giovedì 24 dicembre 2020

Qual è l'arte marziale più forte?

 



Non è possibile dare una risposta univoca e oggettiva a questa domanda, per diverse ragioni. Tanto per cominciare bisognerebbe definire meglio il concetto di “più forte”. Cosa si intende con tale locuzione? Quella che massimizza le probabilità di sopraffare e neutralizzare l'avversario, quella che include le tecniche che provocano i danni più gravi e letali, quella che consente di sottrarsi agli attacchi rischiando il meno possibile? In quale contesto? Lotta per la sopravvivenza o sport regolamentato? Con o senza armi? Insomma, già da queste premesse, relative alla finalità che ci si prefigge e al contesto, è palese la difficoltà di individuare un’arte marziale più forte delle altre in assoluto. Pertanto, ogni tentativo di farlo, inciampa in un problema di definizione. Circoscrivendo meglio gli aspetti da valutare, si potrebbero disegnare uno o più studi scientificamente “sensati”. Ad esempio, sarebbe possibile contare il numero di vittorie e sconfitte dei praticanti provenienti da varie arti marziali, negli incontri di MMA (Mixed Martial Arts), ma anche una ricerca del genere offrirebbe il fianco a innumerevoli critiche (che è meglio non approfondire per necessità di sintesi).

Inoltre, anche se qualcuno riuscisse a individuare un'arte marziale superiore alle altre (da uno o più punti di vista), resterebbe in piedi un'altra questione: ciò che è valido in generale non è necessariamente valido per ciascun caso particolare. Un'arte marziale potrebbe essere particolarmente adatta per un dato soggetto e in un dato contesto (caratteristiche anatomiche, fisiologiche, cognitive, contesto ambientale, tipo di avversari, ecc.) ma totalmente inefficace se praticata da un altro soggetto con caratteristiche diverse o in un diverso contesto, per il quale potrebbe risultare migliore un'altra arte marziale.

Al di là delle convinzioni di maestri e praticanti, dovrebbe essere chiaro a questo punto che non esista una risposta netta e immune da critiche a una simile domanda. Ogni arte marziale presenta punti di forza e criticità di cui bisogna essere consapevoli e che impediscono di esprimere un giudizio assoluto di superiorità di una sulle altre.


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