domenica 27 dicembre 2020

Cosa c'è di unico nell'antica civiltà cinese?

L'inumana spietatezza, superata poi dai giapponesi nel medioevo feudale fino allo stupro di Nanchino. Non a caso, ironicamente, parliamo di tortura cinese, visto che il modo di uccidere facendo soffrire oltre i limiti umani era una loro squisita prerogativa.



Tra le peggiori torture cinesi troviamo quella del raschiamento della pelle. Questa tortura è stata inventata da Zhu Yuanzhang (il primo imperatore della dinastia Ming) e vede come principale elemento dell’acqua bollente. Durante quest’atroce tortura la vittima veniva spogliata e fatta sdraiare su una tavola di metallo, dove gli veniva versata addosso dell’acqua bollente.

Fatto ciò, l’acqua bollente ustionava il corpo della vittima e il boia usava un attrezzo di metallo con dei denti, simile a un pettine, per raschiarne via la pelle e la carne fino all’osso. Data l’atrocità della tortura, di solito la vittima moriva prima della fine della stessa.



Torture e abusi nei confronti dei gruppi perseguitati sono ancora la norma in Cina. Secondo associazioni per i diritti umani, alcuni dei metodi di tortura sembrano usciti direttamente dal Medioevo, mentre altre forme di abuso, come il prelievo forzato di organi, non hanno precedenti nella Storia.



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