Due, principalmente
Il primo è il poco realismo e il
secondo è l’essere abituati a delle regole
Il primo problema riguarda tutte quelle
arti marziali nelle quali c’è poco contatto o addirittura in cui è
nullo vale a dire molte forme del Karate (non il Kyokushin dove ad
esempio lo sparring e il combattimento sono fondamentali) tante arti
marziali tradizionali (Akido, Tai Chi, Kung Fu) e numerosi corsi di
cosidetta autodifesa come il Krav Maga che spesso non viene praticato
come si deve (io ho fatto un anno di questa disciplina ma sono stato
fortunato, il maestro era molto competente e ancora ricordo due-tre
leve articolari molto efficaci)
E dirò di più, anche fare pugilato o
altri sport dove c’è il contatto senza fare sparring tosto di
tanto in tanto non serve a molto
Qualsiasi arte marziale che non
proponga il confronto con un avversario che risponde ai colpi
cercando di sconfiggerci è inutile ai fini della difesa personale.
Puoi pure saper dare calci circolari, girati, pugni e via dicendo, se
lo fai solo a vuoto o trattieni i colpi per non toccare l’avversario,
non sarai in grado di difenderti da una persona che intende farti
male
Per molti motivi, il primo è che il
corpo umano è fragile: nocche, tibie, gomiti, ginocchia necessitano
allenamento per indurirsi e soprattutto basta un minimo errore per
spaccarsi un osso
Questa è una frattura alla falange del
mignolo. Il pugno va portato con polso e mano allineate e deve
colpire con le prime due nocche, le più robuste. Mi è capitato
facendo il sacco di storcermi il polso soltanto per aver sbagliato di
un nonnulla l’allineamento, avevo fascette e guantoni e stavo
colpendo una superfice liscia. Immagina cosa può succedere quando
colpisci a mani nude un aggressore in faccia se non sei abituato a
farlo in palestra. Peggio ancora con i calci, calciare è difficile,
doloroso e basta sbagliare la parte con cui colpisci che ti sei
giocato una caviglia o un piede. E tutto questo senza considerare il
problema maggiore. Sai come si impara a non girarsi di schiena o
spaventarsi quando ti arriva un pugno in faccia? Prendendo pugni in
faccia. Nel pugilato si inizia con lo sparring leggero con tutte le
protezioni per abituarsi a non “scansarsi” e a controllare e
schivare i colpi per poi aumentare forza e velocità , è un processo
molto lungo e difficile. Nella vita reale nessuno resterà fermo a
lasciare che tu metta in atto la tecnica di disarmo che hai provato
tante volte in palestra su un tuo amico che magari sta anche fermo ad
agevolarti o che tu prepari il calcio girato saltato che hai spesso
provato a vuoto, facendo i Katà . Cosa più importante, non avrai
paradenti, paratibia, caschetto, niente di niente. Dopo due-tre pugni
dati come si deve, la tua mano sarà probabilmente inservibile, ecco
perchè molte risse finiscono in fretta
E poi, le regole. E questo riguarda
tutte le discipline. Perfino gli sport dove c’è contatto non
controllato hanno regole. A me è capitato di prendere calci nei
testicoli e pugni dietro la testa in palestra e spesso sono proprio
le persone che hanno fatto massimo una/due lezioni a darli, proprio
perchè devono ancora abituarsi a delle regole di quello sport.
Sicuramente un combattente è avvantaggiato rispetto a una persona
qualunque per strada ma non sottovaluterei un criminale o una persona
qualsiasi che anche senza aver mai indossato dei guantoni può
colpire sporco con una testata, una ginocchiata. O più semplicemente
tirare fuori un'arma o chiamare degli amici
“Ehi, non è leale! Io sono abituato
a combattere uno contro uno!”
Si, ma qui sei nella vita reale
purtroppo e adesso eccoti per terra con due denti rotti e senza
cellulare e soldi perchè ti hanno assalito in quattro
Ho letto la storia di un buttafuori
brasiliano esperto di Thai, una delle arti marziali più efficaci al
mondo: si è preso una coltellata andando in clinch con un
aggressore, cioè afferrandolo per dargli una ginocchiata
Una ginocchiata può mandare KO una
persona se tirata bene. Ma, appunto, in un contesto in cui non ci
sono vincoli di regolamento nessuno impedisce alla persona afferrata
di rifilarti un calcio nelle palle appena ti muovi per andare in
clinch o peggio. Potrebbe non riuscirci, ma potrebbe arrivare un suo
amico mentre lo tieni fermo e lo colpisci e tirarti un pugno dietro
la testa e buonanotte a tutti
Questo naturalmente non significa che
le arti marziali siano inutili o che non ci sia modo di difendersi da
un aggressione, semplicemente, non pensare di essere invincibile solo
perchè pratichi sport di contatto, specialmente se sono sport dove
non ci si picchia sul serio. E anche una persona che si mena in
palestra come me può trovarsi davanti avversari più cattivi o
esperti. Mi è successo e nonostante la mia preparazione, ho lasciato
perdere la lite, andandomene comunque con calma e senza scappare con
la coda tra le gambe. Lì la preparazione di un'arte marziale ad
esempio è sempre utile, ti aiuta a capire se un avversario sa il
fatto suo o è un coglione qualsiasi che cerca rogne e a mantenere la
calma. Uno contro uno o massimo contro due-tre, senza armi, soltanto
un professionista di qualsiasi sport di combattimento con qualche
incontro alle spalle ha il 100% di possibilità di vincere una rissa.
Un semplice praticante, anche se esperto, potrebbe non farcela per i
più svariati motivi e questo andrebbe spiegato a TUTTI i praticanti
di arti marziali esistenti al mondo.
In conclusione, non voglio sminuire
nessuno sport ma per essere efficace in un contesto realistico un
metodo di combattimento deve prevedere sparring costante con un
avversario che si difende e attacca sul serio, condizionamento delle
parti del corpo con cui si colpisce e che vengono colpite. Pugilato,
Kick Boxing, Muay Thai, Judo, Ju Jitsu, Kyokushin, Sanda, Savate, MMA
e pochi corsi ben fatti di Krav Maga. Queste secondo me sono arti
marziali con cui puoi aumentare la sua abilità nel combattimento
reale. Ci sono tante persone che praticano sport in cui non ci si
tocca nemmeno con i colpi e si sentono invincibili: quelle persone
rischiano davvero grosso e non lo dico per fare il macho o roba
simile, lo dico perchè combattere non è un gioco. Andrebbe fatto
solo in contesti controllati, può finire molto male nella vita reale
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