiggerci è inutile ai fini della difesa personale. Puoi pure saper dare calci circolari, girati, pugni e via dicendo, se lo fai solo a vuoto o trattieni i colpi per non toccare l’avversario, non sarai in grado di difenderti da una persona che intende farti male
Per molti motivi, il primo è che il corpo umano è fragile: nocche, tibie, gomiti, ginocchia necessitano allenamento per indurirsi e soprattutto basta un minimo errore per spaccarsi un osso


Questa è una frattura alla falange del mignolo. Il pugno va portato con polso e mano allineate e deve colpire con le prime due nocche, le più robuste. Mi è capitato facendo il sacco di storcermi il polso soltanto per aver sbagliato di un nonnulla l’allineamento, avevo fascette e guantoni e stavo colpendo una superfice liscia. Immagina cosa può succedere quando colpisci a mani nude un aggressore in faccia se non sei abituato a farlo in palestra. Peggio ancora con i calci, calciare è difficile, doloroso e basta sbagliare la parte con cui colpisci che ti sei giocato una caviglia o un piede. E tutto questo senza considerare il problema maggiore. Sai come si impara a non girarsi di schiena o spaventarsi quando ti arriva un pugno in faccia? Prendendo pugni in faccia. Nel pugilato si inizia con lo sparring leggero con tutte le protezioni per abituarsi a non “scansarsi” e a controllare e schivare i colpi per poi aumentare forza e velocità, è un processo molto lungo e difficile. Nella vita reale nessuno resterà fermo a lasciare che tu metta in atto la tecnica di disarmo che hai provato tante volte in palestra su un tuo amico che magari sta anche fermo ad agevolarti o che tu prepari il calcio girato saltato che hai spesso provato a vuoto, facendo i Katà. Cosa più importante, non avrai paradenti, paratibia, caschetto, niente di niente. Dopo due-tre pugni dati come si deve, la tua mano sarà probabilmente inservibile, ecco perchè molte risse finiscono in fretta
E poi, le regole. E questo riguarda tutte le discipline. Perfino gli sport dove c’è contatto non controllato hanno regole. A me è capitato di prendere calci nei testicoli e pugni dietro la testa in palestra e spesso sono proprio le persone che hanno fatto massimo una/due lezioni a darli, proprio perchè devono ancora abituarsi a delle regole di quello sport. Sicuramente un combattente è avvantaggiato rispetto a una persona qualunque per strada ma non sottovaluterei un criminale o una persona qualsiasi che anche senza aver mai indossato dei guantoni può colpire sporco con una testata, una ginocchiata. O più semplicemente tirare fuori un'arma o chiamare degli amici
“Ehi, non è leale! Io sono abituato a combattere uno contro uno!”
Si, ma qui sei nella vita reale purtroppo e adesso eccoti per terra con due denti rotti e senza cellulare e soldi perchè ti hanno assalito in quattro
Ho letto la storia di un buttafuori brasiliano esperto di Thai, una delle arti marziali più efficaci al mondo: si è preso una coltellata andando in clinch con un aggressore, cioè afferrandolo per dargli una ginocchiata


Una ginocchiata può mandare KO una persona se tirata bene. Ma, appunto, in un contesto in cui non ci sono vincoli di regolamento nessuno impedisce alla persona afferrata di rifilarti un calcio nelle palle appena ti muovi per andare in clinch o peggio. Potrebbe non riuscirci, ma potrebbe arrivare un suo amico mentre lo tieni fermo e lo colpisci e tirarti un pugno dietro la testa e buonanotte a tutti
Questo naturalmente non significa che le arti marziali siano inutili o che non ci sia modo di difendersi da un aggressione, semplicemente, non pensare di essere invincibile solo perchè pratichi sport di contatto, specialmente se sono sport dove non ci si picchia sul serio. E anche una persona che si mena in palestra come me può trovarsi davanti avversari più cattivi o esperti. Mi è successo e nonostante la mia preparazione, ho lasciato perdere la lite, andandomene comunque con calma e senza scappare con la coda tra le gambe. Lì la preparazione di un'arte marziale ad esempio è sempre utile, ti aiuta a capire se un avversario sa il fatto suo o è un coglione qualsiasi che cerca rogne e a mantenere la calma. Uno contro uno o massimo contro due-tre, senza armi, soltanto un professionista di qualsiasi sport di combattimento con qualche incontro alle spalle ha il 100% di possibilità di vincere una rissa. Un semplice praticante, anche se esperto, potrebbe non farcela per i più svariati motivi e questo andrebbe spiegato a TUTTI i praticanti di arti marziali esistenti al mondo.
In conclusione, non voglio sminuire nessuno sport ma per essere efficace in un contesto realistico un metodo di combattimento deve prevedere sparring costante con un avversario che si difende e attacca sul serio, condizionamento delle parti del corpo con cui si colpisce e che vengono colpite. Pugilato, Kick Boxing, Muay Thai, Judo, Ju Jitsu, Kyokushin, Sanda, Savate, MMA e pochi corsi ben fatti di Krav Maga. Queste secondo me sono arti marziali con cui puoi aumentare la sua abilità nel combattimento reale. Ci sono tante persone che praticano sport in cui non ci si tocca nemmeno con i colpi e si sentono invincibili: quelle persone rischiano davvero grosso e non lo dico per fare il macho o roba simile, lo dico perchè combattere non è un gioco. Andrebbe fatto solo in contesti controllati, può finire molto male nella vita reale



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